Benfica, il mercato sostenibile: 740 milioni di idee
Virtuoso, ma questa volta anche un po’ arrabbiato. Non si può proprio dire che il Benfica sia un club permaloso. La società “Encarnada” non solo è cosciente di rappresentare un trampolino di lancio (probabilmente il migliore sulla piazza) per i campioni del futuro, ma è anche contento di esserlo, al punto da averne fatto la sua principale via di sostentamento. La tanto invocata sostenibilità, all’ombra del Da Luz, è stata raggiunta proprio grazie alle maxi operazioni nelle quali gli abili dirigenti lusitani si sono specializzati. Se prendiamo in considerazione gli ultimi dieci anni, infatti, il Benfica ha incassato grazie alle cessioni eccellenti dei suoi campioni in fieri la bellezza di 1,3 miliardi di euro che al netto dei 560 milioni investiti, a sua volta, sul mercato danno un beneficio pari a 740 milioni, spicciolo più, spicciolo meno. Questo non ha impedito al club più vincente della storia della Primeira Liga portoghese di conquistare cinque degli ultimi nove campionati che, salvo imprevisti, dovrebbero diventare 6 su 10 la prossima primavera. La squadra di Roger Schmidt, però, oltre ad aver già scavato un solco importante in classifica, ha anche dimostrato sul campo di essere nettamente superiore alle proprie avversarie. Prova ne sia il primo posto conquistato nella fase a gironi della Champions League, nonostante il giorno del sorteggio, la presenza nel suo stesso gruppo di Paris Saint Germain e Juventus, aveva indotto a pensare che, nel migliore dei casi, i ragazzi in rosso avrebbero fatto la bella figura propria dei terzi incomodi. LEGGI TUTTO