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    Andrea Mancini: “B come Barcellona E come squadra… B”

    Andrea Mancini al Barcellona, bel modo di ripartire. «Anzi tutto ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di andare alla Sampdoria. Senza l’esperienza alla Samp probabilmente non sarei andato al Barcellona. Un’opportunità che è merito anche di chi ha lavorato con me l’anno scorso e di chi mi ha portato a Genova la scorsa estate».
    Grande soddisfazione mista a rimpianto? «Dentro di me sono ancora in quella fase in cui ogni tanto mi fermo rivivendo i momenti belli e anche quelli meno belli dell’anno scorso. Ancora non mi rendo conto di essere al Barcellona. A volte mi viene la malinconia di non essere più alla Sampdoria. La Sampdoria era il mio Barcellona, era il mio Real Madrid».
    Ha sempre detto che la Samp per lei è una seconda pelle. «Sì, rimarrà sempre la mia seconda pelle. Per il legame coi tifosi, coi giocatori che ancora sono lì, con mister Pirlo».
    Perché non è rimasto? «Chi fa questo lavoro sa che in un percorso possono succedere queste cose. Ognuno fa le sue scelte. Se la situazione fosse stata quella dell’anno scorso non mi sarei guardato intorno. Rispetto la scelta del presidente Manfredi che ha voluto prendere Accardi. Ho rispetto e stima per Pietro. Ma non penso che sarebbe stata la scelta giusta quella di restare come collaboratore. Anche perché un dirigente si porta i suoi uomini. Ribadisco, rispetto e stimo Pietro. Ringrazio Manfredi per l’opportunità che mi ha dato. Diciamo solo che le cose potevano essere gestite in modo diverso».
    L’anno scorso ha raggiunto i play off dopo il rocambolesco salvataggio societario. «È stata una stagione in crescendo, pur nelle difficoltà. Siamo arrivati sesti, senza penalizzazioni avremmo dovuto giocare il play off col Palermo in casa e sarebbe stato diverso. Poi è chiaro, quando ti chiami Sampdoria devi andare in A e lo capisco. Ma ad arrivare dove siamo arrivati abbiamo fatto un miracolo. Se avessimo perso a Cittadella a febbraio, se ci fossero girate male le cose, poteva succedere di tutto. Guardate cosa è successo al Bari».
    Oggi Pirlo può portare in A la nuova Samp? «Me lo auguro. Sono convinto che Andrea possa fare un grande lavoro. Mi auguro che torni in A, tifo per la Samp e per una piazza che si merita la massima serie. La Samp è la mia vita, ci sarà sempre una porta aperta con la speranza di tornare un giorno».
    Anche suo padre Roberto – oggi ct dell’Arabia Saudita – vuole tornare alla Sampdoria e rilanciarla, come sognava il compianto Gianluca Vialli? «Sì, anche lui ha il sogno di tornare alla Sampdoria. Vorrebbe esaudire il sogno di Gianluca, quel sogno di ricreare qualcosa di quello che era stato negli anni ’90. Mio papà era dispiaciuto per come erano andate le cose alla Sampdoria ma mi ha detto che a Genova potrò sempre tornarci. Lui per primo mi ha detto che a 32 anni il Barcellona, lavorare con Deco e questa società, è un’opportunità troppo grande».
    Come è nata l’opportunità Barcellona? «Verso metà luglio mi ha chiamato il figlio del presidente Laporta dicendomi che il Barcellona, avendo avuto Pedrola alla Samp, aveva seguito molto la squadra blucerchiata e che Deco cercava una persona di calcio nello staff. Loro hanno apprezzato il lavoro fatto coi giovani alla Samp. Tutti i ragazzi che siamo andati a prendere oggi giocano o giocheranno in A, come Ghilardi, Esposito, Leoni, Facundo e Stankovic. Deco mi ha incontrato e ci siamo piaciuti a pelle. Ora lavorerò col suo staff, seguirò i ragazzi della cantera. Lavorerò a stretto contatto anche con Bojan Krkic, che segue i ragazzi del club».
