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    Sporting-Manchester City, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Ruben Amorim contro Pep Guardiola: è uno degli incroci previsti dal calendario degli ottavi di finale di Champions League. A Lisbona si sfidano lo Sporting CP e il Manchester City. Di fronte l’allenatore portoghese, che in patria è accostato a Mourinho, e quello che lo stesso Amorim ha definito alla vigilia “il miglior allenatore del mondo”. Il City ha strappato il pass per gli ottavi vincendo uno dei gironi più difficili di quest’edizione davanti a Paris Saint-Germain e Lipsia. Lo Sporting CP, invece, è arrivato secondo nel girone C, riuscendo nell’impresa di eliminare dalla competizione il Borussia Dortmund, arrivato al terzo posto davanti al Besiktas quarto in un raggruppamento vinto dall’Ajax. I portoghesi hanno ottenuto 9 punti, gli stessi dei tedeschi, ma hanno avuto la meglio grazie alla differenza reti negli scontri diretti: una vittoria a testa, ma risultato complessivo di 3-2 in favore della squadra di Amorim. Sporting e City si sono già affrontate in una competizione europea: è successo negli ottavi di finale dell’Europa League 2011/12. A superare il turno furono i portoghesi, premiati dalla regola dei gol in trasferta dopo la vittoria per 1-0 in casa e il ko per 3-2 in Inghilterra.

    Dove vedere Sporting CP-Manchester City in tv

    approfondimento

    Riparte la Champions: tutti gli MVP fin qui

    La gara tra Sporting CP e Manchester City, valida per l’andata degli ottavi di finale della Champions League 2021/2022, si gioca allo stadio José Alvalade di Lisbona martedì 15 febbraio con fischio d’inizio alle ore 21. Il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Football (satellite, digitale terrestre e internet) e Sky Sport 253 (satellite e internet). Disponibile su Sky Go. Telecronaca del match affidata a Nicola Roggero. A bordocampo Filippo Benincampi. Diretta Gol Paolo Ciarravano. LEGGI TUTTO

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    Psg-Real Madrid, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Riparte la Champions League e il programma degli ottavi di finale prevede anche l’incrocio tra due delle grandi pretendenti al titolo: al Parco dei Principi si sfidano Paris Saint-Germain e Real Madrid. Il Psg arriva alla sfida dopo aver chiuso al secondo posto il girone A con 11 punti, a una lunghezza dal Manchester City e davanti a Lipsia (7) e Club Brugge, ultimo a 4. Il Real Madrid ha vinto il suo girone di qualificazione, ottenendo 15 punti sui 18 a disposizione in sei gare. I blancos hanno perso solo in casa contro lo Sheriff Tiraspol, poi hanno vinto tutte le altre cinque gare chiudendo davanti all’Inter seconda. Queste due squadre si sono già affrontate 10 volte nella loro storia in competizioni europee. Il Real Madrid è in vantaggio, con 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Gli ultimi confronti risalgono alla Champions League 2019-2020, quando il Psg è riuscito a evitare la sconfitta nelle due gare disputate nella fase a gironi e conquistare un pareggio e una vittoria.

    Dove vedere Psg-Real Madrid in tv

    approfondimento

    Senza gol in trasferta come sarebbero finite?

    La gara tra Psg e Real Madrid, valida per l’andata degli ottavi di finale della Champions League 2021/2022, si gioca al Parco dei Principi di Parigi martedì 15 febbraio con fischio d’inizio alle ore 21. Il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Uno (satellite, digitale terrestre e internet), Sky Sport 252 (satellite e internet) e Sky Sport 4K. Disponibile su Sky Go, anche in HD, e in streaming su NOW. Telecronaca del match affidata ad Andrea Marinozzi, commento tecnico di Nando Orsi. A bordocampo Giorgia Cenni. Diretta Gol Federico Zancan. LEGGI TUTTO

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    Inter Liverpool, le chiavi tattiche degli ottavi di Champions League

    Cosa possono fare i nerazzurri per impensierire una delle squadre più letali del calcio europeo

    A distanza di dieci anni dall’eliminazione contro l’Olympique Marsiglia con Claudio Ranieri in panchina, l’Inter torna a giocare un ottavo di Champions League. Anche se le condizioni di partenza non sono ottimali – per via della caratura dell’avversario da una parte e delle assenze pesanti dall’altra – la squadra di Inzaghi deve provare a trasformare lo status da sfavorita in energia per complicare il cammino europeo Liverpool di Klopp, che in campionato è lontano 9 punti dal Manchester City e che quindi vede nella Champions League un obiettivo ormai primario.

