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    Mbappé, l'uomo da 6 milioni al mese che si allena con… Mbappé

    TORINO – Robe da Psg. Capita che all’allenamento al centro sportivo Camps del Loges il fuoriclasse Kylian Mbappé sia contrastato da un rivale in pettorina che si chiama… Mbappé. Si tratta del fratellino Ethan di 16 anni, centrocampista aggregato alla prima squadra. I due si affrontano da nemici carissimi, senza mollare un centimetro. Kylian è un punto di riferitmento. E anche colui che mantiene la famiglia: secondo l’Equipe, guadagna 6 milioni sì, ma al mese. Roba da Psg, appunto. LEGGI TUTTO

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    Messi, 3 magie nella goleada argentina con Curaçao

    Marcatori: pt 21′ Messi, 24′ Nico González, 34′ Messi, 35′ Enzo Fernández, 37′ Messi; st 33′ rig. Di María, 42′ Montiel
    Argentina (4-3-3): Dibu Martínez (34′ st Armani); Montiel, Pezzella, Otamendi (5′ st Foyth), Acuña; Mac Allister (5′ st de Paul), Enzo Fernández (5′ st Palacios), Lo Celso (22′ st Di María); Messi, Lautaro Martínez (22′ st Dybala), Nico González. A disp. Rulli, Julián Álvarez, Correa, Lisandro Martínez, Molina, Paredes, Guido Rodríguez, Romero, Tagliafico. Ct. Scaloni
    Curaçao (4-3-1-2): Room; Gaari, Martina, van Eijma (28′ st Troupee), Floranus; Kuwas (28′ st Severina), Anita (39′ st Roemeratoe), Gorre (13′ Antonisse); Leandro Bacuna (39′ st Felida); Janga (13′ st Zivkovic), Juninho Bacuna. A disp. Bodak, Doornbusch, Carmelia, Hooi, Markelo, Ogeniua. Ct. Bicentini   
    Arbitro: Tejera (Uruguay)
    Note: ammoniti de Paul, Anita. Angoli: 13-1 per l’Argentina. Recupero tempo: pt 1′; st 1′
    SANTIAGO DEL ESTERO – 100, 102, 57, 9: giocatevi questa quaterna secca. Perché la notte di Santiago del Estero, anzi la notte di tutta l’Argentina, è stata rischiarata dalla Stella Cometa che s’è appoggiata, dolcemente, sul tetto dell’Estadio Unico Madre de Ciudades per annunciare l’ennesimo miracolo futbolistico di Lionel Andrés Messi Cuccittini. Ok, stiamo parlando di Curaçao, ma una tripletta, per di più in 37′, merita sempre e comunque applausi. E’ stata la terza festa argentina, dopo quella del Más Monumental contro Panamà, dopo il bis della scorsa notte ad Asunción quando la Selección è stata omaggiata dalla Conmebol, poco fa è arrivato il 7-0 contro i dilettanti dell’isoletta caraibica olandese. I ragazzi del ct Bicentini lasciano Santiago del Estero comunque con regali special: 25 magliette della Pulga, con autografo, mille foto ricordo e un’emozione incancellabile.
    Show, gol, assist, applausi
    La Noche del Diez comincia subito dopo l’inno, eseguito magistralmente dai Manseros Santiagueños, durante cui tutti e gli 11 dell’Albiceleste indossano la maglietta in sostegno della quadruplice candidatura latinoamericana al mondiale 2030 (ChUPAr, ossia Cile, Uruguay, Paraguay e Argentina): pronti, via e cioccolatino di Messi per Lautaro Martínez a cui però manca il tocco decisivo. Poco male: il miglior giocatore in attività decide di mettersi in proprio, il 100° gol in albiceleste è un boccone troppo goloso per farselo scappare. Logica conseguenza, dunque, il lampo del 21′, anche se arriva nel modo meno preventivabile: imbucata del Monito Lo Celso, Messi si fuma Martina e, di destro, fa 100 a 100 giorni esatti dal trionfo Mundial a Lusail contro la Francia. La Selección si diverte, Curaçao si scioglie: il 2-0, 180 secondi dopo, è del viola Nico González, sotto misura di testa, ma fa quasi tutto l’ex viola Germán Pezzella, che manda in tilt, sempre di testa, il portiere Room e il centrale difensivo Anita. Quando il cronometro segna il minuto 34′, è di nuovo l’ora del Messi show. Del resto, hai fatto 100 e non vuoi fare 101? Su assist di Nico González tocco gentile del 10, a girare, Room nulla può. L’Argentina non rallenta: 120 secondi ed è 3-0, stavolta Messi fa l’assist, quasi tipo quello del match con il Messico al Mondiale, con l’unica differenza che stavolta non è un suggerimento laterale bensì uno scarico all’indietro. Il risultato è uguale: il destro di Enzo Fernández è la sentenza del 4-0. A 6′ dall’intervallo, ancora Messi fa 5-0 in contropiede ancora su assist di Lo Celso. È tripletta, la 57ª in carriera, la 9ª con l’Albiceleste: Curaçao si unisce a Svizzera (2012), Brasile (2012), Guatemala (2013), Panamà (2016), Ecuador (2017), Haiti (2018), Bolivia (2021) ed Estonia (2022). Nella ripresa è solo accademia, ma c’è ancora tempo per il rigore battuto magistralmente dal Fideo Di María (al 34′ per il 6-0) e per il golazo del Cachete Gonzalo Montiel che, in una azione avviata ancora da Di María, si dimentica per un secondo di essere un terzino e su cross di Dybala trova da bomber vero il 7-0. La festa, albiceleste è di Messi, è completa. La gente è felice, acclama il suo Semidio vivente: il 10 lascia Santiago del Estero dopo questi giorni di festa nella Selección con un bagaglio pesante. Dentro ci dovrà far stare il pallone del match, 2 repliche della Coppa del mondo, un bastone (letteralmente, consegnatogli dalla Conmebol come comandante del calcio mondiale), una statua di se stesso di 170 cm, un quadro gigante dipinto e regalatogli da un ragazzo di 25 anni, un conto di 150 mila pesos al ristorante Don Julio e un abbraccio splendido con Soledad Pastorutti, cantante argentina che gli ha dedicato “Brindis”, la canzone preferita della Pulga, portandolo quasi alle lacrime per la commozione. Per lui dieci giorni indimenticabili, per gli amanti del fùtbol altre 3 perle per il museo del gol. LEGGI TUTTO

