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    El Tanque Silva debutta in Spagna: che tifo!

    TORINO – Un amore è per sempre. La passione che unisce i tifosi del Boca Juniors ai giocatori che hanno vestito la casacca azul y oro è qualcosa di unico: se giochi nel Xeneize entri a far parte di una grande famiglia e ci rimani per tutta la vita, indipendentemente dal numero di trofei sollevati o dal numero di reti messe a segno, l’importante è battersi e sbattersi per il club, nessun’altra cosa è richiesta. Ed ecco, dunque, che decine di tifosi del Boca si sono presentati al Nuevo San Ignacio, il campo di gioco dell’El Palo Fc, la squadra di Málaga che gioca nella Tercera Rfef, la 5ª divisione del calcio spagnolo per sostenere Santiago El Tanque Silva, bomber uruguaiano di 42 anni, 35 presenze e 13 gol con il Xeneize e pure una apparizione nella nostra Seire A, con la Fiorentina. LEGGI TUTTO

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    Liga, festa Getafe: l'ex Roma Mayoral stende il Valencia!

    GETAFE (Spagna) – La 22ª giornata della Liga si chiude al Coliseum Alfonso Perez di Getafe con lo scontro diretto nella zona calda della classifica vinto dai padroni di casa per 1-0 contro il Valencia. L’uomo partita è stato l’ex Roma Borja Mayoral: sua la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo all’82’ per regalare 3 preziosi punti nella corda salvezza. Infatti grazie per Azulones si tratta del 3° risultato utile consecutivo (2 pareggi e questa vittoria) che li porta a quota 22 punti al 16° posto insieme alla coppia Almeria (17°) e Cadice ora al 18° posto. Per il Valencia (ora penultimo) invece prosegue la crisi con il 5° ko consecutivo. LEGGI TUTTO

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    Neymar, infortunio shock: la caviglia si gira, fuori in barella

    TORINO – Altro terribile infortunio per Neymar. Come già è successo più volte nella sua carriera, ancora una volta il brasiliano è stato portato fuori dal campo in barella. Era il 6′ del secondo tempo della partita di Ligue 1 con il Lille, quando l’attaccante del Psg è rimasto coinvolto in uno scontro di gioco. Neymar con un gol e un assist stava guidando la squadra, che in quel momento era in vantaggio per 2-1, poi è arrivato questo terribile infortunio che lo ha costretto a uscire disperato, con la testa tra le mani. LEGGI TUTTO

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    Newcastle, in finale di Coppa di Lega toccherà a Karius: i tifosi temono il peggio

    TORINO – Un’altra finale all’orizzonte. E inevitabilmente i pensieri vanno al 26 maggio 2018, a quel giorno che ha cambiato la carriera calcistica di Loris Karius. Le due papere commesse a Kiev, quando difendeva la porta del Liverpool nell’epilogo della Champions League, regalarono di fatto al Real Madrid quel trofeo e spinsero i Reds a muoversi con forza sul mercato per acquistare un portiere, che venne individuato in Alisson Becker. Adesso il portiere tedesco (che non gioca una partita ufficiale dal febbraio 2021) avrà però un’altra occasione, nella finale di Carabao Cup a Wembley in programma domenica prossima con il Manchester United. LEGGI TUTTO

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    Così Conte onora il motto del Tottenham

    Audere est facere, osare è fare: è il motto del Tottenham Hotspur Football Club che Antonio Conte, 53 anni, onora a tal punto da avere rischiato veramente grosso. Operato il 1° febbraio per un problema alla cistifellea, diagnosticato dai medici del club e messi in allarme dai forti dolori addominali accusati dal tecnico. L’uomo dei 102 punti record con la Juve e dell’ultimo scudetto interista sarebbe dovuto rimanere a riposo  per quindici giorni. Macché. Il 5 febbraio ha saltato la partita con il City (1-0 per il Tottenham), poi, però, non c’è l’ha fatta più a rimanere a guardare.  Così, ha sfidato lo stop prescritto dai medici: l’11 febbraio era in panchina a Leicester (4-1 per le Foxes) e il 14 febbraio si è presentato a San Siro per la partita di Champions League persa con il Milan. Però, a San Siro lo si era visto subito: Conte non era lui. Non era il solito carissimo, tarantolato, incontenibile uomo in più della sua squadra, aduso correre, saltare, urlare lungo la linea del campo, esondando dall’area tecnica per dare la carica  ai giocatori. Il volto tirato, l’espressione sofferente, Antonio ha tenuto duro, ma l’indomani si è dovuto fermare. Molto a malincuore. LEGGI TUTTO