Il tedesco alla Gazzetta dello Sport ha parlato della sfida di Anfield: “C’è sempre una possibilità, l’Inter non ha nulla da perdere ed è nella miglior condizione per provarci. Se chiudo gli occhi ricordo ancora San Siro quando segnai il gol contro l’Aston Villa, lì c’era Trapattoni che aveva un po’ la stessa carica di Klopp. Lautaro e Dzeko formano una grande coppia, Barella mi ricorda Matthaeus”
Ribaltare uno 0-2 non è mai semplice, soprattutto l’avversario è il Liverpool e il teatro della sfida di ritorno è Anfield. C’è però un ex calciatore dell’Inter che diede il via con un suo gol alla rimonta contro un’altra inglese nei sedicesimi di Coppa UEFA 1990/1991: è Jurgen Klinsmann, che rimontò a San Siro con i nerazzurri il 2-0 dell’andata subito dall’Aston Villa. L’ex giocatore tedesco ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ dove ha parlato della stagione dell’Inter, di un paragone tra Barella e Matthaeus, ma soprattutto della sfida di Anfield di questa sera: “C’è sempre possibilità, in 90’ succedono cose inimmaginabili. Anche se il Liverpool è eccezionale, è fatto di uomini. E l’Inter è nella migliore condizione per provarci: non ha nulla da perdere. Magari segna nel primo tempo, cresce la fiducia e poi chissà…”.
“L’energia di Klopp è simile a quella di Trapattoni”
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Il match d’andata a San Siro è stato ben giocato dall’Inter, che ha però sciupato qualche occasione ed è poi stata punita da una grande squadra quale è il Liverpool: “Quella partita ci ha insegnato che vinci con i dettagli: all’Inter è mancato solo il gol. Anche se l’Inter dovesse essere eliminata, la differenza la farebbe il ‘come’. Il modo in cui affronti il Liverpool segnerà anche il finale di stagione: serve una partita da leoni, coraggiosa, che dia entusiasmo per battere le avversarie in Serie A”. Di entusiasmo ne ha creato tanto lui in quella partita di Coppa UEFA, segnando la rete dell’1-0 in quella che fu poi una rimonta storica dell’Inter: “Se chiudo gli occhi, vedo ancora San Siro pieno di cartoncini nella coreografia. Io ho segnato cadendo dopo una battaglia coi centrali, poi gol di Berti e Bianchi. Ricordo l’energia di Trapattoni, che sapeva parlare al cuore, ti faceva credere di essere speciale: alla fine vincemmo la Coppa. Da questo punto di vista è molto simile a Klopp, ma anche Inzaghi ha tanta passione ed entusiasmo”.
“Barella? Mi ricorda davvero Lothar Matthaeus”
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Klinsmann ha parlato anche dell’attuale campionato di Serie A, probabilmente uno dei più incerti degli ultimi anni: “Divertente dopo tanto tempo! Può succedere di tutto, non è solo un testa a testa tra le milanesi perché il Napoli è lì e la Juve zitta zitta risale. Soffermandoci sull’Inter: è normale avere momenti duri, anche lunghi, ma è tornata in sé. Aver perso Lukaku e Hakimi non poteva non lasciare un segno. Anche se Dzeko e Dumfries stanno facendo bene”. Infine, anche un giudizio sulla coppia nerazzurra formata da Lautaro Martinez e Dzeko, ma soprattutto parole di apprezzamento nei confronti di Nicolò Barella, paragonato a un ex compagno all’Inter e in nazionale tedesca: “Innanzitutto, sono una coppia e non è banale: non sopporto la moda di giocare con una punta. Io a Milano avevo accanto Serena, a Monaco Rizzitelli, al Tottenham Sheringham, in nazionale Voeller: non c’è niente di più affascinante di due attaccanti che si sacrificano l’uno per l’altro. Dzeko e Lautaro sono una vera coppia: la compatibilità si trova giocando”, spiega Klinsmann. “Chi mi somiglia? Sono un mix tra i due. A proposito di paragoni, questo Barella così completo e vitale mi ricorda davvero Lothar Matthaeus: so che è un gran complimento per lui, ma se lo merita. Se devo trovargli un difetto, direi che a volte il ragazzo fa troppo: rallentare ogni tanto può aiutare”.
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