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    Milan, Theo Hernandez si allena in gruppo

    Theo Hernandez ha preso parte all’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani sera contro il Psg. Il francese aveva saltato l’ultimo impegno contro l’Udinese per una contusione alla caviglia, ma contro i parigini si riprenderà il suo posto a sinistra. LEGGI TUTTO

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    Giuntoli e Chiellini, la Juve e la Next Gen in cattedra a Coverciano

    Da Firenze a Coverciano, un tragitto breve quello che ha dovuto percorrere Cristiano Giuntoli. Il dirigente della Juventus ieri sera è stato al Franchi per seguire da vicino la vittoria dei bianconeri sulla Fiorentina e questa mattina è stato docente nel corso per Ds nel Centro Tecnico Federale. Ultimi tre giorni di lezioni dal vivo per i corsisti e ad aprire  le danze è stato proprio l’ex Napoli che ha raccontato le sue esperienze professionali confrontandosi proprio con i presenti. Non solo Giuntoli perché nel corso della giornata intereverrà anche Claudio Chiellini, Ds della Next Gen, con Fabio Gatti dell’Atalanta U23 per parlare delle rispettive seconde squadre. Un corso a 360 gradi che abbraccia sia la parte di campo e sia quella più organizzativa e incentrata più al conoscere le norme. 
    Giuntoli-Chiellini a Coverciano
    Cristiano Giuntoli ha aperto queste ultime ore di corso parlando agli allievi illustri che si sono presentati a Coverciano, tra cui l’ex Juve, e ora capo delegazione dell’Italia, Gianluigi Buffon. Oltre al portiere hanno presenziato anche Massaro, Legrottaglie, attualmente dirigente nella Sampdoria di Pirlo, Missiroli, l’ad Grella e il dg Carra del Catania, il team manager e collaboratore di Farioli Simone Ricchio, Marta Carissimi e Isabella Cardone per il calcio femminile. Ultimi tre giorni di corso, dunque, che ha previsto in totale 144 ore di lezione (di cui 24 online). LEGGI TUTTO

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    Come si fa senza Pavard? Le quattro soluzioni di Inzaghi

    L’ex Bayern soprattutto nei big match offriva garanzie e duttilità tattica: ecco come si prepara l’Inter a fronteggiare un’assenza di circa due mesi

    La lussazione al ginocchio sinistro di Benjamin Pavard è un’assenza che impone contromisure. La risonanza magnetica “costringe” il difensore francese a portare il tutore per 3-4 settimane, poi sarà il turno della rieducazione: l’ex Bayern starà fuori per circa due mesi, tempo variabile in base a come risponderà alla terapia. Inevitabile quindi per il tecnico di Piacenza iniziare a pensare a soluzioni alternative a quella base (Darmian). Perché prima della sosta mancano “solo” due incontri con il Salisburgo (mercoledì) e il Frosinone (domenica), ma dopo la pausa delle nazionali ci saranno alcuni incontri a coefficiente elevato di difficoltà come quelli contro la Juventus, il Benfica e il Napoli. Ci sarà insomma bisogno dell’aiuto di tutti là dietro. Anche di chi è stato meno utilizzato come braccetto di destra. LEGGI TUTTO

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    Pavard, lussazione della rotula sinistra: tutore per 3/4 settimane, poi la rieducazione

    Oggi il francese ha effettuati gli esami all’Humanitas di Rozzano: nessuna necessità di operazione, ma starà fuori tra le 7 e le 8 settimane

    Benjamin Pavard si è sottoposto stamani a esami strumentali presso la  l’Istituto Humanitas di Rozzano. Gli accertamenti hanno confermato i postumi della lussazione della rotula del ginocchio sinistro, ma nessuna lesione che imponga un’operazione. Il difensore francese dovrà portare un tutore funzionale per 3-4 settimane, prima di cominciare il lavoro rieducativo a fine novembre o a inizio dicembre. Inzaghi era preparato a una simile diagnosi e di fatto perderà l’ex Bayern fino al termine di dicembre. La tabella dovrebbe essere questa: Benjamin dovrà tenere l’arto immobilizzato per 3-4 settimane e poi potrà iniziare il processo riabilitativo e di riatletizzazione. Potrebbe tornare in campo prima della fine del 2023 o a inizio 2024: dipenderà dalla risposta del suo fisico. Lo stop, dunque, va calcolato tra le 7 e le 8 settimane. Sarà insomma un’assenza lunga, ma non come poteva sembrare nei secondi immediatamente successivi all’infortunio di sabato a Bergamo. LEGGI TUTTO

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    Cavallo, capitano, ora anche Boniperti: Rabiot sempre più simbolo Juve

