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    Cristiano Giuntoli vince il Greatest Challenge of the Year

    Cristiano Giuntoli, l’architetto che ha disegnato la più grande sorpresa della scorsa stagione in Europa. L’European Golden Boy Greatest Challenge of the Year premia chi, nel mondo del calcio, si rende protagonista di una grande impresa, qualcosa di epico che rimarrà nella storia. Vincere uno scudetto con il Napoli, trentatré anni dopo l’ultimo, dopo una campagna acquisti in attivo e attraverso una cavalcata strepitosa era decisamente la sfida più grande dell’anno e Cristiano Giuntoli l’ha vinta. LEGGI TUTTO

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    Gudmundsson rinnova con il Genoa: il comunicato

    Il Genoa e Gudmundsson hanno raggiunto l’accordo per proseguire l’avventura insieme. La stessa società ha comunicato il rinnovo dell’islandese per altre tre stagioni. L’attaccante si è conquistato il rinnovo dopo questo anno e mezzo in cui ha trascinato la squadra dalla B alla Serie A e che con i suoi gol ha fatto impazzire le difese avversarie. Istinto puro, tecnica, qualità, visione di gioco e, soprattutto, decisivo nei momenti clou della partita. Un mix di talento che è ben presto sbocciato anche nella massima serie sotto la guida di Gilardino. 
    Gudmundsson, rinnovo e comunicato
    Gudmundsson è arrivato dall’Az Alkmaar e ha mantenuto le sue aspettative. In campo ha segnato ben 22 reti con la maglia del Genoa, numeri importanti e che in questa stagione sono destinati a crescere visto quanto sta facendo in campo. E fuori è diventato presto l’idolo dei tifosi per le sue giocate e l’importanza nella squadra. Motivi che hanno spinto la società a blindarlo ed nella giornata odierna è arrivata la firma sul nuovo contratto. Di seguito il comunicato del club: “Il Genoa CFC comunica di aver esteso l’accordo con Albert Gudmundsson fino al 2027. Il calciatore islandese prosegue la sua avventura in maglia rossoblù, con cui fino ad oggi ha realizzato 22 reti e collezionato 6 assist in 64 presenze”.  LEGGI TUTTO

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    Zielinski: “Ho richieste in Arabia ma voglio giocare la Champions League”

    Rinnovo sì o rinnovo no? Diciamo che in questi mesi in casa Napoli tutti si stanno più o meno chiedendo questo per quanto riguarda il futuro di Piotr Zielinski. Lo stesso centrocampista polacco è stato criptico rispondendo già qualche settimana fa ad alcune domande in questo modo: “Di questo se ne occupa il mio agente”. Il giocatore è sotto contratto fino a giugno 2024, dopodiché e a gennaio, non dovesse trovare l’accordo con De Laurentiis e il Napoli, potrebbe accettare la corte di altri club. E dalla Polonia è stato proprio Zielinski a parlare del suo futuro.
    Zielinski, l’Arabia e il futuro
    Zielinski a Tvp ha svelato un retroscena del mercato estivo. La richiesta dall’Arabia è stata forte, come quella fatta a Victor Osimhen: “È vero, mi volevano davvero in Arabia. Continuavano a mandare offerte. Ma ho deciso che volevo ottenere qualcosa di più qui in Europa, lottare, giocare in Champions League. Ho pensato che non fosse ancora il momento di inseguire i soldi. I soldi non sono tutto. Forse in futuro ci sarà un’offerta così redditizia e allora l’accetterò. Ma ora ho deciso che sarebbe meglio continuare la mia carriera in Europa”. E sul rinnovo: “Non lo so. Di queste faccende si sta occupando il mio agente. Sono sicuro che presto arriverà il momento in cui dovrò prendere una decisione, e solo allora il mondo saprà dove continuerà la mia carriera”.
    In chiusura sul possibile futuro: “Se non trovo l’accordo con il Napoli, mi piacerebbe andare in un club di altissimo livello. Uno che gioca in Champions League come il Napoli. Anche questa cosa lascio che se ne occupi il mio agente e sono anche disposto a farlo senza rinunciare alla possibilità di restare al Napoli”. Intanto il centrocampista polacco è attualmente impegnato con la sua nazionale per la qualificazione ai prossimi Europei in un match da dentro o fuori contro la Repubblica Ceca: a Zielinski e compagni servirà una vittoria per provare a sperare nel secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Calhanoglu torna dall’Inter: via dalla Turchia per un doppio motivo