    I “Reds”, però, a dispetto dello scarto in classifica, stanno disputando una stagione di alto livello e rimangono una delle squadre più temibili a livello offensivo (i 61 gol segnati in campionato sono a pari merito il miglior attacco della Premier con lo stesso City) nonché solide a livello difensivo nonostante un atteggiamento molto aggressivo, come da miglior tradizione di Klopp.

    Le possibilità offensive del Liverpool
    Nella partita giocata a fine dicembre contro il Tottenham disposto in non possesso con un 5-3-2 con atteggiamento attendista (proprio come probabilmente farà l’Inter), il Liverpool ha cercato di manipolare la struttura difensiva iniziando l’azione attraverso lo sfruttamento di un pattern che potrebbe essere ripetuto anche in questa occasione.

    Contro le due punte del Tottenham, Klopp ha iniziato tenendo basso uno dei due terzini insieme ai centrali per creare un tre contro due rispetto alle due punte di Conte, tentando così di attirare il pressing di una mezzala e liberare così la ricezione di uno dei suoi interni. Questo sviluppo è avvenuto principalmente a sinistra, con Robertson che rimaneva basso e Milner che si apriva, cercando quindi di attirare l’interno destro Ndombelé. Data l’estrema passività del Tottenham e la scarsa pressione portata da Son e Kane (con un atteggiamento che potrebbe ricordare quello di Dzeko e Lautaro) il Liverpool ha scelto di rinunciare al terzo uomo dietro, provando in maniera molto ambiziosa ad allargare entrambi i due centrali così da spingere in avanti entrambi i terzini e tenere le mezz’ali dentro il campo.

    Sebbene questa scelta fosse rischiosa in fase di transizione difensiva (e infatti ha portato diverse occasioni in ripartenza per la squadra di Conte), il Liverpool è riuscito a progredire più facilmente, perché il Tottenham continuava a uscire sull’esterno con la mezzala (come fa di solito l’Inter). Questo movimento creava uno spazio tra il corridoio interno e la corsia esterna che veniva attaccato dall’ala (Mané), l’interno (Milner) e il terzino (Robertson). Lo stesso gol del pareggio è arrivato proprio grazie a un movimento combinato dei tre, con Milner che si è abbassato attirando la mezzala, Robertson largo e alto che ha attirato l’esterno, e Mané che ha così potuto attaccare la profondità sul lancio di Robertson in isolamento contro il difensore centrale.

    Mané si accentra sfruttando lo spazio alle spalle dell’interno che pressa, per poi puntare la profondità. Robertson avanza e può verticalizzare, dopo aver a sua volta attirato l’esterno avversario e aumentato lo spazio da coprire per il centrale destro avversario.

    Quando però l’avversario decide di uscire a pressare il terzino con un esterno anziché un centrocampista, il Liverpool ha comunque le soluzioni per far male, ovviamente passando sempre da uno dei suoi due attaccanti esterni fenomenali. Nel secondo gol segnato contro il Chelsea di Tuchel, possiamo notare come la posizione interna di Alexander-Arnold metta in crisi Marcos Alonso che, accentratosi in un primo momento per controllarlo, perde l’attimo per recuperare la posizione contro Salah, che può essere servito con grande precisione direttamente dallo stesso Arnold e può sfruttare tutte le armi a sua disposizione per concludere a rete o creare difficoltà in area.

    Prima dell’attacco all’area di Salah, la posizione di Alexander-Arnold e lo scambio successivo creano una crisi nella solida difesa del Chelsea.

