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    Brutta Atalanta, che paura. L’Udinese domina, Ederson-gol nel recupero salva la Dea

    Bergamaschi mai in partita: Success sbaglia un rigore, poi gol di Walace e paratone di Carnesecchi. Gli ospiti ci provano a tempo scaduto e trovano il pari al 92′

    dal nostro inviato Alex Frosio 
    12 novembre 2023 (modifica alle 17:12)

    – Udine

    Dopo il ko interno con l’Inter, l’Atalanta depotenziata in avvio non riesce ad accelerare contro un’Udinese che dall’arrivo di Cioffi sembra ritrovata e che ha accarezzato a lungo la seconda vittoria di fila dopo il colpo a San Siro con il Milan, ma la Dea rimedia nel recupero con Ederson al gol di Walace. Gasperini si tiene accanto – cioè in panchina – Scamacca, Lookman, Musso e Zappacosta, e punta su Carnesecchi in porta e un trio di prima linea con Muriel, Miranchuk (alla prima da titolare in stagione) e Pasalic. Scelte comprensibili tre giorni dopo l’Europa League, un po’ meno in una partita prima della sosta per le nazionali. L’Udinese si piazza con il suo 3-5-1-1 che tiene corti i reparti e costruisce un muro su cui la Dea comincia a rimbalzare. Il terminale offensivo – si fa per dire, visti gli effetti – è ancora Success, che già al 13’ preannuncia la giornataccia con una deviazione in acrobazia con cui di fatto rinvia all’indietro. L’orizzontalità dell’Atalanta si contrappone alla verticalità dell’Udinese, che con il passare dei minuti assume efficacia. Al 20’ Ebosele in fuga centrale perde l’equilibrio al momento del tiro, sbilanciato da Djimsiti, al 30’ invece Ferreira sfugge ai radar su invito verticale di Pereyra, Carnesecchi esce con un fatale millisecondo di ritardo e lo tocca: rigore. Invece del designato Pereyra, sul dischetto va Success. “Deve sbloccarsi”, è il pensiero della Dacia Arena. Non ci riesce. Finta, controfinta, palo. Il pericolo scampato non scuote la Dea, al contrario dà fiducia all’Udinese. Samardzic scalda il sinistro: al 39’ conclusione centrale, al 44’ splendida parabola a giro che si stampa sulla traversa. L’azione prosegue e Walace prova da fuori – a proposito di fiducia -, Djimsiti è sulla traiettoria e spiazza Carnesecchi. Udinese in vantaggio, e pure meritatamente al doppio fischio dell’arbitro Aureliano, anche perché il Gasp ruota i suoi tre davanti scambiandogli posizione, ma dell’Atalanta non c’è traccia in area friulana, nemmeno sui cinque calci d’angolo battuti. 

    cambi davanti—  A inizio ripresa ci sono subito Scamacca e Lookman per Muriel e Pasalic: cambi ovvi. Il centravanti azzurro riceve subito in area e mette in mezzo un pallone interessante, dando l’impressione che sia cambiata l’aria. Non è così, perché è l’Udinese ad andare vicinissima al raddoppio. Al 3’ HAteboer buca, Zemura vola e scarica il sinistro, Carnesecchi respinge con le gambe (e Gasp toglie Hateboer per Holm). Al 16’ il capolavoro del portiere dell’Atalanta: Pereyra cerca il sinistro a giro, “Carne” si allunga in modo prodigioso per mettere in angolo. Al 19’ il primo segnale bergamasco: Koopmeiners al cross, sul secondo palo Lookman incrocia largo. Troppo poco. Gasperini inserisce anche Zortea per Bakker, poi Zappacosta per Holm che si è infortunato. Cioffi ha rinfrescato centrocampo – Lovric per Payero -, difesa – Kristensen per Ferreira che accusa un problema -, poi l’attacco (Kamara, Thauvin e Lucca). L’Udinese sembra in controllo sulla tenue pressione dell’Atalanta, che si è fatta viva solo al 33’ con una girata di Scamacca alta. Poi al 47’ l’assalto disperato della Dea paga: cross di Zappacosta e Ederson tutto solo a centro area, perché Kristensen in marcatura scivola, gira di testa all’angolo. E’ il primo e unico tiro nello specchio dell’Atalanta. Basta per l’1-1. LEGGI TUTTO