    Come sta Pedrola? «Spero che possa tornare il prima possibile alla Samp. I tifosi e l’ambiente hanno visto solo il venti per cento di questo giocatore, non si rendono conto che giocatore hanno in casa. Per la B è un lusso. Se non si fosse fatto male starebbe già giocando in A».
    Il 2006 Giovanni Leoni è stata una sua scoperta dal Padova. In estate lo hanno seguito tante big, ora è andato al Parma. «Penso che Leoni possa diventare uno dei migliori difensori centrali italiani. Un bravissimo ragazzo con la testa sulle spalle. Ancora non capisce le qualità che ha. Il giorno che lo abbiamo preso a Padova, lo avevo già visto un mese e mezzo prima. Chiamai Mirabelli il 28 dicembre, lui mi aveva chiesto Delle Monache. Leoni è un investimento sicuro: se oggi puoi venderlo a 8-9 milioni, a fine stagione potrà valere anche 20 milioni. Avrà 18 anni. Un giocatore di livello molto importante. Sarebbe stato bello vederlo ancora alla Samp, il Parma ha fatto un grande acquisto».
    Cosa vuol dire lavorare per il Barcellona? «Non esiste miglior club al Mondo, per come lavorano. E’ una soddisfazione essere in una società dove un ragazzo fa tutta la trafila dall’Under 10 alla prima squadra. Ogni anno ci riescono 3-4 giocatori. Iniesta, Xavi, Pujol e Piquè erano della cantera. Ora ci sono Yamal, Gavi, Cubarsì e anche altri ragazzi come Bernal, un 2007 che gioca play davanti alla difesa, e Marc Casado, una mezz’ala forte, anche lui titolare nella gara col Valencia. E c’è Guille Fernandez, un 2008 del Barcellona B, mezz’ala che ha già fatto il ritiro nella prima squadra».
    Dunque le seconde squadre servono? «Sì, assolutamente. Il Barcellona B gioca in terza serie, sono tutti ragazzi tra il 2007 e il 2009. E’ un investimento che ti ritrovi in futuro. Sai come si allenano i ragazzi, una cosa troppo importante. Spesso e volentieri in Italia basta una scelta sbagliata di un prestito e un ragazzo si può perdere. Non è un caso che oggi i giovani più interessanti vengano fuori da Juventus e Atalanta».
    A proposito, Federico Chiesa andrà al Barcellona? «Questo non lo so. Certo mi farebbe piacere vedere un italiano al Barcellona, oltre tutto mio papà era stato compagno di squadra di suo padre Enrico proprio alla Samp. Gli ultimi italiani al Barcellona sono stati Coco, Albertini, Zambrotta. E’ passato un po’ di tempo».
    Tornando alla Samp, cosa ne pensa delle critiche a Pirlo? «Con Andrea c’è un legame di stima e amicizia. Io ho sempre detto che Pirlo non andava toccato. Vedo in lui le qualità per diventare un grande allenatore. Poi chiaro anche lui ha iniziato questo mestiere da pochi anni. Ha dimostrato nelle difficoltà di poter allenare una squadra importante come la Sampdoria. Ora che il livello della squadra si è alzato anche lui deve mettere qualcosa di più. Chi fa questo lavoro deve convivere con le critiche ma lui ha le spalle larghe. E poi ricordiamoci che alla Juve vinse la Coppa Italia e chiuse comunque al quarto posto».
    Mancini, la rivediamo presto a Genova? «Spero di poter venire a vedere il derby in Coppa Italia, il 25 settembre. E poi spero un giorno di venire a sorpresa anche a godermi una partita in gradinata Sud tra i tifosi blucerchiati». LEGGI TUTTO

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    Gattuso-Perisic, scintille all’Hajduk. Il croato non convocato: “Poi parlerò”

    Gattuso non fa sconti, nemmeno all’Hajduk Spalato. Il tecnico italiano, infatti, ha deciso di non convocare Ivan Perisic – uno degli idoli della tifoseria – per la seconda giornata di campionato in Croazia. Una decisione che ha fatto discutere in patria e ha diviso i tifosi. I motivi dell’esclusione sono di natura disciplinare anche se non è chiarissimo, nonostante ‘24sata’ abbia parlato di un possibile alterco tra i due. Insomma, un acceso confronto avrebbe scatenato la reazione del tecnico nel prendere poi la decisione di lasciare a casa l’ex Inter. 
