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    Juric e Torino-Genoa: “Hanno fermato la Juve. Su Radonjic…”

    “La squadra gioca bene in fase difensiva e questo facilita molto il lavoro di Milinkovic-Savic. All’inizio aveva poca esperienza, come se non avesse mai giocato. Ora sta lavorando per migliorare in tutto. Contro il Genoa sarà una grande battaglia, contro una squadra che ha sempre lo stadio pieno e un mix di giocatori giovani ed esperti”. Lo ha detto Ivan Juric in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato in casa del Genoa. 
    Le parole di Juric in conferenza
    Il tecnico del Torino ha poi spiegato: “Il Genoa ha fermato Inter e Juventus, è un ambiente infuocato. Dobbiamo viverla con entusiasmo, senza pressioni. Bisogna fare sempre il massimo e diventare competitivi, facendo punti anche quando non facciamo prestazioni incredibili. Serve continuità dei risultati per rimanere in alto dove siamo”. Sul ballottaggio tra Lazaro e Vojvoda: “Quando hanno giocato hanno fatto entrambi bene, Lazaro è in crescita. Sono contento di entrambi”. LEGGI TUTTO

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    Toro, in dubbio Linetty per il Genoa. Karamoh resta a casa

    TORINO – Domani Genoa-Torino: in dubbio Linetty. Si vedrà dopo l’allenamento di oggi pomeriggio, ha detto Juric nella conferenza mattutina allo stadio Grande Torino. Il polacco lamenta una sofferenza al polpaccio, come già settimane fa. In ogni caso, Juric è intenzionato a confermare la squadra che ha dominato il Napoli: con Ricci e Ilic in mediana, dunque. Karamoh non convocato, problema a un alluce: in settimana non si è allenato. Nei giorni scorsi ha chiesto di essere ceduto. Torna invece a disposizione Radonjic, che sarà di nuovo convocato. Ma resta sul mercato, insiste per andare a Monza. LEGGI TUTTO

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    Elisabetta Canalis tifosa dell’Inter: arriva la maglia personalizzata

    Elisabetta Canalis pazza dell’Inter
    La showgirl è sempre molto attiva sui social, dove condivide momenti della sua quotidianità, fatta anche di tanto sport e passione calcistica. Nella prima immagine condivisa dall’ex compagna di Bobo Vieri sulla piattaforma di condivisioni di immagini, si vede Elisabetta in una delle strade di Los Angeles con la divisa dell’Inter. Uno scatto, ricondiviso dal profilo ufficiale Instagram della squadra di calcio, a cui ne è seguito un altro dove la Canalis ha messo in bella mostra la Tshirt con il numero 12 sulle spalle e sopra il suo nome. Un omaggio speciale e personalizzato per la tifosa numero 1 dell’Inter.  LEGGI TUTTO

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    Yildiz, stella Juve e tifoso in campo: il dettaglio non sfugge alle telecamere

    Insomma il turco ha stupito tutti per il suo impatto in queste gare con la prima squadra e, soprattutto nel match dell’Allianz Stadium, ha dimostrato di avere numeri al di sopra della media dei ragazzi della sua età. Zero errori, sempre la scelta giusta e giocatore totale, a tutto campo. Ma torniamo alla domanda iniziale. Difficile dare una risposta, ma in turco Yildiz vuol dire stella, quindi il suo futuro può essere segnato dal destino. Intanto lui è immerso nel mondo Juve tanto da lasciarsi andare durante il riscaldamento… LEGGI TUTTO

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    Milik e il gesto di Locatelli: “Siamo amici, forse è per quello…”

    Arkadiusz Milik ieri sera si è preso la scena con una tripletta (che gli mancava dai tempi del Marsiglia) contro il Frosinone che ha guidato la Juventus al netto successo per 4-0 nei quarti di Coppa Italia, dove ora affronterà la Lazio di Sarri. Al termine della sfida il polacco ha commentato la prestazione della sua squadra: “Sono molto contento soprattutto perchè siamo riusciti a passare il turno, ovviamente anche per la mia tripletta perchè sono riuscito ad aiutare la squadra con i miei gol quindi andiamo in semifinale e siamo orgogliosi di questo. Non vediamo l’ora di giocare le semifinali ma c’è ancora tempo e siamo contenti”.
    Milik: “Non mi sento una riserva”
    Successivamente, Arek ha aggiunto: “Non mi sento assolutamente una riserva. Sono partito tante volte titolare quest’anno e la mia testa è sempre con la squadra, sono pronto sempre a dare una mano e a dare sostegno ma alla fine sceglie il mister chi gioca e chi non gioca, io cerco di aiutare la squadra con i gol, le giocate o altre cose”. Poi, una battuta sull’assist di Locatelli che avrebbe potuto segnare al posto suo: “Siamo amici, forse è per quello…”. Infine, Milik ha parlato dell’apporto di centrocampisti e difensori alla manovra: “Dipende dalla partita. In questa gara abbiamo avuto più spazio e più occasioni. In campionato dipende dalla squadra e dalla partita ma spesso ci troviamo negli ultimi 30 minuiti ad aiutare noi i centrocampisti, a difendere, ma oggi è stato il contrario. È il calcio”. LEGGI TUTTO

