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    Oskarsson e il debutto dal 1′ in Champions da sogno: “Papà, scusa ma ti faccio tripletta”

    Il suo nome è Orri. Orri Oskarsson. E secondo l’usanza islandese, questo secondo nome è un patronimico: perché per i figli maschi, in Islanda aggiungono appunto al nome del padre il suffisso -son. Che significa che Orri, attaccante diciottenne del Copenhagen, è il figlio di Oskar. Oskar Thorvaldsson. Cioè -guarda un po’- l’allenatore della squadra a cui nella serata di mercoledì Orri ha segnato una tripletta. Non in un campionato rionale di Reykjavik e dintorni. Ma in Champions League. Ritorno del secondo turno preliminare, in Danimarca, tra i padroni di casa del Copenaghen e gli islandesi del Breidablik. All’andata, allo stadio di Kopavogur, era finita già 2-0 per i danesi. Ma Orri era entrato solo per giocare gli ultimi 19 minuti. Mercoledì, nella gara di ritorno giocata in Danimarca e vinta 6-3 dai padroni di casa, no. Orri Oskarsson debutta per la prima volta da titolare in Champions. E lo fa alla grande, segnando -tra l’ultimo minuto del primo tempo e il 56esimo- ben tre gol. 

    Oskarsson, 3 gol al papà che l’ha lanciato a 13 anni
    Hattrick, e pallone da portare tra i trofei più preziosi custoditi a casa. Quella casa che è la stessa dell’allenatore avversario. Suo padre: Oskar Thorvaldsson, l’uomo che ha guidato il Breidablik alla conquista del campionato islandese, guadagnandosi così l’accesso ai preliminari di Champions. E che per primo ha intuito le qualità del figlio, che nel 2018 aveva fatto esordire in prima squadra in un campionato islandese. Quando Orri aveva soltanto 13 anni. Anche allora, debutto con gol. Come adesso, in Champions League, però. Le loro strade si sono divise qualche anno fa. Nel 2020 il giovane di casa è andato a giocare all’estero, in Danimarca, appunto. Ora la famiglia si è riunita, anche se solo per una sera, sul campo. E la serata è finita con Orri che ha messo dentro 3 gol e firmato anche un assist, e alla fine faceva orgoglioso il segno ‘tre’ con le dita, sotto la curva dei tifosi del Copenhagen. Con in mano il pallone che potrà mettere nella bacheca di casa.  E con buona pace del babbo: “Scusa papà, se ti ho fatto tripletta”. LEGGI TUTTO

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    Champions, risultati secondo turno qualificazione: il Galasaray passa, Maccabi in rimonta

    Dopo il pareggio in Lituania, al Galatasaray basta una perla di Mertens per passare il turno contro lo Zalgiris. La sorpresa è il Klaksvik che batte l’Hacken ai rigori. Stesso risultato per il Rakow, i polacchi eliminano il Qarabag. A sorpresa il Servette elimina il Genk sempre dopo i calci di rigore, il Copenhagen ha vita facile contro il Breidablik. Il Maccabi vince e passa il turno in rimonta dopo aver battuto lo Sheriff di Bordin 4-1 ai supplementari
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    Champions League, i risultati del secondo turno: ok Panathinaikos, Ludogorets out

    Dopo la vittoria dell’andata, al Panathinaikos basta un pareggio (con doppietta di Sporar) per eliminare il Dnipro. Fuori il Ludogorets, battuto dagli sloveni dell’Olimpija Ljubljana grazie al gol di Elsnik al 92° minuto. Rimpianti per i bulgari che hanno sbagliato il rigore dei possibili supplementari al 101° minuto con l’ex Cagliari Despodov. Avanzano anche Aris Limassol (11 gol segnati al Bate tra andata e ritorno) e lo Slovan Bratislav di Kucka
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    Champions, Barcellona ammesso con riserva: la decisione della Uefa

    Decisione presa dalla Uefa che ammette con riserva il club blaugrana alla prossima edizione della Champions League: procedimento sospeso, ma con la possibilità da parte dell’organo calcistico di riaprire il fascicolo in futuro
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    Il Barcellona sarà presente ai nastri di partenza della Champions League 2023/2024. Questa la decisione da parte della Uefa che ha chiuso, almeno momentaneamente, il procedimento ai danni del club spagnolo per il caso Negreira: indagini partite per fare luce sui pagamenti effettuati nei confronti di Enriquez Negreira, ex vicepresidente del comitato arbitrale spagnolo. 

