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    Donnarumma, i precedenti contro l’Inter nei derby giocati col Milan

    Curioso anche quel che successe al primo derby giocato la stagione seguente all’addio di Donnarumma al Milan. E’ il 7 novembre 2021 (Gigio ha lasciato i rossoneri a luglio di quell’anno, a parametro zero, innescando un lungo “dibattito” sulle modalità del suo addio), Milan-Inter finisce 1-1. Simone Inzaghi è alla sua prima stagione sulla panchina nerazzurra (Donnarumma l’ha “affrontato” solo da allenatore della Lazio), tra i pali per il Milan c’è Tatarusanu. Ma attenzione ai marcatori. La sblocca su rigore Calhanoglu, appena passato dal Milan all’Inter (anche lui a parametro zero, anche lui sollevando un polverone), a firmare il pari è lo “spauracchio” di Gigio, De Vrij, ma stavolta… con un’autorete LEGGI TUTTO

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    Dal Bayern nel 2020 a Monaco 2025, come è cambiato il Psg finalista: una rivoluzione

    Nell’estate 2019 la gestione sportiva era stata affidata di nuovo a Leonardo, già artefice del primo Psg qatariota dal 2011 al 2013. In panchina sedeva Tuchel, alla sua seconda stagione nella capitale francese. L’allenatore tedesco si presentò a Lisbona dopo aver già vinto Supercoppa, Coppa di Francia, Coppa di Lega e Ligue 1. Il campionato francese era stato uno dei pochissimi a essere interrotto e non più ripreso in estate, con l’assegnazione del titolo al Psg in quanto primo al momento della sospensione.

    Ripresa la stagione al termine dei lockdown europei, dopo aver battuto il Saint-Etienne nella finale di Coppa di Francia e il Lione in quella di Coppa di Lega, Neymar, Mbappè e compagni si presentarono a Lisbona con l’obiettivo di conquistare anche la Champions e realizzare uno storico poker. Soffrirono molto contro l’Atalanta ai quarti di finale (2-1 con rimonta di Marquinhos e Choupo-Moting neli ultimi minuti) e spazzarono via il Lipsia 3-0 con i gol dello stesso Marquinhos, Di Maria e Bernat. In finale ci fu la sconfitta per 1-0 contro il Bayern Monaco, maturata col gol dell’ex Coman, cresciuto nel settore giovanile del Psg.

    Questa fu la formazione schierata in finale da Tuchel, sempre col 4-3-3: Keylor Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat (80′ Kurzawa); Herrera (72′ Draxler), Marquinhos, Paredes (65′ Verratti); Di Maria (80′ Choupo-Moting), Mbappè, Neymar. LEGGI TUTTO

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    Finale Champions 2025 tra Psg-Inter: prezzi voli e dove dormire a Monaco

    La finale di Champions League tra Psg e Inter si giocherà sabato 31 maggio alle ore 21 all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, la casa del Bayern la cui capienza supera i 75.000. 64.500 biglietti saranno quelli in vendita (18 mila a testa da parte di Inter e Psg e i restanti tramite tramite UEFA.com/tickets) in attesa di consocerne le modalità, ecco alcune indicazioni utili riguardo ai costi di voli e soggiorni in Baviera… LEGGI TUTTO

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    Psg-Inter in finale di Champions League: data e orario

    L’Inter è in finale di Champions League, nella prima edizione con il nuovo format (quella che inizialmente prevedeva l’innovativa “fase campionato” con classifica unica). I nerazzurri di Inzaghi tornano a giocare la finale del massimo torneo continentale a due anni di distanza dall’ultima, quella persa 1-0 contro il Manchester City nel 2023. Stavolta affronteranno il Psg, in quella che è una sfida inedita per il calcio europeo. Una finale che l’Inter si è guadagnata, dopo aver chiuso al quarto posto la fase campionato (a pari punti con l’Arsenal terzo, con una sola sconfitta come i Gunners e un solo gol subìto in 8 gare, ma con una differenza reti peggiore rispetto agli inglesi) e aver poi eliminato il Feyenoord agli ottavi, il Bayern Monaco ai quarti e il Barcellona in semifinale. Il Psg invece, 15° nel girone unico, ha poi eliminato Brest (nel playoff), Liverpool (ai rigori), Aston Villa e Arsenal.

