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    Boca Juniors-Corinthians, gli argentini partono favoriti

    Fase a gironi della Copa Libertadores, nelle Gruppo E è giunto di nuovo il momento di assistere alla sfida più interessante. All’Estadio Alberto José Armando il Boca Juniors si appresta a ricevere il Corinthians. A campi invertiti il confronto è terminato 2-0 per la compagine brasiliana.
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    Per le quote parte favorito il Boca Juniros
    Una cosa è certa, battere il Boca Juniors in casa non è un’impresa facile per nessuno. Il club argentino nelle 14 sfide disputate nel 2022 davanti al proprio pubblico ha perso solamente contro l’Huracan.  
    Il Corinthians nelle due trasferte disputate in questa competizione ha fatto registrare un pareggio contro il Dep. Cali (0-0) e una sconfitta con l’Always Ready (2-0). 
    Per le quote i brasiliani non partono con i favori del pronostico ma visto il risultato ottenuto all’andata meritano comunque un pizzico di fiducia. Piace la “combo” che lega la doppia chance 1X al Goal. LEGGI TUTTO

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    Flamengo-Universidad Catolica, ok la “combo” 1 più Multigol 2-4

    Un inizio di Copa Libertadores niente male per il Flamengo (primo nel Gruppo H) che nelle prime 4 partite della competizione ha fatto registrare 3 vittorie e 1 pareggio. L’Universidad Catolica, suo prossimo avversario invece ha conquistato soltanto 4 punti in 4 gare (1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte).
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    Il Flamengo si appresta a ricevere l’Universidad Catolica dopo aver segnato la bellezza di 10 reti nelle prime 4 gare del torneo. Da sottolineare poi come l’undici brasiliano abbia sempre realizzato 2 o 3 reti in ogni singola partita.
    Il club cileno in trasferta ha prima perso per 1-0 sul campo del Talleres Cordoba e poi ha pareggiato per 1-1 con lo Sporting Cristal. Per le quote sembra scontato il segno 1 al novantesimo, per alzare il coefficiente di rischio si può provare l’accoppiata con il Multigol 2-4. LEGGI TUTTO

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    Marca: “Ancelotti chiama Ospina: lo vuole come vice di Courtois al Real Madrid”

    MADRID (SPAGNA) – L’avventura di David Ospina al Napoli sembra davvero essere giunta al capolinea. Il contratto dell’estremo difensore colombiano scadrà a giugno, ma le parti non hanno trovato un accordo per il prolungamento. Secondo quanto rivelato dal quotidiano spagnolo Marca, su di lui ci sarebbe un forte interesse del Real Madrid.
    Ancelotti vuole Ospina al Real Madrid
    Ancelotti, che lo ha allenato ai tempi del Napoli – con lui agli azzurri Ospina ha collezionato 29 presenze – lo vorrebbe come vice Courtois. Lunin, attuale secondo dell’estremo difensore belga, sarebbe infatti pronto a cercare più spazio altrove. Il 33enne colombiano, dunque, sarebbe il profilo ideale per ricoprire questo ruolo. Con lui e l’ex Chelsea in rosa, il tecnico di Reggiolo potrebbe contare su una coppia di grande esperienza e affidamento, ideale per la crescita dei giovani della cantera Luis, Toni e Canizares. Pur consapevole del ruolo di riserva, secondo Marca, Ospina sarebbe pronto a trasferirsi nella capitale spagnola.  LEGGI TUTTO

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    Blackpool, Daniels annuncia: “Sono gay”. È il primo in UK dopo Fashanu