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    Tottenham, per il dopo Conte c'è Nagelsmann in pole

    LONDRA (Inghilterra) – Antonio Conte non è più l’allenatore del Tottenhan, nella notte è arrivato il comunicato ufficiale da parte del club inglese con Christian Stellini (vice) che guiderà gli Spurs nel finale fdi stagione. Dall’Inghilterra stanno già emergendo i primi rumors su chi potrà essere il prossimo allenatore degli Spurs e c’è già un super favorito: Julian Nagelsmann. A riportare la notizia è il tabloid inglese ‘Daily Mail’, secondo cui gli Spurs vorrebbero puntare sul 35enne allenatore tedesco recentemente esonerato dal Bayern Monaco. La lista dei ‘papabili’ per prendere il posto di Conte è piuttosto lunga: tra i nomi che il patron Daniel Levy potrebbe prendere in considerazione ci sono anche Mauricio Pochettino, senza club da quando ha lasciato il Paris Saint-Germain la scorsa estate, Luis Enrique, ex allenatore della Spagna, e anche Roberto De Zerbi oggi alla guida del Brighton. LEGGI TUTTO

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    Argentina: festa Mundial contro Panamà e 800ª perla di Messi

    Marcatori: st 32′ Thiago Almada, 44′ Messi
    Argentina (4-3-3-): Dibu Martínez; Molina, Romero, Otamendi (1′ st Lisandro Martínez), Tagliafico (25′ st Acuña); De Paul, Enzo Fernández (15′ st Paredes), Mac Allister (1′ st Thiago Almada); Messi, Julián Álvarez (1′ st Lautaro Martínez), Di María (15′ st Dybala). A disp. Armani, Rulli, Correa, Foyth, Montiel, Palacios, Pezzella, Guido Rodríguez.  Ct Scaloni
    Panamà (4-3-3): Guerra; Peralta, Ramos, Anderson; Galván (25′ st Casazola), Fariña (22′ st Hernandez), Gudiño (22′ st Moran), Murillo (32′ st Camargo); Córdoba (1′ st Browne), Quintero (1′ st Medina), Stephens. A disp. Dimas, Avila, Serrano. Ct Valdés
    Arbitro: Ferreyra (Uruguay)
    Note: ammoniti Galvan, Farina, Camargo. Angoli: 11-1 per l’Argentina. Recupero tempo: pt 1′; st 3′
    BUENOS AIRES – Doveva essere festa per la Terza Stella, doveva essere l’omaggio ai Campioni che hanno fatto impazzire di gioia e d’amore un Paese intero. E festa è stata anche se non accompagnata da goleada. L’amichevole contro Panamà in un Màs Monumental gremito come non mai finisce 2-0: decidono un guizzo al 32′ della ripresa di Thiago Almada, joyita di scuola Vélez Sarsfield ora all’Atlanta United, abile a sfruttare un assist non troppo volontario di Leo Paredes, e il raddoppio, su punizione dal limite, di Lionel Messi, il Goat, a 1 minuto dal 90′, il suo gol numero 800 da professionista. Prima del match c’è stato di tutto: concerti (Fer Palacio, Los Totora, La T y la M, Fernando Romero inventore del tormentone “Muchachos”, Tula, Wos e pure La Konga) e il film sui campioni e il trionfo in Qatar proiettati sui maxischermi. Al momento dell’inno nazionale moltissimi dei ragazzi dell’Albiceleste, accompagnati dai figli, si sono sciolti in un pianto commovente: Di María, Dibu Martínez e lo stesso ct Lionel Scaloni non hanno resistito e si sono lasciati andare. Tutti meno uno: Lionel Messi ride, ride di gusto nel vedere l’amore degli argentini per Selección, La Pulga si nutre della passione folle della sua gente, proprio come ha fatto poche ore fa quando, all’uscita del ristorante “Don Julio”, barrio di Palermo, Buenos Aires, ha trovato 4 mila persone a cantare il suo nome. Aveva sfiorato il gol, sempre su punizione, nel primo tempo (18′): pallone accarezzato magistralmente e “stonf” sordo quando colpisce l’incrocio dei pali. Si era ripetuto nella ripresa (25′ st): stessa dinamica di tiro, stesso esito. Stava solo aggiustando la mira per l’ultima punizione: quella del gol numero 800, il 99° con la Selección. LEGGI TUTTO

