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    Liverpool-Inter, curiosità e statistiche sugli ottavi di Champions League

    Nerazzurri a caccia dell’impresa contro i Reds dopo aver perso 0-2 a San Siro: sarà la terza volta ad Anfield per i nerazzurri, sempre sconfitti nei due precedenti. Tutte le informazioni, le statistiche e le curiosità sul match che garantirà un posto nei quarti di finale del torneo

    Come arrivano al match Liverpool e Inter
    L’Inter, dopo la sconfitta per 0-2 nel match di andata, arriva alla sfida di Anfield dopo la vittoria casalinga contro la Salernitana in campionato: 5-0 per i nerazzurri che però non segnavano da quattro partite consecutive in tutte le competizioni. Di contro, la formaziona nerazzurra mantiene la porta inviolata da tre partite (Genoa e Salernitana in Serie A, Milan in Coppa Italia). Tutti a disposizione per Simone Inzaghi, eccetto Nicolò Barella che dovrà scontare il secondo turno di squalifica. Il Liverpool arriva da sette vittorie consecutive in Premier League e si trova al secondo posto alle spalle del Manchester City e con il  miglior attacco del campionato (71 gol fatti, 43 a opera del tridente Salah, Manè e Jota).

    Liverpool-Inter, le statistiche del match

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    Liverpool-Inter, arbitra lo spagnolo Lahoz

    Tra Liverpool e Inter sarà la sesta sfida totale tra Coppa dei Campioni e Champions League: in cinque ha vinto il Liverpool, mentre solo nella semifinale di ritorno nel 1964/65 l’Inter è riuscita a vincere l’incontro (3-0). Da quando la competizione si chiama Champions League, il Liverpool ha vinto tre partite su tre senza mai subire gol (2-0 e 1-0 nel 2007/08, 2-0 nella gara d’andata di questa stagione) e tutte e tre le sfide sono state negli ottavi di finale della competizione. Per l’Inter sarà la terza volta ad Anfield nella storia, ma nelle prime due ha sempre perso con due gol di scarto (1-3 nelle semifinali del 1965 e 0- 2 negli ottavi di finale del 2008). Inghilterra che non porta sicuramente fortuna ai nerazzurri, che nelle ultime cinque trasferte contro squadre inglesi ne hanno perse 4: l’unica vittoria risale agli ottavi di finale del 2009/10 a Stamford Bridge per 0-1 (con gol di Eto’o), anno in cui poi l’Inter vinse la competizione. L’avversario non è sicuramente dei più semplici, considerando che il Liverpool ha vinto tutte e sette le partite di questa Champions League e – escluse le qualificazioni – potrebbe diventare la terza squadra nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League a vincere le prime otto partite in un’unica edizione della torneo (dopo il Barcellona nel 2002/03 e il Bayern Monaco nel 2019/20).

    Le statistiche individuali

    Mohamed Salah ha segnato otto gol in sette presenze in questa Champions League con il Liverpool, meglio ha fatto solo nel torneo 2017/18 (10). L’egiziano ha una media di un gol ogni 69 minuti in questa competizione, suo miglior rapporto in una singola stagione di Champions League.
    L’attaccante dell’Inter Edin Dzeko ha segnato in tre delle ultime quattro partite da titolare ad Anfield in tutte le competizioni, comprese le due più recenti. Il bosniaco non ha però vinto in nessuna di queste tre gare, pareggiando 2-2 nel 2012, perdendo 1-2 nel 2015 con il Manchester City e perdendo 2-5 con la Roma nel 2018.
    Sadio Mané potrebbe collezionare contro l’Inter la sua 50ᵃ presenza in Champions League con il Liverpool (ora è a 49). Nel caso scendesse in campo, diventerebbe il sesto giocatore a raggiungere questo traguardo per il club (dopo Carragher, Gerrard, Riise, Hyypiä e Salah), nonché il primo giocatore senegalese a raggiungere quota 50 presenze in Champions League.

    Liverpool-Inter: come seguire la partita
    Segui live la partita di Champions League Liverpool su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 ,Sky Sport 4K e Now oppure attraverso il liveblog di skysport.it.
    Le probabili formazioni, tutte le news per arrivare preparato al meglio al match e tutti gli aggiornamenti in diretta live dell’incontro che si giocherà martedì 8 marzo 2022 alle ore 21:00
    In attesa della partita puoi scoprire il mondo dedicato a Liverpool e Inter su skysport.it.

