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    Inter, D'Ambrosio: “Shakhtar forte, ma noi li abbiamo studiati bene…”

    Un finale di stagione da protagonista, la finale di Europa League nel mirino . L’Inter prepara la supersfida allo Shakhtar Donetsk e Danilo D’Ambrosio dalla Germania si racconta Sky Sport, verso il penultimo atto della competizione europea. ”Una squadra forte, con tante individualità soprattutto davanti. Sono veloci, tecnici. Lo Shakhtar – ricorda D’Ambrosio – negli ultimi anni ha fatto bene su diversi campi, ma allo stesso tempo noi li stiamo studiando bene sotto tutti i punti di vista. Speriamo di fare una grande partita”.
    Chi è la favorita tra Inter e Shakhtar? “In una partita da dentro o fuori – assicura l’interista – non ci sono mai favoriti. Partiamo alla pari, sapendo che loro sono una grande squadra soprattutto in avanti. Però la nostra forza è scendere in campo come un gruppo unico e determinato, che secondo me da molti anni non si vede in nerazzurro”. D’Ambrosio in crescendo nei finale di stagione: qual è il tuo segreto? “Lavorare duramente, nel quotidiano, non dare mai nulla per scontato. E, la cosa più importante, meritarsi ogni giorno sempre di più questa maglia”. LEGGI TUTTO

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    Rummenigge: Sogno Champions al Bayern e Europa League all'Inter

    TORINO – Il day after più dolce per il Bayern Monaco che pensa già alla semifinale: parola di Karl-Heinz Rummenigge, presidente del club tedesco che all’indomani dello storico 2-8 sul Barcellona ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Dai segreti della squadra di Flick al feeling sempre vivo con l’Inter: un doppio sogno europeo, con Perisic in primo piano. “Sono andato in spogliatoio dopo la partita, aspettandomi di vedere i ragazzi festeggiare una vittoria gloriosa. Ma li ho trovati tranquilli, concentrati: già pronti per la prossima sfida”. Forse è questo il segreto? “Loro hanno grande voglia di offrire un calcio attivo e offensivo. Ieri ci sono riusciti in modo strepitoso. Prima della partita ho visto i colleghi del Barcellona che erano un po’ nervosi ma i nostri hanno giocato sin dal primo minuto in modo eccezionale”.

    Da ex nerazzurro: è ipotizzabile che Messi possa lasciare il Barcellona per l’Inter? “Sinceramente non conosco i programmi dell’Inter. Ho solo visto che l’Inter sta facendo molto bene in Europa League, vincendo meritatamente contro il Leverkusen in Germania. Mi è piaciuta, è una squadra già molto buona: l’importante non è solo comprare delle stelle, ma che i giocatori stiano bene e che siano un rinforzo effettivo per la squadra. Bayern campione in Champions e Inter in Europa League? Sì, sarebbe – conclude Rummenigge – un sogno perfetto”.
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    Gagliardini a Sky: “Pronti per semifinale, Shakthar simile al Bayer. Sapremo fargli male”

    Il centrocampista, schierato titolare da Conte contro Getafe e Bayer Leverkusen, prepara la semifinale di Europa League: “Lunedì sarà una partita importantissima, abbiamo tutte le carte in regola per giocarla. Conte? Vive ogni partita in maniera intensa. Dispiaciuto per eliminazione Atalanta, in competizioni del genere i dettagli pesano tanto”
    INTER, ZHANG ATTESO DOMENICA IN GERMANIA LEGGI TUTTO

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    Lukaku-Lautaro, foto insieme su Instagram per la coppia gol dell'Inter: “Siamo tornati”

    Primo post su Instagram per l’attaccante argentino dell’Inter dopo il tentativo di hackeraggio ai danni del suo profilo: posta uno scatto con Romelu Lukaku e il messaggio “Siamo tornati”. Grande carica verso la semifinale di Europa League, in calendario lunedì 17 agosto alle 21 contro lo Shakhtar (diretta Sky Sport Uno e Sky Sport Football)
    COPPIE GOL MIGLIORI D’EUROPA: LUKAKU-LAUTARO A QUOTA 50

    Verso la semifinale di Europa League, in calendario lunedì 17 agosto contro lo Shakhtar (diretta Sky Sport Uno e Sky Sport Football alle 21), con il sorriso. Parola di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, componenti della coppia d’attacco da 50 reti stagionali dell’Inter. Lo testimonia la foto postata sul profilo Instagram di Lautaro direttamente dalla Germania, quartier generale della Final Eight della competizione. “Siamo tornati” la didascalia scelta dall’attaccante argentino, ritratto in borghese e sorridente accanto al centravanti belga. I due insieme sono una garanzia per Antonio Conte: 31 le reti di Lukaku, 19 quelle di Lautaro, che valgono il quinto posto nella classifica delle coppie gol di tutta Europa alla pari con Kylian Mbappé e Mauro Icardi al Psg (30+20). Davanti ai due ci sono solo Lionel Messi e Luis Suarez del Barcellona (51, 31+20), Raheem Sterling e Sergio Aguero del Manchester City a quota 54 (31+23) alla pari con Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala alla Juve (37-17). Ai vertici della speciale graduatoria, assolutamente irraggiungibili, ci sono Robert Lewandowski e Serge Gnabry del Bayern Monaco a 73 reti (53+20).

