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    Atalanta, De Roon: “Confermo, se vinciamo la Champions offro 1000 pizze”

    Il centrocampista dell’Atalanta conferma la promessa in caso di trionfo in Champions: “Offrirò la pizza se la vinciamo, altrimenti ci riproveremo il prossimo anno”. E a Sky aggiunge: “Non vediamo l’ora di giocare, vogliamo sorprendere. Van Basten? Lo chiamo dopo la partita in caso…”

    Il sogno dell’Atalanta riparte da Lisbona. I bergamaschi affronteranno il Psg nei quarti di finale e sognano un’altra impresa. Ci credono tanto i calciatori, tra cui Martin De Roon: “Sono pronto per mercoledì, siamo carichi – ha detto l’olandese -. Abbiamo lavorato molto bene la settimana scorsa, abbiamo staccato due giorni dopo il campionato e adesso siamo prontissimi. Abbiamo tanta voglia di giocare”. Sarà lui a guidare il centrocampo di Gasperini: “Io provo ad aiutare e a dare equilibrio alla squadra – ha spiegato -. Vedo il gioco un po’ di più rispetto a chi è davanti. Provo a trasmettere la mia esperienza, la mia conoscenza del calcio ai compagni”.

    Gasperini: “Noi come la Nazionale, ci crediamo”

    De Roon ha raccontato il percorso affrontato fin qui e le sensazioni della vigilia: “A Zagabria nella prima partita ci siamo spenti, c’era troppa emozione. Adesso per noi è più un’opportunità per far vedere al mondo, e anche a noi stessi, quanto siamo forti, che possiamo battere anche una squadra del livello del Psg. Vogliamo sorprendere, abbiamo fiducia e tanto rispetto per gli avversari. Però non abbiamo paura. Abbiamo la sensazione che se siamo in giornata possiamo battere chiunque, giocare bene e fare gol. E così vogliamo fare anche domani. La spinta da casa ci darà una mano in più. Quello che è successo negli ultimi mesi è stato un disastro, ma ci ha unito ancora di più con i tifosi. Abbiamo lavorato bene e siamo pronti per la gara: ciò che conta sarà il campo, non quanto guadagnano i calciatori”.
    De Roon: “Confermo: se vinciamo la Champions offro la pizza”
    Spazio infine a superstizioni e promesse: “Lo confermo: se vinciamo la Champions offro la pizza a più di mille persone. Se non andrà bene, ci riproveremo l’anno prossimo – ha scherzato il 29enne -. Se chiamerò Van Basten? Ho parlato con lui due settimane fa, ma non penso di volerci parlare prima della partita. Prima del match sono concentrato e non voglio sentire nessuno. Dopo vedremo…”. LEGGI TUTTO

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    Psg, altro infortunio in vista dell'Atalanta: Tuchel si fa male alla caviglia

    Altro infortunio per i francesi in vista del match di Champions contro l’Atalanta. Si ferma anche l’allenatore, che durante l’allenamento di giovedì ha accusato una distorsione alla caviglia sinistra con tanto di frattura al quinto metatarso

    La marcia di avvicinamento del Psg alla sfida Champions contro l’Atalanta non è stata di certo delle migliori. E’ arrivato il trionfo in Coppa di Francia contro il Lione alla prima partita post lockdown, ma anche tanti imprevisti. L’ultimo dei quali ha colpito Thomas Tuchel. Come comunicato dallo stesso club francese attraverso i suoi canali ufficiali, l’allenatore è stato vittima nella serata di giovedì di una distorsione alla caviglia sinistra con tanto di frattura del quinto metatarso. Il tutto è accaduto durante un allenamento, con Neymar e compagni che scenderanno nuovamente in campo il prossimo 12 agosto proprio contro i nerazzurri in un match che varrà l’accesso alla semifinale di Champions. 

    Gli altri infortunati

    Come sta il Psg in vista dei quarti con l’Atalanta

    Quello dell’allenatore è solo l’ultimo di una lunga lista di infortuni che hanno colpito il Psg: “Quando c’è la Champions, succede sempre questo”, aveva detto sconsolato Tuchel nelle ultime ore. I francesi, infatti, si sono trovati a fare i conti con lo stop di Mbappè (anche se secondo l’Equipe, l’attaccante sta bruciando le tappe per recuperare dall’infortunio alla caviglia in modo da essere almeno convocato) e anche con quello di Verratti (problema al polpaccio per il centrocampista). Non saranno certamente al top neanche i vari Icardi, Thiago Silva e Kurzawa, tutti usciti malconci dalla finale di Coppa di Lega.

