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    “Douglas Luiz con noi ha fatto la differenza. Cambiare club e paese non è facile”

    Con l’esaurirsi degli impegni delle nazionali tra qualificazioni ai Mondiali 2026 e la Nations League i campionati sono pronti a ripartire. E, immediatamente dopo, ci sarà anche il terzo turno della nuova Champions League 2024/2025 che vedrà il Bologna sfidare l’Aston Villa. Alla guida dell’area sportiva degli inglesi c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex Roma Monchi. Proprio in vista di questo importante appuntamento, il dirigente sportivo ha ripercorso i suoi anni in Italia fino alla gara di novembre contro la Juventus dove ritroverà Douglas Luiz.
    Le dichiarazioni di Monchi
    L’Aston Villa è tornato a giocare nella Coppa dalle grandi orecchie dopo molti anni. Una qualificazione arrivata sotto la dirigenza di Monchi: “Siamo stati tanti anni senza giocare in Europa e in Champions, ma la fedeltà dei tifosi non si è mai persa. Abbiamo tante motivazioni per trovare la vittoria. Quando abbiamo raggiunto la qualificazione abbiamo festeggiato, è stato bellissimo. Eravamo tutti là, è stato un momento che ricorderò per tutta la vita. Era il premio a una stagione incredibile”. Ha poi citato un tifoso speciale: “Stiamo parlando di un club storico, ci sono tanti tifosi, compreso il Principe William”.
    Su Unai Emery che ha ritrovato dopo l’esperienza al Siviglia: “Abbiamo un bellissimo rapporto. Sono contento di poter lavorare ancora con lui, è un grande lavoratore, negli allenamenti è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene”. E sul ruolo degli allenatori in Premier League: “Comandano loro, negli altri campionati dove ho lavorato è diverso”.
    E un’altra novità in Champions è rappresentata dai prossimi avversari degli inglesi, il Bologna: “Essere favoriti o meno non cambia nulla, ognuno può pensare quello che crede. Il nostro inizio di stagione è stato positivo, quello del Bologna così così, sicuramente sarà una sfida difficile, ne sono sicuro al 100% perchè conosciamo bene la squadra rossoblù e le formazioni italiane, è vero che giocando al Villa Park abbiamo forse un piccolo vantaggio, ma sarà una gara di Champions e come tutte sarà molto complicata”. E Giovanni Sartori, sua vecchia conoscenza, è oggi uno dei dirigenti della squadra emiliana: “Ho un buon rapporto con lui, lavorava all’Atalanta quando io ero alla Roma. Per lui parlano i risultati, è un punto di riferimento per la direzione sportiva, in Italia e in Europa”.
    Su Douglas Luiz e la Roma
    A novembre ci sarà il big match contro la Juventus dove ritroverà il grande ex, Douglas Luiz, trasferitorsi dall’Aston Villa in bianconero nell’ultima sessione di calciomercato: “Parliamo di un calciatore forte, l’anno scorso è stato fondamentale per noi. Cambiare paese, squadra e campionato può essere sempre un problema, ma sono convinto che presto ritroverà il suo miglior rendimento diventando un giocatore importante per la Juve”.
    Non poteva mancare il ricordo degli anni a Roma: “Ho vissuto due anni meravigliosi, la prima meglio della seconda, ma è un club che resterà per sempre nel mio cuore. Ricordo il quarto di finale di Champions contro il Barcellona, qualcosa di speciale che ricorderò per sempre così come tutti i tifosi giallorossi. Per me l’esperienza romana è stata bellissima. De Rossi? Non sono lì, non so come siano andate le cose, ma nessuno può mettere in discussione l’amore che Daniele ha nei confronti della Roma. L’anno scorso ha fatto bene, ma non so cosa sia successo quest’anno, quindi non posso parlarne”.
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    Effetto Messi sulla Mls: record storico di presenze

