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    Europa League, Lipsia-Atalanta all'inglese Oliver

    L’Atalanta, dopo il ko in campionato contro il Napoli (3-1), cerca il riscatto nell’andata dei quarti di finale di Europa League. La Dea di Gian Piero Gasperini giovedì alle 18.45 farà visita al Lipsia alla RB Arena. A dirigere la gara sarà l’arbitro inglese Michael Oliver. Stuart Burt e Simon Bennett saranno invece gli assistenti, lo scozzese William Collum quarto uomo; Paul Tierney al Var, Lee Betts all’Avar. 
    Oliver, il precedente con l’Atalanta e quel Real Madrid-Juve
    Il 37enne fischietto di Ashington ha diretto l’Atalanta solo in un’occasione, l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Valencia del 19 febbraio 2020, quando la Dea superò gli spagnoli con un perentorio 4-1. Michael Oliver, però, se lo ricordano bene i tifosi della Juve: fu infatti lui ad arbitrare il ritorno dei quarti finale di Champions League tra il Real Madrid e i bianconeri nel 2018. La squadra di Massimiliano Allegri, dopo aver perso 3-0 all’andata a Torino, era riuscita a pareggiare i conti prima che il direttore di gara inglese assegnasse nel finale un calcio di rigore ai Blancos tra le proteste dei calciatori della Juve. Nell’occasione fu espulso per proteste il capitano dei bianconeri Gianluigi Buffon, che criticò apertamente Oliver nel dopopartita. 
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    Lipsia, Tedesco: “L'Atalanta è una certezza, per noi in Europa League sarà dura”

    Da quando è arrivato sulla panchina del Lipsia lo scorso dicembre ha cambiato radicalmente la stagione del suo club, che non aveva iniziato al meglio l’annata. Adesso Domenico Tedesco non vuole fermarsi: salito al quarto posto in campionato, l’allenatore originario di Rossano, in Calabria, troverà una squadra italiana nel suo cammino in Europa League. Nei quarti di finale il Lipsia affronterà infatti l’Atalanta, una squadra che per Tedesco rappresenta un modello ideale. Intervistato in esclusiva da Sky Sport, l’allenatore italiano ha parlato della sfida contro Gasperini e non solo.

    ATALANTA

    Incubo Nkunku, occhio a Silva: Dea, ecco il Lipsia

    Dal suo arrivo al Lipsia, la squadra è passata dall’undicesimo-dodicesimo posto al quarto. Cosa è riuscito a trasmettere?
    “È difficile rispondere a questa domanda, sarebbe meglio chiedere ai giocatori. Parlare di me stesso non è facilissimo, ma posso dire che quando sono arrivato qui ho cercato di parlare con ogni singolo calciatore. Ho cercato il dialogo con i giocatori principali, che sono qui da anni e che hanno vissuto anche grandi successi. Abbiamo cambiato sistema e abbiamo cercato di ridare alla squadra una certa fiducia, perché la qualità c’è sempre stata”.

    Il prossimo avversario in Europa League sarà l’Atalanta e lei ammira molto Gasperini. Ma a quale allenatore italiano o europeo si ispira?
    “Sono tanti gli allenatori che stanno facendo molto bene o che hanno fatto bene in passato. Mi piace Antonio Conte, ma anche Gasperini. Con lui l’Atalanta non è più una sorpresa, se si riesce ad arrivare per tre volte di fila al terzo posto non può essere una casualità, ma è una certezza. L’Atalanta è forte, una squadra molto fisica, soprattutto in mezzo al campo. Sarà difficile”.

    Siete in semifinale di Coppa di Germania, quarti in Bundesliga e ai quarti di finale di Europa League. Qual è l’obiettivo di questo Lipsia?
    “L’obiettivo numero uno è andare a Dortmund e vincere la prossima gara. Non pensiamo a lungo termine, pensiamo sempre partita per partita e penso che sia giusto così”.

    Cosa pensa di Nkunku?
    “È un giocatore che fuori dal campo è una persona tranquilla, intelligente. Lavora tanto, è sempre molto attivo. Poi è velocissimo, segna e ha una buona qualità di tiro. È interessante, molto interessante”.

    Ci sono delle squadre o degli allenatori che rappresentano un modello da seguire?
    “È difficile da dire, si impara un po’ da tutti. Seguendo le partite del Barcellona, dell’Ajax, del Milan, della Juve, dell’Inter, della Roma, del Chelsea. Il calcio non si inventa, ma si impara da tutti. Facendo un nome, penso che Conte abbia fatto molto bene e sta facendo molto bene anche al Tottenham”.

    Chi è il giocatore che l’ha sorpresa di più?
    “Ce ne sono tanti. Quando ci lavori, conosci meglio il carattere di ogni giocatore e ti sorprendono un po’ tutti. Tra i miei, direi forse André Silva. Non accetta mai di stare in panchina, anche dopo aver giocato tre partite di seguito non riesce ad accettare la panchina. E tra di noi parliamo in italiano”. LEGGI TUTTO

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    Uefa, ok nuovi giocatori da Ucraina e Russia nella lista per le Coppe

    NYON – L’Esecutivo Uefa ha deciso oggi di modificare i regolamenti di Champions, Europa League e Conference League 2021-22 e di permettere ai club di registrare un massimo di due nuovi giocatori utilizzabili per le restanti partite delle competizioni in corso entro l’1 aprile 2022. Modifiche simili al regolamento della Champions femminile, per consentire ai club di registrare un massimo di due nuove giocatrici utilizzabili per le restanti partite della competizione in corso entro e non oltre il 7 aprile 2022, in linea con il regolamento Fifa sullo status e i trasferimenti dei giocatori.

