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    Juventus-Cagliari, le pagelle della Coppa Italia: Conceicao illumina, lampi di Nico

    Di Gregorio 6,5 Decisivo dopo neanche un minuto su Lapadula, si ripete su Prati nel recupero.
    Savona 6 Mette grande attenzione e accompagna spesso in spinta.
    Locatelli 6,5 Prima volta da centrale di difesa: tiene in copertura e diventa regista arretrato nella prima costruzione. Poi torna in mediana.
    Kalulu 7 Il vero insostituibile del reparto che infatti non riposa mai. Puntuale in anticipo e preciso nella posizione.
    McKennie 6,5 Spostato a sinistra come terzino alla Cambiaso. Attento in difesa: Zortea gli sfugge una sola volta.
    Koopmeiners 7 Novità: Thiago lo arretra di qualche metro nel tandem mediano per favorirne l’inserimento offensivo. Avvia l’azione del vantaggio, poi raddoppia con una splendida punizione. Seconda gioia in bianconero.
    Gatti (13’ st) 6 Mezz’ora in controllo.
    K. Thuram 6 Garantisce il solito apporto di quantità, con corse e rincorse, anche se a volte rallenta un po’ troppo l’avvio della transizione perdendo un tempo di gioco.
    Conceição 8 Tutto pepe, là a destra, come d’abitudine, una sgasata dopo l’altra. Un assist per Yildiz, un altro per Savona, un sinistro a giro a fil di palo, un altro che va vicinissimo al bersaglio fino a che trova il premio del gol. Pericolo costante.
    Weah (36’ st) sv Un destro alle stelle.
    Yildiz 6,5 Torna sulla trequarti e sembra più “dentro” il gioco e libero di inventare. Una mezza rovesciata respinta poi arriva la palla giusta che Vlahovic trasforma.
    Nico Gonzalez (21’ st) 7 Sfiora subito il palo di testa poi manda in porta Conceição e chiude i conti con un’azione personale e da applausi. Bentornato.
    Mbangula 6 Sfiora l’incrocio con il destro, poi detta il taglio che avvia il vantaggio. A volte pasticcia un po’ ma la sua imprevedibilità è interessante.
    Vlahovic 7 Fa pace con la curva nel migliore dei modi: stop e girata vincente da bomber di razza per il terzo gol di fila. Dusan segna, partecipa, lotta. Bilancio: un sinistro alto da buona posizione, un paio di diagonali a lato, altri due centri in fuorigioco e un gol divorato.
    Adzic (36’ st) sv Una punizione ribattuta. LEGGI TUTTO

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    Juve-Cagliari diretta Coppa Italia: sblocca Vlahovic LIVE

    21:47
    45+1′ – Finisce il primo tempo
    Fischia l’arbitro Feliciani e si chiudono i primi quarantacinque minuti di gioco. Juve in vantaggio grazie al gol di Vlahovic allo scadere. Il Cagliari aveva sorpreso i bianconeri all’inizio della partita, ma la squadra di Thiago Motta è cresciuta col passare dei minuti fino ad arrivare al gol.

    21:44
    44′ – GOL JUVE! Sblocca Vlahovic
    Allo scadere del primo tempo, arriva il gol di Vlahovic! Il serbo riceve palla spalle alla porta da Conceicao, si gira e calcia con il pallone che passa sotto le gambe di Scuffet. Boato dello Stadium, la Juve è in vantaggio.

    21:39
    38′ – Ci prova Lapadula
    Reazione Cagliari con Lapadula, che approfitta di un errore di Thuram ma calcia male e spreca.

    21:36
    36′ – Ancora Conceicao, salva Scuffet
    Conceicao ci prova ancora dalla distanza, stavolta Scuffet è costretto ad una grande parata per evitare il gol.

    21:34
    34′ – Mbangula vicino al gol
    Altra grande occasione costruita dalla Juve, con stavolta Mbangula che chiude con un tiro di poco alto sopra la traversa. Decisamente meglio la Juve in questa fase, con la mezz’ora di gioco da poco passata.

    21:28
    28′ – Juve pericolosa con Savona e Conceicao
    Alza i ritmi la Juve. Prima ci prova Savona, con un ottimo inserimento ma non riuscendo a trovare la porta, poi è il momento di Conceicao che sfiora il palo con il suo sinistro a giro.

