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    Tonali indagato per le scommesse anche dalla Federcalcio inglese: che succede

    NEWCASTLE (Inghilterra) – Anche la Football Association indaga su Sandro Tonali, squalificato per 10 mesi (più altri 8 di prescrizioni alternative) dalla Figc in seguito al patteggiamento con la Procura riguardo al caso del calcio scommese. Secondo quanto rivelano i media britannici, la FA sta esaminando la possibilità che il centrocampista abbia continuato a scommettere sul calcio dopo il suo approdo in Premier League. La Federcalcio inglese vuole fare chiarezza sul caso scommesse e capire se l’ex milanista abbia infranto le regole anche in Inghilterra dopo il suo trasferimento al Newcastle lo scorso luglio per  70 milioni di euro. 

    Tonali, parla il ds del Newcastle

    La FA indaga su Tonali

    Se così fosse, Tonali potrebbe essere soggetto a ulteriori sanzioni. Contro il Wolverhampton il centrocampista azzurro ha saltato la sua prima partita dopo la squalifica e per rivederlo in campo con il Newcastle bisognerà attendere 10 mesi o forse di più. L’indagine della Figc si è fermata fino a quando il calciatore ha giocato con la maglia rossonera, per questo la FA vuole verificare se ci siano stati altri casi anche nel suo passaggio in Premier League. Ovviamente una condanna anche da parte della Federcalcio inglese porterebbe una squalifica da sommare a quella già in atto per Tonali, che vedrebbe spostare in avanti il suo rientro in campo, con l’Europeo 2024 in Germania che non potrà essere disputato dal centrocampista classe 2000. LEGGI TUTTO

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    Ndombele, l’hamburger della discordia: l’ex Napoli finisce fuori rosa

    ISTANBUL – Continua il periodo no per Tanguy Ndombele. Il centrocampista francese, laureatosi campione d’Italia con il Napoli, non è stato riscattato dagli azzurri ed è tornato al Tottenham, proprietario del cartellino, che lo ha subito girato in prestito al Galatasaray. La sua avventura in Turchia, però, potrebbe già essere giunta al capolinea a causa di una forma fisica deficitaria che lo ha costretto a collezionare appena 93 minuti in quattro partite di campionato, partendo soltanto una volta tra gli undici titolari. 
    Ndombele, ma che combini?
    Giunto a Istanbul già in sovrappeso di sei kg, il club lo ha sottoposto a una dieta ferrea mirata al recupero. Il tecnico Okan Buruk, però, lo ha sorpreso mentre mangiava un hamburger dopo la gara di Champions League contro il Bayern Monaco e per tale ragione ha deciso di metterlo fuori rosa. A questo punto a gennaio potrebbe già rientrare agli Spurs, primi in Premier League, che potrebbero girarlo in prestito a un altro club.  LEGGI TUTTO

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    De Ligt, infortunio shock: ginocchio! Bayern e Olanda in ansia

    SAARBRUCKEN (Germania) – Ansia Bayern Monaco per l’infortunio di Matthijs De Ligt, uscito anzitempo nella sfida di Coppa di Germania contro il Saarbrucken persa clamorosamente dai bavaresi sul campo del club di terza divisione tedesca. Problema al ginocchio destro che è sembrato subito molto grave per l’ex difensore della Juventus, rimasto a terra molto dolorante e tenendosi immediatamente la gamba, dopo una scivolata sull’insidioso campo del club di 3. Liga. Secondo le prime indiscrezioni potrebbero essere interessati i legamenti, un infortunio che terrebbe lontano dal campo De Ligt nei prossimi impegni con il Bayern (sicuramente non sarà in campo nel Klassiker contro il Dortmund nel prossimo turno di Bundesliga) e con la nazionale olandese, con il suo ritorno in campo che potrebbe slittare al 2024.

    Bayern in ansia per De Ligt

    Una serata nera per Tuchel che dopo il momentaneo vantaggio di Muller ha perso il difensore olandese. Al 25′ De Ligt è andato a chiudere in scivolata sull’esterno avversario Di Michele, ma il terreno di gioco non in perfette condizioni sembrerebbe aver tradito il numero 4 bavarese che ha subito urlato per il dolore. Il ginocchio destro nelle mani e i soccorsi dello staff medico, De Ligt ha poi provato a tornare in campo ma è stato costretto a chiedere il cambio e la reazione di Tuchel in panchina ha fatto subito capire l’entità del problema. Mani sul cappello per il tecnico tedesco che ha poi subito una clamorosa eliminazione con la rimonta degli avversari completata al minuto 96. LEGGI TUTTO

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    Klose, profilattici e secessione: l’incredibile storia dell’Homburg

