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    La Juve fa 2-2 con il Barcellona: super Kean, Vlahovic a riposo

    INVIATO A DALLAS – Alla fine arriva un buon pareggio, che dà morale e conferme: Juventus-Barcellona 2-2. Senza Vlahovic (tenuto a riposo nell’ottica di quel percorso di recupero atletico al 100% di cui ha parlato lui stesso) pensa Kean a prendersi la scena, con una doppietta che magari anche in ottica mercato può avere un qualche peso specifico. E poi c’è Di Maria, che si vede eccome che può fare la differenza.
    PRIMO TEMPO Sperimenta, Massimiliano Allegri. E comincia a riflettere – e collaudare – una Juventus che possa/debba giocoforza fare a meno di Paul Pogba almeno per uno o due mesi. E dunque via con i casting per la sostituzione. Ieri è toccato a Locatelli, al 1′, giostrare laddove ci starebbe il francese se solo non fosse alle prese con i guai al menisco. Mediana a tre, infatti, completata da Rovella (e poi magari Paredes? Chissà…) e Zakaria. In difesa – davanti a Szczesny – ecco Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro. Tridente offensivo: Cuadrado, Kean e Di Maria. Barcellona speculare con il 4-3-3: Xavi Hernandez punta sul tridente con Dembelé, Lewandowski, Aubameyang.  La prima occasione porta la firma di Dembelé, per il Barcellona. Trattasi di una sorta di trailer del film che sta per partire: protagonista assoluto è il francese. Che da lì in poi imperverserà. La Juventus comunque non sta a guardare e risponde in primis con la verve di Angel Di Maria. L’argentino ci prova al 10′ (esterno da pochi metri che Ter Stegen blocca abbastanza facilmente), ci prova al 15′ (stavolta conclusione da fuori) e ci prova al 17′ (bella iniziativa di Cuadrado che serve il Fideo il quale però tarda a concludere). Ancora Di Maria trascinatore al 26′, quando serve cioè a Kean un pallone bello-bello da insaccare, peccato che Eric Garcia riesca ad intervenire d’anticipo.
    LEWA CI PROVA Sul versante blaugrana si segnalano un conclusione sopra la traversa di Lewandowski e due tiri di poco fuori misura di Kessie e Aubameyang. Trattasi di un crescendo che accompagna al Dembelé-time: al 35′ il francese salta come birilli sia Cuadrado sia Alex Sandro e poi in diagonale beffa Szczesny. Più o meno la stessa cosa farà al 40′ (questa volta ad arrendersi sono Cuadrado e Locatelli). Fortuna per la Juventus che poco prima anche Moise Kean avesse fatto la sua parte, siglando il momentaneo 1-1. Ottima azione. Locatelli innesca per Cuadrado che mette in mezzo: Kean è bravissimo ad insaccare anticipando Eric Garcia.
    SECONDO TEMPO Nella ripresa Allegri dà un po’ di spazio a Perin e inserisce Gatti, per cominciare. La Juve tira fuori gli artigli, di nuovo. E c’è ancora Kean a risolvere la situazione. Lo fa all’8′: ci mettono la zampa Di Maria, poi Zakaria e Locatelli sino alla conclusione di Kean, con Pena che esce vanamente. La partita resta sfiziosa, con occasioni da una parte (blaugrana) di più e dall’altra (bianconera) di meno. E pure cambi, da una parte e dall’altra. Lewandowski alto, Rapinha traversa (su punizione), Ansu Fati (traversa). Su punizione ci prova anche l’ex bianconero Pjanic, ma non prende bene la mira. La Juventus – a quel punto un po’ prima squadra e un po’ Under 23 – rinuncia mano a mano ad ambizioni offensive e si chiude nella propria metà campo. Con efficacia, comunque, visto che il punteggio resta invariato. Anche grazie ad un doppio paratone di Perin su Depay. LEGGI TUTTO

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    Schmeichel verso Nizza, il Leicester dei sogni perde un altro pezzo

