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    Champions League 2023-2024, il calendario della fase a gironi

    Sarà il Milan ad aprire la competizione martedì 19 settembre alle ore 18:45 contro il Newcastle dell’ex Tonali. Subito a seguire la Lazio che ospiterà in casa l’Atletico Madrid. Esordio in trasferta – mercoledì 20 – per Napoli e Inter: la prima contro il Braga, la seconda contro la Real Sociedad. Il calendario giornata per giornata fino al 13 dicembre LEGGI TUTTO

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    Calendario Milan in Champions League: le avversarie del girone F

    le avversarie
    Tonali&Donnarumma: Milan, è il girone dei ritorni

    Sarà il girone dei ritorni, da Tonali a Donnarumma. Due sono le squadre degli sceicchi, il Qatar (del Psg) e il fondo dell’Arabia Saudita (del Newcastle). Cessioni importanti in estate: via Messi, Neymar e Ramos per i parigini, via Bellingham nel Dortmund. Curiosità: i rossoneri non sfidano il Borussia dal 2002-03, che è anche l’anno dell’ultima apparizione in Champions nel Newcastle. Quella stagione la coppa la sollevò il Milan di Ancelotti
    TUTTI I GIRONI DEL SORTEGGIO

    PSG, DORTMUND E NEWCASTLE… TUTTE DA “STUDIARE” SU SKY NEL WEEKEND!

    Ecco le avversarie del Milan nel gruppo F della Champions League 2023-24
    Tutte in campo su Sky dal venerdì alla domenica, tra Bundes, Premier e Ligue 1
    Iniziamo a conoscerle meglio…

    PSG: LA FORMAZIONE TIPO

    4-3-3: Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Skriniar, L. Hernandez; Zaire-Emery, Ugarte, Vitinha; Dembélé, G. Ramos, Mbappé. All. Luis Enrique

    Via Messi e anche Neymar: Mbappé è rimasto e accoglie nel tridente l’hat-trick ai Mondiali Ramos e Dembélé (ex del Dortmund e nuovo colpo dal Barça). Due ex Inter in difesa, il grande ex Donnarumma e il fratello di Theo sulla fascia sinistra. L’equilibratore Ugarte è il colpo record dell’estate (60 mln), occhio anche al talentino cresciuto in casa Zaire-Emery. 

    PSG, L’ALLENATORE: LUIS ENRIQUE

    È arrivato nell’estate del 2023 dopo i tanti anni (dal 2018) da Ct della Spagna, con cui però non è riuscito a vincere. È uno degli allenatori con una Champions in bacheca, quella vinta (insieme al triplete) col Barcellona di Messi nel 2015. Filosofia di gioco chiarissima improntata alla qualità (come ha confermato il mercato, quest’anno senza puntare alle stelle). Sostituisce Galtier.  LEGGI TUTTO

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    Sorteggi Champions League: i gironi di Napoli, Inter, Milan e Lazio

    – Il Napoli non ha vinto nessuno dei quattro precedenti contro il Real Madrid in competizioni europee (1N, 3P): un pareggio interno (1-1) e una sconfitta esterna (2-0) nel primo turno della Coppa Campioni 1987/88 e due sconfitte (entrambe per 3-1) negli ottavi di finale della Champions League 2016/17.

    – Il Napoli ha vinto solo due degli otto confronti contro squadre spagnole in Coppa dei Campioni/Champions League (2N, 4P), entrambe contro il Villarreal nella fase a gironi della Champions League 2011/12 (due successi per 2-0).

    – Primo incontro tra Napoli e Sporting Braga in competizioni europee: in generale, gli Azzurri ha perso solo due delle 12 sfide contro squadre portoghesi in Europa (6V, 4N), entrambe in Coppa UEFA/Europa League (2-0 in trasferta v Benfica nel 2008/09 e 0-1 fuori casa v Porto nel 2013/14).

    – Primo confronto tra Napoli e Union Berlino in Europa: la squadra partenopea è rimasta imbattuta in cinque delle ultime sei occasioni in cui ha incrociato una squadra tedesca in competizioni europee (4V, 1N), comprese le ultime due in Champions League della passata stagione, quando eliminò l’Eintracht Francoforte agli ottavi di finale con un punteggio complessivo di 5-0.

