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    Sarri: “Io squalificato per un dito, ma nella rissa contro l'Inter…”

    Sono state spese molte energie contro l’Inter: ci dobbiamo aspettare cambi? E ti preoccupa Milik?”Con il calendario attuale, l’Europa League diventa una manifestazione quasi infattibile. Giocare il giovedì sera senza scendere in campo il lunedì, diventa difficile. Vediamo come stanno i ragazzi. Il problema si riproporrà nella prossima. Mi preoccupa Milik ma anche tutto l’OM, squadra forte e dinamica con un calcio tatticamente difficile. È una partita di grande livello e impegnativa, importante per noi”.
    Come sta Immobile? E vi aspettano 3 partite in 6 giorni…”Quando si parla di Ciro parliamo di quei giocatori che hanno un’importanza talmente elevata che è difficile pensare a una gestione pre-ordinata. Vediamo volta per volta le sue reazioni: mi pare stia abbastanza bene, ma ricordiamoci delle 7 partite in 20 giorni. Ora penso che possa andare avanti”.
    È rimasto deluso dalle decisioni del giudice sportivo dopo Lazio-Inter?”Penso di avere un dito minaccioso… Ero entrato in campo alla fine della partita col Milan dicendo: ‘Non mi devi prendere per il c***, hai 20 anni e io 60’ (riferito a Saelemaekers, ndr). Evidentemente era un tono talmente minaccioso da squalificarmi, ma nei 2 minuti di follia all’Olimpico ho visto mani addosso, calci e un uomo a terra. Si è parlato anche di uno sputo, ma non l’ho visto e non lo prendo in considerazione. Penso che il mio dito sia estremamente pericoloso”.
    Come commenta le parole del presidente Dal Pino sul calendario?”È un discorso che investe 7 squadre, che per 17 partite giocheranno con meno di 72 ore di riposo. Quindi una media di quasi 2,5 a squadra, ma noi ne faremo 6 e altre ne faranno 0. Vedo che la Lega Calcio è molto disponibile nei miei confronti, ma non di altri. Noi non pensiamo male né a strategie contro di noi, solo un pizzico di leggerezza nel determinare il calendario: 4-2 uno lo può accettare, 6-0 meno. Il presidente Dal Pino ha parlato di Premier League: eviterei questo discorso, perché i loro dirigenti portano 5 miliardi di euro. Quelli scelti da Dal Pino meno di un quinto. In Inghilterra viene data la possibilità di mettere insieme rose di un altro livello. Ai tempi del Chelsea cambiai anche 10 giocatori tra una partita di campionato e quella di Europa League. Mi sembra un confronto non proponibile per la Serie A: lascerei perdere, sarebbe come paragonare la NBA al campionato di basket nazionale”.
    Ha visto passi in avanti da Luiz Felipe e dalla difesa? E Bologna è stato un caso isolato?”No, dobbiamo dare dimostrazione di continuità. Abbiamo trasformato la rabbia in determinazione, questo è un passo in avanti. Siamo stati molto bravi in una situazione delicata, prendendo gol dopo 10 minuti e rimanendo in partita. Poi, però, serve continuità. Non possiamo fare 20 partite consecutive al livello dell’Inter, abbiamo fatto 12,2 km di media a giocatore e 2.800 m di alta velocità a giocatore. Milinkovic addirittura sopra i 3000, avevo visto solo Kanté nella mia carriera fare qualcosa di simile. Dal punto di vista mentale dobbiamo migliorare. La difesa? Hanno fatto qualcosa di meglio, ma si può migliorare. Luiz Felipe e Acerbi sono quelli che hanno giocato di più: devono essere più comunicativi, guidare meglio la linea difensiva. Quando uno non ha in meno completamente la materia è difficile averne pienamente il comando. Ci sono altri giocatori pronti, con una maggiore comunicazione possiamo risolvere il problema”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Legia Varsavia, Spalletti: “Partita determinante. Se non vinciamo sarà dura”

    Con il Legia sarà una partita decisiva?
    “Sì, è così. Noi vogliamo passare questo turno e dobbiamo vincere domani. Nelle due partite precedenti non abbiamo portato a casa risultati che ci permettono di fare calcoli. Non ci resta che vincere”.

