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    Ligue 1: parte male il Lille, esordio incredibile per la neopromossa Clermont

    METZ – Inizia con un passo falso la Ligue 1 dei campioni di Francia in carica. Il Lille infatti viene fermato sul 3-3 dal Metz, raggiungendo il pareggio solo nel recupero. Sorridono l’Angers che batte lo Strasburgo e il Clermont, autore di un debutto da sogno nella massima serie francese con una vittoria sul Bordeaux. 
    Ligue 1, calendario e classifica
    Metz-Lille 3-3
    Falsa partenza per i campioni di Francia in carica, che pareggiano una partita ricca di emozioni. È il Metz a controllare la partita nei primi 60′ rispondendo all’iniziale vantaggio di Botman al 23′ con ben tre reti (doppietta di Centonze e Udol). Il match cambia con l’espulsione di Kouyaté: con l’uomo in più il Lille trova la rimonta grazie al gol di Ikoné all’81’ e a Burak Yilmaz, che realizza il 3-3 con una deviazione sotto porta al 97′. 
    Metz-Lille, tabellino e statistiche
    Bordeaux-Clermont 0-2
    Non poteva sperare in un esordio migliore la neopromossa Clermont che nella prima giornata conquista i suoi primi tre punti contro il Bordeaux. La neopromossa si rende pericolosa già nel primo tempo, sfiorando il vantaggio con Allevinah. Poi a sette minuti dal termine si sblocca la partita con Bayo e al 93′ arriva anche il secondo gol firmato da Dossou. 
    Bordeaux-Clermont, tabellino e statistiche
    Strasburgo-Angers 0-2
    Inizia con una vittoria anche l’Angers che supera fuori casa lo Strasburgo. Var protagonista nel primo tempo, con un gol per parte che viene annullato. Poi al 58′ Ismael Traore trova il gol del vantaggio seguito all’81’ da Bahoken.
    Strasburgo-Angers, tabellino e statistiche
    Rennes-Lens 1-1
    Inzia con un punto a testa la Ligue 1 di Rennes e Lens, che chiudono sull’1-1. Succede tutto nel primo tempo con la rete di Sulemana per il Rennes al 14′ e la risposta di Fofana al 19′.
    Rennes-Lens, tabellino e statistiche
    S.Etienne-Lorient 1-1
    Arriva un pareggio anche tra S.Etienne e Lorient che finiscono sull’1-1. Succede tutto nel secondo tempo, con il vantaggio di  Vincent Le Goff per il Lorient al 53′ e la risposta, su rigore, di Khazri al 70′ che ristabilisce la parità.
    S.Etienne-Lorient, taellino e statistiche
    Nizza-Reims 0-0
    Pochissime emozioni tra Nizza e Reims che non si fanno male e portano a casa un punto a testa. Partita priva di occasioni degne di nota.
    Nizza-Reims, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    I convocati del Barcellona per la Juve: out Aguero e Lenglet

    BARCELLONA – Dopo la conferenza stampa di addio di Messi, il Barcellona ha ufficializzato la lista dei 21 calciatori che questa sera allo stadio Johan Cruyff affronteranno la Juventus nel trofeo Gamper. Ci sono delle variazioni rispetto al primo elenco pubblicato dai blaugrana alla vigilia del match: non ci saranno per infortunio Aguero e Lenglet, mentre è stato inserito Coutinho, che farà il suo debutto in questa fase di preparazione estiva.
    Cosa hanno Aguero e Lenglet
    Il Kun ha una lesione al tendine del gemello del polpaccio della gamba destra ed è in attesa di ulteriori accertamenti per conoscere l’esatta entità dell’infortunio; il difensore invece soffre di un fastidio al tendine rotuleo del ginocchio destro.
    Diretta Barcellona-Juve ore 21.30: dove vederla in tv e probabili formazioni
    I convocati del Barcellona
    La lista dei convocati del Barcellona: Dest, Piqué, Araujo, Sergio, Riqui Puig, Griezmann, Pjanic, Depay, Braithwaite, Neto, Coutinho, Jordi Alba, S. Roberto, E. Royal, Umtiti, Inaki Pena, Demir, Nico, Manaj, Balde, Collado. LEGGI TUTTO

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    Messi dà l’addio al Barcellona: “Il Psg? È una possibilità”

