consigliato per te

  • in

    Juve-Verona, silenzio sulla simulazione di Faraoni: meglio non parlarne…

    La scenetta, una settimana dopo, si è ripetuta. E così, dalla lunga eco che ancora rimbomba dopo il triplice fischio di Juventus-Verona, la recita di Davide Faraoni è completamente sparita. Era capitato in occasione delle decisioni del Giudice Sportivo, quando semmai la Procura Federale si era incomprensibilmente incaponita nel cercare un appiglio per sanzionare Gatti. E si è ripetuto durante “Open Var”, il format di Dazn in cui vengono svelati i dialoghi tra arbitri e addetti Var in occasione degli episodi più discussi della settimana precedente.

    Sarebbe stato interessante conoscere l’interpretazione degli arbitri…

    Si sono ricostruiti i momenti decisivi in occasione dei due gol annullati a Kean, ma della simulazione del gialloblù nemmeno l’ombra. Per carità, il comportamento non sarebbe stato sanzionabile né dall’arbitro, né attraverso il Var, ma sarebbe stato interessante conoscere l’interpretazione degli arbitri di un atteggiamento così palesemente antisportivo. LEGGI TUTTO

  • in

    Strootman promuove il Genoa: “Costruiti per salvarci con tanti punti. Gud? Mi ricorda Salah…”

    Il centrocampista olandese traccia un primo bilancio della stagione rossoblù, parla dell’assenza di Retegui (“ora punto su Puscas ed Ekuban”) e fa gli elogi dell’islandese: “Se continua così…”

    Quale è il vero Genoa? Quattro mesi fa, in ritiro a Moena, Kevin Strootman aveva rimandato l’invito a rispondere sul campionato del Genoa al ritorno in A: “Riparliamone più avanti”. Ora, a quasi un terzo del cammino, il centrocampista rossoblù prova a tracciare la rotta: “Hanno ragione Gilardino ed i dirigenti. Il primo obiettivo è la salvezza da raggiungere il più in fretta possibile. E credo che il Genoa abbia dimostrato, a cominciare dalle gare in casa, di poter giocare e lottare alla pari contro quasi tutte le squadre. Non avrebbe senso dire che puntiamo a qualcosa di più, anche se con questa rosa dobbiamo conquistare tanti punti”. LEGGI TUTTO

  • in

    La bordata di Sarri a Mourinho

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

  • in

    Inter già agli ottavi di finale se vince, poi obiettivo primo posto: lo scenario

    Un successo a Salisburgo promuoverebbe i nerazzurri tra le migliori 16 squadre del torneo, ma sarà fondamentale anche avere la meglio nel testa a testa con la Real Sociedad

    Nonostante il sofferto pareggio alla prima giornata (1-1 in casa della Real Sociedad) che poteva complicare il girone D di Champions League, l’Inter si è meritata un raggruppamento che a metà percorso pare già in discesa. Perlomeno per quanto riguarda la qualificazione agli ottavi di finale, obiettivo primario alla portata in un gruppo non difficile ma senz’altro insidioso. Lo è innanzitutto perché non c’è una vera squadra cuscinetto, tant’è che l’ultima in classifica è la testa di serie del sorteggio, il Benfica.

    Match point—  Per procedere con ordine, ai nerazzurri basta vincere in casa del Salisburgo per essere aritmeticamente certi della qualificazione agli ottavi di finale. Questo perché la classifica attuale recita: Real Sociedad e Inter 7 punti, Salisburgo 3 e Benfica 0. La “corsa” si fa sul terzo posto e un successo porterebbe Simone Inzaghi a ben 7 lunghezze di vantaggio sugli avversari di giornata ed eventualmente sui portoghesi con soltanto due partite ancora in calendario. Simile è il discorso per gli spagnoli, che però sarebbero promossi se oltre al loro successo si abbinasse anche quello interista.