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    Champions League, il calendario e gli orari degli ottavi

    Quattro gare, solo il Bayern già con le mani sui quarti di finale: la Juve è chiamata a rovesciare l’1-0 di Lione, Napoli e Real Madrid cercano l’impresa in casa di Barça e Manchester City. Tutte le informazioni per seguire gli ottavi di Champions League su Sky
    JUVE-LIONE LIVE
    MANCHESTER CITY-REAL MADRID LIVE

    Torna la Champions League, quasi sei mesi dopo e con quattro gare di ritorno degli ottavi ancora da completare tra venerdì 7 e sabato 8 agosto. Questa sera si riparte da Torino, dove la Juventus deve rovesciare il ko per 1-0 in casa del Lione. Missione rimonta anche per il Real Madrid: 1-2 all’andata contro il Manchester City, a Ramos e compagni serviranno almeno due gol in trasferta. Domani la Champions prosegue quindi al Camp Nou e all’Allianz Arena: il Napoli di Gattuso sogna l’impresa contro il Barcellona dopo l’1-1 dell’andata, mentre il Bayern Monaco affronterà il Chelsea forte dello 0-3 di Stamford Bridge. Chi passa il turno si unirà a PSG, Atalanta, Atletico Madrid e Lipsia già qualificate ai quarti di finale.

    Il programma degli ottavi

    Champions League, partite e curiosità sugli ottavi

    Venerdì 7 agosto 2020, ore 21
    Juventus-Lione, diretta su Sky Sport Uno (satellite, digitale terrestre e fibra) e Sky Sport 252 (satellite e fibra).
    Manchester City-Real Madrid, diretta su Sky Sport Football (satellite, digitale terrestre e fibra) e Sky Sport 253 (satellite e fibra).
    Sabato 8 agosto 2020, ore 21
    Barcellona-Napoli, diretta su Sky Sport Uno (satellite, digitale terrestre e fibra) e Sky Sport 252 (satellite e fibra).
    Bayern Monaco-Chelsea, diretta su Sky Sport Football (satellite, digitale terrestre e fibra) e Sky Sport 253 (satellite e fibra). LEGGI TUTTO

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    Champions League, Lewandowski insidia Ronaldo: è in scia per il record dei 17 gol

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    Lewy, nel frattempo, ha già battuto tanti altri campioni del passato. A quota 10 gol si fermarono Del Piero (nel 1997-98), il trio Jardel, Rivaldo e Raul (nel 1999-00), Van Nistelrooy (nel 2001-02), Kakà (nel 2006-07) e il trio CR7, Messi e Neymar (nel 2014-15), tutti poi capocannonieri della rispettiva edizione. Ma anche Inzaghi (secondo nel 2002-03), Ibrahimovic (secondo nel 2013-14), e un altro trio: Mané, Firmino e Salah (tutti secondi nel 2017-18) LEGGI TUTTO

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    Atletico Madrid, due casi di positività al coronavirus. Le ultime news

    I due membri del gruppo, dei quali non è stata rivelata l’identità, si trovano già in isolamento nelle rispettive abitazioni. Tutti i componenti dell’Atletico Madrid, la cui partenza per Lisbona era prevista per lunedì, si sottoporranno a nuovi test. Secondo quanto riporta Marca, almeno uno dei due positivi sarebbe un calciatore
    CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE

    A pochi giorni dall’inizio della Final Eight di Champions League a Lisbona, una notizia imprevista arriva da Madrid: l’Atletico, in partenza lunedì per la capitale portoghese, ha reso noto come due membri del proprio gruppo siano risultati positivi al coronavirus. E’ lo stesso club a spiegarlo tramite un comunicato ufficiale, nel quale non viene resa nota l’identità delle due persone coinvolte, ma si specifica come entrambe si trovino già in stato di isolamento presso le rispettive abitazioni. Nonostante non sia arrivata alcun tipo di conferma ufficialre, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnoolo Marca, almeno uno dei due positivi sarebbe un calciatore.