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    Haaland infortunato, ansia City: salterà il doppio impegno con la Norvegia

    TORINO – Autore di una cinquina in Champions League contro il Lipsia e di una tripletta in Fa Cup contro il Burnley, Haaland era pronto per iniziare il proprio cammino con la sua Norvegia nelle qualificazioni ad Euro 2024. Purtroppo per gli scandinavi arrivano brutte notizie con l’attaccante del City costretto ad abbandonare il ritiro per un risentimento all’inguine accusato subito dopo la partita di coppa contro il Burnley. Haaland non sarà disponibile contro Spagna e Georgia e sarà sottoposto ad ulteriori controlli medici dallo staff del Manchester City con Guardiola che spera di avere nelle migliori condizioni il proprio numero 9 in questo intenso finale di stagione. LEGGI TUTTO

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    Il Psg sbanda anche in Ligue 1: che botta in casa col Rennes!

    Il Paris Saint Germain cade clamorosamente in Ligue 1. La squadra di Galtier, nel match valevole per la 28ª giornata del campionato francese, ha perso in casa contro il Rennes. Nei minuti finali del primo tempo gli ospiti vanno in vantaggio con Toko Ekambi, prima di raddoppiare al 48′ con Kalimuendo. Messi, Mbappé e compagni, nonostante il predominio territoriale del secondo tempo non riescono a rialzare la testa e collezionano così la quarta sconfitta stagionale in campionato. Cambia comunque poco in classifica per Galtier: nonostante la sconfitta il Psg resta primo con 9 punti di vantaggio sul Lens secondo. LEGGI TUTTO

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    Premier League, Saka show: l'Arsenal cala il poker al Crystal Palace

    LONDRA – L’Arsenal vince ancora, cala il poker al Crystal Palace in uno dei derby di Londra e si porta in classifica a +8 sul Manchester City. La gara è stata sempre dominata dai Gunners che, dopo l’eliminazione in Europa League causata dallo Sporting Lisbona, hanno come unico obiettivo la conquista della Premier League. Il primo tempo si chiude col doppio vantaggio dei ragazzi di Arteta firmato dalle reti di Martinelli e Saka. Xhaka su assist di Trossard firma il tris al 55° prima del gol della bandiera degli Eagles segnato da Schlupp. Sempre Saka chiude la gara sul 4-1 al 74° su assist di Tierney. Nel prossimo turno l’Arsenal ospiterà il Leeds United all’Emirates Stadium. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, il Lens vince e scavalca il Marsiglia di Tudor: è secondo

    I gol di Alexsandro e Bayo consentono al Lille di espugnare per 2-0 il campo del Tolosa nel 28° turno del campionato di Ligue 1. La sfida, nel primo tempo è stata anche sospesa per un paio di minuti per via del forte maltempo. Con questo successo il Lille sale a 49 punti in classifica, mentre il Tolosa resta fermo a quota 35. Vittoria casalinga invece per il Lens contro l’Angers: finisce 3-0 con la rete di Fofana e la doppietta di Openda. Il Lens supera così il Marsiglia (impegnato nel posticipo domenicale con il Reims) e sale al secondo posto con 57 punti mentre l’Angers rimane in ultima posizione a quota 10. LEGGI TUTTO