    La reazione di Perisic
    L’esterno croato non prenderà parte alla sfida contro la Lokomotiv Zagabria con il resto dei compagni. La decisione di Gattuso di non convocarlo ha diviso i commenti, ma lo stesso Perisic ha voluto mandare un messaggio sui suoi social alla squadra in vista del match. 
    “Oggi è una partita importante e non voglio disturbare i ragazzi o il club attirando l’attenzione su di me. Buona fortuna alla squadra. Ci sarà modo dopo di parlare di quello che è successo”. Questo ha scritto nella sua storia Ivan Perisic e, da come lui stesso ha annunciato, potrebbe esserci nei prossimi nei prossimi giorni una sua spiegazione sull’accaduto.  LEGGI TUTTO

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    Francia: Dazn si assicura i diritti esclusivi della Ligue 1 per 5 stagioni

    TORINO – Dazn, la piattaforma di streaming sportivo leader a livello mondiale, annuncia oggi di aver acquisito i diritti esclusivi per la trasmissione in Francia della Ligue 1 McDonald’s per le prossime cinque stagioni. Dazn diventerà il punto di riferimento del massimo campionato di calcio in Francia, offrendo ai tifosi francesi tutte le 306 partite in un unico luogo: otto partite della Ligue 1 McDonald’s in diretta e in esclusiva in programma venerdì, sabato e domenica (venerdì 20:45, sabato 19:00, sabato 21:00, domenica 15:00, domenica 17:00 e domenica 20:45) – mentre la nona partita in programma sabato alle 17:00 sarà disponibile in differita dalle 00:00 della sera stessa.
    Inoltre, Dazn si è assicurata i diritti esclusivi per le 10 partite più importanti della stagione, che comprenderanno gli scontri più importanti come, ad esempio, Paris Saint-Germain FC vs Olympique Marsiglia, Olympique Lione vs AS Saint-Etienne e molti altri, acquisendo anche un ampio pacchetto di filmati near live e highlights che arricchiranno ulteriormente l’esperienza di visione oltre i 90 minuti.    
    L’offerta convincente di Dazn alla Ligue de Football Professionnel (LFP) consiste nell’utilizzare le capacità digitali, l’eccellenza nella produzione e l’esperienza di marketing della piattaforma per contribuire a far crescere la portata e la popolarità della Ligue 1 McDonalds. La tecnologia leader a livello mondiale e la cultura dell’innovazione di Dazn, infatti, stanno già portando risultati ad alcuni dei più importanti detentori di diritti nello sport, aiutandoli a guidarne la crescita e la portata degli eventi, e a offrire nuovi modi per emozionare e coinvolgere i fan. 
    In quest’ottica, Dazn lavorerà a stretto contatto con la Ligue de Football Professionnel (LFP) e i club, utilizzando le capacità commerciali e le strategie social della piattaforma per creare una proposta incentrata sui tifosi, FanZone, che offrirà loro l’opportunità di guardare, giocare, acquistare e condividere tutto in uno spazio dedicato alla Ligue 1 McDonald’s su Dazn. La FanZone è già stata introdotta con successo in altri mercati europei e offre un’esperienza unica che porta la partecipazione dei tifosi alla trasmissione e offre possibilità di ticketing e merchandising. Inoltre, è in arrivo il servizio di statistiche e punteggi tra i più avanzati.  Scegliendo Dazn, il più grande broadcaster di calcio in Europa che collabora con i maggiori campionati e detentori di diritti del mondo, i club francesi si affidano a una piattaforma all’avanguardia nella trasformazione digitale dello sport.  Il lancio della proposta calcistica di Dazn in Francia rende questo Paese il quarto grande mercato domestico per Dazn in Europa, insieme a Germania, Italia e Spagna, sottolineando l’impegno dell’azienda nell’espansione del mercato e nell’ampliamento dell’offerta nei suoi mercati principali.???La Ligue 1 McDonald’s si aggiunge a una ricca offerta sportiva di alto livello in Francia, che comprende il Betclic Elite Championship di pallacanestro, l’NFL Game Pass e i migliori incontri di MMA, con PFL e Bellator, e di boxe di livello mondiale. 