    C’è il rischio di distrasi dalle ottime prestazioni in campionato?
    “Dall’ultima partita di campionato a ieri ho avuto del tempo a disposizione. Sono arrivato a oggi e mi manca ancora spazio per poter pensare o dover finire quello che è il lavoro per questa partita. Non si può pensare ad altro. Avremo davanti un avversario tosto che ha vinto contro il Leicester: sarà bene pensare a questa di partita. Chi pensa ad altre cose sbaglia”. 

    Turnover in vista?
    “Io non lo chiamo così perché per me è un po’ offensivo nei confronti dei miei ragazzi. Sceglierò dei titolari adatti per vincere questa partita perché noi abbiamo bisogno dei tre punti. Non ci deve essere nessun altro pensiero. Nel Napoli non ci sono calciatori di Serie A o Serie B. Abbiamo una rosa di livello per sopperire a tutti gli impegni. Siamo obbligati a farci trovare sempre pronti”.

    Si può fare a meno di Osimhen?
    “Se hai calciatori come Mertens, come Petagna o come Insigne, si riesce a farne a meno, anche per più di una partita”.
     
    Insigne sempre rigorista nonostante gli errori?
    “Gli serve solo poterlo ribattere. Poi abbiamo anche altri rigoristi che si fermano sempre a batterli e sono pronti. Ci sono dei momenti e dei periodi diversi: verranno fatte tutte le valutazioni. I rigori li batte Insigne, poi se sono dei momenti in cui sente la tensione può delegare anche un altro. Non ci sono problemi”

    Tutto a posto con Lozano?
    “No ‘Messico e nuvole’, Messico e solissimo con lui. Ci è rimasto male per la sostituzione domenica. La sua amarezza si capisce, ma abbiamo apprezzato di vederlo allenarsi come ha fatto ieri, contento della vittoria”.

    “Voi parlate di turnover. Io parlo di passà ‘o turn…”

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    Europa League, il programma della terza giornata

    L’allenatore del Napoli poi ha continuato in conferenza stampa, ribadendo l’importanza del match di domani. Quasi da dentro o fuori: “Se non riusciamo a vincere sarà durissima rimanere in questa competizione. Porteremo dentro questa partita tutte le attenzioni e motivazioni possibili. Noi abbiamo una rosa che ci consente di sopperire a tutti gli impegni e stare dentro questa Europa League. Qui ci sono tutti gli ingredienti perché il Napoli diventi una squadra fortissima”. Poi Spalletti ha dato nuove indicazioni sulle sue possibili scelte in vista della partita di domani: “Io non parlo di turnover, parlo di passà ‘o turn… Turnover è un modo di dire che non è corretto perché va a intaccare il livello di qualità e professionalità dei giocatori che ho a disposizione. Mertens non gioca perché si fa turnover, ma perché è un altro titolare che gioca: è importante che uno come lui torni in gruppo perché si ha bisogno di leader in gruppo se si vuole ambire a ottenere certi risultati. Lo aspettavamo: averlo recuperato ci fa enormemente piacere. Lo stesso vale per Demme e Lobotka”.   LEGGI TUTTO

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    NAPOLI – A due giorni dalla sfida di Europa League contro il Legia Varsavia (appuntamento giovedì sera al “Maradona”), il Napoli ritrova Kostas Manolas. Nella seduta mattutina del martedì, infatti, il greco ha svolto regolarmente tutto il lavoro, fatto di tattica, partita a campo ridotto e calci piazzati, insieme ai compagni: potrebbe tornare in campo già contro i polacchi, ma non è detto che Spalletti lo rischi subito dal 1′. Allenamento differenziato in campo per Malcuit, mentre hanno lavorato in palestra Ounas e Zielinski: per il centrocampista risentimento al piccolo gluteo, da valutare la sua presenza nella gara contro i connazionali del Legia.Guarda la galleryOsimhen ancora a segno, Torino di Juric ko a Napoli LEGGI TUTTO

