L’errore sottoporta di Romelu Lukaku al minuto 88 della finale tra Inter e Manchester City ha ricordato per dinamica ed esito quello di Andrij Shevchenko nel secondo tempo supplementare della finale di 18 anni fa tra Milan e Liverpool. Stesso stadio, l’Ataturk di Istanbul, persino stessa porta e quasi stessa parata dei portieri avversari, a metà tra il casuale e l’istintivo
Ora c’è un’Istanbul da dimenticare anche nella memoria dei tifosi interisti. I cugini rossoneri ci erano passati già 18 anni fa, nella finale di Champions contro il Liverpool, quella della rimonta in sei minuti subita dal 3-0, dei balletti del portiere dei Reds Dudek durante i rigori di Shevchenko e compagni. Nella finale dell’11 giugno 2023 la beffa è invece toccata all’Inter contro il Manchester City, in quella che sarà ricordata come la finale del tiro di Rodri e dell’errore di Romelu Lukaku.
Colpi di testa e parate di…istinto
È il minuto 88 quando l’Inter riesce a creare una buona azione sulla sinistra e a liberare Gosens sull’esterno. Il cross del tedesco è leggermente lungo, ma l’ex Atalanta mostra il meglio di sé attaccando lo spazio in area. Così, sul contro-cross di Brozovic dall’altra parte, offre dal secondo palo una sponda perfetta al centro dell’area piccola per Romelu Lukaku. L’attaccante belga è solo in area, ma colpisce centralmente di testa e permette a Ederson di recuperare la posizione e respingere con la gamba sinistra. Qualcosa di simile era successo ad Andrij Shevchenko il 25 maggio 2005, durante il secondo tempo supplementare della finale contro il Liverpool. Così come l’Inter ha reagito bene al gol di Rodri, anche il Milan riuscì a scuotersi dopo la rimonta subita e a creare occasioni da gol. Compresa questa…
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Il cross di Serginho trovò l’attaccante ucraino in area: il suo colpo di testa, migliore di quello di Lukaku, risultò sempre centrale. Dudek fu reattivo nella prima respinta, mentre sulla seconda fu decisamente più fortunato. Shevchenko ribattè da due passi di destro a colpo sicuro, ma trovò la testa del portiere polacco, che si stava rialzando da terra. Forse sconvolto dall’azione, Shevchenko sbagliò poi il rigore decisivo, parato sempre da Dudek, presentandosi sul dischetto con uno sguardo quasi svuotato. La porta era sempre la stessa, “alla sinistra dei telespettatori”. In due finali all’Ataturk i sette gol segnati (compresi i rigori del 2005) sono stati realizzati solo dall’altra parte. Ci hanno pensato due interventi goffi, ma sicuramente efficaci, a mantenerla inviolata, almeno fino alla prossima finale.
©Getty
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Lukaku e un futuro da scrivere. Ma non è l’unico
Dopo aver giocato la finale di Champions alla pari con il Manchester City e aver dimostrato di poter competere ai massimi livelli, l’Inter è pronta a programmare il futuro tra certezze e qualche dubbio. In panchina Inzaghi ha meritato la conferma grazie allo splendido percorso europeo e potrebbe presto rinnovare, mentre in attacco potrebbe cambiare molto: l’unico certo di restare è Lautaro. Da chiarire anche la questione portiere: ecco come ripartiranno i nerazzurri
APPLAUSI PER L’INTER: LE PAGELLE DELLA STAGIONE
INTER A TESTA ALTA: ORA RIPARTIRE
La delusione è ancora tanta, ma l’orgoglio è massimo: dopo aver giocato una finale di Champions League alla pari con il Manchester City, per l’Inter è già tempo di pensare al futuro
I nerazzurri hanno dimostrato di poter essere competitivi ai massimi livelli e dalle parti di via della Liberazione si sta già pensando a programmare la prossima stagione
Ecco come ripartirà l’Inter, considerando la situazione di alcuni tra i suoi elementi più importanti
SIMONE INZAGHI RESTA AL COMANDO
Idee chiare a partire dall’allenatore. Dopo i dubbi dei mesi scorsi, emersi soprattutto nel periodo complicato in campionato a metà stagione, adesso la certezza è che Simone Inzaghi resterà alla guida dell’Inter
Dopo aver portato la squadra a un passo dal sogno Champions, l’allenatore, attualmente in scadenza nel 2024, dovrebbe rinnovare fino al 2025 con un piccolo ritocco
I DUBBI IN ATTACCO: LAUTARO UNICO INTOCCABILE
Se non c’è alcun dubbio sull’allenatore, diverso il discorso per quanto riguarda il reparto offensivo, che potrebbe cambiare tanto
In questo momento, salvo super offerte, l’unico certo di restare è Lautaro Martinez, capocannoniere stagionale e centralissimo nel progetto nerazzurro
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