    Segev, ceo di Dazn, commenta così
    Shay Segev, ceo del Gruppo Dazn, dichiara: «Questo è un momento entusiasmante per Dazn e per il calcio francese. La Ligue 1 McDonald’s è una competizione fantastica con grandi club e alcuni dei giocatori più talentuosi del calcio mondiale. Poter presentare la competizione nella sua interezza su DAZN, con otto partite su nove in diretta e in esclusiva per ogni turno e i tanti contenuti near live, significa poter dare ai fan del calcio francese un’offerta impareggiabile. In Francia Dazn sarà la piattaforma di riferimento della Ligue 1 McDonald’s». «Dazn crede nella partnership stretta ed è consapevole della responsabilità che ci siamo assunti nel lavorare con la LFP, i club e il più ampio ecosistema calcistico francese. Vogliamo vedere la Ligue 1 McDonald’s crescere in termini di portata, pubblico e valore. Possiamo contribuire a questo obiettivo con il nostro approccio innovativo alla produzione, al marketing e alla distribuzione, incentrato sui tifosi e siamo impegnati a far sì che tutto questo funzioni per tutte le parti: se il calcio francese fa bene, Dazn fa bene!”.   
    Vincent Labrune, presidente della Professional Football League commenta: «Questo importante accordo con Dazn apre un nuovo capitolo nella storia della Ligue 1 McDonald’s. Con Dazn, la LFP e i club si impegnano a modernizzare l’accesso ai contenuti del nostro campionato e a offrire un accesso semplice e completo alle serie sportive preferite dal pubblico francese ogni fine settimana. Insieme e per tutta la settimana, ci impegneremo a offrire contenuti premium su Dazn ai tifosi della Ligue 1 McDonald’s e ai nostri club. Ogni fine settimana, Dazn trasmetterà otto partite su nove in diretta e fornirà contenuti coinvolgenti per trasmettere l’emozione e la passione del calcio e del campionato ai tifosi». LEGGI TUTTO

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    Il ‘battesimo’ di Yamal: “Un disegno degli dei”

    Barcellona, 4 luglio 2024. La Spagna si sta preparando a giocare i quarti di finale dell’Europeo contro i padroni di casa della Germania. In tv, sui giornali e per le strade della città non si parla d’altro. Joan Monfort, celebre fotografo catalano, è da poco rientrato a casa dopo una giornata di lavoro qualunque. Tempo di cenare, rilassarsi davanti a un buon libro per poi crollare nel letto. Alle 2 di notte squilla il telefono, Monfort risponde: a cercarlo è un collega della rivista “Sport”. «Joan, scusami se ti disturbo a quest’ora, ma è troppo importante…C’è questa foto di Messi con in braccio un bebè che sta girando sui social. Per caso l’hai scattata tu?». Monfort, ancora mezzo addormentato, si stropiccia gli occhi per poi esaminare gli scatti: «Sì, se non ricordo male dovrebbe essere un servizio fotografico che ho realizzato per il Barca nel 2007. Che c’è di strano?». «Joan, non so bene come dirtelo…Quel bambino in braccio a Messi è Lamine Yamal».