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    Samardzic, quei messaggi a Yildiz e Vlahovic e perché il padre vuole la Juve

    TORINO – Entrano altri soldi nelle casse della Juventus: Filippo Ranocchia ha detto sì al lungo corteggiamento del Palermo, accettando di scendere di categoria, almeno per qualche mese. Vicina l’intesa tra club, dopo il prestito all’Empoli: andrebbe in Sicilia sempre in prestito, ma con l’obbligo di riscatto già fissato a 4 milioni (3 di parte fissa più 1 di bonus). Si tratta di un gruzzoletto che, unito alla cessione di Dragusin al Tottenham (che frutterà ai bianconeri poco più di 4 milioni grazie alla percentuale della rivendita nell’accordo precedente con il Genoa), permetterà alla Juventus di perfezionare l’operazione, già definita, per Tiago Djaló con il Lille.

    Il difensore portoghese è atteso a Torino la prossima settimana per le visite mediche, sottoscriverà un contratto con i bianconeri fino al 2028 mentre al club francese andranno 3,5 milioni più bonus. Ma dalle uscite possono arrivare ulteriori risorse: Kean, negli ultimi giorni di trattative aperte, può lasciare libero un posto con un prestito oneroso (Fiorentina e Monza in attesa) e Kostic ha diversi estimatori, specialmente in Arabia Saudita. LEGGI TUTTO

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    Allegri fa 400 e sorride: “Le critiche? Mi diverto un sacco. Sul mercato…”

    “Ringrazio i ragazzi, una bella gara. Ringrazio i tifosi con cui ho un bel rapporto e il direttore che è troppo fiducioso nel dire che farò 600 o 700 partite. Pensiamo al presente. La Coppa Italia ci porta ad una bella semifinale a Roma contro la Lazio”. Lo ha detto Massimiliano Allegri a Mediaset dopo la vittoria della Juventus contro il Frosinone nei quarti di Coppa Italia, il modo migliore per festeggiare le 400 partite sulla panchina bianconera. Il tecnico della Vecchia Signora ha aggiunto: “McKennie? Un giocatore che aveva lasciato la Juventus facendo non una bella stagione al Leeds, aveva voglia di fare bene, qui sta facendo molto bene e ora deve continuare. A grandi livelli la partita di stasera fa gioire ma va messa da parte. Da sabato riparte un’altra sfida che il Sassuolo tra l’altro all’andata ci ha fatto quattro gol”.
    Le parole di Allegri dopo Juve-Frosinone
    Allegri ha poi spiegato: “Siamo tornati a non prendere gol. Quando c’è da lavorare duro si lavora duro e quando si deve si rallenta, qui la squadra è cresciuta. Dobbiamo stare sereni, tranquilli, gioire delle vittorie. Fino a che non le giochi è sempre complicato, dobbiamo migliorare tante cose, eravamo nervosi, come in un paio di uscite sbagliate che potevano essere pericolose”. LEGGI TUTTO

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    Juve, Perin e la corsa scudetto: “L’Inter è la favorita ma noi vogliamo…”

    “Vittorie come questa e come quella di Salerno vengono se restiamo uniti e compatti come questa sera. La partita è iniziata subito al meglio, loro si sono aperti e noi siamo stati bravi a concretizzare“. Sono le parole di Mattia Perin, a Mediaset, al termine del match che ha visto la Juventus conquistare la semifinale di Coppa Italia, grazie al successo interno per 4 a 0 contro il Frosinone di Di Francesco. I bianconeri affronteranno la Lazio, reduce dal successo contro la Roma.
    “Locatelli altruista. Scudetto? Inutile nasconderci”
    “Locatelli preferisce fare assist ai gol. È altruista”. E ancora, il portiere della Juventus ha fatto il punto sugli obiettivi stagionali della squadra, attualmente seconda in classifica a 2 punti dall’Inter. “Come ha detto il mister, la Coppa Italia è un obiettivo. È un trofeo prestigioso. Alla fine della carriera di un calciatore un trofeo in più o uno in meno fa la differenza. Resta un obiettivo come la rincorsa al campionato. È difficile, ma con questo atteggiamento possiamo toglierci delle soddisfazioni. Non possiamo nasconderci. L’Inter è favorita ma sta a noi riuscire a raggiungere il loro livello”, ha concluso Perin. LEGGI TUTTO