    Il caso Negreira e la decisione della Uefa
    Tutto ha inizio quando la federcalcio continentale avvia un procedimento ai danni del Barcellona. il club spagnolo avrebbe pagato più di 7,5 milioni di euro in 18 anni a Negreira (iniziando dal 2001). Oggi, 27 luglio, la decisione da parte della Uefa di ammettere con riserva il Barcellona alla prossima edizione della Champions, come si legge in una nota ufficiale.

    “Barcellona ammesso, procedimento sospeso ma…”

    Questo il comunicato ufficiale da parte della Uefa:

    Il procedimento relativo all’ammissione dell’FC Barcelona alle competizioni UEFA per club 2023/2024 è sospeso e può essere ripreso, d’ufficio, o su richiesta degli Ispettori Etici e Disciplinari (EDI) incaricati del caso.
    L’FC Barcelona è provvisoriamente ammesso a partecipare alle competizioni UEFA per club 2023/2024. Ci si riserva di prendere una futura decisione sull’ammissione/esclusione dalle competizioni UEFA per club.
    L’FC Barcelona è tenuto a tenere gli EDI informati in modo proattivo sui progressi delle indagini in corso e a fornire agli EDI tutti i documenti e le informazioni richiesti.
    Gli EDI incaricati del caso sono invitati a continuare e finalizzare le loro indagini e ad inviare un’ulteriore relazione all’Organo di Appello UEFA se e quando ritengono che l’ammissione/esclusione dell’FC Barcelona debba essere valutata. LEGGI TUTTO

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    Champions League, i risultati del 2° turno di qualificazione: vince lo Sheriff di Bordin

    Nella seconda tranche delle gare d’andata del secondo turno di qualificazione alla fase a gironi della Champions League, l’Aris Limassol dell’ex Verona Stepinski (in gol) blinda il passaggio del turno con il 6-2 al Bate. Successo prezioso per lo Sheriff dell’italiano Bordin che batte 1-0 il Maccabi Haifa. I polacchi del Rakow battono in casa 3-2 il Qarabag. Ludogorets-Olimpija Lubjana termina 1-1, mentre senza reti la sfida sulle Isole Far Oer tra Klaksvik e Haecken LEGGI TUTTO

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    Champions League, qualificazioni: 2-2 del Galatasaray con Zaniolo titolare

    Pari beffa per il Gala, con Zaniolo titolare. Lo Zalgiris fa 2-2 nel recupero e complica i piani alla squadra turca nel percorso verso la prossima Champions. Il club anche di Mertens (dentro nella ripresa) e in attesa di Icardi di ritorno dal Psg, sbatte contro la squadra lituana nell’andata del secondo turno delle qualificazioni. Si tratta del terzultimo step: davanti c’è ancora il terzo turno e gli spareggi. Da lì usciranno le sei squadre che si uniranno alle 26 già di diritto ai gironi.

    Ok Brignoli e Djuricic col Panathinaikos
    Nella serata di martedì 25 luglio si sono giocate sette delle dodici partite in programma per l’andata. Cinque dal cosiddetto percorso Campioni, con vittorie anche dell’HJK Helsinki (sul Molde), del Copenaghen (sugli islandesi del Breidablik, con vista sulla sfida con lo Sparta Praga nel prossimo turno), dello Slovan Bratislava (sullo Zrinjski Mostar) e della Dinamo Zagabria, che si è sbarazzata con un netto 4-0 dell’Astana, con vista sull’AEK Atene per il prossimo turno. Dal percorso Piazzate arrivano invece due risultati delle possibili avversarie di Marsiglia e Rangers in quello che sarà il terzo turno di qualificazioni: il Panathinaikos di Brignoli e Djuricic (gol) ha battuto 3-1 il Dnipro-1 e vede la sfida con l’OM. Mentre è finita pari tra Servette e Genk per i futuri avversari dei Rangers.

    I risultati (percoso Campioni)
    ZALGIRIS-GALATASARAY 2-2
    48′ Oyewusi (Z), 45′ Bardakci (G), 77′ Dervisoglu (G), 90’+2 Kazlauskas (Z)

    HJK HELSINKI-MOLDE 1-0
    25′ Keskinen

    BREIDABLIK-COPENAGHEN 0-2
    1′ Larsson, 32′ Falk Jensen

    ZRINJSKI MOSTAR-SLOVAN BRATISLAVA 0-1
    53′ Zuberu

    DINAMO ZAGABRIA-ASTANA 4-0
    35′ Spikic, 41′, 43 e 56′ Ivanusec
    I risultati (percoso Piazzate)
    DNIPR0-1 – PANATHINAIKOS 1-3
    10′ Sporar (P), 73′ Djurici (P), 84′ rig. Ioannidis (P), 90′ Tanchyk (D)