    La benedizione di Messi
    I più cinici non potranno che definirla un’incredibile coincidenza. E forse avranno anche ragione. Ma è molto più semplice, per non dire romantico, credere che la storia di ognuno di noi faccia parte di un’immensa e sconfinata sceneggiatura, scritta e pensata da un animo folle, irrazionale, che si diverte a intrecciare i destini come fossero semplici fili. Quel pomeriggio, la strada del più forte giocatore della storia del Barca – e forse di tutti i tempi – si è incrociata con quella di un ragazzo spagnolo che, per qualità, velocità di pensiero e atteggiamento, ha tutte le carte in regola per poter provare a ereditarne lo scettro di protagonista. Non vi è nulla di blasfemo nel definirlo un vero e proprio battesimo, anche se a detta del papà di Yamal, sarebbe stato suo figlio a benedire il roseo cammino di Leo Messi. «Non riesco a spiegarmi quello che è successo – commenta Monfort – è una benedizione, un disegno degli dei, una congiuntura astrale. Il Barca, a quei tempi, ci aveva commissionato la realizzazione di un calendario di beneficenza in collaborazione con l’Unicef. Dovevamo ritrarre 12 giocatori – uno per mese – assieme a bimbi provenienti da contesti sociali problematici. Per la foto con Messi fecero una sorta di casting nel quartiere di Rocafonda, a Mataró, in Catalogna. A vincere, un po’ per caso, fu la famiglia di Lamine. Leo all’epoca non era ancora diventato Messi. Era un ragazzo timido, di vent’anni, alla sua seconda stagione da titolare. Dovevo trovare un modo per riuscire a farlo interagire spontaneamente con un bimbo di appena 5 mesi. Assorto nei miei pensieri, stavo facendo il bagnetto a mia figlia, da lì l’idea: “Perché non far fare a Messi la stessa cosa con quel bimbo?”. E così è stato. Un colpo di fortuna per me: se avesse posato con Puyol, Iniesta o qualsiasi altro campione di quel Barca, non sarebbe stata la stessa cosa…».
    Il marcatore più giovane degli Europei
    Nessuno poteva immaginare che quel neonato, 16 anni più tardi, sarebbe diventato il più giovane marcatore della storia degli Europei. Con le sue prodezze, il gioiello blaugrana – sulla cui testa pende una clausola rescissoria da 1 miliardo di euro – ha incantato il mondo, trascinando la Spagna alla vittoria dell’Europeo. Una cavalcata speculare a quella dell’Argentina di Messi, impegnata nella Copa America vinta in finale contro la Colombia. La pulce in lacrime per quello che potrebbe essere l’ultimo trofeo della carriera; Yamal per la sua prima grande soddisfazione da professionista. Strade diverse, destini affini. O almeno, così sperano in Catalogna: «Uno spettacolo vedere Messi anche solo passeggiare per il campo – continua Monfort -. Era come Mozart, un genio senza eguali, unico, il più forte di tutti. Difficile pensare che qualcuno possa avvicinarsi alla sua grandezza. Detto questo, Lamine è un giocatore straordinario e dal grande prospetto, diventerà una stella mondiale. Non teme niente e nessuno, gioca con la stessa spensieratezza e la stessa gioia che appartiene ai più piccoli, a chi per la prima volta si affaccia a questo sport. Più che Messi, mi ricorda Ronaldinho. Quando il brasiliano arrivò al Barcellona, il club stava vivendo un momento complicato. Con il suo sorriso e la sua classe è riuscito a invertire il trend, riportando il Barca dove meritava. Chissà che Lamine non possa fare lo stesso…».
    La maglia numero 19
    E poi c’è quella maglia, la “diecinueve”, dai cui tessuti traspira l’aura del fenomeno di Rosario, ai tempi scelta dall’argentino perché per poter indossare la 10 occorreva prima mostrare al mondo cosa fosse in grado di fare con quel sinistro magico. Yamal, in quello che potrebbe essere l’anno della sua consacrazione, giocherà proprio con quella camiseta lì, la numero 19: «Una scelta più che intelligente – continua Monfort – che dimostra la sua indiscutibile maturità come uomo e come calciatore. La 10, in un club come il Barcellona, rischierebbe di sottoporlo a pressioni difficili da gestire. Non ce n’è bisogno. Questo gesto potrà aiutarlo a crescere ancora di più. Spero vinca il Golden Boy, se lo merita più di chiunque altro per il calcio espresso e per il contesto da cui è venuto fuori lavorando ogni giorno. Se quest’anno non dovesse andare a lui, sarebbe una vera ingiustizia». LEGGI TUTTO

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    Chi è Lamine Yamal da Rocafonda: il fenomeno del quartiere operaio tra rabbia e… Rabiot

    Partiamo dalle generalità perché sta diventando sempre più famoso e non è più il caso di continuare a chiamarlo in maniera sbagliata: Lamine Yamal Nasraoui Ebana. I primi due sono il nome composto (come potrebbe essere Luis Enrique o Gian Piero), il terzo il cognome del padre e il quarto, com’è buona abitudine in Spagna, quello della madre. Per tutti, però, è soltanto Lamine Yamal che, nel suo circolo più intimo, diventa Lamine e basta. Sabato prossimo, alla vigilia della finale dell’Europeo di Germania, il crack del Barcellona non sarà a casa per festeggiare il suo diciassettesimo compleanno.