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    Riepilogo partita: date e orari
    Partita: Liverpool-InterCompetizione: Champions LeagueData: martedì 8 marzo 2022Orario calcio d’inizio: 21:00

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    Champions League, partite e curiosità sul ritorno degli ottavi

    Si parte con il ritorno degli ottavi di finale. Martedì 8 marzo tocca all’Inter, impegnata ad Anfield con il Liverpool, mentre il Bayern Monaco ospita il Salisburgo. Mercoledì 9 Real Madrid-Paris Saint Germain e Manchester City-Sporting Lisbona. Tutte le curiosità e le statistiche delle gare di Champions League

    Bayern Monaco-Salisburgo, martedì 8 marzo, ore 21:00
    All’Allianz Arena il Bayern Monaco ospita il Salisburgo dopo il pareggio per 1-1 dell’andata. La squadra tedesca ha superato cinque delle precedenti sette gare a eliminazione diretta in Champions League in cui ha pareggiato fuori casa all’andata. Il Bayern Monaco ha vinto tutte le cinque gare in competizioni europee in cui ha ospitato un’avversaria austriaca: la più recente proprio contro il Salisburgo nel novembre 2020 (3-1 per i bavaresi nella fase a gironi). Il Salisburgo potrebbe diventare la prima squadra austriaca a superare gli ottavi di finale di Coppa dei Campioni/Champions League dall’Austria Vienna nella stagione 1984/85. Dopo il gol di Chukwubuike Adamu all’andata, il Salisburgo conta quattro marcatori diversi di età pari o inferiore a 21 anni in questa Champions League (anche Adeyemi, Okafor e Sucic). Solo il Lione nel 2004/05 ne ha avuti cinque diversi in una singola edizione del torneo (Bergougnoux, Berthod, Idangar, Nilmar ed Essien). 

    Liverpool-Inter, martedì 8 marzo, ore 21:00

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    Liverpool-Inter, arbitra lo spagnolo Lahoz

    Terza trasferta per l’Inter contro il Liverpool in una competizione europea: i nerazzurri hanno perso le due sfide precedenti, entrambe nella fase a eliminazione diretta di Coppa dei Campioni/Champions League (3-1 nelle semifinali del 1965 e 2-0 negli ottavi di finale del 2008). Dopo il risultato dell’andata, le statistiche dicono che solo una squadra nella storia della Champions League ha passato il turno dopo aver perso l’andata in casa con due o più gol al passivo: il Manchester United, negli ottavi di finale del 2018/19 contro il PSG (0 -2 in casa, 3-1 in trasferta). I nerazzurri hanno perso quattro delle ultime cinque trasferte contro squadre inglesi in Champions League: l’unica vittoria è quella per 1-0 contro Chelsea negli ottavi di finale nel 2009/10, stagione in cui ha vinto il trofeo. Il Liverpool ha vinto tutte le sette partite di questa Champions League: escluse le qualificazioni, la squadra di Klopp potrebbe diventare la terza squadra nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League a vincere le prime otto partite in un’unica edizione del torneo (dopo il Barcellona nel 2002/03 e il Bayern Monaco nel 2019/20). 

    Manchester City-Sporting Lisbona, mercoledì 9 marzo, ore 21:00
    Il Manchester City ha vinto la gara d’andata in Portogallo per 5-0: questa è la vittoria realizzata fuori casa con lo scarto più ampio nella fase a eliminazione diretta nella storia della Champions League. Il passivo più ampio ribaltato è di quattro reti (Paris Saint-Germain 4-0, Barcellona 6-1 nel 2016/17). Lo Sporting Lisbona non ha vinto nessuna delle ultime sette gare giocate in casa di squadre inglesi nelle competizioni europee (2N, 5P). Pep Guardiola ha vinto 14 dei 21 incontri disputati con il Manchester City nella fase a eliminazione diretta della Champions League (67%), percentuale più alta di quella ottenuta in 26 partite con il Barcellona in questa fase della competizione (54%). Riyad Mahrez ha segnato sei gol in Champions League nel 2021/22: qualora segnasse nuovamente, stabilirebbe il record realizzativo in una singola edizione della competizione per un giocatore del Manchester City. 

