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    Caso Balotelli, comunicato del Sion: “Mario ha la bronchite”

    Niente trasferta di coppa
    Il Sion spiega anche che “dopo la grande vittoria contro il leader del Saint-Gallois la scorsa settimana, gran parte della squadra si è recata nella capitale vodese per celebrare questo successo”. Chiarimenti poi sulle condizioni del centravanti: “In questa settimana Mario Balotelli ha avuto un principio di bronchite ed è stato seguito direttamente dal servizio medico del club, che gli ha prescritto degli antibiotici. Non avendo potuto allenarsi in settimana, non si recherà domani a Rapperswil per il secondo round della Coppa Svizzera. Nel weekend farà invece allenamento individuale con il nostro preparatore atletico”. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Jordi Cruyff è il nuovo ds del club blaugrana

    BARCELLONA – “Jordi Cruyff ha firmato il suo contratto come nuovo direttore sportivo del calcio dell’FC Barcellona. Ricopre il ruolo già dal 1 luglio. Giocatore dell’FC Barcelona dal 1993 al 1996, è tornato al club la scorsa stagione come direttore dell’area internazionale del club e ha ricoperto un ruolo chiave nelle due ultime finestre di mercato come membro della Commissione Sportiva”. È il comunicato ufficiale del club blaugrana, con cui annuncia Jordi Cruyff, figlio di Johan Cruyff, come nuovo direttore sportivo. Per Jordi si tratta di una promozione dal club, considerando che ricopriva già un ruolo in società.  LEGGI TUTTO

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    Argentina, Scaloni convoca Paredes e Di Maria della Juve

    Lionel Scaloni ha diramato la lista dei calciatori convocati per le amichevoli contro Honduras (23 settembre) e Jamaica (28 settembre). I prossimi test saranno importantissimi in vista del Mondiale in Qatar. Tra i calciatori selezionati dal ct della Seleccion, ben sei militano nel nostro campionato mentre due giocano nella Juve. 
    Gli “italiani” convocati da Scaloni
    Gli “italiani” chiamati dal ct dell’albiceleste sono: il difensore dell’Udinese Nehuen Perez, gli juventini Leandro Paredes e Angel Di Maria, il romanista Paulo Dybala e gli interisti Joaquin Correa e Lautaro Martinez.
    Argentina, la lista completa dei convocati per le partite con Honduras e Jamaica
    Portieri: Franco Armani (River Plate), Emiliano Martinez (Aston Villa), Geronimo Rulli (Villarreal).
    Difensori: Gonzalo Montiel (Siviglia), Nahuel Molina (Atletico Madrid), German Pezzella (Betis Siviglia), Cristian Romero (Tottenham), Nehuen Perez (Udinese), Lisandro Martinez (Manchester United), Nicolas Otamendi (Benfica), Marcos Acuna (Siviglia), Facundo Medina (Lens), Nicolas Tagliafico (Olympique Lione).
    Centrocampisti: Leandro Paredes (Juventus), Guido Rodriguez (Betis Siviglia), Enzo Fernandez (Benfica), Alexis Mac Allister (Brighton), Rodrigo De Paul (Atletico Madrid), Giovani Lo Celso (Villarreal), Alejandro Gomez (Siviglia), Thiago Almada (Atlanta United).
    Attaccanti: Paulo Dybala (Roma), Angel Di Maria (Juventus), Lionel Messi (PSG), Julian Alvarez (Manchester City), Joaquin Correa (Inter), Angel Correa (Atletico Madrid), Lautaro Martinez (Inter).

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    Argentina: dopo il successo col River, il Boca Juniors passa a Lanús ed è primo da solo

