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    Champions, giocatori di Milan e Inter che non hanno giocato nemmeno 1′ in questa edizione

    Quattro giocatori (due per parte) delle milanesi sono in semifinale di Champions pur senza mai aver giocato un singolo minuto, e pur essendo regolarmente iscritti in lista. Se invece allargassimo lo sguardo anche ai volti noti fuori dai registri Uefa, l’elenco si allunga. E non c’è solo Ibra…  Inter-Milan è in diretta alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW
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    Inter-Milan, dagli Yuppies ad oggi: com’è cambiato il modo di vivere il derby

    Dagli Yuppies degli anni Ottanta ad oggi, a Milano non è cambiato soltanto il modo di vestire, ma anche quello di vivere il derby. Ne parliamo con Lino Ieluzzi, l’uomo che in quegli anni vestiva proprio gli Yuppies. Che non vivrà il derby di questa sera né allo stadio, né in tv. Ma… Guarda l’intervista
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    Inter-Milan di Champions, le news di oggi live e dove vedere la partita

    Incasso recordSono previsti circa 75.300 spettatori, un tutto esaurito che dovrebbe portare a un incasso record di quasi 12,5 milioni di euro (battendo il primato dell’andata, 10,46 milioni di euro). I cancelli dello stadio apriranno alle ore 18: le società consigliano ai tifosi di presentarsi con largo anticipo per evitare code e ritardi LEGGI TUTTO

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    Euroderby con i “Commercialisti rossoneri”, la storia dietro lo striscione

    A San Siro, quando gioca il Milan, c’è uno striscione diverso da tutti gli altri, che non è mancato neanche all’andata dell’euroderby vinto 2-0 dall’Inter. Dentro la storia dei “Commercialisti rossoneri”: dai conti in studio a quelli col ritorno, nella partita (per una volta non quella Iva) più importante di tutte. Facce da derby e di Milano dopo una sei giorni elettrica
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    Inter-Milan: le frasi famose dei derby. FOTO

    Dagli sfottò dell’avvocato Prisco e Diego Abatantuono alle dichiarazioni di alcuni doppi ex di Inter e Milan, ricordiamo le frasi più ‘iconiche’ nella storia del derby milanese. La semifinale di Champions è in diretta stasera alle 21 su Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW
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    Inter-Milan, derby story: il mitico maggio milanese del 1963

    Con 5 anni d’anticipo sul Maggio francese, Milano vive la sua rivoluzione, che si riflette anche sul calcio: Milan sul tetto d’Europa e primo scudetto della “Grande Inter”. Ma per l’intera città la primavera del 1963 è la stagione del boom, economico e  culturale
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    È evidente che un milanista d’antan ricorderà il maggio del 1963 soprattutto per la vittoria della prima Coppa dei Campioni e i suoi cugini nerazzurri per lo scudetto di quella che, di lì a poco, sarebbe diventata la “Grande Inter” di Helenio Herrera. Ma anche i cinefili ripenseranno a quella primavera per il trionfo del milanese Luchino Visconti al Festival di Cannes, Palma d’oro per il Gattopardo, come gli amanti dell’opera si commuoveranno nel rievocare la sontuosa Aida di Franco Zeffirelli alla Scala.  Gli intellettuali, poi, avranno ancora di che arrovellarsi sulla controversa Vita di Galileo, il punto più alto raggiunto dalla ricerca brechtiana di Giorgio Strehler, portata in scena al Piccolo Teatro, mentre i veri bohémien rammenteranno le Canzoni della Mala di Ornella Vanoni (che nello stesso anno è Rosetta nel Rugantino di Garinei & Giovannini e vola a Broadway); ma anche l’aperò al Bar Jamaica; il Derby Club di Enzo Jannacci, Dario Fo, Cochi e Renato; le sbevazzate da Gattullo, in porta Lodovica, sede dell’Ufficio facce di Beppe Viola (“scommetto che quello al bancone è milanista!”); e la purezza di Giorgio Gaber, che nello stesso periodo canticchiava Goganga e Porta Romana dribblando i tram che sferragliavano nella scighéra.

    Sophia Loren ‘sfida’ Eva Kant
    Persino Adriano Celentano s’innamora di Claudia Mori in quei mesi là. E Sophia Loren che recita in milanese? Solo nel 1963: è la moglie annoiata di un ricco industriale che scorrazza in Rolls ansiosa di “prelevare” dai Navigli lo squattrinato Marcello Mastroianni, che l’aspetta sommessamente su una Fiat Seicento nel secondo episodio di Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica (Oscar per il miglior film straniero). Ma vogliamo parlare di Diabolik? Per i fanatici del fumetto tradotto anche in finlandese stretto il vero numero zero della serie sbarca in edicola il 1° marzo ’63, quando le milanesissime sorelle Giussani decidono finalmente di partorire Eva Kant, chiamata a salvare il Re del terrore, arrestato dall’ispettore Ginko e condannato a salire sulla ghigliottina.