    Real Madrid-Paris Saint-Germain, mercoledì 9 marzo, ore 21:00
    Il Real Madrid è stato eliminato in nove degli ultimi dieci turni a eliminazione diretta in Champions League dopo aver perso l’andata. La squadra di Carlo Ancelotti ha perso solo una delle precedenti cinque gare interne contro il Paris Saint-Germain nelle competizioni europee (0-1 in Coppa delle Coppe nel 1993/94). La squadra francese, invece, ha vinto solo una delle ultime otto gare esterne di Champions League contro formazioni spagnole (2N, 5P). L’unica vittoria è arrivata nell’ultima trasferta disputata nella competizione, battendo il Barcellona per 4-1 al Camp Nou negli ottavi di finale della scorsa edizione. Sfida all’insegna degli attaccanti Benzema e Mbappè. Il centravanti dei Blancos ha segnato 12 gol con il Real Madrid nelle ultime 11 partite casalinghe di UEFA Champions League. Kylian Mbappé, invece, è stato direttamente coinvolto in 18 gol nelle ultime 13 gare giocate in Champions League con il Psg, segnando 13 gol e fornendo cinque assist. Lionel Messi non è riuscito a segnare negli ultimi 695 minuti contro il Real Madrid in tutte le competizioni, dalla rete realizzata con la maglia del Barcellona nel maggio 2018. Il rigore falito contro i Blancos all’andata è stato il quinto rigore sbagliato dall’argentino in Champions League. 

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    Champions 2022, gli arbitri degli ottavi di ritorno: Lahoz per Liverpool-Inter

    Sarà Antonio Mateu Lahoz l’arbitro di Liverpool-Inter, gara valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma ad Anfield martedì 8 marzo alle 21. Il direttore di gara spagnolo sarà coadiuvato da soli connazionali: Pau Cebrian Devis e Roberto del Palomar saranno gli assistenti, Ricardo de Burgos il quarto uomo mentre al Var ci saranno Juan Martinez Munuera e Guillermo Cuadra Fernandez.

    Un solo precedente con l’Inter

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    Agente Lautaro: “Non andrà via dall’Inter”

    Classe ’77, insegnante di educazione fisica di professione, Lahoz è uno degli arbitri spagnoli più apprezzati in ambito internazionale e nella passata stagione è stato designato per dirigere la finale di Champions League tra Chelsea e Manchester City. Con l’Inter ha un solo precedente, non fortunato, che risale alla stagione 2012/13, in Europa League: Lahoz fu l’arbitro della gara di andata degli ottavi di finale contro il Tottenham, terminata 3-0 per gli Spurs. Al ritorno i nerazzurri sfiorarono l’impresa, portando gli inglesi ai supplementari e uscendo solo nell’extratime. Adesso proveranno la mission impossible, ribaltare il 2-0 dei Reds a San Siro. LEGGI TUTTO

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    Agnelli: “La Superlega non ha fallito, il calcio europeo ha bisogno di riforme”

    “La Superlega non è fallita”. Apre così il suo intervento durante il Business of Football Summit, evento organizzato dal Finalcial Times, Andrea Agnelli, presidente della Juventus. Il numero uno del club bianconero è tornato a parlare della competizione che qualche mese fa aveva fatto molto discutere nel mondo del calcio: “Non accetterò domande su Tebas. Ritengo che il calcio in Europa abbia un disperato bisogno di riforme, l’Uefa sapeva che come presidente della Juventus stavo lavorando a qualcosa di diverso”. Un qualcosa di diverso che è ovviamente riconducibile alla Superlega: “Si tratta di un lavoro collettivo di 12 squadre che hanno firmato un contratto di 120 pagine, che resta vincolante per 11 di quei club. Il compromesso non è più una scelta, abbiamo bisogno di cambiamenti più profondi. Quello che pensiamo è che la struttura del governo non sia adatta allo scopo, non penserei ai prodotti alternativi ma a come è gestito il settore”.

    “Tra cinque anni vedo la Juventus nella principale competizione europea”

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    Bonucci out almeno 7 giorni, ma si rivede Dybala

    Nell’evento di Londra Agnelli ha parlato anche del futuro prossimo della Juventus: “Se vedo il mio club giocare in Champions League tra 5 anni? Sicuramente lo vedrò impegnato nella principale competizione europea”. Successivamente il presidente bianconero parla dello scioglimento della Uefa: “Mi siederò e sosterrò una governance trasparente. Aspetterò che il Consiglio di Giustizia Europeo ci faccia sapere se l’attuale organismo sia idoneo allo scopo”.