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    Archiviato l’ottavo turno di campionato in settimana si torna di nuovo in campo con le coppe europee. Si parte con le gare di Champions League martedì e mercoledì, mentre giovedì sarà la volta di Europa League e Conference League. I giallorossi di Josè Mourinho, dopo il ko all’Allianz Stadium contro la Juve, sfidano il Bodø/Glimt nel terzo turno della neonata competizione Uefa. In Norvegia la Roma cerca un successo che quasi archivierebbe già la qualificazione. A dirigere il match sarà il fischietto turco Ali Palabiyik. Nessun precedente con i giallorossi per il 40enne arbitro di Ankara, che in passato ha però diretto in due occasioni la Lazio, sempre all’Olimpico: 1-1 contro il Vitesse (Europa League 2017-18) e 1-0 sul Cluj (Europa League 2019-20). Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Serkan Olguncan e Ali Saygin Ögel e dal  quarto uomo Erkan Özdamar.
    Gli arbitri di Lazio-Marsiglia e Napoli-Legia
    Passando invece all’Europa League, il Napoli è chiamato a battere il Legia al Maradona per riaprire i giochi in ottica qualificazione. Gli azzurri di Spalletti, che in campionato volano a punteggio pieno dopo otto giornate, hanno raccolto solo un punto nei primi due turni. Sarà lo spagnolo Carlos del Cerro Grande, che ha già diretto gli azzurri in due occasioni (Europa League 2018-19, Napoli sconfitto 3-1 dal Salisburgo in Austria; Champions 2019-20, 1-1 ad Anfield contro il Liverpool), a dirigere la delicata sfida in programma giovedì alle 21. Lo stesso giorno, ma alle 18.45, la Lazio ospita all’Olimpico il Marsiglia. Per la gara tra i biancoceleste e i francesi è stato designato il tedesco Aytekin, che ha un solo precedente con la Lazio: sconfitta a Bucarest (1-0) contro lo Steaua nell’Europa League 2017-18.  LEGGI TUTTO

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    FiveThirtyEight: “Il Barcellona vincerà… l’Europa League”

    Un inizio fallimentare, con zero punti nelle prime due partite di Champions League. L’ultimo tracollo del Barcellona a Lisbona, contro il Benfica, che ha vinto 3-0, ha messo a serio rischio il futuro di Ronald Koeman sulla panchina. “Possiamo fare di meglio – ha detto il tecnico olandese – ma non vinceremo la Champions”. Una convinzione che appartiene anche agli analisti di FiveThirtyEight che hanno pronosticato il trionfo della squadra blaugrana in…Europa League: ai catalani viene dato il 9% di probabilità di vincere la competizione (il dato più alto) e il 55% di raggiungere la fase a eliminazione diretta. Seguono Napoli, Real Sociedad, Bayer Leverkusen, Betis e West Ham, ovvero tutte formazioni già presenti negli attuali gironi di Europa League. Una previsione abbastanza curiosa, in attesa di capire la sorte che toccherà a Koeman e il doppio confronto europeo contro la Dinamo Kiev. LEGGI TUTTO

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    Scontri durante Marsiglia-Galatasaray: 3 agenti feriti e 5 arresti

    MARSIGLIA (Francia) – Cinque tifosi, tre turchi e due francesi, sono stati arrestati dopo gli incidenti di ieri sera, giovedì, in occasione della gara di Europa League Olympique Marsiglia-Galatasaray, finita 0-0 e valida per lo stesso girone della Lazio. L’accusa nei confronti dei cinque è di possesso e uso di congegni pirotecnici. Il capo della polizia del dipartimento Bocche del Rodano, da cui dipende Marsiglia, si è rammaricato, in un tweet, che ci siano voluti “550 agenti di polizia per una partita di calcio. Tre di loro sono rimasti feriti, hanno il mio pieno sostegno”. L’incontro è stati interrotto per otto minuti al 39′ del primo tempo, quando sono stati lanciati petardi e fumogeni in campo.
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    Con i supporter del Galatasaray c’erano stati problemi anche prima della partita e le forze dell’ordine avevano fatto anche uso di lacrimogeni. Durante il match invece un fumogeno ha investito un addetto alla sicurezza e un altro ha raggiunto la curva nord dello Stadio Vélodrome, dove si trovavano diversi gruppi di sostenitori del Marsiglia. Sono stati esplosi inoltre svariati petardi e sono seguite alcune provocazioni tra tifosi turchi e marsigliesi. Dopo un secondo tempo tranquillo i tifosi del Galatasaray sono stati invitati a rimanere nella loro area al termine della partita. Poi però sono stati registrati altri disordini. Ai tifosi del Galatasaray non è stato permesso viaggiare da Istanbul a Marsiglia, ma la squadra turca ha un gran numero di sostenitori emigrati che risiedono in tutta Europa.  LEGGI TUTTO