    Dopo il flop dell’ultima Copa America, giocata a cavallo tra giugno e luglio, arriva una buona notizia per il calcio a stelle e strisce: la Mls 2024 ha sfondato il tetto di 11 milioni di spettatori live, e ci sono ancora da giocare i playoff per l’assegnazione del titolo. Il record precedente apparteneva al 2023 ed era di 10.900.804 spettatori. Numeri importanti per uno sport, che qui chiamano soccer, e per un Paese e che si appresta a ospitare il Mondiale per club Fifa a fine stagione e la Coppa del Mondo di calcio nel 2026. Il record di tifosi presenti è stato registrato lo scorso 13 aprile durante la partita Sporting Kansas City-Inter Miami CF con 72.610 presenze, costringendo i padroni di casa a giocare all’Arrowhead Stadium, generalmente dedicato alla Nfl, invece che al Children’s Mercy Park, il quale ha una capienza poco superiore ai 18mila. Il 4 luglio al Rose Bowl ce ne sono stati 70.076 per Los Angeles FC-LA Galaxy (2-1) – entrambe hanno impianti con una capienza poco superiore a 20mila – e 65.612 appassionati hanno assistito a New England Revolution-Inter Miami FC 1-4. 
    Sud America rules
    L’Inter Miami CF, di proprietà di David Beckham e dei suoi soci statunitensi Jorge e Jose Mas, è entrato nella Mls nel 2020 e dopo alcuni anni di rodaggio sembra pronto a vincere il suo primo campionato, grazie alle reti di Lionel Messi, 17, e Luis Suarez, 18, la migliore coppia d’attacco del torneo, un mix devastante tra la classe dell’argentino e la fame chimica dell’uruguaiano sotto porta. Attualmente il LA Galaxy è quello che ne ha vinti di più, 5, seguito dal D.C. United, 4, e dal Columbus Crew, 3: con quest’ultimi che ne hanno conquistati 2 nelle ultime 4 stagioni, non male. Attualmente nella Eastern Conference l’Inter Miami CF è in testa alla classifica e già qualificato per la prossima Concacaf Champions League, mentre nella Western l’alter ego è il LA Galaxy. Nel 2020 l’Inter Miami CF è stato eliminato da Nashville nel turno preliminare dei playoff, nel 2021 non si è qualificato, nel 2022 è uscito al primo turno per mano di New York City e nel 2023 non si è qualificato. Ma visto come è andata la stagione regolare le aspettative dei tifosi rosanero sono sicuramente più alte rispetto agli scorsi anni. 
    La Mls crescerà ancora
    In estate è stata giocata anche la Leagues Cup, competizione tra club della Mls e club della Liga MX, per confrontarsi con le squadre messicane più forti e fare il salto di qualità; quest’anno è stata vinta dal Columbus Crew contro Los Angeles FC e le semifinali erano tutte a stelle e strisce. La media spettatori è stata di 17.131. Dalla prossima stagione, inoltre, la Mls passerà da 29 a 30 franchigie, con l’aggiunta di San Diego FC. Ben 5 squadre, infatti, si sono aggiunte dal 2020 a oggi, anche se i risultati ci dicono che per vincere serve anche l’esperienza e in queste stagioni il trofeo è passata dall’Ohio a New York, poi a Los Angeles per tornare in Ohio, Columbus per la precisione. Una crescita, se restiamo ai tifosi, ancora lontana da quella di altri club e altri campionati. La Bundesliga, restando ai cinque maggiori europei, ha una media di 39.512 con il 96,4% di riempimento degli impianti, la Premier League 38.557, 97,6%, la Serie A 30.911, 82,8%, la Liga 29.017, 81,4%, e la Ligue 1 27.113, 85,4%. I primi cinque club al mondo invece sono: River Plate, 84.567, Borussia Dortmund, 81.365, Bayern Monaco, 75.000, Manchester United, 73.971, e Inter, 72.845; tra i primi venti ci sono anche Milan e Roma. Dove storia, tradizione, passione, campioni e vittorie formano una miscela insuperabile. E Messi, all’Inter Miami CF, è riuscito a mettere un primo tassello, in attesa di tutti gli altri. LEGGI TUTTO

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    Ten Hag appeso a un filo: “Abbiamo bisogno di tempo…” Aston Villa capolinea?

