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    Cambiaso, il rapporto con Allegri e la chiamata Juve: “Ok, basta così”

    “Mi sento come al parco giochi”. Andrea Cambiaso ha parlato dopo il suo esordio con la maglia della Juventus contro l’Udinese alla prima giornata di campionato. Un’emozione difficile da spiegare soprattutto per chi, come lui, ha dovuto compiere la scalata dalla Serie D fino ad approdare all’Allianz Stadium. Una chiamata dagli agenti, la possibilità bianconera e quel “ok, basta così” senza nemmeno controllare gli altri club interessati a lui. L’esterno ha parlato in diretta sul canale Twitch della Juve e ha risposto a tantissime domande poste dai tifosi: dal rapporto con Allegri, la gioia dell’esordio, il primo gol e l’idolo Cancelo.
    Cambiaso, rapporto con Allegri e momento Juve
    Andrea Cambiaso ha parlato del suo rapporto con Allegri: “Bello. Ha allenato grandi campioni e posso solo imparare da lui, mi ha preso bene. L’ho incontrato per la prima volta quando sono venuto a firmare e mi sento proprio fortunato ad avere lui come tecnico”. Sul momento: “Contro il Monza è stato pazzesco. Incredibile vincere così con il gol di Gattone. Verona? Mi sono trovato la palla lì e l’ho messa dentro. Emozione unica. Sono state vittorie importanti e punti che pesano tanto. Da qui ho capito il significato del ‘fino alle fine’ non è proprio una frase fatta ma una carattersitica del Dena Juve e l’ho capito da quando sono qui”. E l’obiettivo personale: “Difficile fissalro. Per me già giocare con questa continuità è già tanto”. Sul ruolo: “Riesco a ricoprire tanti ruoli in campo. Nasco mezzala poi mi sono spostato sull’esterno”. Il focus poi si è spostato sulla prossima gara: “Il Napoli sarà affamato dopo la sconfitta contro l’Inter ma anche noi lo siamo. Allo Stadium c’è sempre grande entusiasmo”. L’esterno bianconero ha parlato di Cancelo, l’incontro con Lucas Vazquez e il numero di maglia… LEGGI TUTTO

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    I migliori “scambi” della Juve: Szczesny sorprende, Chiesa e Fagioli top

    Le rivelazioni dei giocatori

    Andrea Cambiaso è il primo che apre la carrellata con Lucas Vazquez, Fabio Miretti cala l’asso con la stella croata del Real Madrid Luka Modric mentre Iling Jr, anche per via della stessa nazionalità, spara i nomi del Golden Boy 2023 Jude Bellingham e di… Noah Ohio (attaccante dello Standard Liegi). Milik e Kostic non ricordano, Alex Sandro sorvola la domanda dicendo che sono tanti e allora Federico Chiesa “risponde” ad Iling Jr con il fuoriclasse del Psg Kylian Mbappé. Quella di Toni Kroos per Manuel Locatelli, per Danilo quella del connazionale Neymar mentre McKennie svela di avere quella del bomber Robert Lewandowski ai tempi della Bundesliga.

    La volta dei portieri ed è tutto un affare bianconero perché Perin cita la #1 della leggenda Gianluigi Buffon mentre Szczesny scherza citando proprio il suo attuale cambio, Perin. Anche nel turno degli attaccanti si rimane in casa Juve con Moise Kean che cita l’attuale compagno Timoythy Weah e Dusan Vlahovic la #7 dell’ex Cristiano Ronaldo. Infine, come ciliegina sulla torta, ecco Nicolò Fagioli con quella di Lionel Messi. LEGGI TUTTO

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    Infortunio Leao, lesione guarita: rientro e quando potrà giocare col Milan

