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    Atalanta: niente nazionali anche per Holm, Kolasinac. Il punto sugli infortunati

    Infermeria piena in casa Dea. Durante la sosta partiranno solo in sette. E alla ripresa c’è il Napoli

    Dopo Rafael Toloi, costretto a saltare gli impegni con l’Italia a causa di un problema al gemello mediale della gamba destra, ecco altri due calciatori dell’Atalanta impossibilitati a rispondere alla chiamata della propria nazionale. In attesa di comunicazione ufficiale circa la loro sconvocazione, Emil Holm e Sead Kolašinac sono infatti rimasti a Bergamo, di concerto con gli staff medici di Svezia e Bosnia Erzegovina, per gli infortuni rimediati ieri nella partita di Udine e per gli accertamenti che ne seguiranno. L’esterno ex Spezia, subentrato ad Hans Hateboer al 6′ del secondo tempo e a sua volta sostituito dopo mezz’ora da Davide Zappacosta, ha accusato un trauma distorsivo alla caviglia destra. Mentre Kolasinac, in campo per tutto il match, ha rimediato un risentimento muscolare al flessore sinistro. 

    recupero—  Restando due settimane a Zingonia, alle prese con infortuni non particolarmente gravi, Toloi, Holm e Kolasinac avranno la possibilità di recuperare per la gara contro il Napoli, in programma il prossimo 25 novembre. Mister Gian Piero Gasperini non dovrà quindi fare i conti con la solita diaspora di calciatori in giro per il mondo, visto che alla fine, in questa pausa per la nazionali, saranno solo in sette a partire: Gianluca Scamacca (Italia), Teun Koopmeiners e Marten De Roon (Olanda), Mario Pasalic (Croazia), Berat Djimsiti (Albania), Ademola Lookman (Nigeria) e Juan Musso (Argentina). Mentre oltre a Toloi, Holm e Kolasinac l’infermeria atalantina è attualmente occupata da Charles De Ketelaere (postumi distrattivi al ginocchio sinistro con interessamento del legamento collaterale mediale), Matteo Ruggeri (postumi traumatico-distrattivi della caviglia destra con interessamento del compartimento articolare interno), Giorgio Scalvini (lombalgia) e José Palomino (lesione di grado intermedio del muscolo semitendinoso della coscia sinistra), oltre che dal lungodegente El Bilal Touré (out da inizio stagione per la rottura dell’inserzione del tendine del retto femorale destro). LEGGI TUTTO

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    Gerrard, il figlio veste ancora Juventus: la foto diventa virale

    La passione per la Juventus torna a coinvolgere anche il figlio di Steven Gerrard. L’ex centrocampista e capitano del Liverpool, ritiratosi dal calcio giocato nel 2016 per poi iniziare la carriera da allenatore, ha postato una foto sul suo profilo Instagram che lo ritrae con il piccolo Lio George mentre indossa la prima divisa di questa stagione della Vecchia Signora. L’immagine è diventata subito virale su tutti i social. Un’altra vecchia icona, Robbie Kean, ha commentato con un cuore mentre tra le citazioni e gli altri commenti ci sono tantissimi tifosi bianconeri: “Quanto è bello vedere il figlio con quella maglia”. LEGGI TUTTO

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    Calhanoglu l’infallibile: quando tira un rigore non sbaglia mai

    Con l’Inter ne ha segnati 11 su 11 e con 37 gol è diventato il miglior marcatore turco della storia in A

    Quando si presenta dagli undici metri, non si parla più di tentativo di trasformazione, ma di sentenza. Hakan Calhanoglu avrà pure i piedi caldissimi e ricchi di qualità, ma nel suo sangue scorre ghiaccio per quanto riesce a rimanere freddo sul dischetto del rigore. Del resto, il primo trasformato con la maglia dell’Inter avrebbe fatto tremare le gambe a chiunque: 7 novembre 2021, primo derby di Milano con la maglia dell’Inter contro la sua ex squadra e sotto la sua vecchia curva. E da quel rigore trasformato contro il Milan, Hakan ne ha infilati altri 10 su altrettanti calciati: percorso netto con l’Inter che si aggiunge al cento per cento di realizzazioni fatto registrare nella parentesi rossonera. Da quando gioca in Italia, Calha è a quota 14 gol dal dischetto su 14 tentativi: chiamatelo pure Hakan l’infallibile. 

    Record—  Hakan – diventato il miglior marcatore turco della storia della A (37 reti) staccando Şükrü Gülesin (36) – è la bellezza della semplicità: nessuna rincorsa strana, nessun saltello, nessuna esitazione nella rincorsa. Calha sembra contare i passi: rincorsa breve e conclusione quasi sempre rasoterra e all’angolino. Ieri ha spiazzato Turati per il 5° rigore trasformato in questo campionato dopo Fiorentina, Milan, Torino e Atalanta, mentre in Champions aveva deciso il match di andata contro il Salisburgo. Con Calha sembra tutto facile, anche se poi non è per tutti così. E al momento della sostituzione, il Meazza si è alzato in piedi per omaggiarlo: in fondo, con un Calha così, ogni obiettivo sembra possibile LEGGI TUTTO

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    Pioli, gli infortuni e il nervosismo: Milan pronto alla mossa a sorpresa

    MILANO – Da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg – con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli – e il suo staff – sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame.