    Nuovi test e possibile partenza rinviata per Lisbona

    Decreto Agosto, sport e non solo: tutte le novità

    I test in questione sono stati effettuati nella giornata di sabato, come previsto dal protocollo sanitario, anche in vista della sfida dei quarti di finale di Champions League contro il Lipsia prevista per il prossimo giovedì. L’Atletico Madrid fa sapere come la notizia sia già stata comunicata alla Fifa, all’Uefa, alle federazioni spagnola e portoghese e al Consiglio Superiore dello sport. La nota prosegue, specificando come tutti i componenti dell’Atletico Madrid si sottoporranno a nuovi test e questo potrà comportare qualche cambiamento nel programma organizzato dal club per recarsi a Lisbona. Eventuali modifiche verranno comunicate soltanto dopo un colloquio più approfondito con l’Uefa. Questo perchè, considerando tutte le persone che potrebbero essere entrate in contatto con i due positivi, si renderanno necessari 93 nuovi test tra tamponi e sierologici. Infine, l’Atletico Madrid chiede il massimo rispetto per la privacy delle due persone colpite dal coronavirus.

    Il comunicato dell’Atletico Madrid
    “Ieri, sabato 8 agosto, tutti i componenti della prima squadra e della spedizione del club a Lisbona sono stati sottoposti ai test PCR alla Ciudad Deportiva de Majadahonda come previsto dal protocollo UEFA per partecipare ai quarti di finale di Champions League. Tra i risultati conosciuti oggi, sono apparsi due positivi, che sono isolati nelle rispettive case, e che sono stati immediatamente comunicati alle autorità sanitarie spagnole e portoghesi, UEFA, Federcalcio spagnola reale, Federazione portoghese e Consiglio sportivo superiore. Allo stesso modo, è stato attivato il corrispondente protocollo di azione previsto per questi casi, che richiede l’esecuzione di nuovi test PCR sulla prima squadra e membri della spedizione a Lisbona e sui contatti più stretti dei casi positivi, e che motiva i cambiamenti nelle ore di corsi di formazione, nella struttura e nello sviluppo di viaggi e alloggi nella capitale portoghese. Il club coordinerà i nuovi programmi con la UEFA e non appena ci sarà un nuovo piano sarà reso pubblico. Chiede inoltre il massimo rispetto per l’identità dei due casi positivi.

    Al termine della Liga, l’Atlético de Madrid ha richiesto che le squadre spagnole che continuano a competere in Europa continuino su base volontaria e con l’aiuto della Liga, rispettando le stesse regole del protocollo di prevenzione contro Covid che erano state sviluppate durante il ritorno alle competizioni. Sebbene la UEFA richieda solo un test PCR negativo per ogni membro della spedizione a Lisbona 72 ore prima del viaggio programmato per lunedì 10 agosto, il club ha rispettato il protocollo stabilito a suo tempo dal Consiglio sportivo superiore e LaLiga, mantenendo le verifiche settimanali effettuate al rientro in campionato sotto il controllo dello stesso ispettore LaLiga che ha vigilato sul rispetto di detto protocollo durante le 11 partite di campionato. 

    La prima squadra e tutto il personale che vi opera ed è in contatto, complessivamente 93 persone, si sono sottoposte ad un test PCR e un test sierologico il giorno prima del rientro in allenamento, domenica 26 luglio. La seduta, programmata individualmente per quella domenica, fu rinviata in via precauzionale a lunedì 27 del pomeriggio fino a quando non si fosse saputo che il cento per cento dei test aveva dato esito negativo.Dopo la prima settimana di allenamento, domenica 2 agosto, ancora una volta la prima squadra e il resto dei soci del club che vi lavorano si sono sottoposti a nuovi test PCR, con un nuovo risultato negativo in tutti i casi, riprendendo lunedì pomeriggio dopo aver conosciuto i risultati delle prove”.