    Hakan Calhanoglu torna a Milano. Il centrocampista nerazzurro ha abbandonato anzitempo il ritiro della Turchia, e non prenderà dunque parte alla sfida di sabato contro la Germania e a quella di martedì contro il Galles. A ufficializzare la notizia è stata proprio la nazionale turca, che ha svelato il duplice motivo per cui il classe 1994 ha fatto ritorno in Italia prima del previsto.
    Calhanoglu, niente Turchia: torna dall’Inter
    Una buona e una cattiva notizia per il centrocampista. Una delle motivazioni per cui Calhanoglu ha abbandonato il ritiro della Turchia è un’infezione alle vie respiratorie, che infatti avevano impedito al calciatore di allenarsi quest’oggi agli ordini del commissario tecnico Vincenzo Montella. L’altra motivazione per cui il nerazzurro è tornato prima a Milano è l’imminente nascita di suo figlio. Questo il comunicato da parte della federazione turca: “Il capitano della nostra squadra, Hakan Calhanoglu, sia ieri che oggi non ha potuto prendere parte all’allenamento della Nazionale a causa di un’infezione alla parte superiore delle vie respiratorie. Considerando il suo stato di salute e l’informazione che sua moglie, che aspetta un bambino, è molto vicina al parto, il nostro calciatore è quindi stato escluso dalla rosa della nostra Nazionale per decisione del nostro comitato tecnico”. Per il centrocampista dunque la possibilità di stare vicino alla sua compagna in un momento di grande gioia e al contempo di poter recuperare dal malanno fisico, prima di proiettarsi al derby d’Italia contro la Juventus. Match nel quale potrebbe non essere invece presente Alessandro Bastoni. LEGGI TUTTO

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    Chiesa e la challenge Juve: “Padoin! Quando stava al Cagliari…”

    Federico Chiesa si trova attualmente in gruppo con l’Italia per dare il meglio nelle prossime sfide valide per la qualificazione agli Europei del 2024. Il talento bianconero, in ogni caso, vuole farsi trovare pronto anche per il rientro in campo con la Juventus che il 26 novembre sarà impegnata nel big match contro l’Inter. Intanto, il club bianconero ha voluto postare sul proprio profilo Instagram uno spezzone di una challenge con il numero 7: il gioco consiste nell’indovinare il giocatore (o ex giocatore) della Juventus nascosto solo leggendo le squadre in cui ha militato. Si inizia con Chiellini, individuato subito da Chiesa: “Un grandissimo capitano che mi ha aiutato tanto nella crescita. È una leggenda”.
    Chiesa su Danilo, Padoin e Buffon
    Nessun problema anche con Danilo, di cui Federico ha voluto elogiare le doti da capitano: “Nello spogliatoio ci dà sempre una mano a far capire cosa significa davvero indossare questa maglia, far parte di questa società e famiglia”. I “problemi” arrivano con Padoin, che l’esterno riesce ad individuare solo scoprendo gli anni delle tappe della sua carriera: “Ha giocato nel Vicenza? Non lo sapevo. Mi fa ridere perchè quando ho giocato contro il Cagliari lo saltavo sempre… Scherzo, ho un grande rapporto con lui”. Troppo facile anche scoprire Buffon: “Lo conosco dai tempi del Parma, lui si ricorda bene di me perchè mi ha preso in braccio quando ero piccino. La prima volta che lo vidi iniziai a piangere. È stato un onore per me giocare con lui e vederlo ogni giorno”. LEGGI TUTTO

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    Florenzi ai pm sul caso scommesse: “Ho puntato, ma non sul calcio”

    Florenzi, le dichiarazioni alla Procura di Torino
    Florenzi è arrivato intorno alle 15.30 di oggi in procura a Torino per essere interrogato dalla pm Manuela Pedrotta e dagli investigatori della Squadra mobile, a cui avrebbe ammesso di aver effettuato scommesse su roulette e altri giochi, ma non sul calcio. In ogni caso, ancora non è chiaro se lo sviluppo dell’indagine sul giocatore del Milan sia legato all’analisi dei file delle piattaforme internet da tempo individuate dalla polizia o ad accertamenti di altra natura. LEGGI TUTTO

