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    Atalanta-Young Boys 1-0, gol e highlights. Rete di Pessina, Gasperini in vetta al girone

    Tre punti per la squadra di Gasperini alla prima in casa in Champions coi tifosi: battuti 1-0 gli svizzeri e primo posto nel gruppo F. In avvio infortunio per Gosens e gol annullato ai nerazzurri: c’è il fuorigioco di Toloi prima dell’autorete di Lauper. Pericoloso Elia, Pessina spreca l’1-0 prima dell’intervallo ma non sbaglia nella ripresa su assist di Zapata. Si rivede Muriel nel finale. L’Atalanta tornerà in campo in Europa mercoledì 20 ottobre a Old Trafford contro lo United LEGGI TUTTO

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    Sheriff Tiraspol, la squadra moldava che ha battuto il Real Madrid

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    DIMITRIOS KOLOVOS (trequartista). Uno dei tre greci della rosa, agisce dietro alla punta, sulla linea dei 3 quando lo Sheriff si dispone con il 4-2-3-1. È uno degli uomini con maggiore esperienza internazionale della squadra, potendo vantare anche qualche presenza in nazionale, una partecipazione al Mondiale under20 e diversi club di tutto rispetto nel curriculum, in giro per l’Europa: Panionios, Olympiakos (con cui ha vinto il titolo greco nel 2016) e Panathinaikos in patria, Malines in Belgio, Willem II in Olanda, Omonia a Cipro LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Young Boys, dove vedere la partita di Champions in tv e streaming: gli orari

    Dopo il pareggio all’esordio in Spagna contro il Villarreal, l’Atalanta si prepara ad affrontare lo Young Boys nella seconda giornata della fase a gironi di questa Champions League. Gli svizzeri hanno iniziato alla grande, battendo il Manchester United per 2-1 in casa. Sarà quindi una gara importante per i nerazzurri di Gian Piero Gasperini, che devono a tutti i costi conquistare i 3 punti per fare un primo passo verso la qualificazione. Appuntamento al Gewiss Stadium di Bergamo, con fischio d’inizio alle ore 18.45.

    Dove vedere Atalanta-Young Boys in tv

    approfondimento

    Atalanta-Young Boys, statistiche e curiosità

    La gara tra Atalanta e Young Boys, valida per la seconda giornata del girone F, sarà trasmessa in diretta da Sky sui canali Sky Sport Uno (satellite, digitale terrestre e internet), Sky Sport 252 (satellite e internet) e Sky Sport 4K. La telecronaca sarà affidata a Federico Zancan, con commento tecnico di Giancarlo Marocchi. A bordocampo ci saranno Massimiliano Nebuloni e Vanessa Leonardi, mentre su Diretta Gol ci sarà Dario Massara.   LEGGI TUTTO

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    Pogba, nuovo look prima di Manchester United-Villarreal

    Paul Pogba ci ha spesso abituato a look parecchio stravaganti, sin dagli anni in cui giocava nella Juventus. Alla vigilia della sfida di Champions League tra Manchester United e Villarreal, il centrocampista francese ha scelto una nuova pettinatura davvero stravagante. Pogba, infatti, si presenterà all’appuntamento con delle treccine di colori diversi, nello specifico blu, bianche e nere. Le fotografie del nuovo look del calciatore francese sono state pubblicate sul profilo di HD Cutz London, famoso gruppo di hairstylists che lavora con tanti giocatori come Sterling, Foden, Bellingham, Sancho, Mahrez e altri. E che, questa volta, ha creato una particolare acconciatura con cui Pogba scenderà in campo in occasione di Manchester United-Villarreal.  

    L’inizio di stagione di Pogba

    approfondimento

    Champions League, il programma di oggi

    Ci sarà regolarmente Paul Pogba nell’undici titolare scelto da Solskjaer per affrontare la squadra spagnola in questo secondo turno della fase a gironi di Champions League. I Red Devils hanno bisogno di una vittoria, per riscattare la sconfitta subita all’esordio in casa dello Young Boys. Pogba cerca invece la prima rete stagionale, dopo essere rimasto a secco nelle prime sette gare giocate in questa stagione. In Premier League, però, il centrocampista francese ha già fornito già sette assist in sei gare giocate, ma non è ancora andato in gol. Ci proverà contro il Villarreal, in una gara importante in cui dovrebbe agire davanti alla difesa nel 4-2-3-1 scelto da Solskjaer.   LEGGI TUTTO