    Le origini di Yamal
    Sarà la prima volta che lo passa lontano da papà Mounir e mamma Sheila (oggi divorziati) e, soprattutto, dalla cara nonna Fatima e in un posto diverso da Rocafonda che, parafrasando gli Ska-P, è il barrio obrero (quartiere operaio) di Mataró, grosso centro industriale a 25 minuti a nord di Barcellona. Ed è proprio al posto che continua a considerare casa che Lamine Yamal dedica i suoi gol più importanti, ricorrendo all’oramai famoso gesto del “304”, le ultime tre cifre (le prime, 08, due sono uguali per tutta la provincia di Barcellona) del codice postale di quello che i militanti di Vox amano definire, con la classe che li contraddistingue, un «letamaio multiculturale». Ed è proprio per aver tirato uova e uno schiaffo a un militante del partito di estrema destra spagnolo che Mounir Nasroui è stato costretto a pagare una multa di 546 euro dopo essere stato condannato per lesioni e danni: «Quello che fanno e dicono non è giusto, siamo nel XXI secolo. Gli pagherò gli occhiali, ma se l’ho fatto è perché avevo le mie ragioni», ha assicurato l’anno scorso il papà di Lamine.
    I valori della Masia
    Un quartiere povero e difficile dove le politiche, siano esse di destra o di sinistra, hanno fallito completamente, quello dov’è cresciuto – molto più in fretta dei propri coetanei di centro città – il piccolo Lamine Yamal che, ancora oggi, ogni volta che torna a casa è seguito per strada da uno stuolo di bambini a cui basta rimanergli vicino per sognare il riscatto: se lui ce l’ha fatta, potrei riuscirci anche io. E non necessariamente nel mondo del pallone. Basta avere un passione e seguirla fino in fondo, proprio come ha fatto Lamine che a sette anni si è trasferito alla Masia, dove vive ancora oggi e lo farà fino al raggiungimento dei 18 anni. Perché se c’è una cosa che il Barcellona non ha perso, malgrado le poche gioie sportive degli ultimi anni, sono proprio i valori della propria cantera. E poco importa se, a differenza di quasi tutti gli altri inquilini della Masia, il crack blaugrana potrebbe permettersi il più lussuoso degli appartamenti: le regole sono regole e, come lui, anche Pedri e Gavi, gli ultimi due Golden Boy made in Barça, le hanno rispettate fino in fondo. Trofeo che difficilmente sfuggirà di mano al fenomeno di Rocafonda che, martedì sera, ha annichilito un altro fenomeno diventato simbolo del quartiere in cui è nato e cresciuto: ci riferiamo, naturalmente, a Kylian Mbappé, anche lui storia del Golden Boy, e la sua Bondy.
    La finale con la Spagna ed i saluti a Rabiot
    A Rocafonda la metà delle famiglie vive sotto la soglia della povertà e compra il pane arabo da zio Abdul che, ogni mattina, da 30 anni alza la saracinesca alle otto in punto. Suo figlio, Mohamed (per gli amici Moha), oltre a essere cugino di Lamine ne è anche l’autista personale. È lui ad accompagnarlo alla Masia e, nei giorni liberi, ad andarlo a prendere per riportarlo a casa: «Ricordo ancora che l’ultima fase finale di un Europeo l’ho vista in un centro commerciale con i miei amici e oggi, invece, faccio parte della nazionale maggiore», ci ha tenuto a sottolineare la stella della Roja, subito dopo aver messo in ginocchio la Francia con il suo splendido gol. Una rete con una dedica speciale per un volto noto della Serie A, Adrien Rabiot che, alla vigilia dell’incontro, aveva pensato che fosse una buona idea provocarlo, ignaro, probabilmente, di quanto fosse grande la sua personalità: «Se vuole arrivare in finale dovrà fare molte più cose di quello che ha fatto sinora». Ed è stato proprio il centrocampista bianconero a gustarsi, suo malgrado, da pochi centimetri la genesi dell’opera d’arte dello spagnolo che, prima di battere Mike Maignan con uno straordinario tiro a giro, lo ha mandato fuori tempo con una finta: «Parla ora», il messaggio recapitato allo juventino in mondovisione subito dopo la fine dell’incontro.