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    Berisha a sorpresa: “Kvara? No, la parata più difficile è stata un’altra”

    “Il voto non conta, l’importante è parare”. Etrit Berisha lo ha fatto contro il Napoli perché è stato uno dei protagonisti, oltre all’autore del gol Kovalenko, della vittoria dell’Empoli al Maradona. Ha messo anche i suoi guantoni a protezione della porta l’estemo difensore albanese bravo a respingere alcuni conclusioni insidiose. Un voto altissimo in pagella è quello che ha ricevuto e riceverà il portiere dopo la prestazione, ma a lui poco importa perché a contare è soltanto il risultato e i tre punti importantissimi in ottica salvezza. Al termine della gara ha parlato a Dazn. 
    Napoli-Empoli, parole Berisha
    “Avevamo bisogno di una prestazione così ed era importante contro una grande squadra. – ha detto Berisha – Io cerco sempre di farmi trovare pronto e aiutare per quanto possibile la squadra. Tutti i portieri hanno alti e bassi, ma la fiducia dell’allenatore è importante. Ho passato un periodo difficile, ma è passato e ora voglio soltanto la salvezza con l’Empoli”. Etrit Berisha non ha usato giri di parole e anzi ha poi sottolineato il doppio intervento su Kvara e Lindstrom: “Due parate importante, ma quella su Lindstrom lo è stata ancor di più perché non ho visto partire il pallone”. In chiusura ha parlato di Andreazzoli: “Conosce la squadra, è propositivo e riesci a darci sempre grande tranquillità. Con tanti giovani forse un po’ di timore lo abbiamo, ma lui riesce a farci stare sereni quando parla”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Garcia traballa: il club annuncia il silenzio stampa

    Sono pioviuti fischi al Maradona al termine della sfida tra Napoli ed Empoli. I tifosi partenopei non hanno digerito la prova della squadra di Garcia dopo la sconfitta subita in casa contro i toscani. Al 90esimo Kovalenko si è inventato un gol bellissimo per l’1 a 0 dei toscani con Andreazzoli sempre più bestia nera dei partenopei (5 vittorie in sei incontri). Gli azzurri hanno attaccato e ci hanno provato soprattutto dopo l’ingresso in campo di Kvaratskhelia, il georgiano ha rivitalizzato l’attacco, orfano dell’infortunato Osimhen (è stato inquadrato durante il match e ha raggiunto poi i compagni negli spogliatoi a fine partita), della formazione di casa. Le sue giocate hanno creato qualche grattacapo ai difensori, ma è stato sempre bravo Berisha a opporsi, in particolare sul mancino ravvicinato pochi minuti prima della rete toscana. De Laurentiis ha lasciato il suo posto in tribuna con largo anticipo rispetto al fischio finale e non è passato dagli spogliatoi per un confronto con tecnico e squadra al termine della gara. La società ha annunciato il silenzio stampa, segnale inequivocabile degli umori in questo momento e di quanto stia rischiando la panchina Garcia.
    Napoli, Garcia a rischio
    Non ci sarà nessuna dichiarazione da parte dei tesserati del Napoli dopo il match contro l’Empoli. E’ stato un percorso altalenante sin da inizio campionato e le prestazioni non sono mai state convincenti, ecco perché malumori e i tanti fischi arrivati dagli spalti del Maradona. Giorni difficili che sono stati dettati dal risultato deludente della gara di Champions League contro l’Union Berlino, dove è arrivato soltanto un pari. La panchina di Rudi Garcia, mai come oggi, è sempre più in bilico e traballante. Ecco perché il silenzio, prima della sosta, fa ancora più rumore e potrebbe essere il momento ottimale per provare a dare una scossa e magari cambiare la guida tecnica. Al momento soltanto supposizioni perché di nomi o alternative concrete ancora non c’è nulla. E dagli spalti sono arrivati anche cori nei confronti del tecnico… LEGGI TUTTO