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    Juve-Chelsea, le chiavi tattiche del match di Champions

    Non sarà una partita facile per la Juventus quella contro i campioni uscenti. Il Chelsea di Tuchel ha mantenuto i pregi della scorsa stagione e a una base solida ha aggiunto, come noto, Romelu Lukaku, l’uomo giusto per compensare la più grande lacuna della scorsa stagione, cioè la capacità di convertire le occasioni da gol. Dall’inizio del campionato, i Blues hanno vinto tutte le partite, tranne un pareggio con il Liverpool e la sconfitta di sabato pomeriggio contro il Manchester City.

    Come lo scorso anno, il Chelsea occupa il campo con una struttura bassa composta dai 3 difensori e i 2 mediani, a garantire stabilità al possesso iniziale, coadiuvati da 5 giocatori più avanzati. Le piccole modifiche nelle posizioni dei giocatori possono riguardare l’abbassamento di uno dei centrocampisti in maniera più o meno stabile, o la disposizione dei tre giocatori offensivi, soprattutto quando si tratta di pressare alto.

    Eppure, anche all’interno di una struttura così definita, il Chelsea è rimasta una squadra sostanzialmente imprevedibile nello sviluppo del gioco. Ovvero: anche se tutti gli avversari ne conoscono punti di forza e punti deboli della squadra di Tuchel, fanno molta difficoltà a contrastarli. Questo non solo per la qualità degli interpreti, ma anche per il lavoro dell’allenatore sulle scelte dei suoi giocatori.  

    La Juventus al contrario non arriva con una squadra stabile e apparentemente inscalfibile, ma in questo inizio di stagione non ha avuto un percorso univoco dal punto di vista tattico-strategico. Nelle ultime partite Allegri sembra aver trovato qualche certezza in più, ma questo non cambia la sensazione che il Chelsea sia un avversario particolarmente temibile per poter mettere nuovamente a nudo alcune delle incongruenze mostrate sin qui. Quel che è certo è che finora la Juventus non ha ancora incontrato una squadra forte come il Chelsea.

    Le varie soluzioni del Chelsea in possesso
    Il primo problema della Juventus sarà quello di organizzare una difesa efficace. I Blues possono risalire il campo in molti modi. Il primo è di aggirare la pressione alta, potendo scegliere, in base alla struttura avversaria, il modo in cui portare avanti il pallone. Se l’avversario occupa il centro del campo, marcando stretti i due mediani, il Chelsea può avanzare con i due centrali laterali (tipicamente Rudiger), sfruttando così un sovraccarico laterale con il mediano, l’esterno e la punta esterna (che avanzano di pari passo).

    Se invece l’avversario concede meno spazio sui corridoi interni, puntando su una difesa più di reparto, magari a media altezza, il Chelsea può contare sulla straordinaria capacità di posizionamento dei suoi centrocampisti alle spalle della prima linea di pressione, oltre alla possibilità di creare un sovrannumero attraverso gli abbassamenti di un trequartista. 

    A Rimanere fisso il riferimento laterale, dove Marcos Alonso e Reece James (infortunatosi contro il City), occupano costantemente l’ampiezza in maniera molto aggressiva. Il cambio di campo è un’arma rapida che il Chelsea ha per spostare in avanti il baricentro, ma che diventa più difficoltoso se il palleggio viene ben chiuso dall’avversario sulla fascia.

    Sembra superfluo ricordarlo, ma l’altro modo che ha il Chelsea per risalire il campo è ribaltando velocemente l’azione grazie alla potenza in campo aperto di giocatori come Lukaku, Havertz e Werner. Per questa ragione, anche se nell’ultima partita contro il City la scelta di rimanere bassi non ha pagato, il Chelsea rimane una squadra pericolosa anche quando non gestisce la maggioranza dei possessi della partita. È probabile che nelle difficoltà contro il City abbia inciso anche la scelta di infoltire il centrocampo rinunciando a una punta, circostanza che magari non si ripresenterà contro i bianconeri (ma che aveva pagato, a gara in corso, contro il Tottenham). Nell’eventualità che il Chelsea opti per una partita di controllo difensivo e ripartenze, è fondamentale la qualità delle marcature preventive, e potrebbe essere un’occasione di rivedere Lukaku contro Chiellini in circostanze simili a quelle di Belgio-Italia degli scorsi europei.