    LONDRA (Regno Unito) – Jake Daniels, 17enne attaccante del Blackpool, squadra di Championship inglese, è il primo calciatore professionista in attività nel Regno Unito a dichiarare pubblicamente di essere gay. “Per molto tempo ho pensato che avrei dovuto nascondere la verità perché volevo diventare, e ora lo sono, un calciatore professionista – ha raccontato il giovane in un’intervista concessa a Sky Sports Uk – “Mi sono chiesto se dovessi aspettare di ritirarmi per fare coming out”.
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    “Voglio diventare un punto di riferimento”
    Il giovane attaccante è all’inizio della sua carriera e ora spera di poter diventare un punto di riferimento per chiunque abbia il timore di rivelare sé stesso agli altri: “Ho solo 17 anni ma è chiaro che voglio fare il calciatore e se, facendo coming out, altre persone pensassero di poterlo fare anche loro dopo avermi visto e sentito, sarebbe fantastico”. L’unico calciatore attualmente in attività che ha fatto coming out è Josh Cavallo, che attualmente gioca in Australia con l’Adelaide United: il centrocampista 22enne ha dichiarato pubblicamente di essere omosessuale lo scorso ottobre prima dell’inizio della stagione. L’unico calciatore omosessuale – che ha giocato nei campionati professionisti in Inghilterra – a fare outing è stato Justin Fashanu, ma il suo annuncio è arrivato solo nel 1990, quando si era ritirato dal palcoscenico calcistico.
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    Le reazioni di Blackpool ed EFL
    Il Blackpool ha diramato un comunicato, sottolineando quanto siamo importante sensibilizzare l’opinione pubblica su temi così delicati: “Il Blackpool Football Club ha lavorato a stretto contatto con Stonewall e le organizzazioni calcistiche competenti per supportare Jake ed è incredibilmente orgoglioso di aver raggiunto una fase in cui ha il potere di esprimersi sia dentro che fuori dal campo. È fondamentale che tutti promuoviamo un ambiente in cui le persone si sentano a proprio agio nell’essere se stesse e che il calcio sia all’avanguardia nella rimozione di ogni forma di discriminazione e pregiudizio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Trevor Birch, amministratore delegato dell’EFL, la lega che organizza i campionati di livello inferiore alla Premier League, tra i quali la Championship, in cui milita proprio il Blackpool: “Fare coming out pubblicamente nel calcio professionistico avrà richiesto grande coraggio e ho una grande ammirazione per la decisione di Jake Daniels di farlo. Questo senza dubbio servirà da ispirazione per le persone di tutto il mondo e Jake ha il pieno sostegno dell’EFL. Secondo Birch, il calcio, da sport nazionale qual è, “ha un ruolo enorme da svolgere mentre cerchiamo di promuovere l’uguaglianza di tutte le forme. Speriamo che questo momento ci aiuti a portarci avanti verso un’epoca in cui la rappresentanza LGBTQ+ a tutti i livelli del gioco professionistico maschile è la norma”. Anche l’assocalciatori britannico (PFA) ha diramato un breve comunicato: “Siamo estremamente orgogliosi di Jake e abbiamo lavorato con lui e il suo club. Ha il supporto completo di tutti alla PFA”. LEGGI TUTTO

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    Il Nottingham parte favorito contro lo Sheffield Utd

    Playoff di Championship, oggi in scena il ritorno della seconda semifinale. Il Nottingham al “Bramall Lane” ha battuto lo Sheffield Utd per 2-1, ora ai “Forest” basta un pareggio per passare in finale.
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    Nottingham bene in casa, scopri il pronostico
    Nella “Regular Season” il Nottingham ha conquistato la bellezza di 43 punti in casa. Johnson e compagni con 43 gol realizzati e 22 subiti sono riusciti ha far registrare 13 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. Da segnalare che i ragazzi allenati da Steven Cooper hanno sempre centrato il successo nelle ultime 7 gare interne di campionato.
    Andamento molto altalenante per lo Sheffield Utd in trasferta. Le “Blades” lontano dai lidi amici (25 reti all’attivo e 30 al passivo) hanno vinto soltanto 8 volte riuscendo a conquistare poi soltanto altri 7 punti nelle restanti 15 sfide esterne (7 pareggi e 8 sconfitte).
    Per le quote i padroni di casa partono favoriti ma non si può escludere almeno una rete da parte della formazione ospite. Per non rischiare si può provare la “combo” che lega la doppia chance 1X all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Southampton-Liverpool, segno “2” d'obbligo