    Per l’Inter avrebbe senso cercare di essere cauta nei confronti di queste due minacce, senza dimenticare anche la presenza di Diogo Jota a completare il tridente. C’è però da considerare che tenere gli esterni più bassi a protezione della difesa durante il pressing può essere un’arma a doppio taglio, come accaduto nella partita contro il Napoli, in cui l’atteggiamento asimmetrico è stato un problema soprattutto perché toglieva all’Inter un uomo a protezione del centro, dove l’avversario poteva trovare il centrocampista con facilità. Il trio di mediana di Klopp, che sarà probabilmente composto da Naby Keita, Fabinho e Thiago (con Henderson in dubbio per un piccolo infortunio), ha sicuramente le carte in regola per sfruttare ogni centimetro a disposizione. Se rimangono troppo bassi gli esterni e l’avversario prende campo sulle fasce, il trio di centrocampo dell’Inter sarà costretto a scivolare lateralmente aprendo così spazi per cambi di gioco da un terzino all’altro, una situazione non certo nuova per la squadra di Klopp.

    Inzaghi dovrà quindi essere bravo a risolvere il rebus del pressing sui terzini del Liverpool, che, come abbiamo visto, sono delle armi pericolose sia per la varietà di posizionamento che per le soluzioni a disposizione. In questo senso, servirà una grande partita dei difensori centrali: contro un attacco simile ogni errore essere fatale, soprattutto se si concede ai giocatori in impostazione del Liverpool troppo tempo o spazio.

    Come attaccare i “Reds”?
    Al di là degli aggiustamenti in base all’avversario, il Liverpool tende a pressare in maniera molto compatta verso il centro, stringendo la posizione di entrambe le ali (che percorrono una diagonale con il fine di rendere difficile il passaggio dal difensore centrale al terzino avversario) e abbassando la punta centrale sul mediano opposto. Ma il Liverpool può anche scegliere di modificare la posizione dei tre davanti per creare delle trappole di pressing sull’esterno, per esempio come accaduto contro il Chelsea, partita in cui sul rinvio del portiere Jota e Salah stavano sui due centrali mentre Mané partiva all’indietro su uno dei due mediani per poi sprintare con la sua grande velocità quando la palla giungeva all’esterno avversario.

    Una situazione di attesa del Liverpool, che si compatta al centro. Possibile soluzione diretta verso gli esterni o ricerca del terzo uomo dopo aver attirato la pressione con passaggi interlocutori.

    Il Liverpool insomma può scegliere se “fingere” la protezione del centro (quando abbassa la punta) creare la trappola di pressing al suo interno, oppure privilegiare la compattezza centrale se l’avversario tiene due riferimenti davanti alla difesa o se comunque non vuole chiamare a pressare troppo in alto i suoi centrocampisti, per tenerli a protezione della difesa. In quest’ultimo scenario, il Liverpool potrebbe concedere qualche secondo in più sul pallone ai centrali di Inzaghi, che potrebbero sfruttare lo spazio in profondità tra i terzini e i centrali dei Reds per cercare le corse di Perisic e Dumfries. Anche in questo caso, però, bisognerà stare attenti a non allungarsi troppo perché le ripartenze del Liverpool restano tra le più pericolose in circolazione -ragione per cui l’allargamento dei centrali di difesa in impostazione, tipico dell’Inter, potrebbe avere delle controindicazioni.

    Il Liverpool concede spazio più volentieri al terzino avversario sull’esterno. Se l’Inter si sente sicura di farlo, potrebbe provare ad attirare scientemente la pressione diagonale di Salah con un passaggio dall’esterno verso De Vrij, per poi giocargli subito alle spalle, portando in avanzamento uno tra Bastoni e Dimarco (se alla fine il primo non dovesse riuscire a recuperare dall’infortunio alla caviglia). Le avanzate da quel lato potranno essere trovate con un lancio morbido per esempio di De Vrij, oppure passando dal terzo uomo che viene incontro (Brozovic, Calhanoglu, Perisic o anche Dzeko).

    Le tipiche corse dall’esterno all’interno di Salah, volte a disturbare i retropassaggi avversari.

    Lo stesso scenario può avvenire sulla destra, anche se c’è da dire che Dumfries è più utile quando si lancia nello spazio in profondità, e Skriniar non ha lo stesso ventaglio di soluzioni né di Bastoni né di Dimarco. Comunque, se l’Inter dovesse riuscire a eludere il primo pressing senza abbassare troppi uomini, potrebbe poi beneficiare di una superiorità contro l’ultima linea del Liverpool e approfittare degli spazi che ne deriverebbero.