    21:22
    22′ – Si abbassano i ritmi
    Superati i venti minuti di gioco, con Lapadula e Vlahovic le uniche due grandi occasioni finora. Le squadre adesso tengono il pallone e si studiano.

    21:14
    14′ – Prima occasione per Vlahovic
    Il primo tiro dei bianconeri è di Vlahovic, che riceve il pallone e ci prova da posizione defilata, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Applausi di Thiago Motta e dello stadio.

    21:06
    7′ – La Juve cerca di riprendere il possesso
    Dopo un terribile inizio, la Juve prova a tenere il pallone per riprendere possesso della partita.

    21:01
    2′ – Cagliari subito aggressivo, salva Di Gregorio
    Neanche un minuto di gioco e il Cagliari sfiora il gol con il grande inserimento di Lapadula. Di Gregorio ci arriva con il piede e salva subito la Juve, inizio shock allo Stadium.

    21:00
    1′ – Si comincia!
    Fischio d’inizio allo Stadium: inizia Juve-Cagliari!

    20:55
    Juve e Cagliari entrano in campo
    Fanno il loro ingresso in campo Juve e Cagliari. Manca pochissimo al fischio d’inizio dell’arbitro Feliciani.

    20:45
    Juve e Cagliari tra poco in campo
    Manca un quarto d’ora al fischio d’inizio di Juve-Cagliari, con le due squadre che hanno terminato il riscaldamento pre-partita.

    20:38
    Juve, pace fatta tra Vlahovic e la Curva
    Poco prima della sfida contro il Cagliari, viene esposto lo striscione della Curva per Vlahovic, dopo quanto successo al termine della sfida con il Venezia: “Un gesto isolato non cancella il passato, da noi sei sempre stato rispettato. Juventus, DV9 e ultras uniti fino alla fine”.

    20:30
    Juve e Cagliari, l’avversaria ai quarti di finale
    La vincitrice tra Juve e Cagliari avanzerà ai quarti di finale di Coppa Italia, dove sfiderà l’Empoli che ha eliminato la Fiorentina.

    20:20
    Juve, Thiago Motta prova due esperimenti in difesa
    Visti i tanti infortuni e gli indisponibili, la formazione di Thiago Motta presenta due esperimenti in difesa. Si tratta di Locatelli, inserito come centrale di difensa insieme a Kalulu, e McKennie, che prende il ruolo di terzino destro.

    20:14
    Coppa Italia, l’incredibile dato sulla Juve in casa
    In Coppa Italia, la Juventus non perde in casa dal marzo 2015, sconfitta dalla Fiorentina. Da allora i bianconeri hanno ottenuto 20 vittorie e tre pareggi, mantenendo per ben 13 volte la porta inviolata.

    20:07
    Cagliari, la formazione ufficiale di Nicola
    CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Wieteska, Palomino, Augello; Prati, Marin; Zortea, Gaetano, Deiola; Lapadula. All. Nicola.

    19:59
    Juve, la formazione ufficiale di Thiago Motta
    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Locatelli, Kalulu, McKennie; Koopmeiners, Thuram; Conceicao, Yildiz, Mbangula; Vlahovic. All. Thiago Motta

    19:57
    Yildiz: “Per me un bel 2024, sul Cagliari…”
    Kenan Yildiz ha ricevuto il premio ‘Golden Boy Web’ come giocatore più votato online. “Per me è stato un 2024 molto bello, è la dimostrazione che se lavoro bene do la versione migliore di me stesso: sono contento del premio, ringrazio tutti i tifosi”. LEGGI TUTTO

    19:50
    Involuzione Juve: i tre problemi di Thiago Motta
    Dopo il deludente pareggio contro il Venezia, tra fischi e polemiche, c’è attesa per vedere se arriverà la tanto sperata reazione della Juve in Coppa Italia. Ecco tutti i numeri e i problemi di Thiago Motta. LEGGI TUTTO

    19:45
    Juve-Cagliari in Coppa Italia: la statistica
    La Juve non ha mai perso in casa in Coppa Italia contro il Cagliari. Il bilancio è di due pareggi e una vittoria nel 2012.