    Sono tante le tematiche affrontate e approfondite dal tecnico, ma è la pachina traballante dell’olandese a concentrare le attenzioni dei tifosi e addetti ai lavori. Secondo alcune indiscrezioni, una sconfitta a Birmingham sarebbe fatale. “Non voglio parlare di altro” ha sibilato il mister a una domanda inerente al suo futuro incerto. Sembrebbe che la dirigenza dello United abbia anche tentato un sondaggio con Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, che però avrebbe immediatamente scartato.
    Le dichiarazioni di Ten Hag
    L’allenatore ha aperto la conferenza stampa analizzando il collettivo che spesso non si comporta da squadra e sul rendimento di Ugarte: “Siamo insieme, la proprietà, il team dirigenziale e lo staff. Abbiamo acquistato di nuovo giocatori nuovi e giovani e dobbiamo integrarli. Come Ugarte, la posizione n. 6 era assolutamente una delle posizioni che volevamo ingaggiare questa stagione, ma ha bisogno di tempo per integrarsi. Nel calcio di alto livello, non hai tempo. Deve abituarsi al nostro modello di gioco, ai suoi compagni di squadra, all’intensità della Premier League. Quindi ha bisogno di tempo”.
    Sul ritorno in campo di Hojlund: “Sono molto contento. Penso che abbia avuto un buon ritorno, ma non siamo riusciti a farlo giocare nei primi due mesi della stagione. Spero che ora sia in forma e che continui a migliorare la forma fisica. Deve anche essere costantemente in forma questa stagione e questo ci aiuterà. Quindi ci sono sicuramente più aree in cui miglioreremo, e poi questa squadra potrà crescere vedremo dove saremo alla fine della stagione”.
    A far discutere è stata la doppia espulsione, tra campionato ed Europa League di Bruno Fernandes. La prima annullata, mentre in coppa ha lasciato i compagni in inferiorità numerica contro il Porto:  “Il cartellino rosso è stato annullato per Bruno, quindi è stato riconosciuto che è stato un errore domenica. È stato molto sfortunato a Porto e ha dato tutto per fare gol. Era al momento giusto, nel posto giusto, ma è arrivato dal lato cieco. Quindi non la definirei indisciplina. L’altra parte, sì, dobbiamo migliorare, questo è sicuro. Siamo stati molto disciplinati e per i primi 25 minuti nel posizionamento. Abbiamo creato occasioni, al momento giusto, abbiamo accelerato il gioco. Sicuramente, possiamo migliorare e dobbiamo migliorare se vogliamo che sia un successo. Possiamo ottenere successi come nelle ultime due stagioni, vincendo trofei, solo quando miglioriamo, quindi sicuramente lavoreremo su questo”.
    La squadra ha un problema di concentrazione durante le partite? “Cos’è un problema mentale? Parliamo di una gamma, uno spettro di argomenti e devi affrontarli nel modo giusto. Quindi questa squadra ha fiducia, non ci rinuncia. In quella gamma di mentalità, hanno una mentalità forte ma, in altre parti, devono fare un passo avanti. Se vuoi vincere trofei, in alcune aree, dobbiamo migliorare”. LEGGI TUTTO

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    Juve, buona la prima in Youth League: Montero decide la sfida col Psv

    Youth League, rivivi la diretta di Juve-Psv

    94′ – FINISCE QUI!La Juve conquista i primi tre punti della Youth League contro il Psv. 

    90′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Lopez e Scienza per Pugno e Vacca.

    89′ – Ci prova Ngana!Il centrocampista della Juve va al tiro dal limite ma non inquadra la porta. 

    87′ – Ammonito Merien!Brutto fallo su Ngana in riaprtenza. 

    85′ – Soffre la Juve in questo finale ma resiste. 

    81′ – Altri cambi!Per la Juve dentro Ngana per Ripani. Il Psv toglie Raap e mette Merien

    79′ – Brivido per la Juve!Van Den Berg calcia alto da pochi passi e dopo l’uscita di Radu. 

    77′ – Pugno rischia l’autogol!Sarebbe stato clamroso perché l’attaccante per spedire fuori il pallone calcia verso la porta di Radu che compie un notevole intervento e devia in angolo. 

    72′ – Doppio cambio per il Psv!Dentro Khaderi e Bouhoudane, fuori Manuhutu e De Guzman. Anche Magnanelli cambia qualcosa: dentro Crapisto per Florea.  

    67′ – Occasione Psv!Van Den Berg va al tiro col destro, reattivo Radu a respingere. 

    63′ – Vacca ci prova dalla distanza!Il tiro del centrocampista bianconero e preda facile per il portiere avversario. 

    57′ – Un cambio per il Psv!Fuori Jager e dentro Fernandez. 

    56′ – GOL JUVE!Sulla battuta del corner arriva il vantaggio bianconero: il tiro di Martinez viene murato ma sulla ribattuta Montero è il più lesto a ribadire in rete.

    55′ – OCCASIONE JUVENTUS!Pugno è bravo a tenere il possesso della palla, poi calcia a botta sicura ma il difensore olandese devia in angolo.

    53′ – Gioco fermo per un problema occorso a Thomas. Staff medico in campo per sincerarsi delle condizioni del calciatore.

    52′ – Ammonito Ripani!Calcione rifilato a Thomas e l’arbitro estrare il giallo. 

