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    Argentina, Scaloni convoca otto della Serie A: c'è anche Dybala

    ROMA – L’Argentina sarà impegnata il 12 e il 17 novembre nelle sfide contro Paraguay e Perù e il tecnico Lionel Scaloni ha emanato le convocazioni in vista delle partite. L’allenatore della Seleciòn, ha pescato nella Serie A per queste gtarechiamando a raccolta ben otto giocatori: il viola Martinez Quarta, De Paul e Pereyra dell’Udinese, l’atalantino Gomez, il bolognese Dominguez, il laziale Correa, lo juventino Dybala e l’interista Lautaro. Da segnalare il ritorno fra i convocati anche di Di Maria, restano fuori gli infortunati Aguero e Pezzella. LEGGI TUTTO

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    Real Madrid, Carvajal pronto a rinnovare fino al 2024

    MADRID – Dani Carvajal e il Real Madrid pronti a prolungare il proprio matrimonio. Il difensore sembra spingere verso un prolungamento del contratto, in scadenza nel 2022, fino al 2024 e, come riporta Marca, le firme sull’accordo sono solo una formalità perché entrambe le parti sono in buoni rapporti. Carvajal, 28 anni, è nato e cresciuto nel Real Madrid, con cui ha giocato tutta la carriera, tranne una stagione. Nel 2012-2013, infatti, Dani fu ceduto per 5 milioni di euro al Bayer Leverkusen con una clausola di contro-riscatto esercitata dai Blancos. Al momento il terzino destro spagnolo è indisponibile per un infortunio al ginocchio destro dal quale sta recuperando in tempi più brevi del previsto. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Dani Alves rivela: “Dopo la Juve non hanno avuto le p**** per riprendermi”

    BARCELLONA (SPAGNA) – 43 titoli tra club e nazionale, 118 presenze con la casacca verdeoro (terzo nella classifica all time), Dani Alves non ha bisogno di presentazioni, il campo e la bacheca dei trofei parlano per lui. Secondo alcune voci di mercato girate nelle scorse settimane, il terzino brasiliano, dal 2019 al Santos, vorrebbe tornare a giocare in Europa, lì dove ha indossato le maglie di Siviglia, Barcellona, Juve e Psg. Parlando alla radio catalana RAC 1, Dani Alves ha riavvolto il nastro, tornando a parlare del suo addio ai blaugrana. Dopo otto stagioni durante le quali ha vinto praticamente tutto, nel 2016 è stato scaricato dalla società catalana perchè ritenuto ormai in fase calante. Per rilanciarsi, Dani Alves ha accettato l’offerta della Juve. Nel suo anno in bianconero ha dimostrato tutto il proprio valore, vincendo campionato e Coppa Italia con la Vecchia Signora e sfiorando la Champions League, sfumata solo in finale contro il Real Madrid. Chiusa l’esperienza in bianconero, succede quello che non ti aspetti.

    Dani Alves, che attacco al Barcellona! 
    Dani Alves rivela: “Ho detto al Barcellona che sarei tornato. Sono andato alla Juve per dimostrare che ero ancora in grado di giocare ad alto livello. Volevo tornare al Barça e loro avevano bisogno di me, ma non hanno avuto le p**** di ammettere che si erano sbagliati nei miei confronti. Se mi avessero trattato come pensavo di meritare, starei ancora giocando con il Barcellona, perchè è un club che amo. Lo stile del Barcellona sta cambiando – continua il terzino brasiliano -. Il club ha perso la sua identità e ora dovrà vivere un processo complicato per recuperarla. Credo che il Barça ora voglia essere solo un club che fa affari, vendere e comprare giocatori. E quando fai una cosa del genere perdi la tua identità, ecco qual è il problema al Barcellona”. Dani Alves risponde poi così a chi vede nel terzino statunitense del Barcellona Sergino Dest un suo possibile erede: “Se dovessi dare un consiglio a Dest, gliene darei uno molto semplice: passa il pallone a Messi. Sergino Dest ha molte qualità e può fare bene al Barça, ma non mi piace fare paragoni. È successo anche a me con Cafu ed è un qualcosa che non ha molto senso”. LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, il Werder Brema non lascerà partire i propri giocatori per le nazionali