    Ceferin: “Sono stanco di questo progetto non calcistico”

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    Ceferin: “Superlega? Ci riprovano con la guerra”

    Giovedì mattina anche il presidente della Uefa Alexander Ceferin, intervenuto nel medesimo evento di Agnelli, è tornato ad esprimere il suo punto di vista sulla Superlega: “Sono stanco di questo progetto non calcistico. La prima volta lo hanno lanciato nel mezzo della pandemia, ora durante una guerra: vivono in un mondo parallelo. Mentre noi ci preoccupiamo di salvare giocatori in questa situazione, loro vogliono rilanciare questo progetto”. In seguito Ceferin fa riferimento ad Agnelli: “I tifosi per loro sono dei consumatori. La cosa interessante è che criticano Uefa ed Eca ma uno di loro era il presidente di quest’ultima (Agnelli). Possono giocare le loro competizioni, non glielo vieta nessuno, ma se lo faranno non potranno più disputare le nostre”.  LEGGI TUTTO

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    Superlega, Ceferin attacca: “Hanno provato con la pandemia, ora lo fanno con la guerra”

    Nuovo duro attacco del presidente della Uefa Aleksander Ceferin contro la Superlega europea, definita un “progetto senza senso, non calcistico” promosso da club che “vivono in un universo parallelo”. L’intervento al ‘Business of Football Summit’, organizzato dal Financial Times a Londra. Nel pomeriggio la replica di Andrea Agnelli

    Il presidente della Uefa Alexander Ceferin è tornato a scagliarsi contro l’idea di Superlega europea portata avanti nei mesi scorsi da Real Madrid, Barcellona e Juventus. Lo ha fatto durante il ‘Business of Football Summit’, organizzato dal Financial Times a Londra raccogliendo le indiscrezioni su una riproposizione del progetto poi fermato dalla protesta dei tifosi

    Ceferin: “Superlega resta idea senza senso”
    “Non è calcio, ma parliamone comunque. Sono stanco di questo progetto non calcistico. La prima volta lo hanno lanciato nel mezzo della pandemia, ora durante la guerra: vivono in un mondo parallelo. Mentre noi lavoriamo per salvare giocatori in questa situazione, loro vogliono rilanciare questo progetto. Possono pagare chiunque per dire che è un bel progetto, ma resta una idea senza senso. Tra l’altro, uno dei dirigenti che ora è tornato a spingere per questo progetto mi ha chiamato per scusarsi, però ora comunque tira dritto”, le parole di Ceferin.

    L’attacco di Ceferin ad Agnelli 
    “Per loro i tifosi sono consumatori, per noi i tifosi sono tifosi. La cosa interessante, inoltre, è che criticano Uefa ed Eca, ma uno di loro era presidente dell’Eca (il riferimento è ad Andrea Agnelli, ndr) e una settimana prima del lancio della Superlega lodava il sistema presente. Possono giocare le loro competizioni, nessuno glielo vieta. Ma se vorranno giocare le loro competizioni, non potranno giocare le nostre. La nuova Champions è in stile Superlega? No, è qualcosa di completamente diverso. Ci sono cose ancora da chiarire, per questo la decisione finale non c’è ancora. Chiunque compari le due cose non è serio. Oggi abbiamo 32 squadre in Champions, ne avremo 36 ma dobbiamo ancora capire come aggiungere quattro posti. Ci saranno più posti per medie e piccole leghe. E non confronterei la situazione Superlega con quella con la Fifa, con la Fifa discutiamo ogni giorno. Il mondiale biennale è un progetto che nessuno vuole. Ne abbiamo discusso con Infantino e stiamo discutendo per altre opzioni, ma sono sicuro che troveremo soluzione”.

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    Ceferin: “Negli ultimi due anni situazioni impossibili da credere”
    Ceferin poi ha parlato della situazione in Ucraina. “Negli ultimi due anni calcio e Uefa hanno affrontato situazioni impossibili da credere. Partendo dalla pandemia, con lo spostamento degli Europei e una grande perdita finanziaria per l’Uefa, ma se non lo avessimo spostato ci sarebbe stata una enorme perdita in tutta Europa da oltre 2 miliardi. Durante la pandemia, ci sono state situazioni critiche ogni giorno, tra le positività nelle squadre e i tifosi che non potevano entrare negli stadi. Ad aprile 2021 poi la Superlega, poi concluse le discussioni su quel progetto non così smart, abbiamo dovuto fare i conti con gli Europei in 11 paesi durante pandemia. Poi il tema del Mondiale biennale e ora la guerra in Ucraina, la più terribile situazione che possa succedere, non riguarda calcio ma calcio è coinvolto. Non posso immaginare cos’altro possa succedere. Nessuno si aspettava sarebbe potuta arrivare guerra in Europa nei giorni nostri. Stiamo facendo cose che non comunichiamo. Sono stato al telefono per 48 ore con giocatori e allenatori per aiutarli ad uscire dall’Ucraina. Ho parlato con tutti i governi ma nessuno poteva garantire sicurezza. Insieme alla federcalcio ucraina e alle federcalcio vicine dovevamo farlo. È difficile spiegare quanto siano state dure queste conversazioni. È più grande del calcio e sono orgoglioso di quanto la famiglia del calcio stia facendo, alcune cose che facciamo non sono pubbliche ma continuiamo a farle. Difficile dire cosa succederà domani, ma questa follia deve finire al più presto. Quanto la Russia potrà rientrare nel calcio europeo? In questo momento è impossibile da dire. La nostra decisione era l’unica giusta, è arrivata all’unanimità da parte del Comitato Esecutivo, ma è impossibile da dire cosa succederà domani. Per ora, aspettiamo che arrivi la pace”.

