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    Juve Next Gen, Comenencia gol e qualificazione in Coppa Italia: Torres ko

    Juve Next Gen, Comenencia stende la Torres
    La sfida inizia su ritmi evidentemente bassi, eppure non mancano le occasioni da ambo i lati. La Juve crea una ghiotta chance con Anghelé, che potrebbe trovarsi da solo davanti alla porta se non fosse per lo stop incredibilmente sbagliato. La Torres ci prova invece con Scotto, la cui conclusione poco prima della mezz’ora si perde però sopra la traversa. Nella ripresa sono gli ospiti a sfiorare clamorosamente il gol: sugli sviluppi di corner Siniega viene lasciato completamente solo, ma a pochi passi dalla porta spedisce il suo colpo di testa incredibilmente fuori. I bianconeri rispondono a più riprese, ma è ancora un controllo mancato a far “disperare” la squadra di Brambilla: stavolta è Guerra a non trovare un pallone che lo avrebbe di fatto portato a tu per tu col portiere. Si va ai supplementari, ed è nel primo dei due tempi che si decide la sfida: al 96′ Comenencia va in azione solitaria e dopo un dribbling prova la conclusione dal limite che si infila nell’angolino battendo Garau. Nei minuti finali a salvare il risultato a più riprese è Scaglia, decisivo in almeno due occasioni. La Juve Next Gen si qualifica così agli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C: agli ottavi di finale i bianconeri affronteranno in trasferta la vincente di Spal-Lucchese (in programma domani alle 20.45). LEGGI TUTTO

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    Youth League, l’Inter sbatte contro il Salisburgo. La qualificazione si complica

    La squadra di Chivu non va oltre il pari e rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria europea. Non basta un gran gol di Berenbruch. Per raggiungere gli ottavi servirà battere Benfica e Real Sociedad nelle ultime giornate

    Niente riscatto per i nerazzurri di Chivu, che a Salisburgo si devono accontentare di un pareggio amaro. Perché l’Inter tiene botta agli austriaci con una prova di gran carattere e, alla fine, raccoglie meno di quanto seminato complicando il discorso qualificazione agli ottavi di Youth League. A decidere la sfida dell’Akademie Liefering Platz di Salisburgo sono una rete di Sadequi e l’immediata risposta di Berenbruch, che fissa il risultato all’81’ con un gran destro a giro sul palo più lontano. Gli austriaci consolidano così il primato del gruppo D con 8 punti, mentre i nerazzurri scivolano al quarto posto a quota 3, superati anche dalla Real Sociedad grazie al 2-1 pomeridiano sul Benfica. Per acciuffare quantomeno i playoff, alla squadra di Chivu non resta ora che vincere gli ultimi due impegni contro portoghesi e baschi, sperando anche in una mano da parte del Salisburgo.

    CARATTERE, IELLA E SPRECHI—  Nonostante la bella giornata di sole, il campo dell’Akademie Liefering Platz è in pessime condizioni e Chivu è costretto a fare di necessità virtù. Oltre ad Akinsanmiro e Nezirevic, non convocabili, mancano infatti lo squalificato Kamate e Stabile, arruolato in extremis da mister Inzaghi, così spazio a new entry come Alexiou, Zanchetta, Owusu e Zubarek, quest’ultimo titolare a guidare il trio offensivo con Sarr e Di Maggio. Proprio il polacco è una delle note più liete della comitiva nerazzurra, che per lunghi tratti soffre a contenere la fisicità e la capacità di palleggio a ritmi elevati degli austriaci già assaggiate nella sfida di andata. L’avvio in realtà è incoraggiante, con un palo scheggiato dal polacco al 12’ su un destro deviato da Zikovic, ma i padroni di casa prendono presto il sopravvento obbligando l’Inter a una partita di contenimento. Buona la risposta del pacchetto arretrato nei primi 45’, quando gli austriaci creano di fatto una sola grossa occasione da rete (al 44’ con Paumgartner) sbattendo contro il muro composto da Stante e Matjaz. La faccenda si complica però nella ripresa, perché Cinel getta nella mischia anche i pezzi da novanta tenuti inizialmente in panchina, da Daghim a Zeteny (entrambi a segno due settimane fa nel 3-2 di Interello). L’Inter soffre e al 76’ va sotto grazie a un destro dalla distanza di Sadequi su azione da calcio d’angolo, eppure arriva la reazione sperata. L’Inter trova la forza di uscire dal guscio e, dopo un clamoroso destro ciccato dal nuovo entrato Owusu, ecco la magica parabola di Berenbruch che bissa il gol al Benfica ristabilendo la parità. Ma adesso la squadra di Chivu non ha più margine di errore. LEGGI TUTTO

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    Inter, con il Salisburgo sono sei i nuovi acquisti in campo dal 1′: era successo solo a Salerno

    Il tecnico nerazzurro è convinto che l’inserimento dei nuovi sia definitivamente completato e dà loro spazio in un match che può regalare alla squadra la qualificazione agli ottavi con due turni di anticipo

    Alla Red Bull Arena gioca… il mercato. Inteso come i giocatori acquistati sul mercato questa estate dall’Inter. Contro il Salisburgo in campo dal 1′ andranno sei degli elementi che Marotta, Ausilio e Baccin hanno tesserato nell’ultima finestra della campagna trasferimenti. Finora erano successo solo a Salerno, il 30 settembre, nella vittoria per 4-0 contro gli uomini allora allenati da Paulo Sousa. Quello di stasera è anche un segnale chiaro: l’inserimento dei nuovi nello scacchiere tattico di Inzaghi va considerato completato.

