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    La Juventus riabbraccia Bonucci: sarà a disposizione col Nantes

    La Juve ritrova Leonardo Bonucci per la sfida di Europa League contro il Nantes: il capitano bianconero ha smaltito l’infiammazione al tendine lungo e torna a disposizione di Allegri dopo più di 90 giorni dalla sua ultima gara
    DANILO VERSO IL RINNOVO: ACCORDO TROVATO

    Un capitano per l’Europa. Dopo più di 90 giorni dalla sua ultima partita, contro il Verona a novembre, Leonardo Bonucci sarà a disposizione di Max Allegri per la partita contro il Nantes. Il capitano ha superato l’infiammazione al tendine lungo e potrà tornare a dare il suo contributo in una stagione molto più complicata delle altre. In campo 15 volte (su 30), 10 da titolare, Bonucci si rivede in Europa, dove ha anche segnato l’ultima rete. Contro il Paris Saint-Germain, a Torino.

    L’esordio in Europa League
    Lui che proprio in Europa League ha fatto il suo esordio assoluto in maglia bianconera nell’estate del 2010, contro lo Shamrock Rovers, e sempre in Europa League il primo gol contro lo Sturm Graz. Bonucci, insieme a Paul Pogba che però non sarà della partita, è anche l’ultimo reduce dell’ultima apparizione in Europa League della Juve. Stagione 2013-2014, semifinale di ritorno contro il Benfica. Uno 0-0 che non permise alla squadra di Antonio Conte di restare a Torino per giocarsi la finale contro il Siviglia.

    Storie di capitani e di Europa
    Ma a proposito di Nantes ed Europa. Juventus-Nantes riporta alla memoria le semifinali del 1995-1996. Capitano Gianluca Vialli che fece gol sia all’andata che al ritorno, prima di alzare poi a Roma, la coppa più bella. Storie passate di capitani e di Europa, il presente riguarda Bonucci e anche chi l’ha sostituito con la fascia nei mesi ai box,  cioè Danilo: nel giorno di San Valentino è stato trovato accordo per il rinnovo del contratto fino al 2025, con opzione 2026. Ingaggio simile all’attuale, il legame  con la società ha avuto il suo peso. Una vera storia d’amore in bianconero che continua. 

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    Europa League
    Nessun big escluso: la nuova lista Uefa della Juve

    Il club bianconero ha presentato alla Uefa l’elenco dei giocatori che prenderanno parte alla prossima Europa League. Nessuna esclusione eccellente per Allegri, che potrà così contare su tutti i big. Ricca anche la lista B, quella dei giovani, dove sono inseriti anche Fagioli, Miretti, Iling-Junior e Soulé. La Juventus farà il suo esordio nella competizione nei sedicesimi di finale contro il Nantes
    JUVENTUS-LAZIO LIVE
     

    GLI ESCLUSI

    Nessun escluso eccellente nella lista che la Juventus ha presentato alla Uefa per l’Europa League. L’unico giocatore che non è presente è Kaio Jorge (attaccante), ancora in fase di recupero dopo la rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro riportata nella scorsa stagione

    PORTIERI

    Wojciech Szczesny
    Mattia Perin
    Carlo Pinsoglio
    Gian Marco Crespi

    DIFENSORI

    Alex Sandro
    Leonardo Bonucci
    Gleison Bremer
    Danilo
    Mattia De Sciglio
    Federico Gatti
    Dean Huijsen
    Daniele Rugani

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    Europa League, Juventus-Nantes: designato l'arbitro

    TORINO – Tutto pronto all’Allianz Stadium per l’esordio della Juventus in Europa League nel playoff contro il Nantes. Importante il match di andata per i bianconeri che vorranno subito indirizzare la qualificazione davanti al proprio pubblico, proseguire il più a lungo possibile il cammino nella seconda competizione europea è uno degli obiettivi stagionali degli uomini di Allegri. Ad attenderli ci saranno i gialloverdi di Kombouaré, chiamati all’impresa per riuscire a superare l’ostacolo Juve. Designato il team arbitrale che dirigerà il primo dei due atti: ecco come è composto. LEGGI TUTTO

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    Nantes, damma Ganago: muore la figlia di 5 anni. Sarà assente contro la Juve in E. League

    Choc in casa Nantes dopo la morte, a cinque anni, della figlia di Ignatius Ganago, centravanti della squadra francese che affronterà la Juventus in Europa League. A riportare la drammatica notizia è il quotidiano francese L’Equipe che spiega come la bambina sia morta a causa di una malattia. Il 23enne camerunense è dunque volato nel suo Paese d’origine per stare vicino alla famiglia ed è per questo motivo che non sarà presente giovedì allo Stadium per il match contro la Juventus.