    L’FC Homburg e i profilattici come sponsor
    La società non ha un particolare blasone. Ha sede nel Saarland, regione al confine con la Francia che per un periodo negli anni ’50 fu indipendente ed ebbe un posto in Coppa dei Campioni, di cui beneficiò il Saarbrücken, il club della città più importante del Land. L’FC Homburg rappresenta una cittadina di 40mila abitanti ed è sempre rimasto nella mediocrità di seconda e terza serie fino a quando un clamoroso exploit nel 1986 permise di vincere la Zweite Liga e salire in Bundesliga. Nella stagione precedente la squadra si era piazzata al 16° posto.
    La prima stagione si chiuse con una salvezza allo spareggio contro il St. Pauli, prima di retrocedere il secondo anno e fare un altro saliscendi nell’annata 1989/90. L’annata storica resta però la 1987/88 e non per questioni di campo: il presidente Manfred Ommer stipulò un accordo di sponsorizzazione da 200.000 marchi con la London, azienda produttrice di profilattici. 
    Non una mossa gradita alla federazione, che minacciò penalizzazioni, anche se il tribunale diede ragione al club, che per un periodo giocò coprendo lo sponsor con strisce nere. Non servì a evitare la retrocessione.
    I grandi nomi dell’Homburg
    Nella storia della società c’è anche un grande vanto: esser stata la prima a credere nelle capacità di un giovane attaccante nato in Polonia e che si era trasferito in Germania. Nome? Miroslav Klose, il miglior marcatore della nazionale tedesca, nonché uno dei migliori centravanti di sempre.
    Scovato a Blaubach, nella vicina Renania-Palatinato, ha trascorso all’Homburg la stagione 1998/99, tra seconda (in 6° serie, 10 gol) e prima squadra (3° serie, un gol), per poi passare al Kaiserslautern e prendere il volo.
    Hanno un passato nella squadra anche il mitico allenatore del Friburgo Christian Streich, nel terzo e ultimo anno di Bundesliga, e l’ex capitano della nazionale statunitense Thomas Dooley. 
    Una Pokal che non doveva neanche giocare
    Parliamo insomma di una società che vive di ricordi e che non ha avuto nemmeno un grande successo in ambito regionale. D’altronde se dal 1999 milita in quarta serie (con alcune capatine persino al piano di sotto) un motivo ci sarà.
    Non vince la coppa regionale dal 2016. Il successo in Landespokal dà accesso al tabellone principale della Dfb-Pokal. Eppure, per una serie di fortunate coincidenze, quest’anno ci si è ritrovata: si è piazzata terza in coppa, ma le due finaliste Elversberg e Saarbrücken hanno avuto accesso grazie ai piazzamenti nei primi 4 posti della scorsa 3.Liga rispettivamente come 1° e 5° (ma davanti aveva la seconda squadra del Friburgo che per regolamento non può iscriversi). E le hanno spianato la strada.
    Un colpo di fortuna, capitalizzato come meglio non si poteva: l’Homburg ha battuto 3-0 il Darmstadt, club che milita in Bundesliga, al primo turno, poi ha rifilato un 2-1 al Greuther Fürth, che sta in Zweite Liga. Entrambe le gare le ha giocate in casa, al Waldstadion, lo stesso impianto dove giocò la Bundesliga. Un collegamento che carica ancora di più un ambiente che vive sì di ricordi, ma vuole scrivere nuove pagine di storia. Perché sognare è lecito. Specie in Dfb-Pokal. LEGGI TUTTO

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    Guardiola, United-City: “Bernardo Silva? Tra i migliori che abbia mai visto”

    Il City si è preso con forza il derby di Manchester con un netto 3-0 contro lo United. Il solito Haaland, con una doppietta, e Foden hanno regalato a Guardiola tre punti importanti. I citizen non perdono così il treno delle migliori e seguono a ruota il Tottenham, capolista, e l’Arsenal (pari punti). Il tecnico nel post partita ha analizzato la sfida e ha elogiato Bernardo Silva, decretato come Man of the Match della sfida.
    Manchester United-City, le dichiarazioni di Guardiola
    Queste le parole di Guardiola nel post partita: “Il secondo gol ci ha aiutato molto. Dopo siamo calati. Abbiamo fatto una buona azione e questo è stato il punto chiave della gara. I primi sette minuti abbiamo perso spesso la palla perché non abbiamo fatto cose semplici, ne abbiamo parlato nello spogliatoio. Il secondo tempo invece è stato brillante. La scorsa stagione abbiamo perso, questa volta abbiamo vinto ed è sempre speciale farlo all’Old Trafford. Siamo molto orgogliosi”. Poi un elogio a Bernardo Silva: “Nessun tatuaggio o bella macchina. Un giocatore incredibile per noi e ama giocare particolarmente in questo stadio. Ha fatto il falso 9 in passato e ha la capacità di fare molti passaggi. È così intelligente… tutti lo amano e ha fatto un’altra prestazione eccezionale. È uno dei migliori giocatori che abbia mai visto in vita mia”. LEGGI TUTTO

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    Terrore in Olanda: Bas Dost rianimato in campo