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    Napoli, chi al posto di Garcia? Piste Cannavaro e Tudor, e Mazzarri…

    L’ex difensore era in tribuna ad assistere al match con l’Empoli. Tudor l’alternativa numero uno

    Gli ultimi granelli potrebbero essersi depositati sul fondo della clessidra. L’ennesima delusione che il Napoli ha regalato ad Aurelio De Laurentiis e ai suoi sostenitori potrebbero costare la panchina a Rudi Garcia. Così, proprio com’era successo un mese fa, si riapre un momento di profonda riflessione sul lavoro dell’allenatore, che finora non ha assolutamente convinto. L’esonero sembra la conseguenza più logica dopo una sconfitta bruciante come quella maturata oggi contro l’Empoli e De Laurentiis da tempo ragiona su come poterlo sostituire. 

    le alternative—  Considerando che gli approcci passati con Conte non hanno prodotto l’esito sperato, è lecito supporre che i contatti con l’ex c.t. della Nazionale non siano ripresi. Così, allo stato attuale delle cose, sono due i profili concretamente valutati. Fabio Cannavaro, che non ha mai nascosto il desiderio di guidare il Napoli, è una possibilità ed era peraltro presente in tribuna al fianco del presidente. Un’altra ipotesi conduce a Igor Tudor, che ha il vantaggio di conoscere bene il contesto della Serie A da tecnico e ha il carattere necessario per rimettere velocemente la squadra sui binari giusti, quanto meno sul piano dell’atteggiamento. Residuali le chance che il traghettatore possa arrivare dal passato: in tal senso, l’unica strada percorribile porterebbe a Walter Mazzarri. Tuttavia, De Laurentiis in precedenza si è sempre detto non convinto di un ritorno di fiamma con chi ha già lavorato. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Napoli, Garcia cade ancora! Kovalenko, capolavoro al Maradona

    Nella gara domenicale delle 12:30, il Napoli cade al Maradona contro l’Empoli, punito da un gol capolavoro di Kovalenko in pieno recupero. A fine gara, la squadra di Garcia viene inondata di fischi da parte del pubblico: ora la panchina del francese inizia a traballare, già criticato diverse volte dal suo presidente. In classifica, i partenopei falliscono il sorpasso sul Milan e restano quarti in classifica in attesa del match dell’Atalanta. L’Empoli invece supera il Cagliari al quart’ultimo posto e si porta fuori dalla zona retrocessione.
    Napoli-Empoli, la cronaca
    Primo tempo avaro di emozioni al Maradona in una gara sorprendentemente equilibrata con il Napoli che cerca di gestire palla e l’Empoli che riparte pericolosamente. Da segnalare al 27° una rete annullata a Simeone per fuorigioco mentre l’Empoli si rende pericoloso qualche minuto dopo con Cambiaghi, fermato da un miracolo di Gollini. Nel secondo tempo, sono i toscani a giocare meglio e a impensierire la retroguardia partenopea con Cancellieri e Caputo. Nel finale, la squadra di Garcia si affaccia dalle parti di Berisha prima con Lindstrom, subentrato a Politano, e poi con Kvaratskhelia ma il portiere albanese salva in entrambi i casi la porta dell’Empoli. L’occasione più ghiotta del match arriva sui piedi del georgiano all’88°: palla sul sinistro ma ancora Berisha con una superparata dice di no al vantaggio partenopeo. Ma al 91° succede l’impensabile: l’azione dell’Empoli si sviluppa sulla destra, palla a Kovalenko che la piazza sotto al sette alle spalle di Gollini. LEGGI TUTTO