    La benedizione di Messi
    E, del resto, uno che prima di debuttare con la primavera aveva già esordito con la prima squadra e che prima di segnare con il Barcellona lo aveva già fatto con la sua nazionale non può davvero temere lo scontro dialettico. Men che meno se sei cresciuto a Rocafonda e ne vai, giustamente, fiero: «Quando ho segnato il gol ho cercato di pensare alla squadra, che è la cosa più importante, e non ho dato importanza alle cose esterne. Dico sempre che il tempo mette tutti al loro posto». Parola di Lamine Yamal, il prossimo numero 10 del Barcellona e, questa volta sì, degno erede di un certo Lionel Messi, uno che dopo aver portato a casa il Golden Boy ha anche vinto sette Palloni d’Oro. Un primato difficile da battere anche per lui che di record ne supera uno a partita. A meno che non riesca a vincerli entrambi nello stesso anno. Difficile, ma non impossibile. Domenica sera ne sapremo di più. LEGGI TUTTO

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    Simeone e i “rischi del mestiere”: infortunio e operazione, Costa e Veron lo prendono in giro

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    Premier League, svelato il calendario della stagione 2024/25: subito big match per Maresca

    21° TURNO, martedì 14 gennaio 2025Arsenal v SpursBrentford v Man CityEverton v Aston VillaIpswich Town v BrightonLeicester City v Crystal PalaceNottingham Forest v LiverpoolWest Ham v Fulhammercoledì 15 gennaio 2025Chelsea v AFC BournemouthNewcastle United v Wolves Man Utd v Southampton 
    22° TURNO, sabato 18 gennaio 2025Arsenal v Aston VillaBrentford v LiverpoolChelsea v WolvesEverton v SpursIpswich Town v Man CityLeicester City v FulhamMan Utd v BrightonNewcastle United v AFC BournemouthNottingham Forest v SouthamptonWest Ham v Crystal Palace
    23° TURNO, sabato 25 gennaio 2025AFC Bournemouth v Nottingham ForestAston Villa v West HamBrighton v EvertonCrystal Palace v BrentfordFulham v Man UtdLiverpool v Ipswich TownMan City v ChelseaSouthampton v Newcastle UnitedSpurs v Leicester CityWolves v Arsenal
    24° TURNO, sabato 1 febbraio 2025AFC Bournemouth v LiverpoolArsenal v Man CityBrentford v SpursChelsea v West HamEverton v Leicester CityIpswich Town v SouthamptonMan Utd v Crystal PalaceNewcastle United v FulhamNottingham Forest v BrightonWolves v Aston Villa 
    25° TURNO, sabato 15 febbraio 2025Aston Villa v Ipswich TownBrighton v ChelseaCrystal Palace v EvertonFulham v Nottingham ForestLeicester City v ArsenalLiverpool v WolvesMan City v Newcastle UnitedSouthampton v AFC BournemouthSpurs v Man UtdWest Ham v Brentford
    26° TURNO, sabato 22 febbraio 2025AFC Bournemouth v WolvesArsenal v West HamAston Villa v ChelseaEverton v Man UtdFulham v Crystal PalaceIpswich Town v SpursLeicester City v BrentfordMan City v LiverpoolNewcastle United v Nottingham ForestSouthampton v Brighton
    27° TURNO, martedì 25 febbraio 2025Brentford v EvertonBrighton v AFC BournemouthNottingham Forest v ArsenalSpurs v Man CityWest Ham v Leicester CityWolves v Fulham20:00 Crystal Palace v Aston VillaMercoledì 26 febbraio 2025Chelsea v Southampton20:00 Liverpool v Newcastle United20:00 Man Utd v Ipswich Town