    “Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”. Una frase che per i tifosi della Juve ha fatto e fa tutt’ora un certo effetto. A pronunciare queste parole in passato è stato Giampiero Boniperti, storico giocatore e dirigente bianconero. Un dna, questo, che è rimasto intatto negli anni e ancora oggi è ben visibile nella mentalità e nelle vittorie della Vecchia Signora. Dopo il successo contro la Fiorentina, con la rete di Miretti, ha pubblicato un post su Instagram anche Adrien Rabiot citando proprio la storica frasee l’ex bianconero.
    Rabiot, il post sui social
    “Vincere è l’unica cosa che conta” e le emoji dei cuori bianco e nero. È proprio questa la frase utilizzata dal centrocampista francese dopo il successo del Franchi. Dietro al gol di Miretti c’è stata anche la sua cavalcata utile per spaccare in due il centrocampo e servire Kostic sulla sinistra. Il post sui social di Rabiot è stato poi invaso di commenti: dai compagni di squadra fino a i tifosi con Vlahovic  primo a commentare: “Allez Cheval”, giusto per rimarcare anche il soprannome di ‘Cavallo pazzo’ affibiatogli dall’ambiente bianconero. Al serbo hanno fatto seguito anche Kostic, Danilo e l’account ufficiale della Juve tra emoji e cuori. Contro il Cagliari Allegri dovrà farne a meno di lui: l’ammonizione rimediata contro la Viola costa la squalifica al francese, ma questo Rabiot è sempre più simbolo di questa Juventus. Nella gara con la Fiorentina è sceso in campo con la fascia da capitano e circolano sempre più insistenti le voci sul rinnovo: la mamma Veronique è stata nei giorni scorsi alla Continassa. Segnali d’importanza di Adrien all’interno dello spogliatoio.  LEGGI TUTTO

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    Italiano, insultato il figlio al Franchi: ‘scambiato’ per tifoso Juve…

    La rivalità sportiva che la Fiorentina nutre nei confronti della Juventus fa sì che questa sfida non sia mai una partita come le altre. E spesso il confronto sportivo degenera in dinamiche che di sportivo e di sano non hanno granché. Stavolta però, oltre ai soliti insulti nei confronti degli ex come Vlahovic, quest’ultimo tra i più fischiati e contestati durante la partita, vinta dai bianconeri con la rete di Miretti, c’è stato anche un brutto episodio sugli spalti al termine della gara, con protagonista il figlio di Vincenzo Italiano.
    Italiano Jr insultato nel Franchi
    Secondo la ricostruzione di molti mezzi di comunicazione testimoni dell’accaduto il figlio del tecnico della Fiorentina, Christian sarebbe stato insultato all’interno della tribuna d’onore del Franchi, non è chiaro se direttamente o per aver preso la difesa di alcuni tifosi juventini, presi di mira dai presenti. Christian, con la madre e la sorella, sarebbe stato ‘individuato’ come juventino e si parla anche di un contatto fisico sfiorato con chi lo insultava. Il figlio dell’allenatore sarebbe stato preso di mira ‘per errore’, se questa perifrasi ha senso nel parlare di un tifo calcistico per il quale si deve temere un’aggressione. Il tutto si è chiuso nel giro di un paio di minuti, ma quanto successo all’interno del Franchi non è stato affatto piacevole. LEGGI TUTTO

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    Milan, Theo si allena con il gruppo: contro il Psg ci sarà

    Il francese ha preso parte alla rifinitura in vista del match di domani sera. Presenti anche Pulisic, Krunic e Chukwueze. Niente da fare invece per Kjaer

    dal nostro inviato Francesco Pietrella
    6 novembre

    – milanello (varese)

    Theo c’è. Ed è la prima buona notizia in vista del Psg. Il francese ha preso parte all’allenamento di rifinitura in vista della sfida di domani sera. Aveva saltato l’ultimo impegno contro l’Udinese per una contusione alla caviglia, ma contro i parigini si riprenderà il suo posto a sinistra. Presenti anche Pulisic, Krunic e Chukwueze, assente invece Simon Kjaer. Il danese non ha ancora recuperato, mentre il bosniaco ha smaltito il fastidio muscolare accusato nell’ultimo turno (era stato sostituito all’intervallo). Tutti a disposizione tranne Pellegrino, Kalulu, Bennacer e Sportiello.

    COLLOQUIO—  Il Milan si è allenato sotto gli occhi di Moncada e Furlani, presenti a bordocampo. I due sono entrati per primi, seguiti da Pioli. Hanno parlato fitto per diversi minuti, com’è giusto che sia prima di sfide simili. Domani sarà una partita da dentro o fuori, ne sono tutti consapevoli, per questo a Milanello la concentrazione è più che palese. Scatti, sgambate, il classico torello. Pochi dubbi in vista di domani, infine: Maignan tra i pali, Calabria, Tomori, Thiaw e Theo in difesa. In mezzo prevista la conferma di Krunic, con Reinders e Loftus-Cheek mezzali. L’inglese è pronto a tornare titolare dopo aver smaltito l’infortunio. In Champions ha saltato le ultime due partite. Pioli gli ha regalato una ventina di minuti contro l’Udinese. Davanti, infine, spazio a Pulisic, Giroud e Leao. L’attacco titolare. LEGGI TUTTO