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    Inter-Manchester City, Marotta: “Siamo nella storia. Speriamo di realizzare un sogno”

    “C’è la giusta emozione, ma sono vaccinato. L’appuntamento è importante e non facilmente ripetibile”. Giuseppe Marotta è alla terza finale di Champions della sua carriera da dirigente e può fare da scudo ai calciatori: “La squadra oggi ha toccato l’erba dello stadio, i giocatori non hanno ancora mai provato l’emozione della finale, ma non sono spaventati. Hanno con loro un allenatore esperto e la società, ci sarà emozione nell’andare verso lo stadio, ma poi quando si entrerà tutto si dimentica”.

    “Il grande merito è di Inzaghi e dei calciatori”
    Marotta rivendica con orgoglio il raggiungimento della finale: “Per chi vive il calcio, questo è l’appuntamento più importante. Per noi come Inter è una novità, mancava da 13 anni ed è la sesta finale nella storia del club, siamo già nella storia di questa società. Abbiamo un sogno, speriamo si concretizzi e diventi realtà”. I meriti sono da condividere con tutti, ma qualcuno ne ha un po’ di più: “Per un dirigente l’orgoglio è grande, ma lo condivido con la parte tecnica e anche la parte corporate della società, tutti hanno supportato l’attività di campo. La logica del più si spende e più si vince non è sempre vera, esistono competenze, passione, cultura del lavoro, tutti valori che abbiamo. Il merito principale è di un giovane allenatore che merita una citazione particolare, ha un grande percorso davanti a sé. Credo sia molto deciso nella formazione anche se si dice che il dubbio è il guanciale del saggio, abbiamo un gruppo dove tutti sono di pari valore, con 120 minuti possibili tutti possono essere presi in considerazione. I giocatori negli ultimi anni hanno migliorato le loro prestazioni, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dell’esperienza”.

    “Ritorno economico se vinciamo? Vale più il prestigio…”
    Marotta scende anche in qualche dettaglio finanziario: “C’è poca differenza tra chi vince la coppa e chi arriva secondo in termini economici, si tiene conto di alcuni fattori. La parte che porterebbe grandi vantaggi è quella intangibile, di prestigio. Poi certo, ci sono anche i premi da pagare ai giocatori in caso positivo”. Sarebbe un dolce problema. Le ultime parole sono per i tifosi: “Alla squadra non dico nulla, ci pensa Simone. Ringrazio i tifosi per il record di presenze allo stadio, si sentono a San Siro, in trasferta e si sentiranno anche domani. Spero che il loro sogno si concretizzi in realtà”. LEGGI TUTTO

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    Manchester City-Inter, le probabili formazioni della finale di Champions League

    12/13

    Formazione Inter (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro. All. Inzaghi

    Brozivic al momento in vantaggio su Mkhitaryan che non è al 100% dopo il problema muscolare accusato contro il Milan e dovrebbe partire dalla panchina. 
    In attacco c’è sempre la tentazione Lukaku ma, al momento il piano tattico dovrebbe essere quello delle ultime volte con Dzeko dal 1′ e il belga pronto a entrare a gara in corsa  LEGGI TUTTO

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    Noel Gallagher: “Se il City vince la Champions e Haaland ne segna tre canterò in mutande”

    Noel Gallagher non è nuovo a uscite coraggiose e di certo non ha paura di esporsi. Soprattutto quando si parla di calcio e del suo City. Già un paio di mesi fa, proprio nei nostri studi di Sky, si era lanciato in una previsione che ora potrebbe ritorcerglisi contro: “Voglio l’Inter in finale di Champions. Rispetto a Milan, Napoli e Benfica (si era ancora ai quarti di finale) è quella meno forte e poi Lukaku sta giocando male”. Dichiarazioni forti, soprattutto in un mondo, come quello calcistico, fortemente legato alle scaramanzie, dove tutto alla fine può essere usato contro di te e dove lanciarsi in pronostici leggeri spesso e volentieri può portare alla catastrofe. Ma lui è Noel Gallagher e la personalità di certo non gli manca. Al punto da profondersi in una promessa alquanto particolare: “Purtroppo non sarò a Istanbul perché sono in tour a San Diego. In genere mi assicuro sempre che a fine maggio, giorni in cui si gioca di solito la finale di Champions, io sia libero da impegni in giro per il mondo, ma quest’anno non abbiamo preso in considerazione il Mondiale a dicembre e il fatto che tutto sia scalato di qualche giorno. Ora sono contrattualmente obbligato a suonare, quindi guarderò la partita in un bar di San Diego, e mi va bene anche così. Ma se il City vince e Haaland segna una tripletta, lo farò in mutande”. Un motivo in più forse, per alcune delle sue fans più scatenate, di tifare per gli inglesi nella finale di Istanbul.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Manchester City: news live e formazioni della finale di Champions