    – Il Napoli è una delle squadre contro cui Leonardo Bonucci ha perso più incontri in Serie A: otto sconfitte in 22 partite contro la formazione partenopea nel massimo campionato italiano (4N). Carlo Ancelotti – che ha allenato il Napoli tra il 2018 e il 2019 – non ha mai affrontato gli Azzurri da allenatore in Champions League: in Serie A vanta invece 10 precedenti contro i campani, con sette vittorie, un pareggio e due sconfitte. LEGGI TUTTO

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    Maxi recuperi, Collina replica a Boban: “Nessun pericolo per la salute dei calciatori”

    Se non è uno scontro Fifa-Uefa, di certo non è nemmeno uno scambio di cortesie. Le parole di Zvonimir Boban, capo del calcio Uefa, sui cosiddetti “maxi-recuperi”, sono arrivate in tempo reale a Zurigo e alle orecchie di Pierluigi Collina, responsabile della Commissione Arbitrale Fifa e membro dell’Ifab. Riferendosi in particolare alla Premier League, Boban ha definito “una tragedia per la salute dei giocatori aggiungere alle partite 12, 13 o 14 minuti”. “Sono quasi 500 minuti in più a stagione – ha detto Boban – sei partite in Champions”, promettendo che “non ci saranno maxi-recuperi e verranno osservate le consuete linee guida”. Una presa di posizione piuttosto sorprendente, se si considera anche che il responsabile degli arbitri Uefa Roberto Rosetti si era semplicemente limitato – nel briefing tenutosi a Montecarlo in occasione dei sorteggi di Champions – a sottolineare che più dei minuti di recupero sarebbe importante limitare e sanzionare le perdite di tempo. 

    La risposta di Collina: “Arbitri applichino regole”
    Poche ore dopo le parole di Boban è arrivata appunto la risposta di Collina, che ha dettato alla stampa parlole che suonano come una chiara replica all’ex fuoriclasse croato.  “Per molto tempo – spiega Collina – tifosi, giocatori, allenatori, club, organizzatori di competizioni e media hanno sottolineato l’esiguità del tempo effettivo di gioco nelle partite di calcio. È stato chiesto alla FIFA e all’IFAB di occuparsi di questo problema e dopo un processo di consultazione a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le Confederazioni, compresa la UEFA, l’IFAB ha raccomandato agli arbitri di calcolare il tempo di recupero in modo più accurato, applicando i criteri stabiliti dalle Regole del gioco”.  “Questa raccomandazione – prosegue Collina – non riguarda l’aggiunta di minuti, ma la compensazione del tempo non giocato, e solo in circostanze specifiche. Se una partita non ha perdite di tempo significative non c’è bisogno di aggiungere altro recupero. I calci di rinvio, i calci d’angolo e le rimesse laterali fanno parte della partita e il tempo impiegato per la loro esecuzione non deve essere recuperato. Calcolare in maniera accurata il tempo di recupero – qui la risposta a Boban è evidente – non influisce negativamente sulla salute dei giocatori, perchè semplicemente compensa il tempo che è stato perso, senza aggiungerne”. “La raccomandazione data agli arbitri in Qatar – prosegue Collina – ha portato a un tempo di recupero medio di 10’30” per partita, non molto di più degli 8′ già concessi in precedenza in molti campionati.  Vorrei elogiare gli arbitri che hanno applicato correttamente quanto raccomandato dall’IFAB, anche nelle competizioni UEFA. E’  interessante notare che nelle partite di playoff recentemente disputate, la media del tempo di recupero concesso è stata di 10′ in Champions League, 9’12” in Europa League e 10’08” in Conference League, assolutamente in linea con quanto visto in tutto il mondo”. “Capisco – conclude Collina – che qualsiasi cambiamento delle Regole del Gioco, o semplicemente della loro interpretazione, come in questo caso, possa essere visto con scetticismo da alcuni ma, come nel caso dell’introduzione del VAR, quando i cambiamenti sono in difesa del calcio, finiscono per essere accettati”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, le avversarie del girone C di Champions League

    20/28

    UNION BERLINO: LA FORMAZIONE TIPO

    (3-5-2): Ronnow; Doekhi, Knoche, Leite; Juranovic, Laidouni, Kral, Aaronson, Gosens; Behrens, Fofana. All. Fischer

    Aspettando l’ufficialità di Leonardo Bonucci, attualmente sono indisponibili i centrocampisti Rani Khedira (fratello di Sami), Haberer e Schafer. Chi vede il ritorno in campo è Becker, attaccante del Suriname e uomo dai gol pesanti. In mezzo è arrivato anche Tousart, new entry come la punta Volland. E il 32enne Behrens potrebbe scalare le gerarchie: 4 gol nei primi 180′ in Bundes! LEGGI TUTTO

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    Lazio, le avversarie del girone E di Champions League