    TORINO – Un altro eroe del Leicester di Claudio Ranieri sta per salutare. E non è un nome marginale, anzi: Kasper Schmeichel, infatti, ha accettato l’offerta del Nizza nonostante un contratto con le Foxes in scadenza nel 2023. Resta un solo ostacolo, lo stesso Leicester che darà il via libera soltanto nel momento in cui avrà trovato un sostituto in porta. L’addio di Schmeichel, comunque, rappresenta un duro colpo per chi ancora ricorda quella squadra che nel 2016 sovvertì i pronostici e vinse il titolo mettendo in fila tutte le big della Premier League, dall’Arsenal al Tottenham, dal Manchester City al Manchester United, in quel caso appaiate a ben 15 punti dalle Foxes, guidate mirabilmente dal tecnico romano. Il Leicester rappresentò il lieto fine di una favola sportiva della quale il portiere danese Schmeichel rappresentava un punto fermo, come conferma il fatto che disputò da titolare tutte le 38 partite di campionato, per qualità tecnica e anzianità visto che era approdato al club nel 2011.

    LA STORIA Figlio d’arte, papà Peter aveva scritto pagine di gloria difendendo la porta del Manchester United griffato Sir Alex Ferguson, il piccolo Kasper iniziò a tramandarne l’eredità prima come portiere di pallamano e poi entrando nelle giovanili del Manchester City, dove era approdato il padre sul finire della carriera. E ora dopo 11 stagioni con le Foxes la prima esperienza lontano dal Regno Unito dove ha condensato tutta la carriera, al Nizza che dopo aver registrato il no dello svizzero Yann Sommer che ha preferito restare al Borussia M’Gladbach, ha deciso di virare decisamente sul danese. E di quel Leicester dei sogni, di quella banda di scalmanati tenuti a freno da Ranieri fino all’ultima curva, sono rimasti soltanto in due: il centrocampista Marc Albrighton, autore del primo storico gol in Champions League, e il bomber Jaime Vardy, capitano e totem dei tifosi con 164 reti complessive per le Foxes. Schmeichel sta per salutare, ma a Leicester troverà sempre qualcuno pronto a stringergli la mano e offrirgli una birra al pub. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, parla Pjanic: “Ho un contratto fino al 2024, dimostrerò qui chi sono”

    DALLAS (Stati Uniti) – Nella notte il Barcellona affronterà la Juve  in un match amichevole in programma a Dallas: proprio dal ritiro dei blaugrana negli Stati Uniti, l’ex bianconero ora in blaugrana Miralem Pjanic ha dedicato alla rivista Fanatik un’intervista dove ha chiarito i suoi obiettivi personali per la prossima stagione. Dopo sole 19 presenze in campionato nella stagione 2019/2020, e dopo la parentesi non entusiasmante in prestito al Besiktas nella scorsa stagione, secondo il centrocampista bosniaco questa potrebbe essere la stagione del suo rilancio: “Non ho avuto un buon inizio nelle ultime due stagioni. Ho avuto il covid e ci sono stati degli infortuni. Penso che in questa stagione tornerò alla mia forma precedente. Ho lavorato con un allenatore privato in vacanza. Ci sono alcuni giocatori molto importanti qui. Devi essere molto bravo. È ora di mostrare ai tifosi il vecchio Pjanic . Siamo pronti a vincere i trofei in questa stagione”, ha affermato. “Ho un contratto con il Barcellona fino al 2024. Quest’anno lavoreremo con Xavi . Spero che sia un’ottima stagione per la squadra e per me”, ha spiegato Pjanic in dichiarazioni a Fanatik . Tante lodi infine per l’allenatore: “Per me è sempre stato un centrocampista modello. L’ho seguito con ammirazione. È uno dei migliori di tutti i tempi al mondo. Lavorare con lui è molto speciale”, ha concluso il classe 1990. LEGGI TUTTO

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    Messi lo salta, Sergio Ramos cerca di stenderlo: scintille al Psg!

