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    “Io figlio di Napoli, il mio cuore è lì”: Palladino e il ritorno a casa

    Il Monza deve rialzare la testa dopo le ultime sconfitte e al Maradona affronterà un Napoli incerottato. Non ci saranno Osimhen e Politano squalificati, oltre a Natan infortunato. Al di là di questo sarà anche una gara speciale, soprattutto per Raffaele Palladino: “Sono un figlio di Napoli e ho vissuto lì con famiglia e amici. Il mio cuore è lì, da sempre. Sarà una bella emozione” spiega il tecnico in conferenza alla vigilia del match. Una sfida in cui i brianzoli proveranno a portare a casa un risultato positivo dopo due ko consecutivi, contro Milan e Fiorentina all’U Power Stadium.
    Napoli-Monza, conferenza Palladino
    Raffale Palladino ha analizzato la prossima sfida contro il Napoli: “Hanno qualche assenza ma restano sempre i campionati d’Italia, una squadra forte. Proveremo a metterli in difficoltà con le nostre armi e la mentalità. Abbiamo necessariamente bisogno di punti”. Sul momento della squadra: “Ho visto una buona settiaman e abbiamo lavorato bene su diverse situazioni. Voglio vedere in campo un gruppo affamato di risultati”. Su cosa c’è da migiorare: “Sicuramente nelle fase realizzativa e voglio vedere l’atteggiamento che trovo negli allenamenti, l’identità e la competitività che abbiamo”. Sulla formazione: “Qualche giocatore ha tirato un po’ la carretta, vediamo quali cambi fare”. Poi sui tifosi: “Vorrei sempre le porte aperte ai nostri sostenitori ma non siamo riusciti per i lavori, preso lo faremo. Li vogliamo abbracciare al centro sportivo”. In chiusura sulle 50 panchine in Serie A: “Non lo sapevo. Sono una bella soddisfazione”.  LEGGI TUTTO

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    Gilardino, Genoa-Inter: “Da Gudmundsson mi aspetto tanto”. E su Retegui e Messias…

    “Le vittorie portano consapevolezza, armonia ed entusiasmo”. Alberto Gilardino non ha nessuna intenzione di fermarsi dopo il pari con la Juve e il successo esterno contro il Sassuolo, anche se a Marassi arriva la capolista Inter. L’obiettivo è sempre stato quello di allontanarsi dalla zona rossa della classifica e portare a casa punti importanti per la salvezza. Chiudere al meglio il 2023 con un risultato positivo contro i nerazzurri permetterebbe ai rossoblù di tenere alto l’entusiasmo in vista del nuovo anno e del girone di ritorno. Di questo ha parlato in conferenza stampa proprio l’allenatore del Genoa. 
    Genoa-Inter, conferenza Gilardino
    Alberto Gilardino ha analizzato la prossima sfida contro l’Inter: “Affrontiamo una delle migliori squadre del campionato, al top in Europa nella fase difensiva e con un allenatore molto bravo. Non possiamo permetterci di abbassare il nostro approccio, anzi continuare come fatto nelle ultime due gare. I ragazzi vogliono un risultato positivo anche contro l’Inter. Importante sarà l’impatto e l’atteggiamento nei duelli della partita oltre a portare la sfida sull’ardore agonistico perché nel palleggio loro hanno più qualità. Anche senza Lautaro hanno grandissime alternative in attacco. Noi dovremo essere perfetti”. Sulla spinta dei tifosi: “Giocare in una cornice di pubblico importante è fondamentale, forse ancor di più che contro la Juventus. Vogliamo ricambiare l’affetto dei tifosi andando in campo e regalando una prestazione importante. Dobbiamo giocare con personalità senza essere presuntuosi”. E sulle condizioni di Retegui, Messias e i dubbi di formazione… LEGGI TUTTO

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    Vlahovic-Lukaku, l’intreccio di mercato Juve può tornare: ecco come