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    Mario Rui-Meret a rischio per Juve-Napoli? Infortuni e tempi di recupero

    Pronti, via e subito sono arrivate brutte notizie per Walter Mazzarri. L’allenatore ha firmato nella giornata di martedì il suo nuovo accordo col Napoli ed è tornato a Castel Volturno a 10 anni dall’ultima volta. Oltre alle prime sensazioni, il tecnico ha dovuto subito gestire un gruppo ridotto per via delle assenze dei giocatori in nazionale e poi anche per l’infortunio di Mario Rui e Meret. Il primo è entrato nel corso della sfida contro l’Empoli, salvo poi nel finale accusare un fastidio alla gamba sinistra. Il portiere, invece, ha dato subito forfait e al suo posto ha giocato Gollini. I due giocatori hanno effettutato gli esami strumentali per capire l’entità dei rispettivi infortuni. 
    Napoli, il comunicato su Mario Rui, Meret e Osimhen
    Il Napoli ha comunicato tramite una nota ufficiale l’esito del terzino e del portiere: “Mario Rui e Alex Meret hanno sostenuto gli esami presso la clinica Pineta Grande: Mario Rui ha riportato una lesione di medio grado del muscolo adduttore della coscia sinistra. Per il portiere azzurro lesione di basso grado del muscolo tibiale posteriore della gamba sinistra”. Nell’allenamento odierno non ha partecipato nemmeno Osimhen perché “colpito da una sindrome influenzale”. Notizie pessime per Mazzarri perché al rientro dopo la sosta il Napoli è atteso da un ciclo di partite davvero difficile: Atalanta, Real Madrid in Champions, poi Inter e soprattutto la gara dell’Allianz contro la Juventus. Difficile azzardare il recupero di entrambi i calciatori, ma è possibile che i due possano saltare questi match. Per il portoghese un mese di stop circa, mentre per il portiere dalle due alle tre settimane. I calciatori verranno comunque valutati giorno dopo giorno per capire come sta procedendo la fase di recupero.  LEGGI TUTTO

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    Italia U19 show: gol di Vacca e tripletta Anghelé nel 7-0 al Liechtenstein

    “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Un detto che funziona sempre e dà sempre indicazione postivio sull’inizio di un percorso. Come quelle dell’Italia U19 del Ct Corradi che ha iniziato in maniera ottimale il cammino della prima fase di qualificazione ai prossimi Europei di categoria. Gli azzurrini dovranno difendere il titolo conquistato a luglio nella finalissima contro il Portogallo (rete di Kayode) e partire bene è stata senza dubbio un’iniezione di fiducia per i ragazzi. Certo l’avversario non è stao del tutto irresistibile, visto che il Liechtenstein non ha creato grossi pericoli dalle parti di Magro, ma il risultato finale ha premiato la prova degli azzurri. Un netto ….. per dare subito un segnale importante anche a Svizzeria e Svezia, le altre due avversario nel gruppo 4 dell’Italia. 
    Vacca e Anghelé trascinano l’Italia U19
    L’Italia U19 è stata sin da subito padrona del campo. Corradi ha sistemato i suoi con un 4-3-1-2: lo juventino Vacca subito titolare al fianco di Pafundi. E sono stati proprio loro i protagonisti dei primi due gol: prima il 2006 dell’Udinese ha servito Mannini, poco dopo l’attaccante della Primavera di Montero ha trovato la rete personale. Un primo tempo che stato giocato su buoni ritmi nonostante temperature più rigide a differenza di quelle in Italia. Nella ripresa il Ct ha mandato in campo Anghelé e Ciammaglichella del Torino e subito hanno dato i loro frutti. Al 57esimo è proprio il capitano della Juve a trovare il tris e dai qui il Liechtenstein si è sciolto sotto i colpi degli azzurri. I tre colpi del ko sono arrivato da Lipani, Amey e lo stesso Anghelé: tre gol in quattro minuti per chiudere i conti. Nel finale c’è stato spazio anche per la tripletta dell’attaccante bianconero, un vero e proprio uragano nella ripresa. Per gli azzurrini ora testa la prossimo match, quello contro la Svizzera il 18 novembre alle ore 13.  LEGGI TUTTO