    Conto alla rovescia per la finale di Champions contro il City. Da ieri la squadra di Inzaghi è a Istanbul. Oggi alle 16.15 le parole di Inzaghi, Lautaro, Darmian e Calhanoglu, poi l’allenamento all’Ataturk alle 17. Zhang alla Gazzetta: “Ci crediamo, non abbiamo paura del City”.  Tutte le news della giornata in diretta su Sky Sport 24 e nel nostro liveblog. La finale domani alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su NOW
    LO SPECIALE SULLA FINALE DI CHAMPIONS LEGGI TUTTO

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    Champions League, Haaland: “Inter ottima ma il City ha ancora fame”

    E’ uno degli uomini più attesi per l’ultimo atto della stagione europea, la finale di Champions League fra Manchester City e Inter in programma sabato a Istanbul. Erling Haaland, 22 anni, ha già battuto tutti i record stagionali: nella prima stagione al Manchester City ha segnato 52 gol tra Premier e coppe e sabato vuole chiudere in bellezza, conquistando il trofeo che il club inglese insegue da anni. Dopo essere diventato il capocannoniere del City in una singola stagione, superando il record di 38 reti di Tommy Johnson, che resisteva da 94 anni, l’attaccante norvegese ora ha nel mirino la finale, come lui stesso ha detto al sito della Uefa: “Ho sempre sognato di giocare la finale di Champions e sarà un onore esserci. Ma c’è soprattutto una partita da vincere. Abbiamo avuto una stagione incredibile, e dobbiamo finirla nel migliore dei modi. So che daremo tutti il massimo per vincere contro un’ottima Inter. Non vediamo l’ora di scendere in campo”. In 10 presenze nel torneo ha realizzato 12 gol, alla media di 1,21 a partita. Un dato mai visto nella storia della Champions. “Sapevo che in questa squadra avrei avuto la possibilità di segnare tanto. Quando hai così tanti campioni intorno a te che ti creano le occasioni, oppure ti aprono spazi, allora è tutto più facile. Tutti condividiamo la stessa fame di vittorie ogni singolo giorno. Sono fortunato ad avere compagni di squadra che mi aiutano a fare il mio lavoro: mettere la palla in fondo alla rete”. LEGGI TUTTO

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    Terim: “Fiorentina, che peccato. Sì, l’Inter può battere questo Man City”

    la curiosità
    Finale Istanbul, Calha gioca in casa: i precedenti

    Il centrocampista nerazzurro è stato uno dei grandi protagonisti del cammino fino a Istanbul. Lo stesso ex Milan ha dichiarato che la finale nel suo Paese sarà speciale e che tutti in Turchia faranno il tifo per lui. Prima di Calhanoglu, sono stati tanti i calciatori che hanno giocato ‘in casa’ una finale di Champions: ad alcuni è andata bene, ad altri meno: ecco chi è stato ‘profeta in patria’ e chi invece…
    INTER IN FINALE: LO SPECIALE

    HAKAN CALHANOGLU: UNA FINALE IN CASA

    “Sono tutti felici e faranno il tifo per me”, erano state queste le parole di Hakan Calhanoglu quando, dopo aver battuto il Milan, gli hanno fatto notare che avrebbe giocato la finale a Istanbul. Il turco è stato un grandissimo protagonista della cavalcata in Champions dell’Inter a cui manca un ultimo passo per salire sul tetto d’Europa

    CALHA “PROFETA IN PATRIA”?

    Una finale “in casa”, dunque per Calha, che spera di potere essere definito “profeta in patria” al termine del match contro il Manchester City di Guardiola, dove non c’è alcun tesserato nato in Turchia. Prima di Hakan, però, sono stati diversi i calciatori che hanno giocato una finale di Champions con una squadra straniera nel proprio Paese: ad alcuni è andata bene, ad altri meno: vediamo chi sono da quando la Coppa dei Campioni è diventata Champions League

    2022 – FINALE A PARIGI TRA REAL MADRID E LIVERPOOLC’è Karim Benzema tra i grandi protagonisti della finale allo Stade de France a Saint-Denis (Parigi) tra Real Madrid e Liverpool. Il francese non segna ma si aggiudica la vittoria finale, il premio di miglior giocatore della competizione e quello di capocannoniere

    Francesi nel Real: Benzema, Mendy, Camavinga
    Francesi nel Liverpool: Konate LEGGI TUTTO