    Il Milan riabbraccia Leao. Il portoghese, fermo ai box dallo scorso 11 novembre per una lesione al bicipite femorale della coscia destra, è ufficialmente guarito. Positivo il responso a margine degli ultimi esami strumentali sostenuti. Leao può iniziare il suo percorso finalizzato al rientro a pieno regime in squadra.
    Leao non gioca da Lecce-Milan 2-2
    Leao tornerà oggi in campo per un allenamento personalizzato, improntato sulla riatletizzazione, che precederà il rientro in gruppo. Difficile che possa essere a disposizione già sabato con l’Atalanta, ma non è da escludere che Pioli lo convochi per e lo faccia accomodare in panchina. Nel corso del Gran Galà del calcio, Leao, che non gioca da Lecce-Milan 2-2, aveva annunciato di non voler correre rischi. Probabile che venga gestito per essere a disposizione in occasione di Newcastle-Milan di Champions League in cui i rossoneri si giocheranno le ultime chance di qualificazione agli ottavi di finale e, nella peggiore delle ipotesi, un posto in Europa League. LEGGI TUTTO

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    Lady Fagioli e lady Chiesa, sfottò social sul ‘look’ Juve: “Si è messa…”

    Lucia Bramani e Giulia Bernacci, rispettivamente compagne dei calciatori della Juventus Federico Chiesa e Nicolò Fagioli, sono le protagoniste di uno scatto condiviso su Instagram che ha strappato più di un sorriso ai tifosi della Juve e non solo. Anche in questa occasione le due wags hanno dimostrato oltre a tanta ironia, anche l’essere unite e complici. 
    Lucia Bramani e Giulia Bernacci: il gesto social
    Nell’immagine condivisa nelle Instagram stories, Lucia Bramani è apparsa infreddolita per le vie di Torino e con indosso con un cappotto imbottito lungo fino al ginocchio (con in bella mostra il logo della Juventus), pantaloni termici e stivali, abbandonando così i suoi outfit super eleganti e tacchi a spillo. Lady Fagioli ha approfittato per immortalare lady Chiesa in uno scatto inedito ed inconsueto per la modella. A commento ha poi scritto ironicamente: “Si è messa in tiro stasera”. Foto che è stata poi ricondivisa dalla stessa Bramani, apparsa divertita dall’iniziativa dell’amica, come attestato anche da una delle emoticon lasciate a commento, a cui ne sono seguite altre con la faccina “offesa”.   LEGGI TUTTO

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    Zapata, doppietta e lacrime per Juric che commenta così dopo Torino-Atalanta

    TORINO – “Oggi era importante questa vittoria. Abbiamo segnato noi attaccanti, era importante per prendere fiducia. Questa partita ce la meritavamo perchè magari contro Monza e Bologna abbiamo fatto buone partite ma non siamo stati ripagati dai punti sempre per errori nostri. Ripartiamo da questa partite per proseguire l’anno nella miglior maniera”. Sono le parole di Duvan Zapata, ex della sfida e autore di una doppietta, ai microfoni di Dazn al termine del match vinto 3-0 contro l’Atalanta di Gasperini.
    La commozione di Zapata
    “Quello di questa sera è il Toro che abbiamo in testa? Anche quello di prima lo era. Abbiamo accettato l’uno contro uno nel campo oggi, sapevamo che la partita era questa. Abbiamo fatto tutti bene, complimenti ai ragazzi perchè l’Atalanta è una grandissima squadra. Questa vittoria è meritata. È una partita che può far scoccare la scintilla? Ripartiamo da questa partita. Piano piano costruiamo il campionato che vogliamo fare. Oggi ci siamo trovati molto bene in campo ma nei momenti di sofferenza lo abbiamo fatto tutti insieme. L’abbraccio con Juric? Sto ripagando l’amore che mi ha dato da quando sono arrivato. So che ha molta fiducia in me. Sto ripagando a tutti quanti l’amore che mi hanno dato”, le parole di Zapata, visibilmente commosso. Ai microfoni di Dazn, poi, è arrivato anche Ivan Juric… LEGGI TUTTO

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    Lazio-Genoa, quanti indisponibili: Vecino escluso per motivi disciplinari