    Messi: “Su di me dette tante bugie”
    “Avevo abbassato del 50% il mio stipendio, ma questo non era sufficiente. Ho letto che il Barcellona mi avrebbe chiesto di tagliarmi lo stipendio di un altro 30%, ma questa non è la verità. Si dicono tante cose che non sono vere purtroppo”.
    Messi e la foto con i giocatori del Psg
    “Voglio continuare a competere ad alti livelli e vincere titoli. Ho visto Dani Alves vincere la medaglia olimpica col Brasile e voglio seguire i suoi passi, sono vicino”. Poi spiega il significato dell’ultima foto in compagna dei giocatori del Psg: “Ero a Ibiza con i miei amici Di Maria e Paredes ed è venuto anche Neymar. Poi si è aggiunto Verratti. Mi hanno detto di trasferirmi da loro, ma era solo uno scherzo e una casualità. A quella foto si è data un’importanza che non aveva”.
    Messi: “A Tebas non ho nulla da dire”
    “Laporta? Dopo la sua elezione siamo stati a mangiare insieme, ero abbastanza convinto che avremmo trovato una soluzione e che sarei potuto restare al Barcellona. Il mio contratto non è mai stato un problema”. Su Tebas: “So solo che non sono potuto restare al Barcellona per il debito del club e per la questione della Liga. A Tebas non ho mai detto nulla e oggi non ho nulla da dire. Ci siamo incrociati tante volte e salutati cordialmente, non ho alcun problema con lui”.
    Messi: “I calciatori passano, il Barça resta”
    “Il Barcellona ha una grandissima squadra, continueranno sicuramente ad arrivare altri giocatori. I calciatori passano, il club resta ed è sempre la cosa più importante. La gente si abituerà. All’inizio sarà strano, ma qui ci sono buoni calciatori, una grande rosa… Tutto si risolve col tempo. Non ho mai mentito e ho detto sempre la verità. L’anno scorso volevo andarmene, quest’anno no. Per questo motivo sono triste”.
    Messi: “Psg? Sì, stiamo parlando…”
    “Sia io sia il club avevamo la stessa linea, quella di continuare. Sto lasciando il club della mia vita e la mia vita cambierà completamente. Riparto da zero, è un grande cambio per tutti noi. Ma bisogna accettarlo e assimilarlo. Il Psg è una possibilità ma sinceramente non ho chiuso niente con nessuno. È vero che quando è uscito il comunicato del Barcellona in molti mi hanno chiamato. Ma niente è chiuso anche se è vero che stiamo parlando…”.
    Messi: “Il rinnovo non era possibile”
    “Quando sono tornato dalle vacanze il presidente Laporta mi ha detto che era tutto pronto per il rinnovo, ma che non era possibile per questioni legate alla Liga”.
    Messi: “Avrei voluto salutare i tifosi in un altro modo”
    “Ho dato tutto per questo club, per questa maglia, dal primo all’ultimo giorno. Ringrazio l’affetto che mi ha dato sempre la gente, mi sarebbe piaciuto congedarmi in un altro modo e non ho mai immaginato un addio così. Avrei voluto salutare i tifosi in campo, sentire la vicinanza del pubblico blaugrana per l’ultima volta. I tifosi mi sono mancati tanto durante questa pandemia”.
    Messi: “Ho fatto una promessa ai miei bimbi”
    “Sono sicuro che torneremo perché questa è casa nostra e l’ho promesso ai miei bimbi. Spero che di me resti l’umiltà e il rispetto. Ho vissuto tantissime cose meravigliose e anche qualcuna negativa, ma mi hanno fatto crescere e diventare la persona che sono oggi. Mi sono sentito parte di questo club e di questa maglia dal primo all’ultimo giorno”.
    Messi: “Ero convinto di continuare qui”
    “Lo ero l’anno scorso, con il tanto discusso burofax. All’epoca sapevo cosa dovevo dire, ma oggi no. Ero convinto di continuare qui, questo era quello che più volevo. Ho sempre voluto restare al Barcellona, a casa mia, e godermi la vita meravigliosa in questa città”.
    Messi scoppia in lacrime: “Non sono pronto”
    “È difficile per me dopo così tanti anni, dopo che ho trascorso tutta la mia vita qui – le prime parole di un Messi in lacrime, visibilmente emozionato – Non sono pronto, onestamente non era come pensavo”. LEGGI TUTTO

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    Maddison e il selfie con il tifoso: polemica sulla sicurezza negli stadi