    19:40
    Juve-Cagliari, dove vederla? Tutte le informazioni
    Scopri tutto sulla partita di Coppa Italia: info e canali per seguirla in tempo reale. Le possibili scelte di Motta e Nicola. LEGGI TUTTO

    19:35
    Juve-Cagliari, il precedente in campionato
    Juve e Cagliari si sono già affrontate due mesi fa, il 6 ottobre sempre allo Stadium, in campionato. Al gol iniziale di Vlahovic ha risposto all’88’ Marin, per l’1-1 finale.

    19:30
    Coppa Italia, Juve-Cagliari: Thiago Motta sfida Nicola
    La sfida tra Juve e Cagliari sarà valida per gli ottavi di finale di Coppia Italia. I bianconeri di Thiago Motta sfidano i rossoblù di Nicola allo Stadium, segui tutta la sfida in diretta.

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, il mercato resta un rebus: promessa a Vanoli ma punte in stallo

    Le promesse a Vanoli
    Passi avanti (in accelerazione…) che non vediamo, che non risultano, che non si scorgono. Certo, i sondaggi ripetuti a destra e a manca: quelli, per carità, non mancano mai. E Vagnati è un maestro del settore, come tutti i dt obbligati ad arare cento piste per comprendere dove potrebbe andare a parare al dunque tra proposte a prezzi di saldo, attaccanti ai margini in altre squadre e scarti veri e propri in attesa di rilancio. D’altra parte, la differenza la fa il budget, prima di tutto. La situazione non è affatto confortante, va detto. E lo storico, il pregresso, la memoria degli innumerevoli mercati di gennaio condotti da Cairo (ogni volta con il proprio ds di riferimento, a turno) sono tutti lì a dimostrare la scarsa progettualità e un decisionismo quantomeno rallentato, tranne eccezioni che hanno semplicemente confermato la regola. Siamo curiosi di vedere se quel «prima possibile» detto a Vanoli si trasformerà anche stavolta in un lunghissimo giro in tondo, capace soltanto di portare qualche rinforzo minimalista sul finire del mercato: meglio se in prestito con diritto, ovviamente. Il tutto, poi, si mescola quest’anno con la nebulosa della possibile cessione della società («Non voglio vendere, ma se si presentasse qualcuno più ricco e bravo di me», eccetera eccetera: Cairo).
    Cessione club, una vicenda lunga
    Come volevasi dimostrare, quella di un’eventuale vendita del club sarà una vicenda lunga, se effettivamente si snoderà nei prossimi mesi. Di certo il fatto che l’attuale proprietario del Torino abbia a lungo congelato la posizione di Vagnati (sempre in scadenza a giugno, in assenza di annunci ufficiali) e non abbia manifestato alcun impulso nella questione dei rinnovi di contratto dei giocatori (a parte Ricci, pietra preziosa di cui si occupa in prima fila Cairo stesso), testimonia il modus operandi. Che ha registrato uno scarto in corso d’opera soltanto adesso, in questi ultimi 10 giorni: ma perché gennaio si avvicina a passi da gigante e un benedetto attaccante a Vanoli dovranno darlo, prima o poi. Più poi che prima, comunque: vogliamo scommetterci?
    Beto e Simeone, la situazione
    Ci piacerebbe sbagliare, data la stima che riserviamo nei confronti del lavoro di Vanoli e conoscendo l’amore dei tifosi per il Toro, inteso prima di tutto come essenza. Ma poi si torna sempre lì. Passi in avanti concreti per un bomber in azione in A, o comunque che abbia già giocato in Italia, nonché dalle caratteristiche simili a quelle di Zapata, ovvero quanto è stato deciso nel summit milanese? Tendenti allo zero, al momento. Beto (ex Udinese) per adesso è un obiettivo lontano e sempre oltremodo complicato, oltreché costoso. L’Everton lo valuta una ventina di milioni e per ora non vuole darlo in prestito, anche se l’attaccante sta giocando pochissimo (180 minuti in Premier, con 9 comparsate e un gol); un anno e mezzo fa, l’Everton spese oltre 25 milioni per acquistarlo. Molto interessata al giocatore è poi anche la Roma: stessa proprietà del club inglese, i Friedkin. In più il centravanti 26enne guadagna oltre 3,5 milioni di euro netti (più di 4, con i bonus). E Simeone, perennemente in panchina a Napoli? Tanti saluti, finora: De Laurentiis chiede 15 milioni senza se e senza ma, e per questo Torino anche convincere il giocatore appare un Everest.
    Arnautovic, nessuna offerta concreta
    E poi c’è Arnautovic, profilo che garberebbe eccome a Vanoli, in questo magma di parole e ritardi. Ma Vagnati non è stato ancora in grado di presentare un’offerta concreta. L’Inter lo cederebbe anche gratis (l’austriaco è in scadenza a giugno): nelle gerarchie di Inzaghi è scivolato al quinto e ultimo posto, nel reparto (poco più di un’ora giocata in tutto il campionato, 144 minuti con una rete in Champions). Arnautovic, nazionale austriaco, vicecapitano, ad aprile compirà 35 anni, è ancora animato dalla voglia di vivere un bel canto del cigno a fine carriera, però a Milano si trova in ogni caso in una situazione più che “morbida” (fa comunque parte di una rosa in corsa sia per lo scudetto sia per la Champions, i rapporti interni sono buoni e Inzaghi, al di là dell’impiego ridotto, lo considera un punto di riferimento importante per gli equilibri dello spogliatoio, visto il carisma e l’esperienza).
    L’idea Vagnati per Arnautovic
    L’austriaco ha un ingaggio annuale da 3,5 milioni netti più premi (la stessa cifra lorda, nei prossimi 6 mesi). In più, facendo comunque parte della rosa, potrà rimpinguare il conto in banca con i bonus legati ai piazzamenti della squadra in Italia e in Europa. E per andarsene a gennaio dovrebbe trovare un club disposto a comprarlo (come da normativa per i giocatori in scadenza: prestiti vietati), offrendogli 18 mesi di contratto. Il Torino, tutto compreso, potrebbe arrivare al massimo a offrire 2,7 milioni netti per un anno e mezzo: non certo una cifra sufficientemente interessante per l’austriaco, data anche la possibilità per lui di trovare da svincolato un contratto plurimilionario negli Usa o in Arabia, tra 6 mesi. E così, dopo una serie di sondaggi indiretti, Vagnati ha già tirato il freno: inutile presentare una proposta concreta, oggi come oggi, se si sa già che verrà ritenuta non all’altezza. Oggi è un altro giorno, e ogni giorno può anche portare a una svolta: chissà. Ma dovremo scriverlo pure il 10, il 15, il 20, il 25 gennaio e via proseguendo? LEGGI TUTTO