    Pioli, le valutazioni: Fiorentina e Dortmund sono un bivio

    Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all’interno, non da media e tifosi). LEGGI TUTTO

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    Locatelli capitano e Rugani gol al Cagliari: Juve, “ringrazia” lady Pazzini

    La Juventus ha vinto 2-1 contro il Cagliari nell’ultima partita di campionato prima della sosta nazionali. Una partita speciale quella disputata all’Allianz Stadium sia per Manuel Locatelli, che ha indossato la fascia di capitano, che per Daniele Rugani (per il quale sarebbe in arrivo anche un prolungamento di contratto), che ha segnato il secondo gol per la squadra di Allegri.
    Juventus-Cagliari: Silvia Slitti porta fortuna a Locatelli e Rugani
    Tra i tanti che hanno esultato e commentato per la vittoria dei bianconeri c’è stata anche Silvia Slitti, che sui social ha scritto: “Comunque pensavo ad una cosa… Io vengo a Torino ad allestire il Natale e… Locatelli gioca da Capitano, Rugani fa gol. Direi che tutto sommato la Slitti porta bene, no?”. Organizzatrice di eventi e matrimoni, lady Pazzini è molto richiesta tra i calciatori e le wags per quel tocco di classe ed eslusività che assicura nei suoi lavori e progetti. Sia Rugani che Locatelli, insieme alle rispettive compagne Michela Persico e Thessa Lacovich, hanno affidato alla wag il compito di allestire le loro abitazioni in vista delle festività natalizie. In passato la Slitti è stata anche al centro di un botta e risposta mediatico con Ambra Angiolini a causa della decisione dell’attrice di non voler lasciare la casa dove abitava con Allegri (dopo la fine della loro relazione), di proprietà dei Pazzini.  LEGGI TUTTO

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    Ecco Casa Milan Dubai, l’hub rossonero sul Medio Oriente

    Inaugurata la sede del club nella città degli Emirati, dove il Diavolo ha già partner di primo piano e dove intende incrementare l’aspetto commerciale. Saranno potenziate anche le Milan Academy

    Un hub, una porta d’ingresso, per tutte le iniziative e attività a tinte rossonere in Medio Oriente. Il Milan ha inaugurato ieri sera Casa Milan Dubai con il taglio del nastro avvenuto nella città degli Emirati. L’iniziativa rientra in un progetto ancora più ampio di espansione globale del marchio rossonero, pianificato da RedBird e che vede negli uffici di Dubai la volontà di rafforzare l’impegno del Milan negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il Medio Oriente, dove il Diavolo può contare su una base stimata di circa 35 milioni di tifosi. 

    Il nuovo ufficio a Dubai rende i rossoneri la prima società calcistica italiana ad aprire un ufficio nella “regione Mena” (Medio Oriente e Nord Africa) e sarà utile anche – e soprattutto – per coltivare nuovi rapporti in un mercato particolarmente strategico dove il club può contare su partner già esistenti, tra cui Emirates (Principal Partner e partner dal 2007) e Siro (Official Hotel Partner).

    La sede di Casa Milan a Dubai si trova al 31esimo piano dell’Icd Brookfield Place, nel cuore del Dubai International Financial Center. Al taglio del nastro hanno partecipato l’a.d. rossonero Giorgio Furlani, il Chief Commercial Officer Maikel Oettle, Ismael Bennacer e H.E. Mohammed Ibrahim Al Shaibani (Director General of His Highness, the Dubai Ruler’s Court and Managing Director of the Icd). “Casa Milan Dubai rappresenta il nostro impegno per una crescita globale e la nostra ferma convinzione nel potenziale del mercato in Medio Oriente – spiega Furlani -. Siamo orgogliosi di rafforzare la nostra presenza in una regione chiave per il club e di continuare a consolidare il nostro rapporto con i nostri partner, tra cui Emirates, che è al nostro fianco da 15 anni, rendendo la nostra partnership una delle più riconoscibili, rispettate e longeve del calcio mondiale”. 

    Il club rossonero continuerà a investire nella prossima generazione di tifosi e giocatori in Medio Oriente, espandendo il programma delle Milan Academy nella regione. LEGGI TUTTO

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    Napoli sottosopra. Hanno perso tutti, ma hanno sbagliato in due

    L’addio di Spalletti e Giuntoli ha spiazzato il presidente, che ha scelto un tecnico decisionista che mal si sposa con il suo modo di gestire il club. L’allenatore a sua volta ha ribaltato la squadra senza seguire le tracce vincenti di Spalletti

    Hanno perso tutti, a Napoli, nella gestione del dopo scudetto. Nessuno chiedeva di rivincere il titolo, impresa che nelle ultime stagioni non è riuscita né all’Inter né al Milan. Sarebbe stato sufficiente conservare la competitività, iscriversi alla corsa per il primo posto e portare a casa una qualificazione tranquilla alla prossima Champions. LEGGI TUTTO