    Chi è Ignatius Ganago
    Nato a Douala, in Camerun, nel 1999, Ganago è arrivato in Europa nel 2017 quando è stato ingaggiato dal Nizza che l’ha poi ceduto al Lens nel 2020 per 6 milioni di euro. Della scorsa estate è invece il trasferimento al Nantes per 5 milioni di euro: con il nuovo club, in questa stagione, Ganogo ha giocato 21 partite di Ligue 1 (con tre reti e tre assist all’attivo) e cinque match in Europa League in cui ha messo a segno una rete. LEGGI TUTTO

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    Roma, Karsdorp sarà convocato per Salisburgo. Ok anche Spinazzola

    La Roma ritrova Rick Karsdorp e Leonardo Spinazzola. I due esterni hanno superato i rispettivi problemi di natura muscolare, si sono allenati in gruppo e saranno a disposizione di José Mourinho per l’andata dei sedicesimi di Europa League contro il Salisburgo di giovedì 16 febbraio (diretta Sky Sport). In particolare per l’olandese si prospetta un ritorno tra i convocati dopo oltre tre mesi: era infatti il 9 novembre quando Mourinho, al termine di Sassuolo-Roma 1-1, parlò apertamente di “un calciatore poco professionale, che dovrà trovarsi una squadra nel mercato di gennaio”. L’allenatore giallorosso non nominò mai Karsdorp, ma gli indizi portarono subito all’ex Feyenoord. Che finì presto ai margini. L’olandese è poi rimasto a Trigoria, riconquistando passo dopo passo la fiducia di Mou. Tanto da essere reintegrato nel gruppo a inizio 2023. E ora, dopo quasi 100 giorni dall’ultima convocazione, ecco che potremmo rivederlo in campo in Europa. Un recupero importante per la Roma, visto che a destra Celik non ha convinto e Zalewski, spostato ogni tanto su quella corsia, in realtà si trova meglio sul lato opposto.

    Mourinho recupera anche Spinazzola

    vedi anche

    Le pagelle di Lecce-Roma 1-1

    A proposito di fascia sinistra. Mourinho sorride anche per il recupero di Leonardo Spinazzola, fuori da fine gennaio per una lesione di primo grado al flessore della coscia destra. L’azzurro ha saltato i match di Serie A con Empoli e Lecce e quello di Coppa Italia con la Cremonese. Allenamento in gruppo anche per lui e convocazione in vista per Salisburgo, dove servirà l’aiuto di tutti. Di chi partirà dall’inizio, ma anche dei sostituti pronti a entrare a partita in corso. E tra questi dovrebbero rivedersi anche Karsdorp e Spinazzola.  LEGGI TUTTO

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    Mohamed, il bulldozer del Nantes che sfida la Juve: dall’idolo Rooney al totem Salah

    Un bulldozer sulla strada della Juve. È il soprannome che la stampa francese ha attribuito a Mostafa Mohamed, 25enne centravanti egiziano del Nantes e della Nazionale dei “Faraoni” nordafricani, che fra una settimana sfiderà i bianconeri all’Allianz Stadium nell’andata degli spareggi di Europa League. Bulldozer per il fisico da… spianatore: 185 centimetri d’altezza e 79 chili di peso. E anche perché è il bomber dei “canarini” di Bretagna in Ligue 1 (5 gol tutti su azione, cioè senza il contributo dei calci di rigore). Ha inoltre messo a segno 2 reti molto importanti in Europa League e 1 in Coppa di Francia, fornendo complessivamente 4 assistenze decisive ai compagni di squadra. LEGGI TUTTO

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    Roma in Europa League, la lista Uefa: presenti Karsdorp e Zaniolo