    51′ – Occasione Juve!Pagnucco va al tiro dalla distanza, mancino preciso e potente che termina di pochissimo fuori. 

    47′ – Ammonito Manuhutu!Il terzino olandese ferma una ripartenza bianconera. 

    46′ – Iniziata la ripresa!Dentro Keutgen per la Juve, fuori Boufandar. Una sostituzione per il Psv: fuori Quispel e dentro Gomez Van Hoogen.

    Intervallo

    45′- Termina la prima frazione dopo un minuto di recupero.

    40′ – Pericolo Psv!Van den Berg calcia ma c’è sempre Martinez a respingere. 

    36′ Ammonito Pagnucco!Fallo dell’esterno su Thomas.

    32′ – Rigore non assegnato alla Juve!Ripani va giù in area dopo un contrasto e l’arbitro fischia fallo contro al bianconero.

    27′ – Ci prova Pugno!L’attaccante si gira e corre verso la porta, il suo tiro rasoterra termina fuori di un soffio.

    22′ – Occasione Juve!Ancora Florea a rendersi pericoloso ma il suo tiro termina alto da buona poizione.

    19′ – Martinez salva la Juve!Bahaty semina il panico a destra mette al centro per Thomas che trova la deviazione del difensore bianconero, poi Van den Berg va al tiro col destro pallone alto.

    18′ – Risponde la Juve!Florea si accentra e lascia partire il mancino, tiro debole e centrale.

    16′  – Occasione PSV!Van Den Berg prova il destro con cui impegna Radu, sulla ribattuta Jager non riesce ad arrivare.

    11′ – Ammonito Boufandar!Al primo fallo è subito giallo per il centrocampista della Juve.

    9′ – OCCASIONE JUVE!Bella giocata di Pugno per Florea che serve Vacca, il tiro del numero 10 bianconero termina di pochissimo a lato con l’attaccante che non riesce per un soffio ad arrivare sul tap-in. 

    6′ Prima occasione del Psv!Bahaty scappa via a Gil Puche poi il suo cross viene deviato e finisce tra le braccia di Radu

    5′ – Prende campo il Psv in questo avvio. 

    1′ – Iniziato il match.

    Youth League, Juve-Psv: dove vederla in tv, streaming e orario

    La sfida che vedrà opposta la Juventus Primavera al Psv Eindhoven U19, nel match valido per la prima giornata della Youth League 2024/2025, si gioca martedì 17 settembre allo Juventus Training Ground di Torino. Il calcio d’inizio verrà dato alle ore 14:00. Non è prevista la trasmissione in diretta tv.

    In streaming è possibile seguirla utilizzando l’app di UEFA.tv e inserendo il proprio nome utente e password. Su pc e notebook sarà invece sufficiente collegarsi al sito UEFA.tv.

    Youth League, Juve-Psv: le formazioni ufficiali

    JUVENTUS (3-4-2-1): Radu, Montero, Martinez, Gil; Pagnucco, Ripani, Boufandar, Nisci; Florea, Vacca; Pugno. A disp.: Zelezny, Ventre, Crapisto, Scienza, Finocchiaro, Bassino, Keutgen, Ngana, Lopez. All.: Magnanelli.

    PSV (4-3-3): Kuijsten, Waayers, Raap, Bos, Manuhutu; De Guzman, Quispel, Van Den Berg; Bahaty, Jager, Thomas. A disp.: Janssen, Gomez Van Hoogen, Merien, Khaderi, Mulders, Fernandez, Beerens, Bouhoudane, Bassey. All: Heilmann. ARBITRO: Gustavo Correia (Portogallo) LEGGI TUTTO

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    Ancelotti non ha dubbi: “Chiedo che si riduca il numero delle partite”. Il motivo