    Modificato regolamento sul trasferimento dei giocatori

    A causa dell’incertezza che circonda l’escalation del conflitto militare in Ucraina, che ha generato una vasta e preoccupante crisi umanitaria, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Fifa ha deciso il 7 e il 16 marzo 2022, in coordinamento e consultazione con la Uefa e altre parti interessate, di modificare il Regolamento Fifa sullo Status e i Trasferimenti dei Giocatori (RSTP) al fine di fornire certezza giuridica e chiarezza su una serie di questioni e per affrontare le conseguenze della crisi per i giocatori. 

    Sullo stesso argomentoLa Fifa dona un milione di dollari alle vittime della guerra in UcrainaCalcio

    Introdotto un nuovo allegato temporaneo

    A questo proposito, è stato introdotto il nuovo allegato 7 temporaneo al Fifa RSTP, intitolato “Regole temporanee per affrontare la situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina”, che include disposizioni relative alla sospensione dei contratti tra giocatori/allenatori e club, che sono affiliati alla Federcalcio ucraina (UAF) e alla Federcalcio russa (FUR). In particolare, le nuove disposizioni permettono fra l’altro ai calciatori in questione di giocare per un altro club fino al 30 giugno 2022.

    Sullo stesso argomentoRussia, ricorso respinto: club e nazionali sospesi in competizioni FifaCalcio Estero LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Lipsia, l'avversaria ai quarti di Europa League

    4/12

    COME GIOCA
    LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Simakan, Gvardiol, Orban; Mukiele, Haidara, Laimer, Angeliño; Forsberg; Nkunku, André Silva. All. Tedesco
    Qualità in tutti i reparti a partire dall’attacco, dove non possiamo dimenticare alternative di lusso sulla trequarti (Olmo e Szoboszlai) e davanti con l’efficacissimo Poulsen. In mezzo al campo c’è anche l’americano Adams, lui come gli esterni Henrichs ed Halstenberg. Altro panchinaro di livello in difesa è Klostermann, nazionale tedesco LEGGI TUTTO

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    Sorteggi Europa League, sarà Atalanta-Lipsia ai quarti

    Dominio incontrastato della Spagna nell’ultimo decennioConsiderando le ultime dieci edizioni dell’Europa League spicca il Siviglia, che ha vinto la competizione per ben 4 volte (in totale 6 perché l’aveva già vinta nel 2006 e nel 2007). Tuttavia non si può ignorare l’Atletico Madrid, che ha sollevato il trofeo in due occasioni nell’intervallo di tempo considerato, mentre i detentori sono gli spagnoli del Villarreal (quest’anno in corsa in Champions). Completano l’albo d’oro degli ultimi dieci anni Chelsea (2013 e 2019) e Manchester United. Insomma, dal 2011/12 quando non ha vinto una squadra spagnola lo ha fatto un’inglese. Riuscirà l’Atalanta a rompere questo incantesimo? LEGGI TUTTO

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    West Ham, Yarmolenko regala la maglia a un tifoso con la bandiera ucraina

    L’attaccante del West Ham e capitano della nazionale ucraina ha deciso il passaggio del turno dei suoi Hammers ai quarti di finale di Europa League con il gol del 2-0 segnato nei supplementari. Dopo la commozione legata anche al difficile momento che sta vivendo il suo paese invaso dalle truppe russe, ha festeggiato insieme ai compagni la vittoria e poi ha voluto fare un regalo speciale a un ragazzo, presumibilmente ucraino, che vestiva una bandiera del paese dell’est europeo
    EUROPA LEAGUE, TUTTI GLI HIGHLIGHTS LEGGI TUTTO

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    Mourinho stuzzica Sarri: “Roma ai quarti, Lazio a casa a pensare al derby”

    ROMA – “Alla fine qualcuno va a casa e qualcuno al sorteggio, per fortuna noi andiamo al sorteggio”. Con quese parole, Jose Mourinho, commenta il pareggio contro il Vitesse dell’Olimpico che permette alla Roma, grazie al successo di misura dell’andata, di accedere ai quarti di Conference League. Una serata complessa per i giallorossi, con Abraham a risolvere la situazione al 90′, il tecnico portoghese prosegue: “E’ una squadra che ha limiti a diversi livelli, ma se qualche mese fa non avevamo la capacità di controllare il risultato, il disastro contro la Juve, altre partite anche come a Sofia, adesso si parla di noi come una squadra che sa resistere negli ultimi minuti alla pressione. In questo momento siamo in un’onda positiva, sono 8, 9, 10 partite senza sconfitta. Oggi in una situazione di grande rischio potevamo difendere e mantenere il supplementare, noi no. Loro sono stati bravi, il loro allenatore non lo conoscevo, invece è bravissimo perchè la sua squadra gioca bene”.Guarda la galleryConference League, Abraham salva Mourinho al 90′: Roma ai quarti
    Mourinho pensa al derby e stuzzica Sarri
    “Loro hanno giocato, io sono contento perchè abbiamo passato il turno, ma non sono contento perchè tanti giocatori hanno giocato a lungo mentre la Lazio è a casa a fumarsi le sigarette prima del derby”. Si avvicina alla supersifda della capitale Mourinho che conclude: “Abbiamo preparato la partita per vincerla, mai pensato a controllare il risultato per il passaggio del turno. Fino all’1-0 del Vitesse la partita mi è sembrata sempre senza pericoli. All’intervallo ho detto 3 cose: palle inattive, attenzione alla profondità e al nostro equilibrio quando perdiamo palla. Oggi gli attaccanti non hanno controllato una palla, anche a centrocampo e sugli esterni. Non una bella partita dal punto di vista tecnico, ma abbiamo difeso bene con i tre centrali. Ora pensiamo al derby, Sarri fuma le sigarette stasera, io devo subito pensare a chi schierare contro la Lazio”. LEGGI TUTTO