I nerazzurri dovranno affrontare tre partite decisive: dalla semifinale di ritorno di Europa League contro il Marsiglia allo scontro Champions con la Roma fino ad arrivare alla finale di Coppa Italia con la Juventus
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Gianluca Scamacca é ormai la declinazione calcistica del Re Mida: tutti i palloni che tocca diventano gol. Negli ultimi due mesi solo Palmer del Chelsea (12 reti) e Kane del Bayern (11) hanno segnato più del centravanti dell’Italia (10 gol come Wirtz del Bayer Leverkusen). Anche a Salerno é toccato a lui (e poi a Koopmeiners) liberare l’Atalanta da una trappola insidiosissima che avrebbe compromesso la rincorsa Champions in una settimana storica, tra semifinale di Europa League, spareggio con la Roma e finale di Coppa Italia.
Entusiasmo e morale
Gasperini avrebbe volentieri evitato lo sforzo supplementare per rimontare la Salernitana e risparmiato minutaggio ad alcuni uomini determinanti, ma la prospettiva di raggiungere la finale di Dublino farà evaporare in fretta stanchezza e acciacchi. In questi casi sono l’entusiasmo e il morale la miscela ideale per spingere sull’acceleratore e colmare il gap (il Marsiglia sarà più riposato non avendo giocato nel weekend).
L’Europa assicurata
In un finale di stagione così intenso ancora su tutti i fronti non fa neanche più notizia essersi assicurati con 4 giornate di anticipo la certezza di giocare in Europa (la Conference nella peggiore delle ipotesi) anche nella prossima stagione. Anche se l’Europa dell’Atalanta non é mai stata cosi vicina come adesso.
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