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    Inter, domenica con il Frosinone sui led debutta il nuovo sponsor, Qatar Airways

    Sarà la compagnia aerea ufficiale nerazzurra e il prossimo anno se non sarà rinnovata l’intesa con Paramount+…

    Domenica sera contro il Frosinone l’Inter avrà un nuovo sponsor sui led a bordo campo di San Siro: si tratta di Qatar Airways, la nuova compagnia aerea ufficiale nerazzurra. L’accordo, vicino già da inizio ottobre, verrà ratificato nelle prossime ore e conferma il fascino del brand nerazzurro che ha partner di assoluto appeal internazionale come Paramount+, Nike, U-Power, eBay, Monclear, Pirelli, Konami, Volvo, Nilox e altri.

    in futuro…—  Per il momento Qatar Airways verserà al club di viale della Liberazione circa 1 milione di euro fino al 30 giugno. La prossima stagione, però, le cose potrebbero cambiare perché l’intesa con Paramount+ è in scadenza e sicuramente non sarà rinnovata alle cifre attuali (11 milioni). Con Qatar Airways, partner mondiale della Formula 1 e sponsor di maglia del Psg, c’è già stata più di una chiacchierata per diventare main sponsor dal 2024-25 in poi. Intanto contro il Frosinone il marchio della compagnia aerea di Doha prenderà “confidenza” con i led del Meazza. In attesa di vedere se in futuro… scivolerà sulle maglie di Lautaro e compagni. LEGGI TUTTO

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    Notte di paura sui Navigli: scontri tra ultras di Milan e Psg, un accoltellato

    Una cinquantina di tifosi rossoneri e francesi si sono dati battaglia. Feriti anche due poliziotti

    il bilancio—  Un tifoso francese secondo la questura è stato ferito in modo grave da 2 coltellate a una gamba ed è stato trasportato in codice rosso presso il Policlinico. Scontri anche tra ultras del Psg e la polizia che è intervenuta anche con delle cariche di alleggerimento. Un agente è stato accoltellato a una gamba, e l’aggressore è stato arrestato. Un altro agente è stato colpito da un oggetto riportando una ferita al labbro. LEGGI TUTTO

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    Star in tribuna, partnership di lusso: così il Milan strizza l’occhio ai giovani

    Stasera a San Siro Beckham, Henry e Noel Gallagher: il club rossonero sviluppa il suo marchio tra calcio, moda e lifestyle per diventare un punto di riferimento per gli Under 30

    L’Europa stasera si ferma e guarda Milano. Atletico Madrid-Celtic, Borussia-Newcastle, City-Young Boys: la prima delle alternative, con tutto il rispetto, arriva quinta. Milan-Psg è una grande partita in campo e fuori. Il Psg è un esempio da anni: sfruttando i soldi di Doha e l’immenso fascino di Parigi, ha attirato star, firmato una collazione con Dior, creato una maglia con The Weeknd e trovato un accordo con uno sponsor tecnico unico: Air Jordan. Commistione a livello top tra calcio, moda e lifestyle. Il Milan in era RedBird viaggia nella stessa direzione, punta sulla sua grande storia e, più di tutti i club italiani, guarda al mondo dello spettacolo. A San Siro ci saranno Noel Gallagher, frontman degli Oasis che per una volta non guarderà il City, David Beckham e Thierry Henry. Star globali con e senza pallone. Assieme a loro, Ghali, Rkomi, Ernia, Veronica Ferraro e Davide Simonetta, Yusuf Panseri. Linea chiarissima: diventare un club di riferimento per gli Under 30. Il Milan dalla stagione 2021-22 a oggi, durante le partite di Champions, ha aumentato le presenze allo stadio di Under 20 (dal 2 al 5%), Under 30 (dal 41 al 45%), donne (dal 10 al 13%) e stranieri (dal 18 al 23%). Il pubblico di riferimento cambia e la visibilità aumenta. 

    BRAND GIOVANE—   Il Milan secondo YouGov è il primo marchio calcistico italiano nel mondo, il secondo più noto in Cina, l’ottavo negli Stati Uniti. E il valore del brand, secondo Brand Finance, nell’ultimo anno è cresciuto del 33%, per un valore stimato in 358 milioni. C’è un filo rossonero che parte dai giubbotti Off White e collega Gallagher, Beckham, LeBron James, Dwayne “The Rock” Johnson, i cappellini New Era. Il Milan vuole essere un brand globale e diventare un riferimento forte per la Generazione Z. Solo così i ricavi cresceranno con costanza, solo così si può pensare di bussare a casa City e portare a Milano, un giorno lontano, non solo Noel Gallagher, anche Phil Foden. LEGGI TUTTO

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    Paro post Torino-Sassuolo: “Zapata è stato sfortunato, segnerà presto”