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    Youth League, AZ Alkmaar-Juve 4-5 dopo i rigori: bianconeri ai quarti

    AZ ALKMAAR-JUVENTUS: 4-5 d.c.r. (0-0)

    AZ ALKMAAR (4-3-1-2): Westerveld; Van Aken, Goes, Dekker, Velthuis; Twisk, Schouten, Buurmeester; de Jong; Meerdink, Poku (73′ Koster). Allenatore: Sierksma.

    JUVENTUS (4-4-2): Senko; Savona, Nzouango, Muharemovic, Rouhi (60′ Omic); Mulazzi, Turicchia, Bonetti, Iling-Junior; Chibozo (87′ Strijdonck), Mbangula (66′ Hasa). Allenatore: Bonatti.

    Ammoniti: 44′ Meerdink (A), 69′ Omic (J)
    Espulsi: 80′ Omic (J)

    È un successo storico quello ottenuto dalla Juventus Under 19 negli ottavi di finale di Youth League. La formazione bianconera supera in trasferta l’AZ Alkmaar ai calci di rigore (0-0 il risultato dopo i tempi regolamentari) nella gara unica che metteva in palio la qualificazione e per la prima volta nella sua storia ottiene il pass per i quarti di finale della manifestazione. Decisivo nel 5-4 finale il calcio di rigore realizzato da Strijdonck, arrivato dopo la parata di Senko sul penalty olandese calciato da Schouten. Una vittoria, quella della squadra allenata da Andrea Bonatti, che il club ha celebrato sui social: “L’ Under 19 per la prima volta nella sua storia accede ai quarti di finale di Youth League! Avete fatto la storia, ragazzi”, si legge sul profilo Twitter della Primavera bianconera.

    Gara equilibrata, rigori decisivi
    Un primo tempo molto equilibrato e una ripresa con l’AZ che ha provato a far male in più occasioni alla Juve, brava però a non subire il colpo. I bianconeri sono subito pericolosi a inizio gara con  Mulazzi e al 25’ vanno vicini al vantaggio con Chibozo che però trova la grande risposta del portiere avversario. Sulla respinta Illing spreca da ottima posizione. Nell’AZ il più pericoloso è De Jong: un suo diagonale al 38’ esce di poco; gli olandesi trovano il vantaggio al 42’ con Poku ma la rete viene annullata per fuorigioco. Nella ripresa le due squadre partono forte con occasioni da una parte e dall’altra, ma è l’AZ ad andare a un passo dal gol al 67’ con Meerdink che però trova la strepitosa risposta del portiere della Juve Senko. Bianconeri che restano in dieci uomini all’80’ dopo il secondo giallo per Omic, entrato in campo da poco. Si va ai rigori. I bianconeri sono infallibili dal dischetto: 5 rigori su 5 messi a segno, l’ultimo realizzato da Strijdonck dopo la parata di Senko – grande protagonista tra i bianconeri – su Schouten. LEGGI TUTTO

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    Champions League 2022, la finale a Parigi anziché a San Pietroburgo

    L’invasione militare russa in Ucraina sta avendo, ovviamente, delle ripercussioni anche nel mondo del calcio. Gli ultimi avvenimenti hanno portato l’UEFA a spostare la sede della prossima finale di Champions League, inizialmente in programma a San Pietroburgo il prossimo 28 maggio. Non si giocherà più in Russia, bensì in Francia e precisamente allo Stade de France, situato nel sobborgo di Saint-Denis a Parigi. La sede iniziale a San Pietroburgo era stata scelta per disputare la gara più importante dell’anno a livello europeo in uno degli stadi costruiti per i Mondiali del 2018 e finanziato dal colosso energetico Gazprom, uno dei principali sponsor della competizione. Gli ultimi sviluppi, però, hanno convinto l’UEFA a optare per questo spostamento in Francia, paese che ospiterà la finale di Champions League per la prima volta dal 2006.