    Real Madrid-Stoccarda, parla Carlo Ancelotti
    “Ricordo quello che ha fatto l’anno scorso, che bel lavoro. Lo Stoccarda ha una grande squadra, molto organizzata. Domani assisteremo ad una partita molto divertente”. L’ex tecnico del Milan mette in guardia i suoi ragazzi, guai sottovalutare l’avversario.
    Chi sono le favorite per la vittoria finale? “Sono sempre le stesse squadre, compreso il Real Madrid”. Sul nuovo format: “Questa Champions League, in ogni caso, sarà un’altra storia. Speriamo di poter arrivare alla fine, come l’anno scorso”.
    In cosa dovrà migliorare il Real Madrid? “Abbiamo vinto un titolo e avevamo preventivato qualche problema, perché alcuni sono arrivati ??il ??9 agosto. In passato il ritiro durava cinque settimane, che è ciò di cui un giocatore ha bisogno per prepararsi bene per la stagione. Se contiamo dal 9 agosto, le cinque settimane arrivano a oggi. Questo è stato il nostro pre-campionato”.
    Ancelotti sugli infortunati
    Il mister può tirare un sospiro di sollievo. L’infermeria si sta svuotando: “Bellingham sta bene, così come Tchouameni e Militao. Eder non si è allenato perché aveva bisogno di riposo ma è a disposizione”.
    Sugli infortuni e i troppi impegni ravvicinati: “Abbiamo fatto il possibile ma non dipende tutto da noi. Il programma è troppo impegnativo. Arriva una nuova competizione e nessuno sa come andrà a finire, potrebbe essere più divertente oppure no. Ma quello che è certo è che giocheremo due partite in più.
    Per Ancelotti, però, bisogna intervenire e cambiare le cose: “Se gli organi di governo non cominciano a pensare che i giocatori si infortunano perché giocano troppo, allora abbiamo un problema. Chiedo che si riduca il numero delle partite per avere competizioni più entusiasmanti”.
    Qual è il compito degli attaccanti? “Devono segnare gol, aiutare sia in attacco che in difesa. Che la difesa difenda e che il portiere pari, questo sarebbe il mondo ideale. Se l’attaccante difende più del difensore, è un problema. Se il portiere tocca più palloni di un centrocampista, è un problema. Dobbiamo migliorare un po’ in difesa, ma abbiamo lasciato la porta inviolata 4 volte. Non siamo così male”.
    Rispetto allo scorso anno, ci sono stati dei cambiamenti: “Abbiamo perso Nacho e Kroos, due giocatori importanti. E Joselu. In cambio è arrivato uno dei migliori giocatori al mondo. Penso che abbiamo una squadra migliore. Toni Kroos è un argomento finito e dimenticato. È un giocatore che non può essere sostituito ma abbiamo chi gioca al posto suo”.
    Sull’ottimo calcio espresso dal Barcellona fino a oggi: “È un rivale che rispettiamo, come l’Atlético Madrid o il Villarreal, che stanno facendo bene. Abbiamo lo stesso rispetto per tutti”.
    I convocati del Real Madrid
    Ecco la lista dei giocatori che saranno a disposizione di Carlo Ancelotti contro lo Stoccarda:
    Courtois, Lunin, Fran Gonzalez; Carvajal, Militao, Vallejo, Fran Garcia, Rudiger, F.Mendy; Bellingham, Vlaverde, Modric, Tchouameni, Arda Guler; Vinicius Jr, Mbappè, Rodrygo, Endrick. LEGGI TUTTO

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    L’ultimo gioiello di Populous in Arabia. Stadi, qualcosa si muove anche in Italia