    SERVETTE-GENK 1-1
    21′ Arokodare (G), 77′ Rouiller (S) LEGGI TUTTO

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    Finale di Champions 2026 o 2027 a San Siro? L’annuncio della Uefa e del sindaco Sala

    Lo ha confermato l’Uefa e lo aveva già annunciato il sindaco di Milano Sala: “Gravina mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League”. Due le città candidate, Milano e Budapest, per i due anni 2026 e 2027: “Quindi almeno una delle due stagioni dovrebbe succedere”

    Milano ospiterà la finale di Champions a San Siro nel 2026 o nel 2027? L’ipotesi è stata prennunciata dal sindaco Giuseppe Sala a margine della presentazione degli Europei di salto ed equitazione a Milano e lo ha confermato anche la Uefa tramite un comunicato ufficiale. Sono nove le federazioni che si sono candidate per ospitare le finali delle varie coppe europee in quel biennio. Due, nel dettaglio, quelle per la Champions: Budapest e Milano. “Le dichiarazioni di interesse non sono vincolanti  e le proposte finali – si legge nel documento Uefa – dovranno essere consegnate con i dossier di candidatura entro il 21 febbraio 2024”. 

    Sala: “Due sole candidate, o nel 2026 o nel 2027 dovrebbe succedere”
    “Sono reduce dalla sfortunata finale di Istanbul per i miei colori, ma entusiasmante perché ho rivisto un’altra volta cosa vuol dire per una città ospitare la finale di Champions League – ha detto il sindaco Sala -. Quando il presidente Gravina mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League, ovviamente ho fatto i salti di gioia. Siccome – ha proseguito – ci sono due candidati, noi e Budapest, per i due anni (2026 e 2027, ndr), uno dovrebbe essere. Ovviamente ho detto a Gravina che nel 2027 non sarò più sindaco, quindi vediamo di portarla a casa per l’anno prima. Spero che ci riesca, se poi sarà 2027 andrà bene lo stesso per Milano”.

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    Le 4 finali di Champions a San Siro
    A Milano si sono già giocate quattro finali di Coppa dei Campioni/Champions League. La prima nel 1965 col secondo successo della Grande Inter di Herrera: 1-0 al Benfica, gol di Jair. Si giocarono al Meazza anche quelle del 1970, 2001 e 2016, vinte da Feyenoord, Bayern Monaco (contro il Valencia di Cuper) e Real Madrid, nel derby contro l’Atletico. Quest’ultime due, entrambe terminate ai rigori.

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    La storia di San Siro in 20 momenti storici

    Milan e Inter in campo a ore per scrivere una nuova pagina della storia di San Siro, gigante di quasi cent’anni costruito nel 1925. Gli anelli, le torri e il primo gol del milanista ‘Pin’ Santagostino, ma vince 6-3 l’Inter (che fino al 1947 non ci giocava). Le luci di Vecchioni e il mondo nella cerimonia di apertura del 1990, Pelé, la boxe e Bob Marley, pieno a luglio con la samba per Dinho e pieno all’alba post triplete. Storia e aneddoti in 20 momenti cult
    di Marco Salami 
    MILAN-INTER LIVE – LO SPECIALE

    LUCI A SAN SIRO

    Quando ti alzi la mattina, quel giorno, è un giorno diverso da tutti gli altri. È il giorno che vai allo stadio. È il giorno che vai a San Siro. Zaino in spalla, sciarpa d’ordinanza, rossonera o nerazzurra. Il cuscinetto anni Ottanta, sempre lo stesso. E quindi si parte, in macchina dalla provincia, col treno, in tram o col metrò, con l’accento sulla o finale. Una parola che richiama una Milano d’altri tempi, nostalgica, andata.

    EURODERBY, ATTO III

    La nuova pagina, la prossima pagina. Stesso stadio, stesso campo. Sei giorni in mezzo. Come in quello del 2003 e in quello del 2005. Luci a San Siro, sì, anche di questa sera. Tutti là. 

    LA NASCITA NEL 1926: 13 MESI E 5 MILIONI DI LIRE

    Altri tempi, perché lì ad attenderti c’è un gigante di quasi cent’anni. È il 1925 quando il Presidente del Milan, Piero Pirelli, sollecita la costruzione di uno stadio calcistico vicino a quell’Ippodromo per il Trotto tornato estremamente attuale (sponda, sempre, rossonera). L’ispirazione è inglese, lontano da come lo conosciamo oggi. Ci vogliono tredici mesi e cinque milioni di lire. Le tribune sono quattro, rettilinee, la prima capienza è di 35mila spettatori.

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