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    Juventus-Lione, le chiavi tattiche della sfida

    Le due squadre si ritrovano dopo oltre 5 mesi molto diversi: la Juventus ha giocato ogni 3 giorni, il Lione una sola partita ufficiale. Squadre in campo venerdì alle ore 21, diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport 252
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    Come nella scorsa edizione, per tornare ai quarti di Champions League la Juventus è chiamata alla rimonta, dopo la sconfitta per 1-0 di oltre cinque mesi fa contro il Lione. Dalla gara di andata sono cambiate molte cose, ma il contesto dovrebbe essere simile, con i bianconeri a controllare la palla per la maggior parte del tempo e la squadra di Rudi Garcia attenta a non disordinare il suo schieramento accettando lunghe fasi di difesa posizionale.

    Nella conferenza stampa della vigilia l’ex tecnico della Roma ha provato a spostare ancora di più le pressioni sulla Juve, ma si è anche mostrato fiducioso: «Rispetto a una volta è vero che la Juventus subisce più gol: noi non andiamo a Torino per difenderci, vogliamo approfittarne e segnare perché così la gara sarebbe più facile». È difficile comunque credere che per riuscire in questo piano il Lione prenderà più rischi rispetto alla partita di andata, quando aveva limitato il palleggio bianconero fino a non concedere nemmeno un tiro in porta.

    In quell’occasione ogni dettaglio difensivo preparato da Garcia aveva funzionato. Le due punte avevano schermato Pjanic escludendolo dalla prima circolazione. La posizione ibrida di Aouar sul centro-sinistra, all’inizio alta per non concedere il passaggio in verticale a de Ligt e poi, sullo sviluppo dell’azione, più bassa di fianco ai centrocampisti, aveva aiutato a contenere il possesso della Juve sul lato più pericoloso, quello destro. La difesa a cinque e i due centrocampisti, Bruno e Tousart, avevano gestito il palleggio centrale senza aprirsi sugli inserimenti delle mezzali e sui movimenti incontro di Dybala e Ronaldo.

    In questo caso Bonucci evita il fraseggio corto e va diretto sull’ultima linea, anche perché in mezzo al campo non ci sono linee di passaggio disponibili. Pjanic è schermato e le mezzali si sono alzate. L’unico a muoversi incontro è Ronaldo a sinistra.

    Per far risalire la palla la Juve doveva appoggiarsi alle iniziative di Ronaldo e Dybala ma non aveva mai tirato in porta. Al contrario di Sarri, che non era riuscito a creare le condizioni per far brillare le sue stelle, Rudi Garcia era invece riuscito a ottenere il massimo dal talento a sua disposizione. Aveva scelto di aggirare il pressing della Juve con i cambi di gioco, soprattutto da sinistra verso destra, e poi aveva dato ampia libertà ad Aouar di gestire il possesso nella metà campo avversaria. Proprio Aouar aveva cambiato la partita con la giocata decisiva, l’assist a Tousart con un cross dopo un bel dribbling a sinistra, in un momento in cui la Juve era in inferiorità numerica per la temporanea assenza di de Ligt, ferito alla testa.

    Più che l’atteggiamento delle due squadre, è probabile che saranno le assenze e i rientri di alcuni giocatori importanti a far cambiare le condizioni rispetto alla gara di andata. Nella Juve il dubbio più grande riguarda Dybala. «Non so se verrà convocato, è ancora nelle mani dello staff medico. Vedremo se riusciremo a portarlo in campo o in panchina», ha detto Sarri alla vigilia. Senza l’argentino i bianconeri hanno più difficoltà a far circolare la palla a destra con rotazioni e scambi di posizione, e quindi sono più prevedibili. Con Higuaín, però, guadagnano in presenza in area e in capacità di tenere impegnati i centrali per aprire spazi tra le linee, due aspetti fondamentali soprattutto se, come è prevedibile, la Juve si troverà di fronte una squadra chiusa.

    Al Lione invece mancherà Tousart, autore del gol decisivo all’andata, nel frattempo ceduto all’Hertha Berlino. In attacco ha però recuperato il giocatore più forte e affermato, Memphis Depay, assente cinque mesi fa per un infortunio al ginocchio. L’olandese dovrebbe formare la coppia di attaccanti con Dembélé, ma in realtà è un accentratore senza posizione fissa, con un’ambizione sconfinata, che si sposta di continuo nella zona della palla per alzare la pericolosità dell’azione. Forse può togliere un po’ di centralità ad Aouar, ma Rudi Garcia ha spesso dimostrato di saper organizzare le sue squadre attorno ai giocatori di maggior talento, tirando fuori il massimo dalle sue stelle. La connessione tra il centrocampista francese e Depay potrebbe quindi essere la più difficile da gestire per la fase difensiva bianconera.