    TORINO – Stadi, una meraviglia. Quelli che stanno sorgendo in giro per il mondo, pronti a ospitare i prossimi appuntamenti sportivi di grido. E l’Italia? Qualcosa si muove…  
    Ma partiamo da chi ha il colpo di… genio. Populous è uno studio internazionale, con 28 sedi nel mondo (nei quattro continenti, mille dipendenti; e un ufficio italiano, a Milano, aperto a settembre 2022). Negli ultimi 40 anni, ha disegnato più di 3.000 progetti. Pensate al Tottenham Hotspur Stadium, al nuovo Wembley, allo Stadio Prince Mohammed bin Salman, tanto per citarne tre famosi, belli, moderni, incredibilmente innovativi. Si parte dal concetto di luoghi dove le persone amino stare insieme. I servizi di Populous comprendono infatti architettura, interior design, pianificazione e allestimento di eventi, brand activation, wayfinding, progettazione urbana, architettura del paesaggio e consulenza in materia di design sostenibile.  Il gioiello in visione da poco svelato dal gruppo saudita Aramco riguarda appunto l’Aramco Stadium e il relativo masterplan nella città di Al Khobar, nella Provincia Orientale dell’Arabia Saudita. Il nuovo stadio da 47.000 posti, sarà conforme ai più alti standard internazionali ed avrà le caratteristiche necessarie per accogliere le competizioni calcistiche più importanti al mondo. È previsto infatti che ospiti la prossima Coppa d’Asia Afc 2027 e, rispondendo ai criteri per gli stadi indicati dalla Fifa, potrà essere sede anche delle partite della Coppa del Mondo, fino ai quarti di finale. 
     Mondiali di calcio del 2034  in Arabia
    L’Aramco Stadium è uno dei numerosi impianti progettati da Populous inclusi nella lista ufficiale delle potenziali sedi per la Coppa del Mondo 2034, pubblicata nel bid book dell’Arabia Saudita il 31 luglio. Populous ha guidato la progettazione dalla sua fase concettuale e continuerà a lavorare al progetto fino al suo completamento. Alcuni particolari: lo stadio e il masterplan circostante saranno costruiti su un’area di circa 800.000 metri quadrati; oltre allo stadio, si prevede una serie completa di servizi e strutture comunitarie pensate per offrire un’esperienza sportiva e di intrattenimento senza pari: nuove strutture sportive, aree commerciali, zone dedicate alla socializzazione e spazi pubblici. Si punta a ottenere la certificazione Leed Gold per la sostenibilità ed è stato progettato in conformità con i più alti requisiti internazionali in materia di design inclusivo, per consentire a tutti di utilizzare e godere di questo luogo a pari condizioni. La struttura è ispirata al paesaggio di Al Khobar, che si trova sulle rive del Golfo Persico. La parte esterna, dinamica e accattivante, ha forme organiche che ricordano in particolare l’aggraziato arrotolarsi delle onde. Le vele traslucide sovrapposte che caratterizzano la facciata, delicatamente curve e proporzionate, creano una sequenza fluida che consente alla luce naturale di penetrare negli interni attraverso aperture strategiche. La forma a spirale dell’edificio si specchia all’interno nelle rampe e nei percorsi che conducono gli spettatori alla tribuna, modellata ellitticamente per ridurre al minimo l’ingombro dell’impianto e ottimizzare la ventilazione naturale. Sviluppata dai progettisti specializzati di Populous, la tribuna offrirà durante le partite di calcio una visione impeccabile, con una configurazione compatta e vista ottimale del campo da ogni postazione. Avrà una capacità di circa 47.000 posti, che salirà a 55.000 per concerti e altri generi di eventi. Un sistema di raffreddamento aumenterà il comfort dei giocatori e degli spettatori in tribuna e in alcune altre aree dello stadio. Gli spazi interni e quelli dedicati ai servizi di ospitalità sono progettati da Jump Studios, società di Populous specializzata in interior design, che ha seguito la disposizione spaziale e il design delle aree General Admission, Hospitality, Vip e Vvip.  
    Destinazione vivace in Arabia
    Lo stadio si trova al centro di un vasto masterplan a uso misto, sempre progettato da Populous. L’obiettivo è trasformare l’intera area in una destinazione vivace e attiva tutto l’anno, con un focus sull’inclusività e il coinvolgimento della comunità. Sono previste una gamma diversificata di zone commerciali e dedicate allo svago, oltre a spazi pubblici per l’interazione sociale. Aree innovative come gli hub per gli sport digitali e gli e-gaming sono progettate per richiamare nuove attività commerciali e residenti, andando a creare un ecosistema autosufficiente. Inoltre, un centro di allenamento sportivo con due campi da calcio sarà a disposizione per l’allenamento, le gare e il recupero degli atleti. Punto fondamentale, non fermarsi all’evento. Infatti, Populous Consulting, il ramo dello studio che offre servizi di consulenza aziendale, ha sviluppato un piano completo per l’Aramco Stadium che ne garantisce il successo ben oltre la prossima Coppa del Mondo Fifa 2034 in Arabia Saudita. Attraverso l’analisi dei dati e approfondite ricerche di mercato, sono state condivise preziose previsioni su tre aspetti chiave: esperienza dei visitatori, relazioni con la comunità e fattibilità commerciale. Ciascuno di questi elementi contribuirà al successo a lungo termine dello stadio e al suo impatto.  