    Tanta preoccupazione in Az Alkmaar-Nec in Eredivise: Bast Dost è crollato a terra in seguito a un malore a pochi istanti dalla fine del match. Immediato l’intervento da parte dei medici per rianimarlo. Scene bruttissime, che ricordano il problema avuto anche da Eriksen durante gli Europei con la Danimarca. I campagni di squadra hanno fatto subito scudo per coprirlo e per permettere i soccorsi. Ora il calciatore è cosciente e ha salutato il pubblico. Successivamente è uscito tra gli applausi di tutto lo stadio, che si era ammutolito per tanti minuti.
    Malore per Dost in Az Alkmaar-Nec: cosa è successo
    Al 91′ della sfida fra AZ Alkmaar e NEC Nijmegen, valida per il decimo turno di Eredivisie e attualmente sul risultato di 1-2, Bas Dost ha patito un malore. Il calciatore è svenuto in campo da solo vicino il cerchio di centrocampo, mentre gli avversari stavano conducendo un’azione d’attacco. L’arbitro non ha fermato subito il gioco. Ad accorgersi della gravità del problema è stato uno dei giocatori biancorossi, che ha richiamato l’attenzione del direttore di gara e degli assistenti. Dopo l’intervento dei medici, la partita è stata definitivamente sospesa. I giocatori hanno espresso la volontà di non terminare il match, ormai quasi allo scadere. LEGGI TUTTO

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    Psg, vittoria col brivido: 3-2 al Brest, doppio Mbappé. Monaco ko a Lilla

    BREST (Francia) – Dopo aver infilato due successi di fila in campionato e aver battuto il Milan in Champions, il Psg continua la striscia positiva vincendo anche nel decimo turno di Ligue 1. Nella trasferta contro il Brest arrivano tre punti per la formazione di Luis Enrique che dopo essersi fatta recuperare da 0-2 a 2-2 riesce a trovare il gol vittoria su calcio di rigore all’89’. I parigini salgono a 21 punti restando in scia del Nizza capolista (-1), sesta posizione per il Brest a quota 15.
    Ligue 1, la classifica
    Decide Mbappé, ma che sofferenza. Monaco ko
    Partenza sprint per gli ospiti che dopo vari tentativi riescono a passare al minuto 16: scambio tra Barcola e Zaire-Emery che punisce il portiere avversario con un piazzato sotto il sette. Al 28′ arriva anche il raddoppio con un meraviglioso Mbappé a firmare il doppio vantaggio parigino. Gli ospiti potrebbero anche dilagare, ma prima dell’intervallo è Mounie ad accorciare di testa per i padroni di casa. Ad inizio ripresa il Brest completa la rimonta con Le Douaron che batte Donnarumma, ancora di testa. Ristabilito l’equilibrio il Brest rischia anche di firmare il sorpasso, è bravo in due occasioni il portiere della Nazionale italiana. All’89’ l’episodio che decide la sfida: calcio di rigore per il psg, Mbappé sbaglia ma sulla ribattuta non perdona trovando il definitivo 2-3. Perde terreno in classifica il Monaco, sconfitto 2-0 a Lilla con reti di Cavaleiro al 32′ e Diakité dieci minuti più tardi, entrambi su assist di Zhegrova. Chiudono il quadro lo 0-0 tra Metz e Le Havre, l’1-1 tra Rennes e Strasburgo (vantaggio di Truffert, pari ospite di Mothiba) e il tris inflitto dal Montpellier al Tolosa con doppietta di Adams e gol di Fayad. LEGGI TUTTO

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    Bellingham show nel Clasico, Haaland lo celebra così sui social

    Il Real Madrid vince il primo Clasico stagionale grazie alla doppietta di Jude Bellingham protagonista assoluto ancora una volta. Dopo l’iniziale vantaggio di Gundogan, in gol dopo appena 6′, i blaugrana sono andati più volte a un passo dal raddoppio. Nel secondo tempo si prende la scena il talento inglese, principale candidato per il Golden Boy di Tuttosport. Al 68′ pareggia i conti con un siluro da fuori area, poi il gol del vantaggio al 92′ da rapace d’area. I Blancos con questa vittoria agganciano il Girona in testa alla classifica a 28 punti, mentre il Barça, alla prima sconfitta stagionale, resta a 24 punti.

    Bellingham, la reazione social di Haaland

    Jude Bellingham, alla sua prima stagione a Madrid, ha avuto un discreto impatto: 13 gol e 3 assist. E decide il suo primo Clasico con una doppietta da fenomeno, celebrata sui social a più riprese da un altro fenomeno: Erling Haaland. Il campione norvegese ha postato su Instagram una storia commentando con un “”Irreale questo ragazzo”, l’incredibile destro da fuori con cui l’inglese ha pareggiato i conti. Poi la reazione sconcertata a fine partita, sotto a un post Instagram che ritraeva Bellingham nella sua celebre esultanza e la scritta “Jude è qui” LEGGI TUTTO