    Se ogni estate viene timbrata nella nostra memoria con un tormentone musicale, nel 2023 spopolò “Mon Amour” di Annalisa (quello di… lui che bacia lei che bacia lui etc…), l’ultima, di estate, a livello di mercato, è stata marchiata col fuoco da un mega tormentone: lo scambio Vlahovic-Lukaku tra Chelsea e Juventus. E così tra luglio e agosto, ogni giorno, le azioni di questo possibile trasferimento salivano e scendevano manco si fosse alla Borsa di Milano con oscillazioni anche importanti. da doppia cifra. Si passava repentinamente dal “Ci siamo quasi” al “Pista congelata”. Il problema è sempre stato il conguaglio, il famoso punto di caduta non è mai stato condiviso dal management londinese e quello torinese per cui alla fine non se ne fece nulla.
    Nonostante Lukaku piacesse eccome alla Juventus e in particolar modo ad Allegri, che vedeva in lui il terminale ideale per far salire la squadra o aggredire lo spazio nei ribaltamenti di fronte e dall’altra parte Vlahovic ingolosisse i Blues e fosse più che gradito al tecnico Pochettino.
    Vlahovic-Lukaku, la resa dei conti LEGGI TUTTO

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    Napoli, non solo Samardzic: fari puntati anche su un obiettivo di mercato Juve

    Il Napoli si candida a essere la regina del mercato di gennaio. Aurelio De Laurentiis progetta almeno 3-4 acquisti da chiudere nei prossimi giorni. Intanto ha definito le cessioni di Elmas al Lipsia per 25 milioni (bonus inclusi) e Zanoli al Genoa (prestito). Bagagli pronti pure per Zerbin che può andare a titolo temporaneo al Frosinone. Politano, invece, è corteggiato dagli arabi dell’Al Shabab: pronto un ingaggio da 7 milioni a stagione per un triennale e 12 milioni per il Napoli.

    “Buchanan? Strano carattere”: l’Inter, il ‘domatore’ Inzaghi, pro e contro

    Napoli, il mercato in entrata

    Ma torniamo alle mosse in entrata: in arrivo un terzino destro, un centrale e 1 o 2 centrocampisti. Per il ruolo di vice Di Lorenzo il preferito resta Mazzocchi, ma ballano 2,5 milioni tra offerta (1,5) e richiesta della Salernitana (4). Se le parti non dovessero avvicinarsi a stretto giro di posta, gli azzurri chiuderanno per Faraoni (Verona), che ha già l’intesa con la società partenopea (contratto fino al 2026). Oltretutto i gialloblù sarebbero disposti a liberarlo gratis. Un fattore che può risultare decisivo in tutta questa vicenda. Per la difesa piacciono Tomiyasu (Arsenal) e Dragusin (Genoa), ma su quest’ultimo resta in pole il Tottenham.

    Adzic-Juve, ci siamo: sorpasso al Bologna. Chi è, cifre e formula LEGGI TUTTO

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    Osimhen via da Napoli in anticipo, torna dopo la Coppa d’Africa: il motivo

    “Al termine dell’allenamento odierno, Osimhen ha ottenuto un giorno di permesso così da poter raggiungere la famiglia prima di partire per il ritiro della Nazionale”. Lo rende noto il Napoli. L’attaccante nigeriano, squalificato per la prossima partita di campionato in programma questo venerdì contro il Monza dopo l’espulsione rimediata con la Roma, tornerà quindi in campo con gli azzurri solo dopo la Coppa d’Africa al via il 13 gennaio e festeggerà il proprio compleanno – il prossimo 29 dicembre – nella ‘sua’ Nigeria.
    Quante partite salta
    Osimhen, che esordirà con la maglia della Nigeria il 14 gennaio contro la Guinea Equatoriale, terminerà la fase a gironi il 22 del medesimo mese. In questo arco temporale non sarà a disposizione di Mazzarri, oltre che per la prossima sfida contro il Monza, anche contro Torino e Salernitana in campionato e Fiorentina nella semifinale di Supercoppa Italiana. Se la sua nazionale dovesse proseguire agli ottavi non ci sarà neppure contro la Lazio (oltre che nell’eventuale finale di Supercoppa), così come con il Verona in caso di quarti. C’è poi il big match con il Milan l’11 febbraio, a rischio in caso di semifinale (il 7) e dal forfait certo in caso di finalina (il 10) o finalissima (in programma nel medesimo giorno). LEGGI TUTTO