    I commenti di Populous
    Soddisfazione nelle parole di Shireen Hamdan, senior principal e general manager di Populous KSA: «Lo sviluppo dell’Aramco Stadium creerà una sede calcistica di livello mondiale in grado di ospitare tornei internazionali di alto livello. La collocazione straordinaria della sede sulle rive del Golfo Persico, ci ha permesso di sviluppare una forma distintiva dell’edificio, unica e altamente riconoscibile. Il suo design aperto invita la comunità a riunirsi, festeggiare e creare ricordi duraturi, rendendolo un simbolo del ricco patrimonio di Al Khobar, del suo futuro vibrante. Il suo design diventerà iconico nel mondo del calcio, esempio della visione dell’Arabia Saudita che vuole sviluppare ulteriormente Al Khobar come destinazione sportiva globale, attraendo visitatori da tutto il mondo». Rhys Courtney, senior principal di Populous e progettista capo del progetto: «Questo progetto di sviluppo di livello mondiale si estende su quasi un chilometro quadrato, creando una connessione continua tra l’impianto e il distretto della Città dello Sport. Ospiterà sport di élite, attività sportive di base e opportunità ricreative. Per dimensioni e offerta di servizi, questo progetto è uno dei più grandiosi del suo genere a livello globale, a sostegno dell’ambizione dell’Arabia Saudita di trasformare Al Khobar in una delle principali destinazioni sportive del mondo».  
    Stadi mondiali, Casablanca sfida Madrid 
    Passando a Casablanca, e al Mondiale del 2030 in più continenti e Paesi, ecco il Grand Stade Hassan II da 115.000 posti. Impianto iconico, maestoso, che sarà il più grande nel calcio mondiale. L’infrastruttura è stata disegnata dagli architetti parigini Oualalou + Choi proprio con Populous, a tutti gli effetti leader mondiale nella progettazione di strutture sportive. Lo stadio s’ispira all’estetica dei tipici eventi di convivialità marocchina, conosciuti con il nome di “moussem”. La struttura è coperta da un grande tetto a tenda che si alza, in un potente effetto scenico, dal paesaggio boschivo circostante. Alle due estremità del gigantesco catino dello stadio, tre spalti scoscesi e compatti offrono un’atmosfera vibrante e spettacolare al pubblico. Ciascuno ospita 29.500 spettatori con ingresso in general admission. Lo stadio sarà del tutto conforme ai requisiti Fifa, con la possibilità di ospitare, quindi, la finale della Coppa del Mondo 2030 (è già sfida lanciata al nuovo Bernabeu); il Marocco è infatti co-organizzatore del torneo con Spagna e Portogallo. Lo stadio sarà anche la sede dei due club locali. Le operazioni di preparazione per i lavori preliminari sono in corso su un sito di 100 ettari nella città di El Mansouria, provincia di Benslimane, a 38 km a nord di Casablanca. Il finanziamento pubblico del progetto è stato approvato ad ottobre 2023.  
    Nel Belpaese quali stadi
    E in Italia? Populous porta avanti i progetti di Roma e Venezia (e dell’Inter, se si andrà nella direzione dei due stadi separati per i club milanesi). Il referente è Silvia Prandelli, l’anima tricolore dello studio senza barriere. Il motto: è sempre più essenziale renderli sostenibili, dal punto di vista degli introiti e dei consumi, ma anche inclusivi e accessibili ad anziani, famiglie e bambini gli stadi e i complessi sportivi. Quindi bisogna cambiare mentalità e il modo di costruirli. Nella Capitale, lo stadio della Roma sarà caratterizzato da un design moderno, con la centralità della curva Sud, destinata a essere la più grande d’Europa. E poi tribune coperte, campo centrale scoperto, aree di riscaldamento e spazi di ristorazione e commerciali. Il design mostra la natura innovativa del progetto e i benefici che promette di generare per gli appassionati di calcio e per la comunità, in termini di modernità, sostenibilità, accessibilità di una struttura che non servirà solo ad ospitare le partite di calcio. Come specificato il giorno della presentazione da Declan Sharkey, senior principal e direttore generale di Populous Italia: «Sarà uno stadio di livello mondiale, una casa per i tifosi e una nuova importante destinazione per i cittadini di Roma e non solo. Il design iconico dello stadio, in una posizione elevata a Pietralata, con vista sulla città e un bellissimo paesaggio circostante, significa che diventerà uno dei più iconici e riconoscibili del calcio mondiale. I suoi benefici nel migliorare l’esperienza dei tifosi e nell’unire i sostenitori e la comunità saranno percepiti da generazioni di tifosi dell’AS Roma a venire». Insomma, siamo indietro, terribilmente indietro, ma qualcosa si muove anche in Italia…  LEGGI TUTTO