    Un ultimo scenario potrebbe vedere Klopp scegliere di alzare uno dei suoi centrocampisti su Brozovic per imprimere ancora più forza alle corse in avanti del suo tridente, liberando cioè la punta centrale. Questo sarebbe un bel test per la capacità dell’Inter nella manipolazione di un pressing molto forte in avanti sui riferimenti, anche perché mancherà Barella, ovvero un giocatore molto partecipe in quel tipo di rotazioni.

    Andando più avanti, per sfruttare gli spazi tra centrali e terzini del Liverpool, ad altezza media o anche a ridosso dell’area, sarà importante garantire un buon tempismo negli inserimenti e un dinamismo essenziale nel movimento della palla, oltre all’occupazione degli spazi con tanti uomini. L’assenza di Barella, in questo senso, sarà particolarmente pesante, dato che si tratta del centrocampista dell’Inter più avvezzo all’inserimento. Inzaghi potrebbe scegliere Vidal, vecchia gloria dell’incursione, ma il cileno dovrebbe giocare una delle partite più difficili dal suo arrivo a Milano, considerando anche tutto ciò che sarebbe richiesto in non possesso.

    Infine, la fluidità dei movimenti offensivi, soprattutto delle punte (Dzeko), hanno dato all’Inter tante alternative per risalire il campo, ma ultimamente sono meno brillanti nell’accompagnamento dell’azione e nell’occupazione dell’area. Per riuscire a ritrovare il gol servirà che la coppia Dzeko-Lautaro torni al suo picco.

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    Inter-Liverpool, Inzaghi: “Reds favoriti, ma non partiamo battuti”

    Il grande giorno per l’Inter sta arrivando. Nuovamente in gioco in una fase a eliminazione diretta di Champions League a distanza di dieci anni dall’ultima volta, i nerazzurri sono pronti ad affrontare a San Siro il Liverpool, una delle grandi favorite per la vittoria finale, nel match di andata degli ottavi di finale. Intervenuto in conferenza stampa, Simone Inzaghi ha presentato così la supersfida contro i Reds.

    INTER

    Lautaro è pronto: “Vogliamo essere protagonisti”

    Si dice sempre che le squadre inglesi facciano un altro sport, cosa ne pensa? Questa distanza può essere annullabile in un doppio confronto?
    “Io penso che le squadre inglesi siano molto forti, hanno tutte vinto il loro girone a parte il Chelsea che ha perso il primato nell’ultima giornata. Il Liverpool è sicuramente una delle squadre più forti in Europa, ma sono contento perché la società, la squadra e i tifosi si meritano di giocare partite contro avversari di questo blasone. Sono tanti anni che non giocavamo un ottavo di finale, sarà molto difficile ma faremo il massimo”.

    Crede che la sfida possa essere equilibrata o vede il Liverpool nettamente favorito?
    “Sulla carta penso che il Liverpool sia favorito, ma le partite vanno sempre giocate. Noi sappiamo quello che dovremo fare, dovremo scendere in campo per proporre sempre il nostro gioco. Vorrò i ragazzi con la mente libera e sappiamo che in queste partite la determinazione farà la differenza: i miei ragazzi, dall’inizio della stagione fino ad ora, hanno dimostrato che ne hanno da vendere”.

    Cosa ti fa essere fiducioso per questa gara? La squadra ha una dimensione più europea rispetto a prima?
    “I segnali che mi dà la squadra mi fanno avere fiducia. Sabato abbiamo giocato un’ottima partita contro un Napoli molto forte e organizzato, nel primo tempo potevamo fare di più ma la squadra è rimasta unita nonostante tutto. Nella ripresa siamo rientrati in campo con un grandissimo spirito, quel secondo tempo mi dà fiducia per la partita di domani. Sappiamo che affronteremo una grandissima squadra, la rispettiamo ma non partiamo battuti”.

    Solito ballottaggio in attacco. Perché dovrebbe giocare Lautaro e perché Sanchez?
    “Davanti in questo momento hanno tutti le stesse possibilità di giocare. Oggi abbiamo un allenamento, domani ne abbiamo un altro e abbiamo giocato tante partite intense in questo periodo, bisognerà valutare le condizioni fisiche. Due giocheranno dall’inizio, uno subentrerà. Ho la fortuna di avere dei giocatori molto maturi che di volta in volta accettano le scelte. Giocando ogni tre giorni provo a far ruotare tutti, non è facile recuperare le energie fisiche e soprattutto mentali”.