    Primo scatto social dopo l’hackeraggio

    Lautaro hackerato: spunta la bandiera turca

    Lautaro e Lukaku hanno ancora possibilità di scalare ancora posizioni, alla pari dei giocatori di Barcellona, Psg, Manchester City e Bayern, tutti impegnati in Champions League. L’argentino è carico, tanto da scegliere una foto con il compagno di squadra come prima nuova immagine sul suo profilo Instagram dopo che nella mattinata di giovedì un presunto hacker turco, tale Caner Bozdoğan, aveva cambiato il nome dell’account, pubblicando  una foto con una bandiera turca e facendo addirittura partire una diretta. Tutto dimenticato in pochi minuti, per la tranquillità di Lautaro e dei suoi 3,3 milioni di followers. LEGGI TUTTO

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    Lucescu: “Per l'Inter sarà difficile, Shakhtar gioca in modo eccezionale”

    L’ex allenatore di entrambe le squadre ha presentato la sfida di Europa League a Sky Sport, mettendo in guardia gli uomini di Conte: “Lo Shakthar ha un’ottima organizzazione, non sarà facile prendere il controllo del gioco per l’Inter. Le ripartenze dei nerazzurri saranno fondamentali”. E sull’arrivo di Pirlo alla Juventus: “Non mi stupisce, sono convinto che farà molto bene”

    Superato l’ostacolo Bayer Leverkusen, l’Inter si prepara ad affrontare lo Shakhtar Donetsk nella semifinale di Europa League. Lunedì alle ore 21 (diretta sui canali Sky Sport), i nerazzurri cercheranno di strappare il biglietto per la finalissima di Colonia contro un avversario, però, tutt’altro che semplice. Parola di chi lo Shakthar Donetsk lo conosce molto bene come Mircea Lucescu, artefice di un’epoca d’oro per il club ucraino, guidato dal 2004 al 2016 e con il quale ha conquistato ben 22 trofei.

    Zhang-Conte, insieme in Germania per ricucire

    L’allenatore rumeno, che ha avuto una parentesi anche all’Inter nella stagione 1998-99 e oggi guida la Dinamo Kiev, ha messo in guardia la formazione di Antonio Conte sulle difficoltà della sfida, intervenendo ai microfoni di Sky Sport: “Sarà difficile battere lo Shakhtar, hanno un’organizzazione di gioco eccezionale, con un modulo che applicano da diverso tempo. Non sarà facile per l’Inter, gli ucraini hanno un ottimo possesso di palla e sarà complicato pressarli e riuscire a prendere il controllo del gioco. Le ripartenze dei nerazzurri potrebbero essere fondamentali. Sono due squadre con caratteristiche diverse, vediamo come andrà”. Un progetto, quello dello Shakhtar Donetsk, che va avanti da diversi anni e che ha preso il via proprio con Lucescu in panchina, in grado di portare in bacheca anche la Coppa Uefa 2008-09: “Abbiamo creato un sistema, con una base formata da giocatori ucraini e con calciatori offensivi brasiliani, che danno imprevedibilità alla squadra. Lo Shakhtar è un esempio per come si costruisce una società, merito del presidente che ha creato un’organizzazione basata sui giovani. C’è sempre tempo per vincere un altro trofeo europeo, lo Shakhtar negli anni è andato vicino a vincere di nuovo e adesso ha un’altra buona possibilità per farlo”.

    “Pirlo allenatore? Me lo aspettavo…”

    Esordi in panchina: la classifica dei più giovani

    Tra i tantissimi calciatori allenati in carriera, il 75enne Mircea Lucescu ne ricorda uno con particolare affetto: si tratta di Andrea Pirlo, che l’allenatore rumeno ha avuto proprio durante il suo periodo all’Inter. L’approdo dell’ex centrocampista sulla panchina della Juventus non lo stupisce affatto: “Mi aspettavo che potesse diventare allenatore. Pirlo, come ad esempio Simeone, era un centrocampista equilibrato e non poteva restare lontano dal campo a lungo. Insieme a Baronio (con tutta probabilità vice di Andrea Pirlo ndr), altro pupillo che ha esordito con me (Brescia, stagione 1994-95 ndr), sono convinto che farà molto bene. Lavora in una grande società che saprà proteggerlo soprattutto all’inizio, ma lui ha una grande esperienza internazionale. L’Inter è la mia squadra italiana, ma l’arrivo di Pirlo e Baronio alla Juventus potrebbe farmi cambiare idea”.

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