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    Occhio Juve, lo Stoccarda vuole tornare a brillare anche in Champions

    Quando si pensa allo Stoccarda vengono in mente soprattutto grandi attaccanti che hanno fatto la storia: Mario Gomez, Jürgen Klinsmann, Fredi Bobic, Fritz Walter, ma anche giocatori iconici come Cacau. Nomi che hanno scandito le epoche ed i successi di una delle squadre che più di tutte nella loro storia vivono oscillando, capaci di incredibili picchi e numerosi periodi di anonimato. Nel 2016, un quinquennio dopo l’ultima apparizione in Champions League, è retrocesso in Zweite per la prima volta dopo quarant’anni.
    Subito tornato in Bundesliga, è nuovamente sceso nel 2019. E anche nel 2023 ci è andato vicinissimo: si è salvato allo spareggio. Nel 2022 lo aveva evitato con un gol di Endo allo scadere all’ultima giornata. E l’anno scorso ha concluso al secondo posto, anche davanti al Bayern Monaco, guadagnandosi nuovamente la Champions League dopo 13 anni. Sfidando la Juve, ma anche il Real Madrid, il PSG e pure l’Atalanta. Come nelle favole.
    Hoeness, dalle critiche al successo
    Del resto, un paio d’anni fa immaginare un percorso del genere era davvero oltre ogni reale concezione di ciò che poteva essere il futuro. Una squadra che non trovava le misure con costanza, di talento, idee, ma… c’era sempre un ‘ma’. Sulla tenuta difensiva, sulla forza mentale, sulla concretezza. D’altronde un quartultimo e un terzultimo posto non sono proprio la migliore delle basi.
    È stato nella stagione 2022/23, quella conclusa al playout, battendo l’Amburgo, che la squadra ha iniziato a trovare una sua dimensione. L’annata era iniziata con Matarazzo in panchina, poi dopo i periodi di scarso successo di Wimmer e Labbadia la scelta è stata di puntare su Sebastian Hoeness, ricevendo un mare di critiche, visto che parliamo del nipote del grande Uli, leggenda del Bayern, e figlio di Dieter, in passato ex giocatore e anche dirigente della società.
    L’ascesa dello Stoccarda: la forza delle idee
    Mai scelta fu più azzeccata. Dopo la salvezza, a Stoccarda è cambiata aria. E tutti quei talenti che non sono mai mancati – portati nella maggior parte dei casi dall’ex capo scout del Dortmund e dell’Arsenal, Sven Mislintat – hanno d’improvviso trovato un contesto tattico in cui potersi esprimere. E così Enzo Millot, 2002 francese, è diventato uno dei migliori interni d’inserimento in circolazione, Chris Führich una delle ali più imprevedibili, Hiroki Ito uno dei centrali più affidabili (e lo ha preso il Bayern). Per non parlare delle plusvalenze fatte su Kobel e Anton, oggi al Dortmund, o Guirassy, andando fino a Mavropanos ed Endo, rivenduti in Premier a peso d’oro. 
    A chi è rimasto nel corso degli anni – Führich, Millot, Karazor, Silas – si sono aggiunti innesti mirati come Vagnoman a destra, Undav in attacco, Stiller in mediana, Mittelstädt sulla sinistra, Nübel in porta. E non sono nomi a caso, ma tutti giocatori che a Stoccarda sono arrivati fino alla conquista della nazionale tedesca. Merito non solo del sistema. Ed è poi ciò che ha spinto in estate anche attaccanti in rampa di lancio europea come El Bilal Touré dall’Atalanta o Demirovic dall’Augsburg a volare in Germania per una ventina di milioni di euro, in un posto dove le idee di calcio offensivo e propositivo fanno raccogliere frutti importanti. Ma guai a scambiarla per una provinciale: lo Stoccarda ha più dna Champions di molti altri. E non vede l’ora di poterlo dimostrare. LEGGI TUTTO

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    Facundo Gonzalez, ufficiale: in prestito dalla Juve al Feyenoord

    TORINO – “Dopo aver trascorso la passata stagione in Serie B con la maglia della Sampdoria, Facundo Gonzalez è pronto per una nuova avventura: ad attenderlo infatti c’è l’Eredivisie e, nel dettaglio, il Feyenoord che lo accoglie in prestito per l’annata appena cominciata”. Questa la nota ufficiale pubblicata dalla Juve sul proprio sito dove si annuncia l’ennesima operazione di mercato che riguarda la Next Gen. “Facundo, uruguaiano e cresciuto calcisticamente in Spagna nelle giovanili di Espanyol e Valencia prima di diventare bianconero nell’estate del 2023 – continua la nota -, è arrivato fino al primo turno playoff nella sua prima stagione italiana collezionando 30 presenze con la maglia del club ligure con cui ha trovato anche, in due occasioni, la gioia del gol”. LEGGI TUTTO