    Si apre il sipario sugli gli ottavi di finale della Coppa Italia e ad entrare in scena ci penseranno Lazio e Genoa all’Olimpico. Per i biancocelesti sarà l’esordio nel torneo, mentre i rossoblu ha già passato due turni, battendo Modena e Reggiana. Chi si qualificherà per i quarti, affronterà la vincente del match tra la Roma e la Cremonese, con le probabilità di vedere il derby che sono molto alte.
    Sarri però dovrà fare a meno di molti titolari e non figura tra i convocati neanche Matias Vecino, escluso per motivi disciplinari. Indisponibili Nicolò Casale, Alessio Romagnoli e Luis Alberto per infortunio, out anche Zaccagni per squalifica. Un bel banco di prova per i biancocelesti che hanno ritrovato la vittoria anche in Serie A.
    Coppa Italia, Lazio-Genoa: i convocati
    Queste le scelte di Sarri per il match della Lazio contro il Genoa:

    Portieri: Mandas, Provedel, Sepe;
    Difensori: Gila, Hysaj, Kamenovic, Lazzari, Marusic, Patric, Pellegrini, Ruggeri;
    Centrocampisti: Basic, Cataldi, Guendouzi, Kamada, Rovella;
    Attaccanti: Castellanos, Felipe Anderson, Gonzalez, Immobile, Isaksen, Pedro, Sana Fernandes. LEGGI TUTTO

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    Juve in campo alla Continassa: Rugani non si allena, Vlahovic riprova i rigori

    Dopo due giorni di riposo concessi da Massimiliano Allegri alla squadra, la Juventus si è ritrovata alla Continassa nella mattinata di lunedì per iniziare a prepare la prossima gara contro il Napoli. All’Allianz Stadium un altro big match, dopo quello contro l’Inter, e nel mezzo c’è stata la vittoria nel finale contro il Monza all’U-Power Stadium firmata dal tap-in di Gatti. La formazione bianconera è arrivata al campo di allenamento accolta da una folta presenza di pubblico, circa 300 persone, tra applausi e cori d’incitamento. Nella seduta non erano presenti tutti i giocatori, qualcuno si è allenato a parte e altri sono assenti. 

    Juve. la condizione della squadra

    Tra i giocatori non in gruppo ci sono Alex Sandro e Locatelli, entrambi stanno svolgendo un lavoro personalizzato nel campo adiacente a quello dove si stanno allenando Allegri e gli altri ragazzi. Anche Timothy Weah sta proseguendo nel suo lavoro di recupero dall’infortunio. Assente anche Rugani per una sindrome influenzale. Mentre Nonge, Yildiz e Huijsen non ci sono dato che sono stati richiamati da Brambilla con la Next Gen. LEGGI TUTTO

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    Inter boom con aiutino ma sale la fiducia Juve: analisi di un testa a testa

    E adesso tocca alla Juventus rispondere all’Inter che ha effettuato, in un modo o nell’altro, il contro sorpasso sui bianconeri andando a vincere in casa del Napoli a capo di una partita condizionata da decisioni arbitrali singolari, per dirla così. Quello stesso Napoli che venerdì sarà ospite di una Juve che Max Allegri deve tenere in tensione verso un big match che pesa doppio. Strettamente legata alla questione scudetto c’è la corsa all’Europa che conta, quella Champions League che rappresenta l’obiettivo minimo fissato dalla Juventus e costantemente ribadito da Allegri e dai dirigenti.
    Juve, quarto posto e lotta al vertice
    Nove punti dal quinto posto costituiscono indubbiamente una rete di salvataggio in prospettiva qualificazione Champions: non abbastanza robusta, però, da rappresentare una comfort zone sopra la quale lanciarsi in ardite peripezie da qui in avanti: sui trapezi del campionato si volteggia accanto agli altri pretendenti ai primi quattro posti e le cadute possono rivelarsi rovinose assai sia nella lunga prospettiva dell’intero campionato, sia nell’immediatezza di un calendario che presenta ai bianconeri delicati scontri diretti in chiave quarto posto oltre che lotta al vertice perché, lo ribadiamo, il confine tra le due vicende è più labile di quanto possa sembrare a una prima ochiata. LEGGI TUTTO