    Quanto è grande la voglia di giocare una partita così importante considerando che una gara del genere manca da 11 anni?
    “Ne ho già parlato con i ragazzi, il primo step era arrivare agli ottavi. Adesso abbiamo di fronte un top club, con individualità fortissime. Ma le partite cominciano tutte 0-0, noi ce la giocheremo con le nostre armi e le nostre motivazioni”.

    Si aspettava di arrivare a questa partita avendo perso il vantaggio su Napoli e Milan e con un gioco non così brillante come in passato?
    “Sapevamo che prima del Liverpool avremmo affrontato il Milan e il Napoli, per quanto riguarda le prestazioni personalmente sono molto molto soddisfatto: abbiamo fatto per 70 minuti un grandissimo derby e a Napoli abbiamo giocato un ottimo secondo tempo. Chiaramente non sono soddisfatto per aver raccolto un punto su sei a disposizione, ma per quello che si è visto abbiamo fatto due grandi partite contro due grandissime squadre che insieme a noi e insieme alla Juventus, considerando il trend che sta avendo e il mercato che ha fatto, renderanno il campionato aperto fino all’ultima giornata”.

    Calhanoglu: “Giocheremo con personalità”
    Oltre all’allenatore nerazzurro anche Hakan Calhanoglu è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di San Siro contro il Liverpool. Il centrocampista turco ha spiegato cosa dovrà fare l’Inter: “Già contro il Real Madrid nei gironi abbiamo fatto bene, ma abbiamo sprecato troppe occasioni da gol. Contro il Liverpool potrebbero capitarcene due o tre e dovremo essere più concreti. Ma sono sicuro che andremo in campo con grande personalità e se l’Inter esprimerà il suo gioco potrà fare molto bene. Qual è il segreto del mio rendimento? Sono arrivato in una squadra che ha appena vinto e che ha la mentalità per vincere ancora. Inoltre gioco in un ruolo differente rispetto a prima, ho la possibilità di giocare di più il pallone e mi piace molto”. In chiusura sulla sua ex squadra, il Milan: “Se faranno il tifo per noi in modo di trovarci più stanchi nel finale di stagione? Non credo, ma questo non mi interessa. Lì ho tanti amici – ha concluso Calhanoglu -, ma ora penso solo all’Inter e al mio lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Uefa, finali Coppe: 30mila biglietti gratis per i tifosi

    Biglietti gratuiti ai tifosi delle squadre che si qualificheranno alle finali delle coppe europee di quest’anno. Lo ha deciso il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, spiegando che sarà il modo “per ringraziarli e ripagarli del loro supporto al calcio europeo durante la crisi dovuta alla pandemia del Covid”
    PSG-REAL MADRID LIVE – SPORTING-MAN CITY LIVE

    Ai tifosi delle squadre partecipanti alle finali delle competizioni UEFA per club di quest’anno verrà offerto un numero considerevole di biglietti gratuiti per ringraziarli e ripagarli del loro supporto al calcio europeo durante la crisi dovuta alla pandemia di COVID-19. E’ quanto promesso dal presidente della UEFA, Aleksander Ceferin.

    Prezzi “bloccati” per prossime 3 finali di Champions

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    Inoltre, la UEFA ha anche deciso di mantenere invariati il prezzo dei biglietti della categoria 4 (70€) e della categoria 3 (180€) per le prossime tre finali della UEFA Champions League, ovvero 2022, 2023 e 2024, rimanendo in linea con i prezzi in vigore dal 2020.

    Ceferin: “Tifosi linfa vitale calcio. Un modo per ringraziarli”
    La UEFA sosterrà tutti i costi relativi a questa iniziativa eccezionale che non avrà alcun impatto sulla redistribuzione finanziaria ai club che riceveranno tutte le somme previste. “I tifosi sono la linfa vitale del calcio. Per questo motivo abbiamo pensato che sarebbe stato un bel modo per ringraziarli di aver sopportato questi ultimi due anni senza fare mai mancare il loro supporto alle proprie squadre anche quando erano lontani dagli stadi”. Le parole del presidente Ceferin. 