    Inseriti nella terza fascia a Montecarlo, i biancocelesti pescano l’Atletico Madrid dell’ex Simeone nel gruppo E. Gli spagnoli restano una squadra esperta nella competizione e da temere. C’è anche il Feyenoord campione d’Olanda, già affrontato l’anno scorso quando determinò l’eliminazione dall’Europa League. Completa il quadro il Celtic, dove è tornato Rodgers. Conosciamo meglio le avversarie
    CHAMPIONS, TUTTI I GIRONI LEGGI TUTTO

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    Milan, le avversarie del girone F di Champions League

    11/29

    BORUSSIA DORTMUND: LA FORMAZIONE TIPO

    4-2-3-1: Kobel; Wolf, Hummels, Schlotterbeck, Bensebaini; Sabitzer, Can; Malen, Reus, Adeyemi; Haller. All. Terzic

    Bellingham, la star, ha salutato per firmare col Real: al suo posto è arrivato Sabitzer dal Bayern. Reus immancabile nei big match, ma attenzione anche Nmecha arrivato dal mercato. In attacco c’è Haller, ma è in arrivo anche Fullkrug.  LEGGI TUTTO

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    Champions, cosa cambia nel regolamento dal 2024: possibili 5 squadre italiane

    Se tre mesi fa la Roma avesse vinto la sua finale di Europa League contro il Siviglia, oggi le italiane sorteggiate per i gironi di Champions sarebbero state non quattro ma cinque: il numero massimo consentito per ogni paese dall’Uefa secondo il regolamento attuale. Ma il format dalla prossima stagione cambierà e l’Italia potrebbe comunque avere 5 squadre al via, a prescindere dall’eventuale futura vittoria italiana dell’Europa League di questa stagione (al momento, l’unico modo per far salire da 4 a 5 il numero delle partecipanti della Serie A alla Champions). Vediamo dunque in concreto come questa eventualità può realizzarsi la prossima stagione.

    Champions 2024/2025, il nuovo format
    L’edizione di questa Champions sarà l’ultima con il vecchio format: dal 2024/2025 si cambia e le principali novità saranno queste:

    36 squadre al via (al posto delle attuali 32);
    Niente più otto gironi da quattro squadre ciascuno ma un unico girone;
    Per ogni partecipante 8 partite garantite: 4 in casa e 4 fuori, non più solo 6 in totale dunque;
    Ogni squadra viene sorteggiata per giocare contro otto squadre diverse, niente più doppio confronto classico insomma;
    La nuova prima fase a gironi terminerà a gennaio e non più a dicembre;
    Niente più passaggi in Europa League per le terze non qualificate;

    Champions 24/25, quali saranno le 4 squadre in più
    Con il nuovo format, dunque, le squadre qualificate saranno 36 e non 32: come vengono assegnati questi 4 posti aggiuntivi?

    1 posto viene assegnato alla federazione che si classificherà al quinto posto nel ranking per nazioni;
    1 posto viene assegnato con i playoff delle squadre vincitrici dei campionato delle federazioni non al top nel ranking;
    2 posti vengono assegnati a quelle federazioni con il miglior punteggio collettivo nell’ultima annata sportiva;

    Nuova Champions, quante italiane possono qualificarsi
    Di norma, le squadre italiane che si qualificheranno alla nuova Champions saranno sempre le prime quattro classificate al termine della Serie A, con l’aggiunta di una eventuale quinta partecipante nel caso in cui una squadra italiana (che non si sia però guadagnata il posto in Champions tramite il posizionamento in campionato) vinca l’Europa League. Ma l’Italia può vedere crescere il numero delle sue squadre in Champions grazie al nuovo format che aumenta le partecipanti da 32 a 36:

    uno di questi quattro posti “extra” può essere assegnato all’Italia, nel caso in cui la nostra federazione risultasse alla fine quella capace di ottenere il primo o il secondo punteggio collettivo nell’ultima annata giocata, che nel caso specifico sarà quella che sta per iniziare, cioè il 2023/2024;
    se, insomma, nella Champions di quest’anno Napoli, Lazio, Inter, Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina saranno così brave da far risultare l’Italia la federazione prima o seconda nei punteggi collettivi, alla prossima Champions la Serie A avrà un posto in più: il quinto;

    Troppo difficile, dite? Certo, ma tenete presente che la scorsa stagione, cioè nel 2022/2023, grazie ai percorsi virtuosi di Inter, Roma e Fiorentina (che arrivarono in finale), l’Italia chiuse al secondo posto di questa classifica. E quindi con il nuovo format, questo risultato collettivo avrebbe significato cinque squadre italiane al via nella prossima Champions. Ripetersi anche quest’anno, per il calcio italiano, sarebbe ancora più fondamentale. LEGGI TUTTO