    Dopo il trionfo in FA Cup ai rigori contro il Chelsea il Liverpool tenta gli ultimi disperati assalti al titolo di campione d’Inghilterra. I Reds di Klopp martedì sera (ore 20.45) giocano in casa del Southampton l’ultimo incontro della 37ª giornata di Premier League.
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    Possibile il 2 già a fine primo tempo
    Il Liverpool scende in campo conoscendo già il risultato di West Ham-City (2-2). I punti di ritardo di Manè e compagni sono adesso quattro e dunque, anche vincendo questa penultima sfida, resterebbe ancora un punto di svantaggio dalla corazzata di Guardiola.
    Tuttavia, con il Southampton aritmeticamente salvo, provare a restare in corsa fino alla fine è obbligatorio e così, visto anche l’enorme divario tra le due formazioni, il segno “2” diventa altrettanto obbligatorio.
    Le possibilità di vittoria del Liverpool in questo match sono enormi (anche le quote la pensano allo stesso modo) e allora, in abbinamento al “2” al 90’ o in alternativa ad esso, potrebbe risultare interessante sapere che, da cinque partite consecutive con il Southampton in campo, il segno parziale a metà gara è stato sempre l’1. Potrebbe essere arrivato il momento, quindi, di guardare in direzione del segno 2 primo tempo. LEGGI TUTTO

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    Psg, polemiche su Gueye: non gioca per non indossare la patch arcobaleno

    PARIGI (Francia) – Il giocatore del Paris Saint-Germain Idrissa Gana Gueye è finito nuovamente al centro delle polemiche in Francia: in occasione della partita di sabato scorso con il Montpellier, si è rifiutato di indossare la maglia con la patch dell’arcobaleno simbolo dell’orgoglio Lgbt.

    Rosso Diretto: “Punire il giocatore se necessario”

    L’associazione per la lotta all’omofobia nello sport “Rosso Diretto” ha fatto sapere di attendere spiegazioni del gesto con un tweet molto chiaro: “L’omofobia non è un’opinione ma un reato. Lfp (lega calcio) e Psg devono chiedere a Gana Gueye di spiegarsi e molto rapidamente. E punirlo se necessario”. L’emittente RMC ha affermato che il centrocampista senegalese del Psg non ha giocato sabato contro il Montpellier per non dover indossare la maglia con il simbolo dell’orgoglio Lgbt, utilizzata dalle 20 squadre della Ligue 1 per le partite della 37ª giornata. L’allenatore del Psg Mauricio Pochettino ha spiegato che Gueye non era assente per motivi medici ma per personali precisando che il suo giocatore non era infortunato.

    Il precedente della scorsa stagione

    Sempre RMC ha ricordato che il 32enne senegalese non aveva giocato la partita del turno di campionato della passata stagione in cui tutte le squadre della Ligue 1 avevano utilizzato la maglia con il patch arcobaleno. Per ora sia la lega che il Psg non si sono espresse sulla vicenda. LEGGI TUTTO

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    De Zerbi sul popolo ucraino: “Lotta con orgoglio per la propria terra”

    “Il popolo ucraino è molto orgoglioso e combatte per la propria terra”. Roberto De Zerbi, tecnico dello Shakthtar Donetsk, ha ricevuto il Premio Bearzot, giunto alla 11ma edizione e promosso dall’Unione Sportiva delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) e patrocinato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc). Il tecnico bresciano ha ricordato l’inizio del conflitto e le difficoltà vissute in prima persona. “Che idea mi sono fatto della guerra? Si capisce che da un momento all’altro può cambiare tutto, abbiamo fatto un allenamento tranquillo e poi il pomeriggio barricati in hotel. In 24 ore si è capovolto il mondo. Come si comunica con la squadra? In quei giorni si viveva con i brasiliani e c’era un rapporto molto stretto. Poi ci sentivamo tutti i giorni al telefono quando ognuno è tornato nel proprio Paese”, ha dichiarato.
    “Potrei tornare in Italia”
    De Zerbi guarda al futuro. “Aspetto di capire cosa sarà del campionato ucraino. Se riparte, quando e dove. Perché potrebbe essere trasferito in un altro Paese. E’ una situazione di attesa per capire cosa sarà, sia nella vita quotidiana che dal punto di vista lavorativo. Le stagioni riprenderanno a breve. Il momento più difficile? E’ stato lo stare a casa e vedere il Paese dove hai vissuto, non sapere quale sarà il futuro lavorativo, vedere una squadra forte sfasciata. Iniziavamo a vedere i primi frutti. Per colpa di altri si è tutto sfasciato e questo mi dà fastidio”. Inevitabile un riferimento al nostro campionato. “Le partite in Italia le ho guardate non subito dopo, ma quasi. Mi piacerebbe iniziare a capire cosa fare perché sono passati tre mesi, il desiderio è di tornare ad allenare. Anche in Italia? Si certo, è il mio Paese”, ha concluso De Zerbi. LEGGI TUTTO