    TORINO – “Un successo che nasce dal lavoro, ma dal punto di vista del gioco possiamo migliorare”. Così Matteo Paro, vice allenatore del Torino stasera in panchina vista la squalifica di Juric, ha analizzato ai microfoni di Dazn il successo casalingo per 2-1 contro il Sassuolo: “I ragazzi hanno fatto una partita di altissimo livello, tirando tanto in porta e limitando un Sassuolo che specialmente in attacco ha qualità. A livello di gioco possiamo sicuramente migliorare, ma la vittoria è meritata per ciò che abbiamo prodotto nei novanta minuti ed è figlia del lavoro che svolgiamo durante la settimana”. 
    Su Zapata, Ricci e Rodriguez
    “Zapata? Fin dall’inizio siamo riusciti a trovare le giocate giuste, portando più palloni possibili agli attaccanti tra cui Duvan e Sanabria. In particolare lui è stato sfortunato questa sera, ma si tratta di un giocatore venuto con una mentalità incredibile e che ha dimostrato di essere un professionista esemplare, sono sicuro che troverà presto il gol. Infortuni? Sia quello di Ricci che quello di Rodriguez sembrano essere dei problemi muscolari, vedremo cosa ci diranno le analisi ma dispiace perché questo non aiuta in una gestione di cambi già difficoltosa”, conclude il vice di Juric. LEGGI TUTTO

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    Dionisi: “Sassuolo, sono arrabbiato. Mandavamo noi in porta il Torino!”

    TORINO – “Non siamo in crisi, però in alcune partite siamo superficiali e questo mi fa arrabbiare non poco. Il Torino è andato più volte in porta con passaggi nostri che per merito loro…”. Così Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo che ha analizzato ai microfoni di Dazn la sconfitta esterna per 2-1 contro il Torino: “Una sconfitta che fa male, sono molto arrabbiato. Ci è mancato un po’ di spirito e lucidità nel non commettere certi errori. In tante situazioni potevamo fare meglio, poi fare gol diventa più difficile. Il Torino nel secondo tempo stava calando fisicamente, ma se concedi così tanto poi paghi a caro prezzo. Le vittorie contro Juventus e Inter sono state meritate – ricorda Dionisi -, ma se poi raccogli questi risultati contro avversari dello stesso livello devi fare mea culpa”.
    Il mea culpa di Dionisi
    “Sembra che non si difenda con la stessa attenzione di sempre, non possiamo permetterci di essere una squadra in certe occasioni e cambiare pelle in altre. È colpa della superficialità, prepariamo tutte le partite allo stesso modo e per questo non posso che dare colpa all’aspetto psicologico. Evidentemente – sottolinea marcatamente – c’è chi si impegna sempre e in tutte le partite e chi solo in alcune. Crisi? Non credo, c’è da dire che potevamo fare meglio nelle ultime settimane e le responsabilità non possono che essere prima di tutto mie. Sono convinto però che questa squadra ha dei grandi valori e che da adesso avrà tutto da dimostrare”. LEGGI TUTTO

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    Di Francesco su Frosinone-Empoli: “Ibrahimovic? I giovani sono come figli”

    FROSINONE – “Oggi abbiamo espresso un ottimo calcio, nonostante una partenza non buona. Dovevamo ripulirci anche delle scorie dei 120 minuti di Coppa Italia: mi aspettavo che gli avversari sarebbero partiti più forte. Finale? Ci piace complicarci le cose, questa volta siamo riusciti a portare a casa il risultato. Sarebbe stata una grande beffa: ci sarei rimasto più male rispetto a Cagliari”. Lo ha dichiarato Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone, ai microfoni di Dazn, dopo la vittoria per 2-1 contro l’Empoli.
    Su Ibrahimovic, Cuni e Mazzitelli
    “Questi ragazzi devono avere consapevolezza e lavorare con grande umiltà. Non ci dobbiamo piacere troppo in certi momenti ed essere concreti. Età media bassa? Non ho pensato a questo, ma a mettere in campo la formazione migliore che potesse darmi garanzie per questa gara. Ibrahimovic? L’errore non è mai un problema, chi non fa non sbaglia. I ragazzi non devono fermarsi all’errore e reagire. Ibra ha personalità e rischia le giocate. Volevo farlo esordire già un mese fa, ma ho ritenuto fosse un rischio. I giovani sono come dei figli per me. Non si deve fermare e deve continuare a lavorare”. Primo gol anche per Cuni: “Tutti gli attaccanti hanno sempre dato tutto in campo e alla lunga vengono ripagati. Cuni ne è l’esempio lampante. Lui è stato bravissimo a farsi trovare sempre pronto. Mazzitelli? La sua maturità è importante, è il capitano e il punto di riferimento per i ragazzi”, chiosa Di Francesco. LEGGI TUTTO