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    Ndoye, l’infortunio inguaia il Bologna: esito esami e tempi di recupero

    Ndoye, l’esito dell’infortunio e i tempi di recupero
    “Gli esami cui è stato sottoposto Dan Ndoye hanno evidenziato una lesione ai flessori della coscia destra” – con questa nota il Bologna ha comunicato le condizioni fisiche dell’attaccante. Le sensazioni non erano buone e ora è arrivata anche la conferma. Thiago Motta dovrà fare a meno del giocatore per le prossime sei settimane e quindi tornerà in campo per metà febbraio. Salterà anche il match contro il Milan in campionato del prossimo 27 gennaio. Un vero peccato per il giocatore, che era in evidente crescita nelle ultime gare. Uno dei pochi ad aver sempre dato disponibilità, come confermano le 17 presenze in campionato. L’allenatore però può contare però sul rientro di Orsolini, che già nel match contro l’Atalanta è stato decisivo con un assist. Sicuramente avrebbe preferito averli entrambi, visto anche l’infortunio di Karlsson, per una migliore gestione. Un ostacolo sulla strada dei rossoblu, che però ci hanno dimostrato che se cambiano i fattori (giocatori), il risultato in campo resta lo stesso. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge, un altro matrimonio Juve nel 2024: Bruna Gomes ha detto sì

    Kaio Joerge e Bruna Gomes presto sposi: nuove nozze in casa Juve
    “Lei mi ha detto si”, ha scritto il calciatore a margine di uno scatto di coppia, dove si vede Bruna mostrare orgogliosa il prezioso anello di fidanzamento appena ricevuto da Kaio Jorge. Si preannuncia quindi un nuovo matrimonio in casa Juve. Nei giorni scorsi infatti, anche Daniele Rugani ha chiesto la mano di Michela Persico (in una location d’eccezione, ovvero il concerto di Calcutta al Pala Alpitour di Torino), mentre Federico Chiesa ha scelto la romantica Venezia per fare la proposta alla sua Lucia Bramani.  LEGGI TUTTO

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    Yildiz titolare in Juve-Roma? Le chance e le valutazioni di Allegri

    TORINO – In attesa di capire se a gennaio arriverà il rinforzo a centrocampo con l’apertura della finestra del mercato invernale, la Juve può chiudere il girone d’andata con una certezza in più. Un sicurezza che rende il sonno di Massimiliano Allegri più profondo con vista su sogni magnifici. Perché l’esplosione di Kenan Yildiz in quel di Frosinone con un gol da urlo che, via web, ha già fatto il giro del mondo, non può certo essere archiviata come casuale. Altro che meteora…. La stella del baby gioiellino ha iniziato a pulsare di luce potente, a illuminare il futuro suo e della Vecchia Signora. Del resto solo pensare di realizzare una rete del genere significa avere nelle proprie corde pensieri fuori dal comune. Riuscire poi a concretizzarli vuol dire poter disporre di classe pura.
    Yildiz, più di un vice Chiesa
    Tra l’altro Kenan ha colpi che alla Juventus servono come il pane e non a caso nel post-vittoria laziale Allegri ha ricordato che il turco è il vice di Chiesa, ovvero il giocatore deputato a creare la superiorità numerica e quindi alzare il coefficiente di pericolosità e imprevedibilità della squadra nella sua ricerca del gol. Certo è che a partire da questa coda del girone d’andata e per quello di ritorno non sarà facile considerare il ragazzo come una semplice alternativa di secondo livello rispetto a Federico. Anche perché il ragazzino sta dimostrando che gli serve soltanto giocare per dimostrare quanto vale. Se ne è accorto lo stesso commissario tecnico della Turchia, Vincenzo Montella, che nell’amichevole con la Germania lo ha visto realizzare un gol da urlo ripagando la fiducia concessagli come meglio non si sarebbe potuto immaginare. LEGGI TUTTO