    La ripartizione dei biglietti gratuiti ai tifosi

    UEFA Champions League: 10.000 biglietti gratuiti (5.000 biglietti a squadra)
    UEFA Europa League: 8.000 biglietti gratuiti (4.000 biglietti a squadra)
    UEFA Europa Conference League: 6.000 biglietti gratuiti (3.000 biglietti a squadra)
    UEFA Women’s Champions League: 6.000 biglietti gratuiti (3.000 biglietti a squadra)

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    Inter-Liverpool, Klopp e i precedenti contro le squadre italiane

    8/17

    ©Ansa

    ROMA-LIVERPOOL 4-2 (ritorno semifinale Champions League, 2 maggio 2018)9’ Mané (L), 15’ aut. Milner (L), 25’ Wijnaldum (L), 52’ Dzeko (R), 86’ Nainggolan (R), 94’ rig. Nainggolan (R)
    Non riesce un’altra clamorosa rimonta ai giallorossi, che all’Olimpico avevano già ribaltato il Barcellona. Di Francesco a un passo dalla finalissima dove arriva Klopp, sconfitto 3-1 a Kiev dal Real Madrid LEGGI TUTTO

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    Sporting-Manchester City, le probabili formazioni degli ottavi di Champions League

    I padroni di casa recuperano la stella Pedro Gonçalves. Guardiola schiera il suo classico 4-3-3 con Foden e Mahrez a supporto di Sterling. A centrocampo c’è De Bruyne. Le ultime sulle probabili formazioni delle due squadre. Match da seguire in diretta su Sky alle 21
    CHAMPIONS LEAGUE, STATISTICHE E CURIOSITÀ SUGLI OTTAVI DI FINALE

    Questo martedì si apre ufficialmente la fase a eliminazione diretta della Champions League 2021/2022. A Lisbona, lo Sporting ospita il Manchester City di Guardiola per l’andata degli ottavi di finale. Calcio d’inizio alle ore 21: il match sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Football e Sky Sport 253 (satellite e internet). 

    Nello Sporting torna la stella d’attacco Pedro Gonçalves

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    Rose Champions: il City 1° vale quasi 1 miliardo!

    Amorim può tirare un sospiro di sollievo: Pedro Gonçalves – 36 gol in 66 partite in carriera con lo Sporting – ha recuperato dal fastidio muscolare che lo aveva costretto a stare ai box negli ultimi giorni (saltando anche il bit match contro il Porto). Insieme a lui, in attacco ci saranno anche l’ex Psg Sarabia e Paulinho. 

    SPORTING LISBONA (3-4-3) probabile formazione: Adan; Ignacio, Coates (c), Feddal; Porro, Nunez, Palhinha, Reis; Sarabia, Paulinho, Goncalves. All.: Amorim. 

    Guardiola con De Bruyne, Mahrez e Foden

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    Sporting-Manchester City, curiosità e statistiche

    Il Manchester City va verso lo schieramento del classico 4-3-3 di Guardiola con tridente leggero: al centro dell’attacco ci sarà Raheem Sterling, supportato da Mahrez e Foden. Dietro di loro, centrocampo che straripa di qualità, con De Bruyne, Bernardo Silva e Rodri. In difesa tornano Stones e Laporte, lasciati in panchina nell’ultimo match di Premier League contro il Norwich. 

    MANCHESTER CITY (4-3-3) probabile formazione: Ederson; Stones, Dias, Laporte, Cancelo; Bernardo Silva, Rodri, De Bruyne; Mahrez, Sterling, Foden. All.: Guardiola. 

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    Ottavi Champions 2022: calendario e orari delle partite di domani

    Torna finalmente lo spettacolo della Champions League. Si parte con la fase a eliminazione diretta e le prime due gare di andata degli ottavi di finale, in programma domani – martedì 15 febbraio alle 21 – promettono tante emozioni. Da una parte la supersfida del Parco dei Principi tra il Paris Saint-Germain di Messi e il Real Madrid, dall’altra l’impegno sulla carta agevole per una delle grandi favorite della competizione, il Manchester City di Guardiola, contro lo Sporting Lisbona.  LEGGI TUTTO