    TORINO – Messi salta Sergio Ramos come birillo in allenamento e lo spagnolo cerca di stenderlo. Così, la Pulce si incavola da morire e gli sguardi sono tutti da fotografare. Sale la tensione, come ai tempi di Barça-Real Madrid: i due non si sono mai amati, solo che il Psg lo scorso anno ha pensato di prendere entrambi, finiti a parametro zero e quindi appetibili. La ruggine, però, ogni tanto risale a galla e son dolori… Anche per Galtier che li deve gestire. LEGGI TUTTO

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    Daily Mail: “Juve, Conte punta McKennie per il suo Tottenham”

    LONDRA (Regno Unito) – Il Tottenham avrebbe messo gli occhi su Weston McKennie, centrocampista della Juve: secondo il quotidiano britannico Daily Mail, Conte e Paratici avrebbero individuato nello statunitense il profilo adatto per rinforzare la mediana degli Spurs. Una trattativa che però potrebbe essere ostacolata dall’infortunio occorso a Pogba, che terrà il francese lontando dai campi da gioco per almeno un mese. L’amministratore delegato degli Spurs Fabio Paratici era alla Juve quando ha portato McKennie al club dallo Schalke, inizialmente in prestito e, da quando si è trasferito al Tottenham nel giugno 2021, il dirigente italiano ha esplorato la possibilità di portarlo a nord di Londra con lui. Sebbene il 23enne sia un giocatore chiave e uno dei centrocampisti più affidabili dell’Allianz Stadium, la Juventus potrebbe farsi ‘ingolosire’ dal suo valore di mercato quasi triplicato e l’amministratore delegato del club Arrivabene avallerebbe una vendita se arrivasse l’offerta giusta.
    Juve, McKennie via o sarà il sostituto di Pogba?
    Secondo il media britannico l’ex prodotto giovanile dell’FC Dallas è apprezzato da Conte per la sua fisicità, stile dinamico e versatilità, in quanto può giocare in un centrocampo a tre, quattro o cinque, oltre a servire all’occorrenza come terzino destro. Tuttavia, i problemi di Pogba con il menisco stanno complicando la situazione per la Juventus, che aveva identificato la vendita di McKennie come il modo perfetto per raccogliere fondi per puntare all’acquisto di Zaniolo dalla Roma. Con il centrocampista francese fuori, lo statunitense è però visto come il sostituto più probabile e la Juve potrebbe decidere di rinviare eventuali trattative di una vendita fino a quando Pogba non si sarà ripreso. Lo stesso McKennie ha detto quest’estate, dopo le parole incoraggianti di Allegri: “Le parole di Allegri sono state molto importanti per me. Per un atleta, conta molto essere in un posto dove ti senti desiderato, dove hanno bisogno di te. Si parla molto del mio ipotetico trasferimento, al punto che è difficile ignorare completamente certe voci. Tuttavia, io e il mio agente siamo in stretto contatto e quindi sarei il primo a sapere se qualcosa è vero o no”. LEGGI TUTTO

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    Psg, che spettacolo in amichevole: Gamba Osaka battuto 6-2

    Il nuovo Psg di Galtier chiude il tour asiatico con la terza vittoria, battendo il Gamba Osaka per 6-2. Per i parigini a segno Sarabia (28′), Neymar (32′ rigore e 60′), Nuno Mendes (37′), Messi (39′) e Mbappé (86′ rigore). Il Psg ora dovrà concentrarsi sulla Supercoppa Francese, in programma fine mese contro il Nantes. Ancora assente Georginio Wijnaldum, non convocato nuovamente da Galtier e sempre più sul mercato. Guarda la galleryPsg, show in amichevole: sei gol al Gamba Osaka! LEGGI TUTTO

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    Callejon al Granada: ecco l'annuncio ufficiale