    Capitale morale
    L’intera città respira un’atmosfera inebriante, creativa, internazionale, positiva, rivoluzionaria.  Anche il Papa, Paolo VI, era stato arcivescovo di Milano… Insomma, c’è un disegno preciso dietro l’impresa di Paron Rocco, Gianni Rivera, capitan Cesare Maldini e del match winner José Altafini (“E bravo il nostro caro vecchio Milan! La società primogenita del calcio milanese ha tolto al Benfica di Lisbona il titolo e la dignità di campione d’Europa”, scriverà Gianni Brera sul Giorno): il 2-1 ai portoghesi di Eusebio non nasce a Wembley, ma va inserito in un contesto più ampio, a 360 gradi. Milano viene investita a “capitale morale” non solo perché Roma è distratta dalla Dolce vita, ma nei fatti: trascina l’Italia al boom economico, dà la scossa a tutto lo Stivale.

    ©Getty

    Milanello e i Moratti
    Lo fa con la sua forza culturale, dal Corriere della Sera alle case editrici; la scienza e l’urbanistica, l’Università, il senso del lavoro, innato, nell’operaio come nel “padrone”. La programmazione, su tutti i livelli. Milanello, voluto dal presidente Andrea Rizzoli (su progetto del general manager Gipo Viani) fu inaugurato proprio sessant’anni fa. Quando l’avvocato Peppino Prisco diventa vice presidente e Angelo Moratti, un ex rappresentante di combustibili lancia l’Inter al vertice del campionato italiano, e poi in Europa e nel mondo, imitato 50 anni dopo dal figlio Massimo grazie a un altro Mago, José Mourinho, nato – indovinate un po’ – nell’anno di grazia 1963…

    La Milano nera
    Certo, s’intravede una Milano Nera, per dirla alla Pasolini (gli ultimi dieci minuti del film, peraltro, sono girati all’esterno e all’interno dello stadio San Siro). Quella dei “Contessa” e del “Rospo”, controfigure di personaggi da Calibro 9 alla Turatello e Vallanzasca, in perfetto stile Scerbanenco. Ragazzi di vita che Giovanni Testori aveva raccontato bene nel Ponte della Ghisolfa, cui Visconti si era ispirato per Rocco e suoi fratelli, che girò in bianco e nero perché era così, secondo il regista, che Milano appariva agli occhi degli immigrati provenienti dal meridione. E forse non solo al loro sguardo.

    Zucchero e catrame
    Prendete Aldino, che sembra uscito da una vecchia canzone di Lucio Dalla ma è il protagonista di Tirar mattina, scritto da Umberto Simonetta e pubblicato sempre nel 1963: un perdigiorno che decide di immergersi per l’ultima volta nella macchia dei soliti bar, biliardi e bordelli prima di chiudere con una vita da balordo e mettersi a lavurà, ma che d’un tratto scopre una città “drogata dalla smania di distruggere e rifare, distruggere e rifare e tutti che sgobbano e maledicono di dover sgobbare… e sotto con le perforatrici a mitraglia giorno e notte”. Sessant’anni dopo, la storia non è cambiata: Milan l’è semper on gran Milan, “sguardo maligno di Dio, zucchero e catrame…”.

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    Inter-Milan, le probabili formazioni della semifinale di Champions League

    12/24

    INTER (3-5-2), probabile formazione: Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Dzeko. All. Inzaghi

    Dopo il turnover nel weekend contro il Sassuolo, Inzaghi pensa di riproporre lo stesso undici iniziale del derby d’andata
    Dzeko favorito su Lukaku per affiancare Lautaro Martinez
    In regia si rivedrà Calhanoglu preferito a Brozovic
    Sulle fasce Dumfries e Dimarco, dietro tornano Darmian e Bastoni con Acerbi LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter, il confronto delle rose a Sky Calcio Club

    4/8

    I GIOCATORI ROSSONERI CON PIÙ PARTITE NELLE COPPE EUROPEE

    Ibrahimovic: 146 presenze (fuori lista e infortunato)
    Giroud: 82 presenze
    Tatarusanu: 69 presenze (fuori lista)
    Florenzi: 56 presenze (fuori nella gara d’andata e infortunato)
    Origi: 53 presenze (fuori dai titolari nella gara d’andata)

    Diversa la situazione del Milan che non può contare sull’esperienza di Ibra, fuori praticamente per tutta la stagione. Oltre a Giroud, gli uomini con più abitudine a queste sfide sono Florenzi (infortunato) e Origi, che rappresenta l’alternativa a Giroud in attacco LEGGI TUTTO