    Testa a testa—  Per il primo posto, fondamentale per un abbinamento meno proibitivo agli ottavi, il discorso è invece più articolato: è infatti presto per i calcoli, eventualmente saranno precisati dopo la quarta giornata. Per semplificare, all’Inter servirà banalmente fare meglio della Real Sociedad nelle ultime tre partite: lo scontro diretto è previsto al Giuseppe Meazza nel turno conclusivo di dicembre, ma prima entrambe sono chiamate a sfidare Salisburgo e Benfica. Gli spagnoli affronterà entrambe in casa partendo dalle Aquile, mentre i nerazzurri cominciano ovviamente dagli austriaci una coppia di trasferte prima dello scontro diretto conclusivo. In caso di pari merito a fine girone, le discriminanti saranno: risultato del match di San Siro, differenza reti, gol segnati, gol segnati in trasferta, vittorie, vittorie in trasferta, minor punteggio disciplinare legato ai cartellini, coefficiente del club. LEGGI TUTTO

  • in

    Sacchi: “Milan, una vittoria da vera squadra. Con un grande Leao”

    Bello vedere il portoghese tornare per aiutare i compagni. E che forza Loftus-Cheek. Ma Pioli ha battuto il Psg con il gruppo

    Serata da incorniciare e poi da appendere alla parete e ammirare come se fosse un quadro-capolavoro: vince il Milan contro il temutissimo Paris Saint-Germain, vince la Lazio contro il Feyenoord. E la Champions League, sia ai ragazzi di Pioli sia a quelli di Sarri, torna a sorridere: adesso, a due partite dal termine del girone, qualificarsi è ancora possibile. Forza che ce la facciamo!  LEGGI TUTTO

  • in

    Pioli: “Leao campione? Dipende da lui. Con Juve e Napoli non in difficoltà”

    “Quello che dovavamo fare lo abbiamo fatto. Abbiamo giocato con lo giusto spirito. Abbiamo fatto uno sforzo eccezionale per rimontare una grande squadra. Complimenti ai ragazzi. Era una partita importante per il girone, non è deciso niente, ora ce la giocheremo in casa con il Dortmund”. Così Stefano Pioli ha commentato, a Sky, la vittoria del suo Milan in Champions contro il Psg. Il tecnico rossonero ha spiegato: “Reazione dopo l’Udinese? Molto lo hanno fatto i giocatori. Io ho ricordato loro chi siamo e il percorso che abbiamo fatto. Abbiamo regalato una grande serata ai tifosi dopo la delusione di sabato”.
    Pioli, il commento dopo Milan-Psg
    Pioli ha poi aggiunto: “E’ chiaro che vorrei sempre un Milan così. Sabato abbiamo sbagliato completamente partita, ma questa squadra ha un suo modo di giocare e di stare in campo. Queste partite dicono tante cose. Abbiamo sofferto, loro hanno tenuto più palla, ma abbiamo avuto occasioni anche per fare più gol. Abbiamo fatto un passo in avanti importante, ma il girone si deciderà solo all’ultima partita. Ora abbiamo lo scontro diretto con il Dortmund che davanti a noi di due punti, potrebbe essere decisiva”. Su Leao, che ha segnato un bellissimo gol in rovesciata: “Questo deve essere il suo standard. Può essere un campione, ma dipende solo da lui. Ha fatto una partita eccezionale come tutti, non solo a livello di qualità, ma anche di voglia”. Infine, Pioli ha concluso: “Non è un Milan diverso tra coppa e campionato. Non siamo stati in difficoltà contro Juve e Napoli, abbiamo pagato a caro prezzo alcuni errori. Stasera abbiamo speso tanto, ma dobbiamo rituffarci subito sul campionato”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sarri, la chiave di Lazio-Feyenoord: “Li abbiamo lasciati giocare”

    Sarri sulle condizioni di Zaccagni e Luis Alberto

    Il tecnico biancoceleste ha poi proseguito: “Negli ultimi 20′ c’erano i margini per potergli far male nelle ripartenze trovando il secondo gol, in ogni caso speriamo di non aver pagato un prezzo caro perchè siamo usciti con diversi acciacchi. Zaccagni e Luis Alberto? Non si può dire ora come stanno, ma un po’ di preoccupazione c’è” per poi concludere: “Abbiamo scelto di uscire poco sui difensori centrali perchè loro creano superiorità già con il portiere. Abbiamo deciso, soprattutto in quella zona di campo, di lasciargli il possesso soprattutto dopo il gol del vantaggio”.  LEGGI TUTTO