    FILOSOLOFIA—  Inzaghi ha iniziato la stagione mettendo nell’undici iniziale solo il portiere Sommer e l’attaccante Thuram: ha aggiunto lo svizzero e il francese a una struttura che funzionava, quella che aveva centrato la finale dell’ultima Champions. Anche Pavard, adesso infortunato, ha dovuto attendere prima di scalzare Darmian dalla linea a tre dietro. Evidentemente Simone voleva che i nuovi memorizzassero il suo calcio e ha preferito metterli dentro gradualmente. 

    META’ SQUADRA—  Con il passare delle partite, però, il numero dei nuovi acquisti utilizzati dal 1′ è aumentato: con Pavard in difesa, ma anche altri hanno trovato spazio. Sul campo della Real Sociedad, per esempio, erano quattro (Sommer, Pavard, Carlos Augusto e Arnautovic). Sono diventati sei contro Salernitana (Sommer, Pavard, Klaassen, Carlos Augusto, Thuram e Sanchez) in una sfida nella quale il turnover ha coinvolto anche Lautaro e Mkhitaryan, mentre all’andata contro gli austriaci, due settimane fa a San Siro, erano cinque (Sommer, Pavard, Frattesi, Carlos Augusto e Sanchez). LEGGI TUTTO

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    LIVE Alle 21 Salisburgo-Inter, le ufficiali: c’è Sanchez in attacco, esordio da titolare per Bisseck

    Salisburgo-inter, le formazioni ufficiali—  

    Salisburgo (4-4-2): Schlager; Dedić, Baidoo, Pavlović, Ulmer; Sučić, Bidstrup, Capaldo, Gloukh; Šimić, Konaté. Allenatore: Struber.Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Sanchez. Allenatore: Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Bonucci… nel pallone: la battuta sulla Juventus di un tifoso del Napoli

    La reazione di Bonucci
    Il riferimento, ovviamente, è all’indimenticabile commedia “L’allenatore nel pallone” diretta nel 1984 da Sergio Martino, con protagonisti Lino Banfi, nei panni del tecnico Oronzo Canà, Camillo Milli (il presidente Borlotti) e il duo comico composto da Gigi Sammarchi (Giginho) e Andrea Roncato (Bergonzoni). Bonucci, visibilmente divertito dal siparietto, si è lasciato andare a una lunga e sincera risata. LEGGI TUTTO

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    Baroni, conferenza Genoa-Verona: “Ritiro? Parla la Juve! Lazovic…”

    “Siamo incazzati con noi stessi perché possiamo e dobbiamo fare di più”. Marco Baroni ha iniziato così la sua conferenza per parlare della prossima sfida contro il Genoa. Il suo Verona non sta attaraversando uno dei momenti più positivi della stagione e l’hanno dimostrato anche gli ultimi risultati: 5 sconfitte consecutive, ultima col Monza, considerando la Coppa Italia e un solo punto conquistato in Serie A nelle ultime 7 giocate, quello in trasferta contro il Torino. L’anticipo di venerdì contro i liguri in un campo difficile è senza dubbio un crocevia importante della stagione per la squadra. 
    Genoa-Verona, conferenza Baroni
    Marco Baroni ha parlato in vista della prossima sfida contro il Genoa: “Per noi rappresenta un’opportunità. Non dobbiamo spaventarci di un campo o l’altro perché sappiamo che l’avversario è in salute e sta facendo bene dal suo ritorno in Serie A”. Sull’atteggiamento: “Sul 2 a 0 col Monza siamo usciti dalla partita e non trovo una giustificazione per questo. Modulo? La soluzione non è nel sistema ma nel lavoro, oltre ad avere una testa un po’ spensierata, ci vuole energia, vitalità e voglia”. Sul ritiro: “Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte e la squadra mi segue, altrimenti non andresti a Torino perdendo all’ultimo secondo contro la Juve”. Sui singoli: “Cabal sta per rientrare, ha avuto una ricaduta, Lazovic e Dawidowicz torneranno dopo la sosta”. In chiusura sul percorso simile a Lecce: “I dati rimangono nello storico ma non mi servono, ora devo trovare quelli che ci possono aiutare a uscire dalla situazione attuale”.  LEGGI TUTTO