    Le possibilità difensive della Juventus
    È probabile però che la Juventus non sia in grado di imporre il contesto di gioco attraverso il possesso e, al contrario, opterà per lasciare il pallone al Chelsea difendendo in maniera posizionale. In campionato la squadra di Allegri si è dimostrata lontano dalla sua forma difensiva migliore e, nonostante la volontà di limitare i rischi, non ha mancato di concedere grosse occasioni agli avversari. Abbiamo visto le possibili alternative per risalire il campo del Chelsea, per cui sarà molto delicata la strategia posizionale che verrà scelta.

    Nel caso in cui la Juventus decidesse di utilizzare le due punte come “schermo” per i due mediani, non uscendo direttamente sui tre centrali – scenario abbastanza probabile – occorrerà comunque una buona reattività sia nell’accorciare in avanti centralmente con i centrocampisti, perché a Jorginho e compagni basta un attimo per farsi trovare, sia nello scivolamento laterale.

    Come abbiamo visto, la possibilità di progressione attraverso i centrali esterni della difesa a tre è un’arma che il Chelsea utilizza, più che per la qualità creativa dei suoi difensori, per alzarsi collettivamente insieme a tutto il blocco laterale, e sfruttando rapidamente una serie di passaggi corti per arrivare in profondità. Sarebbe quindi fondamentale accorciare velocemente senza farsi attirare eccessivamente dalla conduzione del difensore, e fare attenzione ai tagli in profondità di Lukaku, con i difensori pronti ad assorbire o a giocarsi il fuorigioco.

    Da questo punto di vista l’assenza di Mount sarà un vantaggio per la Juventus. L’inglese è il giocatore del Chelsea più abile ad abbassarsi nei mezzi spazi per ricevere e mettere in difficoltà le due linee da 4 dietro alle due punte.  Lo spazio tra gli esterni e i mediani potrebbe essere una delle zone in cui il Chelsea tenterà di risalire il campo, soprattutto quello sulla loro destra (e quindi alla sinistra della Juventus, tra Rabiot e il centrocampista di parte).

    Se difendere contro la varietà di alternative del Chelsea sarà molto difficile, la Juventus potrebbe cercare di fare male all’avversario grazie alle transizioni offensive una volta recuperata palla, soprattutto se dovesse schierare Chiesa. Ma questa possibilità potrebbe ingolosire la squadra e spingerla ad abbassarsi troppo. Al contrario sarà importante per la Juventus mantenere un certo equilibrio difensivo, senza farsi schiacciare troppo dalle sfuriate col pallone del Chelsea e riuscendo a tenere dei riferimenti più avanzati per la ripartenza, che comunque non sarà semplice contro i tre difensori di Tuchel che sono molto abili in campo aperto. Un piccolo vantaggio per i bianconeri potrebbe essere – da questo punto di vista – l’assenza improvvisa di Kanté, risultato positivo al Covid. Sempre parlando di assenze, alla Juventus mancheranno Morata e Dybala, e se Kean e Kulusevski (che potrebbero essere i sostituti) sono altrettanto abili nell’attaccare su un campo grande, è vero che hanno molta meno esperienza in partite importanti come questa. 

    Se, e quando, la Juventus dovesse riuscire a consolidare il possesso e invadere la metà campo avversaria, è probabile che cercherà principalmente di sfondare sulle fasce, sia per evitare di avere a che fare con la difesa posizionale del Chelsea, molto efficace al centro, sia perché la Juventus non sembra particolarmente incline a muovere il gioco verso l’esterno per poi cercare la soluzione decisiva nelle zone centrali. LEGGI TUTTO

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    Milan-Atletico Madrid 1-2: decide un rigore al 96' di Suarez. Espulso Kessié

    La squadra di Pioli domina la prima mezz’ora di gioco creando diverse palle gol e trovando il vantaggio con un diagonale di Leao al 20’. Al 29’ doppio giallo a Kessié e rossoneri in dieci. Inizia un’altra partita: nella ripresa è un assedio della squadra di Simeone che riesce a pareggiare a una manciata di minuti dal termine con Griezmann. Nel recupero rigore accordato agli spagnoli per un fallo di mano di Kalulu. La decide Suarez al 96’. Rossoneri a zero punti, l’Atletico sale a 4 LEGGI TUTTO