    Il club giallorosso ha presentato all’Uefa l’elenco dei giocatori che prenderanno parte alla fase a eliminazione diretta dell’Europa League. Presente Karsdorp e i colpi di gennaio Solbakken e Llorente, c’è anche Zaniolo ma il giocatore resta fuori dal progetto tecnico. La squadra di Mourinho affronterà nei playoff il Salisburgo
    ROMA, ZANIOLO IN LISTA UEFA MA RESTA FUORI DAL PROGETTO LEGGI TUTTO

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    Juventus in Europa League, la lista Uefa: presenti tutti i big

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    Kombouaré, dalle piroghe alla sfida Juve: tutto sul tecnico del Nantes

    È nato in un villaggio di pescatori, vicino alla Baia delle Piroghe, a quasi 17.000 chilometri di distanza dall’Italia: la stessa che c’è – sempre in linea d’aria – fra Roma e Hobart, capitale della Tasmania, ovvero ai nostri antipodi. Il posto è semplicemente da sogno. Mare turchese chiarissimo, barriera corallina, pesci variopinti, spiaggia candida, palme. Parliamo di Plum, frazione di Le Mont-Dore, un comune a Sud di Noumea cioè la capitale del dipartimento francese d’Oltremare della Nuova Caledonia. È in questo luogo paradisiaco che ha visto la luce 59 anni fa Antoine Krilone Kombouaré, allenatore del Nantes avversario della Juventus fra un mese esatto (16 febbraio) all’Allianz Stadium di Torino nell’andata degli spareggi di Europa League.

    Piroghe, pesca, nuoto

    Diciamo subito che non esiste sulla faccia della terra un altro allenatore neocaledoniano alla guida di un top club straniero della massima divisione. E, giusto per dovere di cronaca, ricordiamo che la Nazionale di calcio della Nuova Caledonia occupa la posizione numero 161 nell’ultimo ranking Fifa. È preceduta dal trio Singapore, Myanmar, Papua Nuova Guinea ed è incalzata a pochissimi decimi di punto dal terzetto formato da Tahiti, Fiji e Vanuatu. A quelle latitudini, poco più a Nord del Tropico del Capricorno e circondati dall’Oceano Pacifico, non è propriamente la cosa più semplice diventare calciatori e poi, magari, allenatori. Innanzitutto perché lo sport che va per la maggiore è il “tika”, un curioso gioco a squadre dove gli atleti devono lanciare una specie di giavellotto. Poi ci sono le regate veliche, le gare a colpi di pagaia sulle caratteristiche piroghe a bilanciere, il nuoto, i tuffi, la pesca sportiva e subacquea e inoltre perché i campi di calcio scarseggiano. Abbiamo detto di luoghi onirici, paesaggi incredibili, sole cocente, temperature che invitano a buttarsi in mare per rinfrescarsi piuttosto che calzare le scarpette e correre dietro un pallone.

    Jorge maestro tattico

    Ma qualche rarissima eccezione c’è: come appunto Kombouaré che da ragazzino s’iscrive nei pulcini del WS Tanari Plum, la società di calcio dilettantistica del suo paese, e si mette in luce nei tornei giovanili fino al debutto nel campionato locale e la convocazione nella Nazionale Under 20 neocaledoniana.

    È un difensore centrale coriaceo e potente, bravo nell’anticipo, piedi buoni. Un talent scout locale lo segnala al Nantes, club bretone famoso per il suo storico Centro di formazione giovanile della “Jonelière”. È il 1983. Antoine supera il provino e firma il suo primo contratto professionale. Resterà 7 stagioni nella città-natale di Jules Verne, svezzato dal fiero Jean-Claude “Coco” Suaudeau, ex gloria gialloverde. Nel luglio 1990 passa al Tolone, ma si dimostra subito d’un altro livello. Troppo forte. Pronto per il grande salto a Parigi, ufficializzato il 1° dicembre.