    TORINO – Dal Superclásico al… Súperpuntero, dal trionfo nel derby contro il River Plate alla testa solitaria della classifica: è la cronaca degli ultimi, incredibili 4 giorni vissuti dal Boca Juniors, che si candida, a 8 gare dalla fine del Torneo de la Liga Profesional, come Superfavorito per la vittoria finale.
    POTERE TAUMATURGICO Aveva deciso il derby contro i Millonarios a 25′ dalla fine con un colpo di testa devastante: nella notte appena trascorsa s’è ripetuto, Darío Ismael Benedetto. El Pipa ha griffato il successo Xeneize anche all’Estadio Néstor Díaz Pérez contro il Lanús: tocco sotto misura al 90′ su cross dalla sinistra di Frank Fabra e ciao ciao Granate. E’ il potere curativo, anzi miracoloso, taumaturgico del gol nella sfida più sentita, quella contro il River appunto, che dà la svolta alla stagione dell’attaccante e anche del club. Era stato criticatissimo, Benedetto: dopo i due errori dal dischetto in Copa Libertadores contro il Corinthians, era tornato a sbagliare un altro rigore pochi giorni dopo in campionato contro il Talleres. Da quel momento il numero 9 azul y oro sembrava essere entrato in una spirale negativa che non riusciva a spezzare, pareva essere stato catapultato in un incubo da paura. Poi, però, come spesso capita ai bomber di razza, è tornato a gridare il gol per due volte in poche ore: addio crisi e una stagione che cambia, con la possibilità di aggiungere un’altra stella allo scudo sociale, un altro campionato a un palmarès incredibile. A 8 turni dalla fine il Boca riceverà l’Huracán (terzo in classifica), poi farà visita al Godoy Cruz nella 22ª giornata. Quindi Vélez (casa), Gimnasia y Esgrima La Plata (trasferta rischiosa, i Triperos sono in lotta per il trionfo finale), Aldosivi (casa), Sarmiento Junín e Newell’s Old Boys (trasferte) e gran finale in casa contro l’Independiente.
    FINITA LA BENZINA Se il Boca Juniors corre, il River Plate pare aver finito clamorosamente la benzina, o forse le scorie fisiche e mentali del Superclásico non sono ancora state smaltite totalmente: fatto sta che La Banda è crollata in casa al Monumental contro il Banfield (al lampo del Taladro con Cabrera ha risposto il colombiano Borja, ma al 28′ st ecco il 2-1 definitivo di Palacios che fa esultare la squadra del cuore di Evita Perón) dicendo così addio, a meno di clamorosi e al momento impensabili cambi di marcia, alle residue speranze di vittoria in campionato.
    CLASSIFICA. Boca Juniors 35;  Atlético Tucumán 34; Huracán, Gimnasia y Esgrima La Plata 33; Godoy Cruz 32; Racing Club 31; Argentinos Juniors 30; River Plate, Platense, Newell’s Old Boys 29; San Lorenzo de Almagro, Patronato Paraná 27; Estudiantes La Plata, Unión Santa Fe 26; Banfield 25; Tigre 24; Barracas Central 24; Rosario Central, Sarniento Junín 22; Independiente, Central Córdoba 21; Arsenal 20; Defensa y Justicia, Colón 19; Talleres 18; Vélez, Aldosivi 13; Lanús 11
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    Bernardeschi: “Sono quel che sono grazie alla Juve. L'addio? Non ho rimpianti”

    TORONTO (Canada) – “Quando entrai nello spogliatoio bianconero avevo 23 anni e di 23enni non ce n’erano. Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Marchisio, Khedira, Mandzukic, Matuidi… Te ne ho citati 8 che hanno vinto il Mondiale, la Champions… Di cosa parliamo? Del nulla. A 23 anni entrare in uno spogliatoio di questa gente qui… Se sono quello che sono oggi è sicuramente grazie ad una percentuale di quello spogliatoio. Con la personalità, con il carattere, ma comunque con grandissimo rispetto”. Federico Bernardeschi, in un’intervista concessa a Dazn, racconta le emozioni vissute quando, nell’estate del 2017, si trasferì in bianconero dalla Fiorentina.
    Bernardeschi: “Juve? Non ho rimpianti”
    “Rimpianti? No, proprio zero. Ho giocato in un top club europeo, ho vinto tantissimo, sono campione d’Europa e abbiamo fatto un qualcosa di straordinario con i miei compagni in Nazionale. Quando rivedo questo bambino, che è partito alla Fiorentina, mi chiedo quali sogni avesse allora: questi”, continua Bernardeschi, commentando l’addio alla Juventus, a parametro zero lo scorso 30 giugno.
    Bernardeschi sul trasferimento al Toronto
    “Non avrei mai fatto una scelta del genere se prima non fossi venuto a vedere com’era. Avevo la possibilità di rimanere in due grandissimi club in Italia. Sono Federico Bernardeschi, mi trovo a Milano e prendo un aereo con scritto ‘Toronto’, mica ‘Los Angeles’ o ‘New York’: quindi ci vado con la mia famiglia così, se fosse uscito qualcosa, avrei usato la scusa della vacanza. Se tra 5 anni la MLS diventa il campionato principale al mondo, cosa mi dici: ho fatto un passo avanti o uno indietro?”, conclude Federico Bernardeschi.
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    Ufficiale: Gavi rinnova con il Barcellona, clausola da un miliardo

