Uno speciale piano di rimborso per i tifosi maggiormente colpiti da disagi durante l’accesso allo Stade de France per la finale di Champions Liverpool-Real del 28 maggio scorso. Le foto simbolo del caos di quel giorno erano diverse: quelle di alcuni tifosi che scavalcavano le recinzioni entrando così all’interno del perimetro dello stadio, quelli bloccati fuori dai cancelli che mostrava all’obiettivo dei fotografi il regolare biglietto e i gas lacrimogeni. A distanza di diversi mesi la Uefa ha annunciato un rimborso “per tutti i tifosi con biglietti per i gate A, B, C, X, Y e Z dove sono state segnalate le circostanze più difficili”. Inoltre, “tutti i tifosi che, secondo i dati di controllo degli accessi, non sono entrati nello stadio prima delle 21 (orario di calcio d’inizio originariamente previsto), o che non sono stati in grado di entrare avranno diritto a un rimborso”. Questo “schema speciale” copre tutti i biglietti assegnati al Liverpool per la finale, ovvero 19.618″. Ma anche “i rimborsi ai tifosi del Real Madrid che soddisfano i criteri verranno elaborati in base alle richieste”. Stesso discorso per i tifosi neutrali.
La ricostruzione
L’inizio della partita, in programma per le 21, era stato posticipato di oltre mezz’ora, causa i disordini fuori dallo Stade de France. Diversi i motivi dei disagi: alcuni tifosi avevano provato a entrare senza biglietto, prima forzando un prefiltraggio intorno all’impianto e poi scavalcando le recinzioni. L’Uefa, che aveva rilasciato un comunicato ufficiale poche ore dopo il caos, aveva fatto sapere come i “tornelli nel settore del Liverpool erano bloccati da migliaia di tifosi che avevano acquistato biglietti falsi e che, conseguentemente, non funzionavano”. L’accumulo di persone, per questi motivi, aveva causato disordini sedati dalla polizia con gas lacrimogeni. Mentre altri tifosi dei reds, regolarmente muniti di biglietto, restavano bloccati all’esterno delle recinzioni, mostrando il tagliando alle telecamere. LEGGI TUTTO