    Con il Psg conquista una Ligue 1, due Coppe di Francia e una Coppa di Lega. I suoi allenatori sono i transalpini Henri Michel e Luis Fernández inframmezzati dal portoghese Arthur Jorge, maestro di tattica, sotto la cui guida vince il campionato e la Coppa di Francia. Va quindi a raccogliere altri ingaggi in Svizzera (Coppa elvetica alzata nel 1996 con il Sion) e in Scozia (due stagioni all’Aberdeen) per chiudere la carriera agonistica nella nobile decaduta (in Serie C) Racing Club Parigi.

    Valenciennes promosso

    Mentre tira gli ultimi calci nello storico stadio di Colombes (dove l’Italia di Pozzo conquistò nel 1938 il secondo titolo mondiale), studia e consegue il titolo di allenatore in modo che, poche settimane dopo aver appeso le scarpe al chiodo, comincia la sua nuova avventura di tecnico alla guida della squadra B del Paris Saint-Germain. Dopo 4 anni di gavetta accetta la chiamata dello Strasburgo, che conduce a una comoda salvezza (13° posto). La stagione successiva viene esonerato dopo 9 giornate. Ma pochi mesi dopo, luglio 2005, eccolo al lavoro a Valenciennes, in Ligue 2: annata da ricordare per i “Cigni” rossobianchi che trionfano concludendo al primo posto e guadagnando la promozione nel massimo campionato.

    La gaffe di Al Khelaifi

    Dopo quattro anni nel Nord, giunge la telefonata del Psg che nel 2009 lo richiama per affidargli, stavolta, la conduzione della prima squadra. Al primo colpo, monsieur Antoine conquista la Coppa di Francia e si qualifica per l’Europa League. Seconda stagione di ordinaria amministrazione mentre nella terza ecco l’esplosione.

    I “tricolores”, grazie anche agli ingaggi voluti dal nuovo presidente qatariota Nasser Al Khelaifi e suggeriti dal nuovo ds Leonardo (Pastore, Ménez, Gameiro, Matuidi, Mohamed Sissoko, Sirigu, Lugano, Bisevac), schizzano in vetta alla Ligue 1 e chiudono il girone d’andata con tre punti di vantaggio sul Montpellier. È il 21 dicembre 2011. Kombouaré passa un Natale sereno con la famiglia e si appresta a festeggiare l’avvento del 2012 quando, alla vigilia di Capodanno, viene licenziato a sorpresa da Al Khelaifi: «Mi spiace, abbiamo preso Ancelotti. Grazie lo stesso di tutto… ». Un fulmine a ciel sereno. Il neocaledoniano passa al “Camp des Loges” per ritirare gli effetti personali dall’armadietto e salutare la squadra. Che sotto la guida del nuovo tecnico emiliano perde terreno, perde la testa e conclude il campionato al 2° posto, staccato di tre lunghezze dal Montpellier. «Mi sarebbe piaciuto restare – ripete ancor oggi – soltanto per vedere come si sarebbe classificato il Psg in Ligue 1 con me in panchina. Alla prova dei fatti non posso certo sentirmi inferiore ad Ancelotti… Ho pensato che mi esonerassero in concomitanza con l’avvento della nuova proprietà, ma così, con la squadra prima in classifica e reduce dal successo esterno di Saint-Étienne… »

    «Pensiamo a salvarci»

    Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti. Kombouaré è andato a lavorare a Riad (Al Hilal) e ha quindi rifatto un nuova gavetta in provincia fra Lens, Guingamp Digione e Tolosa. Dal febbraio 2021 è tornato al Nantes, suo primo amore, in sostituzione del disastroso e perdente ex ct francese Domenech. Lo scorso maggio monsieur Antoine ha subito regalato al primo colpo la Coppa di Francia, rivinta dai gialloverdi dopo 22 anni. Fra un mese ci sarà l’eurosfida contro la Juve in Europa League, ma lui si schermisce: «Dobbiamo pensare a salvarci, l’Europa non è prioritaria, la Juventus è una grandissima squadra».

    Già, ma poche ore dopo il tracollo bianconero a Napoli, il Nantes ha schiantato 3-0 fuori casa il Montpellier (gol di Girotto, Mohamed e Blas, debutto in difesa del possente 17enne Zézé) risalendo al 13° posto in classifica. Da Arthur Jorge ha anche imparato a fare pretattica. Allegri, occhio… LEGGI TUTTO