    GRANADA (SPAGNA) – José Maria Callejon torna a casa: terminata la deludente esperienza alla Fiorentina, l’ex Napoli riparte infatti dal Granada. Il suo contratto con i viola è scaduto il 30 giugno, pertanto il classe ’87 approda al club spagnolo a parametro zero. Un ritorno al passato per lui che, proprio in Spagna, si era messo in mostra con le maglie del Castilla prima e dell’Espanyol e della prima squadra del Real Madrid successivamente. Un exploit che gli è valso la chiamata del Napoli nell’estate del 2013. Dopo sette anni sotto il Vesuvio, il passaggio alla Fiorentina due estati fa. In viola, però, Callejon non ha confermato quanto di buono fatto con gli azzurri. Ora, però, è giunta l’ora del riscatto, se lo augura il Granada e i suoi tifosi.
    Callejon al Granada: la nota ufficiale
    L’annuncio è avvenuto tramite un comunicato ufficiale apparso sul sito del Granada: “L’attaccante José Callejón è un nuovo giocatore del Granada CF per la prossima stagione. Il calciatore arriva a parametro zero dalla Fiorentina. José Callejón (Motril, 02/11/1987) è un calciatore con una vasta esperienza nel calcio professionistico, con più di 580 partite tra LaLigaSantander, Serie A, Champions League, Copa del Rey, Coppa Italia ed Europa League. Callejón ha anche nel suo bagaglio di titoli una Santander League (2011/2012) e una Supercoppa spagnola (2012/2013) con il Real Madrid. Arriva nella squadra uno dei calciatori del Granada di maggior successo della storia. Formatosi all’ADF Tropical, è entrato a far parte della struttura accademica del Real Madrid nel 2002. Da quando ha debuttato in Seconda Divisione nel 2006 con la squadra di riserva dei Blancos, ha giocato con l’RCD Espanyol per 3 stagioni, che gli sono valse un ritorno nella squadra di Madrid. Dopo due anni al club, parte per il Napoli, dove aumenterà la sua statistica: 82 gol e 79 assist in 349 partite e con la squadra napoletana ha vinto anche due Coppe Italia e una Supercoppa. Nelle ultime due stagioni ha giocato per la Fiorentina, dove ha collezionato 55 presenze. Il Club dà il benvenuto a José Callejón come nuovo giocatore del Granada CF e gli augura buona fortuna per il suo arrivo nella squadra biancorossa.Il Motrileño firma un contratto per la prossima stagione, prorogabile a seconda del raggiungimento di determinati obiettivi sportivi”. LEGGI TUTTO

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    Laporta fa sognare i tifosi del Barcellona: le sue parole su Messi

    BARCELLONA (SPAGNA) – “Spero e mi auguro che il capitolo di Messi al Barça non sia finito. È nostra responsabilità fare in modo che questo capitolo, che è ancora aperto, non venga chiuso”. Così Joan Laporta, presidente dei blaugrana, ai microfoni di ESPN apre al ritorno della Pulce al Camp Nou. Parole che fanno sognare i tifosi blaugrana, deliderosi di rivedere l’argentino con la casacca azulgrana.Guarda la galleryMercato, Juve nella top10 dei club che hanno speso di più
    Laporta apre al ritorno di Messi al Barcellona
    Attualmente al Psg, dove è passato due estati fa proprio dal Barcellona, Messi ha un contratto con i francesi fino al 30 giugno 2023, pertanto tra un anno potrebbe decidere di appendere gli scarpini al chiodo in quello che è stato il club della sua vita, lì dove ha passato 17 anni di carriera in prima squadra vincendo tutto ed entrando nell’Olimpo di questo sport. “Messi merita un finale di carriera splendido – continua Laporta -. Moralmente, da presidente del Barça, penso di aver fatto quello che dovevo. Ma anche come numero uno del club e a livello personale, penso di essergli debitore”.
    Guarda la galleryBig in scadenza nel 2023: Messi, Cristiano Ronaldo a anche “El Fideo” LEGGI TUTTO