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    Superlega, Klopp contrario. Poi risponde così a Gary Neville…

    LIVERPOOL (INGHILTERRA) – Dopo l’ufficialità della nascita della Superlega il mondo del calcio, e non solo, è stato travolto da un vero e proprio terremoto. L’ex Manchester United Gary Neville ha espresso senza mezze misure la sua più totale contrarietà alla creazione di questa nuova competizione, prendendosela duramente soprattutto con i Red Devils e il Liverpool: “Sono disgustato in particolare dal mio Manchester United e dal Liverpool. Voglio dire, il Liverpool è il club del ‘You’ll Never Walk Alone, il ‘Fans Club’ o il ‘The Peolple’s Club’, e poi il Manchester United, creato da gente nata e cresciuta attorno a Old Trafford più di 100 anni fa, e vogliono entrare in un torneo senza competizione, dal quale non puoi essere retrocesso. È una disgrazia, un atto criminale”.
    Furia Gary Neville: “La Superlega è una disgrazia!”
    Ecco la dura replica di Klopp a Gary Neville
    Le frasi pronunciato dall’ex Manchester United non sono affatto piaciuto all’allenatore tedesco dei Reds Jurgen Klopp, che nella conferenza stampa dopo l’1-1 contro il Leeds di Bielsa, pur sottolineando di essere contrario alla Superlega, ha replicato: “Gary Neville non ha nessun diritto di parlare del nostro inno. Può dare la sua opinione ma non può dire che il club canta ‘You’ll Never Walk Alone’ e poi prende decisioni come questa”. 
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    Superlega, lettera dei tifosi vip a Zanetti: “Inter dica no”

    Un gruppo di tifosi celebri dell’Inter ha scritto una lettera rivolta a Javier Zanetti, ex capitano ed oggi vicepresidente del club, per chiedere alla società di non partecipare alla nuova Superlega, di cui l’Inter è tra i 12 fondatori. Il noto giornalista Michele Serra e gli altri firmatari, chiedono all’ex capitano di “fare quanto è nelle possibilità per dissuadere la società Internazionale FC da un passo falso così grave”.
    L’appello dei tifosi
    “E’ un’iniziativa che sovverte in modo brutale i criteri di ammissione ai tornei continentali fino a qui conosciuti, e seguiti con passione da un pubblico tanto vasto quanto vasta è la base sportiva interessata”, scrivono. Nella lettera si ricorda anche l’importanza della conquista sul campo del diritto di partecipare e che nessuna squadra “può considerarsi automaticamente ammessa per diritto divino, o meglio perché economicamente più potente”. Se i ricchi si frequentano solo tra loro – conclude la lettera – in genere è perché hanno paura di perdere qualcosa. Aiuta l’Inter, caro Capitano, a rimanere nel calcio di tutti”. Tra i firmatari più noti troviamo: Gad Lerner, Enrico Mentana, Paolo Rossi, Riccardo Milani, Roberto Zaccaria e Gabriele Salvatores. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Mourinho esonerato dal Tottenham

    Mourinho è stato esonerato dal Tottenham, è ufficiale. Con un comunicato sul proprio sito il club inglese ha interrotto il rapporto con lo Special One. Il tecnico portoghese, che nell’ultimo turno di campionato aveva pareggiato 2-2 contro l’Everton di Carlo Ancelotti, paga a caro prezzo il settimo posto in Premier League ed è di fatto il primo allenatore della Superlega ad essere esonerato, visto che il Tottenham è tra i 12 club fondatori della Superleague.
    Mourinho esonerato: il comunicato del Tottenham
    “Il Club può oggi annunciare che Jose Mourinho e il suo staff tecnico Joao Sacramento, Nuno Santos, Carlos Lalin e Giovanni Cerra sono stati sollevati dai loro incarichi. Il presidente, Daniel Levy, ha dichiarato: “Jose e il suo staff tecnico sono stati con noi in alcuni dei nostri momenti più difficili come club. Jose è un vero professionista che ha mostrato un’enorme capacità di recupero durante la pandemia. A livello personale mi è piaciuto lavorare con lui e mi rammarico che le cose non siano andate come avevamo previsto entrambi. Sarà sempre il benvenuto qui e vorremmo ringraziare lui e il suo staff tecnico per il loro contributo. Ryan Mason prenderà parte all’addestramento della prima squadra oggi e un ulteriore aggiornamento seguirà a tempo debito”.
    Mourinho e l’addio al Tottenham
    Mourinho è stato chiamato da Daniel Levy, numero uno del Tottenham, nel novembre 2019 per prendere il posto dell’argentino Mauricio Pochettino. Lo Special One ha guidato gli Spurs per 86 partite collezionando 45 vittorie, 17 pareggi e 24 sconfitte. Una media di 1,77 punti per partita che non è però bastata al portoghese per proseguire la sua avventura al timone del club inglese, chiamato ora a recuperare il distacco di 5 punti dal West Ham, attualmente al quarto posto, che al termine della stagione significherebbe qualificazione alla Champions League.  LEGGI TUTTO