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    Bundesliga, Lipsia clamoroso ko: sconfitta a Colonia 2-1

    La trentesima giornata della Bundesliga parte con la clamorosa sconfitta del Lipsia sul campo del Colonia. Gli uomini di Nagelsmann, già reduci dallo 0-0 casalingo contro l’Hoffenheim, vengono fermati da una doppietta di Hector, che permette al Colonia (penultimo in classifica) di ottenere un successo insperato. Inutile il gran gol di Haidara. Nel finale Kluivert sfiora due volte il pareggio. 
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    Lipsia Ko a Colonia: decide un super Hector
    Seconda battuta d’arresto consecutiva per il Lipsia, che dopo il pareggio con l’Hoffenheim, lascia l’intera posta sul campo del Colonia, penultimo in classifica. Una sconfitta pesante, che a quattro turni dal termine, spalanca al Bayern Monaco le porte della Bundesliga.  Primo tempo a due facce: inizio favorevole agli ospiti e chiusura con il Colonia protagonista di almeno tre palle gol. Lipsia subito in attacco con Forsberg, che al secondo minuto si incunea in area e viene bloccato al momento del tiro. Al quarto minuto ci prova Haidara: tiro al volo ravvicinato e palla al lato. Al ventesimo Hastenberg mette una bella palla in area di rigore sulla quale si avventa Upamecano: la girata di testa si perde sul fondo. Da metà primo tempo in poi è un’altra partita: il Colonia cresce e crea occasioni: prima con Hector (parata di Gulacsi), poi con Mukiele (tiro sul fondo), infine con Duda, che da due passi non riesce a insaccare. Ad inizio ripresa arriva il gol: cross di Horn e colpo di testa vincente di Jonas Hector. Padroni di casa meritatamente in vantaggio. Il Lipsia reagisce e trova il pari con Haidara che dal limite dell’area lascia partire un bolide che colpisce la parte bassa della traversa e si insacca. Passa un minuto e il Colonia torna avanti: Duda serve Hector che col mancino realizza la sua doppietta. Il Lipsia prova a reagire: Angelino sfiora il pareggio su punizione, poi entra Kluivert e in pieno recupero colpisce il palo con un bel colpo di testa. E’ l’ultima occasione. Il Colonia batte il Lipsia 2-1. LEGGI TUTTO

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    Dall'Inghilterra: “Superlega, City e Chelsea ci ripensano!”

    LONDRA (Gran Bretagna) – Il Manchester City e il Chelsea sarebbero già pronti ad abbandonare il progetto della Superlega: secondo la BBC i Blues stanno preparando la documentazione necessaria per ritirare l’adesione alla controversa competizione. Anche il City, secondo il Sun, avrebbe inviato una lettera di disdetta dal nuovo torneo. Citizens e Blues sono tra i 12 fondatori della Superlega con Inter, Juventus, Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Barcellona, Liverpool, Manchester United, Real Madrid e Tottenham.
    Tutte le news e gli aggiornamenti sulla Superlega
    I tifosi protestano
    I tifosi del Manchester City hanno protestato, ieri sera, mettendo uno striscione al veleno sotto la propria curva con la scritta “127 anni di storia distrutti dall’avidità”. Stasera circa mille tifosi del Chelsea si sono radunati fuori dallo stadio di Stamford Bridge, prima della gara contro il Brighton, per protestare, cercando di bloccare l’ingresso nell’impianto del pullman della loro squadra. LEGGI TUTTO

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    Psg, Al-Khelaifi contro la Superlega: “Il calcio è di tutti”

    PARIGI – “Il Psg ha la ferma convinzione che il calcio sia uno sport per tutti. Sono coerente su questo punto fin dall’inizio. Va ricordato che come squadra di calcio, siamo una famiglia e una comunità, il cui cuore sono i nostri sostenitori, dobbiamo ricordarlo”. Così il patron del Psg, Nasser Al-Khelaifi, si è espresso riguardo alla nuova Superlega, con il club francese fuori dai 12 fondatori. “Sono onorato della fiducia riposta in me dai miei colleghi dell’ECA – prosegue il presidente del Psg – per rappresentarli nel Comitato Esecutivo della UEFA. Il calcio europeo è in un momento cruciale, in cui tutte le parti interessate devono lavorare insieme, in buona fede, per proteggere lo sport che tutti amiamo.”.
    “Il Psg lavorerà con la Uefa”
    “Il Paris Saint-Germain continuerà a lavorare con la Uefa, la European Club Association e tutte le parti interessate del calcio europeo sulla base dei principi di buona fede, dignità e rispetto reciproco.”, ha concluso Al-Khelaifi secondo il quale “Qualsiasi proposta senza il supporto della Uefa, organizzazione che si impegna a promuovere gli interessi del calcio europeo da quasi 70 anni, non risolve i problemi che la comunità calcistica si trova attualmente ad affrontare.”. LEGGI TUTTO

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    Wolverhampton “campione” della Premier: la mossa anti Superlega

    “Forse è troppo tardi per una parata”, scrive il Wolverhampton, ma intanto nella bio Twitter i Wolves si autoproclamano vincitori della Premier League 2018-2019. Perché? Il motivo, tanto per cambiare, è legato alla Superlega, tema bollente di questi giorni che ha suscitato proteste, adesioni ma anche tanta ironia. Visto che le sei big inglesi, City, United, Chelsea, Liverpool, Arsenal e Tottenham, sono tutte entrare a far parte della Superleague e considerato che nella stagione 2018-19 sono arrivate davanti al Wolverhampton, che è finito settimo, i Wolves ironizzano sulla loro esclusione dal campionato, così come ha minacciato la Uefa, e si assegnano la Premier League di due anni fa. Anche se forse è troppo tardi per una parata. LEGGI TUTTO

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    Guardiola smonta la Superlega: “Embrione che non respira”

    Guardiola: “Non ho parlato ancora con i giocatori”
    Il tecnico del Manchester City, inoltre, ha rivelato di aver scoperto della creazione della Superlega solo poche ora prima che uscisse il comunicato domenica sera: “Solskjaer, Klopp, Arteta, Tuchel, siamo tutti nella stessa posizione. Parliamo sei volte a settimana di tutto. Mi piacerebbe che il presidente di questo comitato facesse il giro del mondo e ci dicesse perchè l’Ajax non è presente o se mai lo sarà. Non ho parlato ancora con i miei giocatori della Superlega perchè è un torneo che non respira ancora, è un embrione. La prossima settimana giocheremo la Champions League e cercheremo di raggiungere la finale e l’anno prossimo saremo ancora in Europa perchè ce lo meritiamo, ce la siamo conquistata in campo. Ognuno fa il suo interesse, dalla Premier League alla Uefa”. 
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