A San Siro all’insegna della continuità: identità di gioco e riconoscibilità nei titolari, qualità e temperamento. Il lavoro di De Rossi ha portato ad un’espressione di gioco in grado di unire talento e carattere. E per la sfida contro il Milan, si affida ai titolari: in attacco Dybala, Lukaku ed El Shaarawy, il centrocampo che ruota attorno a Cristante, Paredes e Pellegrini, mentre in difesa torna titolare Spinazzola, con Llorente accanto a Mancini
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Identità di gioco e riconoscibilità nei titolari. La formazione che vedremo in campo a Milano è già delineata intorno alle certezze tecniche. Dybala, Lukaku ed El Shaarawy in attacco. Un centrocampo strutturato intorno a Cristante-Paredes e Pellegrini. Il ritorno di Spinazzola titolare al posto di Angelino, in una difesa in cui senza lo squalificato NDicka, vedremo Llorente accanto a Gianluca Mancini. All’insegna della continuità, per garantire un calcio di proposta offensiva anche al Meazza.
Un salto di qualità, espresso anche nel derby, in grado di gestire un doppio controllo: sia nella parte emotiva che tecnica. La sintesi raggiunta con il lavoro di De Rossi. L’elemento che serviva per prevalere negli scontri diretti, non a caso il fattore più vulnerabile nella precedente gestione tecnica, come nell’ultima sfida persa 3-1 a San Siro lo scorso 14 gennaio che costò la panchina a Mourinho. Tre mesi dopo, i metodi del nuovo allenatore hanno portato un’espressione di gioco in grado di coniugare talento e carattere. Modificando sistema e sviluppo tattico, con l’aggiunta di una dose di imprevedibilità espressa nella varietà del palleggio. Qualità unita al temperamento. Squadra solida, gerarchie definite e il coraggio di giocarsela sempre, in ogni campo, compreso il Meazza. È così che De Rossi ha conquistato la Roma per rimanerci a lungo. LEGGI TUTTO