    28° TURNO sabato 8 marzo 2025Brentford v Aston VillaBrighton v FulhamChelsea v Leicester CityCrystal Palace v Ipswich TownLiverpool v SouthamptonMan Utd v ArsenalNottingham Forest v Man CitySpurs v AFC BournemouthWest Ham v Newcastle UnitedWolves v Everton
    29° TURNO sabato 15 marzo 2025AFC Bournemouth v BrentfordArsenal v ChelseaAston Villa v LiverpoolEverton v West HamFulham v SpursIpswich Town v Nottingham ForestLeicester City v Man UtdMan City v BrightonNewcastle United v Crystal PalaceSouthampton v Wolves 
    30° TURNO martedì 1 aprile 2025AFC Bournemouth v Ipswich TownArsenal v FulhamBrighton v Aston VillaNottingham Forest v Man UtdWolves v West HamMercoledì 2 aprile 2025Chelsea v SpursMan City v Leicester CityNewcastle United v BrentfordSouthampton v Crystal Palace 20:00 Liverpool v Everton
    31° TURNO, sabato 5 aprile 2025Aston Villa v Nottingham ForestBrentford v ChelseaCrystal Palace v BrightonEverton v ArsenalFulham v LiverpoolIpswich Town v WolvesLeicester City v Newcastle UnitedMan Utd v Man CitySpurs v SouthamptonWest Ham v AFC Bournemouth 
    32° TURNO, sabato 12 aprile 2025AFC Bournemouth v FulhamArsenal v BrentfordBrighton v Leicester CityChelsea v Ipswich TownLiverpool v West HamMan City v Crystal PalaceNewcastle United v Man UtdNottingham Forest v EvertonSouthampton v Aston VillaWolves v Spurs 
    33° TURNO, sabato 19 aprile 2025Aston Villa v Newcastle UnitedBrentford v BrightonCrystal Palace v AFC BournemouthEverton v Man CityFulham v ChelseaIpswich Town v ArsenalLeicester City v LiverpoolMan Utd v WolvesSpurs v Nottingham ForestWest Ham v Southampton
    34° TURNO, sabato 26 aprile 2025AFC Bournemouth v Man UtdArsenal v Crystal PalaceBrighton v West HamChelsea v EvertonLiverpool v SpursMan City v Aston VillaNewcastle United v Ipswich TownNottingham Forest v BrentfordSouthampton v FulhamWolves v Leicester City
    35° TURNO, sabato 3 maggio 2025Arsenal v AFC BournemouthAston Villa v FulhamBrentford v Man UtdBrighton v Newcastle UnitedChelsea v LiverpoolCrystal Palace v Nottingham ForestEverton v Ipswich TownLeicester City v SouthamptonMan City v WolvesWest Ham v Spurs 
    36° TURNO, sabato 10 maggio 2025AFC Bournemouth v Aston VillaFulham v EvertonIpswich Town v BrentfordLiverpool v ArsenalMan Utd v West HamNewcastle United v ChelseaNottingham Forest v Leicester CitySouthampton v Man CitySpurs v Crystal PalaceWolves v Brighton
    37° TURNO, domenica 18 maggio 2025Arsenal v Newcastle UnitedAston Villa v SpursBrentford v FulhamBrighton v LiverpoolChelsea v Man UtdCrystal Palace v WolvesEverton v SouthamptonLeicester City v Ipswich TownMan City v AFC BournemouthWest Ham v Nottingham Forest
    38° TURNO, domenica 25 maggio 2025AFC Bournemouth v Leicester CityFulham v Man CityIpswich Town v West HamLiverpool v Crystal PalaceMan Utd v Aston VillaNewcastle United v EvertonNottingham Forest v ChelseaSouthampton v ArsenalSpurs v BrightonWolves v Brentford LEGGI TUTTO

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    Fonseca, ufficiale l’addio al Lille: tutto pronto per il Milan

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