    LONDRA (Inghilterra) – Torna ad essere centrale il tema sicurezza negli stadi in terra britannica. Dopo i disordini avvenuti durante la finale di Euro 2020 fra Italia e Inghilterra, l’episodio che questa volta ha scatenato il tutto è avvenuto durante la finale per il Community Shields, vinta alla fine 1-0 dal Leicester contro il Manchester City a Wembley. Un selfie con un tifoso nel bel mezzo di una partita, al 57′, mentre i suoi compagni di squadra si organizzavano per battere un calcio d’angolo: questo il gesto del centrocampista delle Foxes James Maddison. Il numero 10 era un paio di metri oltre la linea di fondo e si è ritrovato accanto un tifoso che, scavalcata la recinzione, si è avvicinato a lui indisturbato, senza che nessuno steward intervenisse, ha tirato fuori lo smartphone e ha scattato un selfie assieme al calciatore, apparso per nulla turbato. L’episodio ha generato non pochi commenti ironici sui social, e anche nuove polemiche sulla sicurezza negli stadi con una nazione spesso turbata dai problemi di tifosi. LEGGI TUTTO

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    Community Shield, a Guardiola non basta Grealish: trofeo al Leicester

    LONDRA (Inghilterra) – Prima delusione stagionale per il Manchester di Pep Guardiola, sconfitto nel ‘tempio’ di Wembley da un Leicester capace di conquistare il trofeo nel finale grazie alle ‘mosse’ del tecnico Brendan Rodgers e al calcio di rigore trasformato da Iheanacho nel finale. Ai campioni d’Inghilterra non basta il nuovo acquisto Grealish, entrato nel secondo tempo: ad alzare la ‘Community Shield’ al cielo di Londra sono le ‘Foxies’, arrivate a questo appuntamento grazie alla loro storica vittoria dell’ultima Fa Cup.
    Guardiola punta sul baby Edozie, straordinari per Steffen
    Con De Bruyne, Delap e Foden in infermeria, Guardiola lascia in panchina anche il nuovo acquisto Grealish e Bernardo Silva per lanciare nel suo 4-3-3 il 18enne Edozie (tre gol in amichevole e al debutto tra i pro) nel tridente completato da Ferran Torres e il grande ex della sfida Mahrez. Sull’altro fronte 3-4-1-2 le ‘Foxies’ di Rodgers (out l’ex atalantino Castagne, Evans, Fofana, Justin e Mendy), guidate in attacco dal loro storico leader Vardy. Il primo squillo è del City ma il portiere Schmeichel è attento sulla punizione calciata da Gundogan (6′), come non si fa sorprendere poi il collega Steffen sui tentativi di Vardy (18′) e dell’altro attaccante Perez (23′). Primo tempo di straordinari per l’estremo difensore di Guardiola, chiamato ancora in causa da Vardy al 24′, con i ‘Citizens’ che provano a reagire con una conclusione a lato del baby Edozie (28′) e la traversa sfiorata da Gundogan a un minuto dal riposo. L’ultima chance è però per il Leicester e serve un altro grande intervento di Steffen per respingere la botta ravvicinata di Vardy.
    Nel finale beffa per il City e festa Leicester
    Si va all’intervallo sullo 0-0 e la ripresa inizia senza sostituzioni, con Mahrez che prova ad accendersi e sfiora il vantaggio per il City con un’azione personale chiusa però con un tiro alto di un soffio, così come sull’altro fronte finisce a lato di poco la palla calciata un minuto dopo da Maddison. Le occasioni ora latitano e quando al 65′ Edozie si fa male e chiede il cambio, Guardiola ne approfitta per una doppia mossa: fuori anche Gundogan e spaio a Rodri e al nuovo acquisto Grealish. Presto arriva la replica di Rodgers che tra il 71′ e il 72′ richiama in panchina Perez, Vardy, Maddison e Tielemans per gettare nella mischia Albrighton, Daka, Dewsbury-Hall e Soumare. La girandola di cambi è partita e a un quarto d’ora nel City entrano anche Knight e Bernardo Silva al posto di Ferran Torres e Palmer. La qualità dei nuovi ingressi consente ai ‘Citizens’ di tenere il possesso palla ma il Leicester non perde solidità, sfrutta la regola del trofeo che consente fino a sei sostituzioni (dentro Thomas e Iheanacho per Bertrand e Barnes) e nel finale beffa i campioni d’Inghilterra: tackle falloso in area di Ake proprio sul nuovo entrato Iheanacho, che poi trasforma con freddezza il rigore concesso dall’arbitro (89′). I quattro minuti di recupero non bastano poi al City che lascia per strada il primo trofeo stagionale, con le ‘Foxies’ che possono invece festeggiare sul prato di Wembley. LEGGI TUTTO