    BREMA (GERMANIA) – Il Werder Brema ha deciso che non invierà i propri giocatori nelle rispettive nazionali per i prossimi impegni. La decisione a causa di un’ordinanza del dipartimento della salute di Brema che impone 5 giorni di isolamento al rientro in Germania. Le uniche eccezioni saranno Jiri Pavlenka (Repubblica Ceca che giocherà a Lipsia) e Jean-Manuel Mbom (Germania Under 21). I due giocatori non dovranno andare all’estero, quindi non saranno sottoposti a quarantena. “Abbiamo parlato con i nostri giocatori e le rispettive federazioni. La Fifa solleva i club dall’obbligo di rispondere alle convocazioni se vengono successivamente messi in quarantena. Sappiamo che i giocatori vorrebbero giocare con le loro selezioni, ma questa volta non possiamo correre il rischio vista la situazione generale”, ha dichiarato Frank Baumann, amministratore delegato del Werder Brema. LEGGI TUTTO

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    PSG, mezza squadra bloccata in ascensore prima del Lipsia

    LIPSIA – Prima della sconfitta, anche una disavventura in ascensore. Mezza squadra del Paris Saint-Germain è rimasta ieri bloccata nell’albergo di Lipsia, dove la squadra francese era in ritiro prima della partita di Champions poi persa 2-1. A ‘salvare’ il corposo gruppo di parigini sono stati i vigili del fuoco, intervenuti dopo oltre 50 minuti di blocco. Del gruppo, sei sono i giocatori poi scesi in campo come titolari. LEGGI TUTTO

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    PSG, Tuchel a un passo dall'esonero: “So cosa dite su di me”

    PARIGI – Tuchel è apparso rassegnato ai giornalisti dopo la sconfitta in Champions League subita dal Paris Saint-Germain per mano del Lipsia: “Esonero? Sono cosa si dice di me, viviamo in una bolla, ma ne sono a conoscenza. Ho avuto l’idea, un po’ ingenua, che dopo quattro titoli e una finale le persone avrebbero smesso di rimproverarmi. Hanno smesso per cinque giorni, poi hanno ricominciato”. I francesi, dopo la finale della scorsa stagione, stanno rischiando il posto negli ottavi di finale. Tutto questo alimenta dubbi sulla permanenza del tecnico tedesco come confermato da lui stesso: “Rinnovo? Finora non ci sono state discussioni. Dopo un po’ devi smetterla di sognare”. LEGGI TUTTO

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    United ko, Solskjaer in bilico. E in Inghilterra riparlano di Allegri

    MANCHESTER (Inghilterra) – Momento difficile in casa Manchester United, in Premier League occupa il 15° posto (7 punti in 6 partite) e in Champions League ha rimediato una brutta sconfitta a Istanbul contro il Basaksehir. Solskjaer è come sempre al centro delle critiche e ieri non gli è stato perdonato l’aver fatto partire dalla panchina Pogba e Cavani. I tifosi dei Red Devils da mesi stanno perdendo la pazienza e sui social hanno lanciato l’hashtag “#OleOut”, ma il tecnico continua a ignorare le voci dell’esonero: “Mi rifiuto di rispondere a queste domande. Siamo appena all’inizio della stagione e ci sono sempre tanti discorsi, tutti dicono la loro, noi dobbiamo solo essere forti e andare avanti. Sono stato ingaggiato per fare un buon lavoro e sono concentrato solo su questo, ce la metterò tutta”. La stampa britannica però si è già messa al lavoro individuando due possibili sostituti, il favorito rimane Mauricio Pochettino con l’ex Juve Massimiliano Allegri subito dietro. LEGGI TUTTO

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    Bayern Monaco, Rummenigge su Alaba: “Tocca a lui decidere”

    MONACO DI BAVIERA – Arriva un’altra puntata della telenovela che vede protagonisti David Alaba  e il Bayern Monaco. Il difensore austriaco ha rifiutato l’ultima offerta di contratto e l’aria tra le due parti sembra essersi fatta pesante a causa delle trattative e di alcune smentite mai arrivate. Karl Heinze Rummenigge, ad del cub tedesco, ha fatto luce sulla situazione sostenendo che ora le decisioni spettano tutte ad Alaba: “Non so se Alaba andrà via – ha fatto oggi il punto l’ad dei bavaresi alla Sport Bild – Abbiamo avuto un incontro due settimane fa col padre George e il suo consulente Pini Zahavi. La chiacchierata era andata bene, l’atmosfera era positiva ma ci stiamo girando attorno da mesi e noi dobbiamo iniziare a programmare la prossima stagione. Dobbiamo sapere se resterà o meno”. Infine, l’ex attaccante tedesco ha concluso: “Penso che ai giocatori converrebbe rimanere in un club dove si sentono a loro agio e, nel caso di David, hanno vinto tanto. Qui vogliamo tutti che resti, e’ un ragazzo meraviglioso e un grande calciatore. Adesso tocca a lui decidere”. LEGGI TUTTO