    Per riuscire nella rimonta, comunque, per la Juve sarà importante innanzitutto alzare la qualità della circolazione. Durante la stagione spesso il palleggio non è stato fluido come avrebbe voluto Sarri, però dalla ripresa del campionato i bianconeri hanno sofferto soprattutto le squadre che li hanno aggrediti fin dalle prime fasi dell’azione, come l’Atalanta e il Sassuolo. Il Lione dovrebbe invece concentrarsi sul mantenimento di un blocco ordinato, e la Juve dovrà quindi mostrarsi abile a gestire il possesso con pazienza senza scadere in una circolazione lenta e innocua come le è capitato nella partita di andata.

    A livello fisico le due squadre sono in condizioni molto diverse. Dalla ripresa della stagione dopo la sosta per la pandemia di Covid-19, la Juve ha giocato tante partite ravvicinate in un mese e mezzo, il Lione ha giocato una sola partita ufficiale, la finale di Coppa di Lega persa ai rigori contro il Paris Saint-Germain. Forse i bianconeri potranno alzare i ritmi più facilmente, e anche per questo è possibile che alla squadra di Garcia convenga tenere la partita bloccata. Se lo aspetta anche Sarri, per cui l’esito di questa partita potrebbe spostare i giudizi sulla sua prima stagione alla Juventus: «Mi aspetto una partita difficile contro una squadra solida, che fa densità e bene, fanno buone ripartenze. La sensazione è che stiano bene fisicamente, che abbiano fatto un lavoro mirato su questo periodo della stagione». Non è un aspetto da sottovalutare, considerate le condizioni eccezionali in cui si giocherà la sfida. Il modo in cui le squadre sapranno gestire le energie, partendo da situazioni così distanti, sarà uno dei fattori più decisivi per la qualificazione. LEGGI TUTTO

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    Champions League 2020: tabellone, qualificate e partite dei quarti

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    Juve eliminata dal Lione. Così il Napoli dal Barcellona. Insieme al Bayern (che ha eliminato il Chelsea) e il Manchester City (che ha eliminato il Real) erano queste le squadre mancanti all’appello della Final Eight. Si aggiungono a Lipsia, Atletico Madrid, Psg e, ovviamente, all’Atalanta di Gasperini, ultima italiana rimasta in corsa. Come si vede dalla grafica, semifinali in programma martedì 18 e mercoledì 19 agosto. Finale domenica 23
    IL PROGRAMMA DELLA FINAL EIGHT DI EUROPA LEAGUE LEGGI TUTTO

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    Infortunio Dybala, ottimismo Juve per il Lione: le news dopo l'allenamento

    Cresce l’ottimismo intorno a Paulo Dybala in vista della partita con il Lione in programma venerdì sette agosto allo Stadium. L’argentino, alle prese con il problema muscolare alla coscia sinistra rimediato nella partita con la Samp, è arrivato alla Continassa insieme al resto dei compagni per prendere parte all’allenamento di questa sera: ha svolto una seduta di allenamento personalizzata sul campo. Non ha ancora lavorato in gruppo, ma cresce l’ottimismo per la convocazione. Giovedì atteso un allenamento con il resto della squadra alla vigilia di Juve-Lione, ritorno degli ottavi di finale di Champions.

    La Champions di Dybala

    Serie A, gli MVP: Dybala il migliore, escluso CR7

    Dybala, che nel frattempo è stato votato come MVP dell’ultima Serie A, fin qui in Champions ha collezionato sette presenze, di cui tre dal primo minuto. Da segnalare la doppietta decisiva alla Lokomotiv Mosca nella terza giornata del girone e la rete con cui ha steso l’Atletico Madrid allo Stadium lo scorso 26 novembre. A questo si aggiungono anche i due assist contro il Bayer Leverkusen (uno all’andata e uno al ritorno). LEGGI TUTTO