    L’annuncio ufficiale

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    De Zerbi: “Non siamo eroi, qui per fare calcio”

    Questo il comunicato divulgato dall’UEFA: “Il Comitato Esecutivo UEFA ha tenuto una riunione straordinaria a seguito dei gravi sviluppi della situazione della sicurezza in Europa. Il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso di trasferire la finale della UEFA Men’s Champions League 2021/22 da San Pietroburgo allo Stade de France di Saint-Denis. La partita si giocherà come inizialmente previsto sabato 28 maggio alle 21:00 CET. La UEFA desidera esprimere il proprio ringraziamento e apprezzamento al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per il suo sostegno personale e il suo impegno nel trasferire la partita più prestigiosa del calcio europeo per club in Francia in un momento di crisi senza precedenti. Insieme al governo francese, la UEFA sosterrà pienamente gli sforzi per garantire il soccorso ai calciatori e alle loro famiglie in Ucraina che affrontano terribili sofferenze umane, distruzione e sfollamento”. 

    Vietate le gare in Russia e Ucraina

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    Malinovskyi, gol per l’Ucraina: “No alla guerra”

    Lo spostamento della finale di Champions League non è l’unico provvedimento preso: “Nella riunione odierna, il Comitato Esecutivo UEFA ha anche deciso che i club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano nelle competizioni UEFA dovranno giocare le partite casalinghe in sedi neutrali fino a nuovo avviso. Il Comitato Esecutivo UEFA ha inoltre deciso di rimanere in attesa di convocare ulteriori riunioni straordinarie, su base regolare ove necessario, per rivalutare la situazione legale e adottare ulteriori decisioni se necessario”, conclude il comunicato. LEGGI TUTTO

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    La Finale di Champions non più in Russia? La Uefa convoca esecutivo d'urgenza

    Il presidente Uefa Ceferin ha convocato una riunione straordinaria del Comitato Esecutivo per questo venerdì alle 10. In Inghilterra sono sicuri che la finale di Champions in programmata il 28 maggio verrà tolta a San Pietroburgo e dichiarata sub iudice
    GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE NEWS LIVE

    La sede della finale Champions del prossimo 28 maggio non sarà di San Pietroburgo. Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, ha convocato per venerdì mattina alle 10 un Esecutivo straordinario della confederazione europea del calcio sulla crisi Russia-Ucraina, per “valutare la situazione” e prendere le “necessarie decisioni”.

    Media inglesi: sede finale 2022 sarà sub iudice
    Ci si attende una decisione forte da parte dell’Uefa, che ritiene necessario un cambio di sede della finale alla luce degli ultimi sviluppi. Tanto che i media britannici danno per scontata l’ipotesi (non confermata da Nyon) di sospendere la sede, senza nuova assegnazione, lasciandola sub iudice. 

    Boris Johnson: “Inconcepibile giocare lì”

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    Attacco russo, sospeso sport in Ucraina

    A sollevare il problema per primo era stato il premier britannico Boris Johnson, secondo cui “è inconcepibile” disputare un evento del genere in territorio russo: “Non ci sono chance che una Russia sempre più isolata possa ospitare una manifestazione calcistica”. Secondo quanto riportato da La Repubblica, alcuni europarlamentari avrebbero scritto direttamente al presidente Ceferin, chiedendo di cancellare la finale di Champions a San Pietroburgo. La Uefa, nei giorni scorsi, aveva fatto sapere che “non c’erano piani per cambiare la sede”. Poi, nella mattinata di oggi, ha comunicato a tutti i broadcaster che “sebbene la Uefa stia già esaminando i piani di emergenza, qualsiasi decisione di spostare l’evento verrà presa a tempo debito, se necessario”. Quindi la decisione di convocare d’urgenza il comitato esecutivo per venerdì.

    Confermate le gare di questo giovedì

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    De Zerbi: “Non siamo eroi, qui per fare calcio”

    Intanto, l’Uefa ha precisato che “tutte le partite previste per oggi sono confermate come da calendario”, in riferimento ai match di Europa League, per i quali lo Zenit di San Pietroburgo è impegnato a Siviglia contro il Betis.  

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