    La sede della finale
    La finale di Champions League tra Inter e Psg si giocherà  sabato 31 maggio 2025 alle 21 all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, in Germania. Lo stadio tedesco torna dunque a ospitare la finale di Champions a distanza di 13 anni dalla prima e ultima volta (finora): era il 2012 quando vide il Chelsea di Di Matteo trionfare ai rigori sui padroni di casa del Bayern Monaco. LEGGI TUTTO

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    Psg-Arsenal 2-1, le pagelle della semifinale di ritorno di Champions League

    Sarà il Psg ad affrontare l’Inter nella prossima finale di Champions League. I francesi, infatti, dopo la vittoria nella semifinale di andata, hanno battuto l’Arsenal anche al ritorno con i gol di Fabian Ruiz e Hakimi (inutile per la qualificazione la rete di Saka). I migliori, l’MVP e i peggiori del match nelle pagelle di Paolo Ciarravano
    PSG-ARSENAL LEGGI TUTTO

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    Inter in finale di Champions, Inzaghi: “Il meglio deve ancora venire”. Marotta: “Epico”

    Il giorno dopo, a freddo, è quello dedicato a mettere ordine tra le emozioni. Così tante, nella serata di San Siro contro il Barcellona, da travolgere il mondo Inter e i suoi grandi protagonisti. Su tutti Simone Inzaghi, fradicio ma pazzo di gioia al triplice fischio che parlando al Tg1 ventiquattr’ore dopo conferma: “Inter-Barcellona è stata un’altalena di emozioni incredibili, che si sono alternate per 130′. Credo che i cambi siano stati decisivi, perché ci hanno dato energie fresche che in partite così lunghe servono tantissimo. L’emozione è stata fortissima, ma vivo sempre le partite con molta adrenalina. Non posso parlare di un migliore in campo: tutti i 16 giocatori di movimento impiegati hanno dato una mano enorme, poi abbiamo avuto l’aiuto di un grandissimo portiere: Sommer è stato bravissimo”. Alla domanda di rito su quale avversaria preferisca per la finale – tra Psg e Arsenal – l’allenatore nerazzurro risponde: “Non ho una preferenza, sono due grandissime squadre. Posso solo dire che abbiamo già incontrato l’Arsenal nel girone in una partita che abbiamo vinto. A mio parere il bello deve ancora venire”.

    Marotta: “L’artefice è Inzaghi”
    “Quella di ieri è stata una serata epica per come è stata vissuta in campo e fuori”, ha detto invece il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, sempre alla Rai: “Avevamo vinto la partita, l’abbiamo persa e poi riagguantata e infine vinta per davvero: sono abituato a vivere queste emozioni, ma quelle vissute ieri sera dal punto di vista adrenalinico rappresentano sicuramente il top per il momento”. Poi, i suoi complimenti a Inzaghi: “L’attore principale, l’artefice di questa cavalcata è sicuramente l’allenatore, Simone Inzaghi. Sia il Psg sia l’Arsenal sono club prestigiosissimi, di grande valore tecnico, ma in campo sono diverse nell’atteggiamento tattico. Non sono scaramantico nella vita: sono molto ottimista e realista”. LEGGI TUTTO

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    Calhanoglu ammonito in Inter-Barcellona (e diffidato) non salterà la finale: ecco perché

    Diffidato, ammonito, ma non sarà squalificato: la finale di Champions League di Hakan Calhanoglu non è a rischio, il regista dell’Inter potrà giocarla regolarmente. Eppure, lo spavento per alcuni tifosi interisti è stato reale quando – ricordando che Calhanoglu era già stato ammonito nella semifinale di andata contro il Barcellona – il centrocampista turco al 36’ della gara di ritorno è stato punito da Marciniak con un nuovo giallo dopo un fallo su Dani Olmo.

    Cosa dice il regolamento
    Il regolamento, però, parla chiaro: modificato dopo il 2003, quando un giallo nella semifinale di ritorno costò la finale contro il Milan al diffidato Nedved, prevede che i cartellini gialli vengano azzerati dopo i quarti di finale e dunque solo un rosso diretto estromette il giocatore dalla finale. Per essere squalificato e saltare la finale di Monaco di Baviera, dunque, sarebbe servita un’espulsione diretta ai danni di Calhanoglu. LEGGI TUTTO