    Pablo Gavi ha rinnovato il suo contratto con il Barcellona fino al 30 giugno 2026. L’ufficialità è arrivata con un comunicato sul sito del club blaugrana, rendendo nota anche la presenza di una clausola rescissoria da un miliardo di euro a testimoniare la voglia dei catalani di non lasciarsi sfuggire il gioiellino classe 2004 così facilmente. Il club ha inoltre annunciato un evento al Camp Nou in programma mercoledì 14 settembre per festeggiare il prolungamento contrattuale del centrocampista. Arrivato al Barcellona nella stagione 2015/2016 dopo aver militato per due anni nelle file del Real Betis, Gavi ha esordito in prima squadra con Koeman all’età di 17 anni e 24 giorni, nell’agosto del 2021, contro il Getafe in Liga. Il primo gol, che lo ha reso il terzo marcatore più giovane nella storia del Barcellona, è arrivato a dicembre 2021 nella vittoria per 3-2 contro l’Elche, sempre in campionato. Attualmente, tra la gestione Koeman e quella di Xavi, ha totalizzato 57 presenze e due gol. Inoltre, Gavi rappresenta già un punto fermo anche nella Spagna di Luis Enrique, con qui ha già collezionato 10 partite giocate e una rete.Sullo stesso argomentoConte, Lisbona amara. Il Bayern stende il Barça. Reazione LiverpoolChampions LeagueIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Arda Turan, basta col calcio. Il turco e le sue follie, da supercrack a reietto

    TORINO – Stupire tutti, diventare l’oggetto del desiderio del mercato per i top club europei ma non solo. Perdersi, totalmente, fino a non essere più in grado di fare, in campo, anche le cose più semplici. Da supercrack a reietto, da nome in cima alla lista dei desiderata a elemento mal sopportato. Arda Turan a 35 anni ha dunque deciso di dire basta col calcio giocato: era svincolato dopo l’ultima esperienza al Galatasaray e no, non aveva trovato uno straccio di squadra che fosse disposto a regalargli una chance. Una storia particolarissima, quella del centrocampista di Istanbul: allenato dal Cholo Simeone, ex compagno di Lio Messi, corteggiato addirittura dall’altra parte dell’Atlantico, dal Boca Juniors, a un passo dal finire in galera per aggressione e porto d’armi e addirittura accusato d’aver appoggiato il fallito golpe del 2016 in patria.
    «UN VIAGGIO STUPENDO» Arda ha salutato tutti con un post sulle sue reti social: «È stato un viaggio meraviglioso per me, mia madre, mio ??padre, mio ??fratello, mia moglie e i miei figli. Spero sia lo stesso per voi. È stato difficile ma molto bello. Ora sono pronto per  nuove avventure. Combatti, vinci, perdi… Perché questa è la vita. Fino a quando non ci incontreremo di nuovo nel calcio, a bordo campo… La partita continua». Arda Turan è stato, anzi è, tutto tranne che uno dal carattere tranquillo e pacioso: è un cagnaccio, uno che non le manda a dire, uno che s’infiamma per un nonnulla.
    CHE CARATTERINO! Un esempio? Ottobre 2018, gioca nel Basaksehir di Istanbul in prestito dal Barcellona: incrocia in un locale alla moda della Capitale Berkay Sahin, famosissimo cantante turco. Dalle parole alle urla, ai fatti in un secondo: Berkay grida ad Arda che non si deve permettere di importunare la sua fidanzata e il barbuto centrocampista, senza esitare, gli sfonda il setto nasale con una testata. Finita qui? Ma nemmeno per sogno: Arda scopre in che Pronto Soccorso è ricoverato Berkay e si presenta nella Sala Triage. Con una pistola. La denuncia, il processo e la condanna  con pena sospesa a due anni e otto mesi di reclusione, che verrà resa effettiva nel caso in cui venga reiterato il reato prima del 2024, è la logica conseguenza. Anche in campo amava farsi rispettare, ma a modo suo. I tackle durissimi erano marchio di fabbrica, così come i cartellini rossi e le maxi squalifiche: 16 turni di stop nella Super Lig  2018 dopo aver minacciato e spinto un guardalinee e no, nemmeno in Spagna si comportò da caballero, da gentleman, da signore. Indimenticabile resta, infatti, il suo tentativo di colpire un assistente con una scarpa durante Atlético Madrid-Barcellona di Copa del Rey 2015.
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