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    Lazio-Inter, le pagelle dei biancocelesti: Tavares schiacciato, Pedro non può stragiocare

    Provedel 5 Sei gol da bersaglio umano. Scoraggiato sugli ultimi, alla disperata.
    Marusic 4,5 Nasce da un suo rinvio l’azione dello 0-2 e lascia Dimarco indisturbato. Un punching ball da centrale.
    Gila 6,5 Getta la spugna per giramenti di testa, dopo una mezzora di padronanza. Poi la difesa s’è aperta.
    Gigot (28’ pt) sv Perfido destino. Il tocco di braccio del rigore. Un calcione da Lautaro e una ginocchiata in testa da Dumfries. Una combo che l’ha rintontito. Fuori nell’intervallo. La fotografia della notte.
    Lazzari (1’ st) 5 Ha la responsabilità del quinto gol.
    Patric 5 Rimasto solo, torturato da tutti fino alla fine.
    Nuno Tavares 4 Troppa pochezza. Spappolato da Dumfries. Era partito in tromba, con slalom e tiro. Poi il crollo. Non ha chiuso sul cross dello 0-2 e ancora prima non l’aveva messo in fuorigioco. Schiacciato sul gol.
    Guendouzi 5,5 I soliti chilometri percorsi. Ma ha fatto solo mucchio.
    Rovella 5 Ha trovato la forza di ribellarsi alle marcature, solo questa.
    Isaksen 5 Un tiro rasoterra e il giallo fatto beccare a Bastoni. Poi, quella corrente d’aria, è stata tappata.
    Tchaouna (12’ st) 4,5 Lancia l’Inter al quinto gol.
    Pedro 4 Su Calhanoglu, solo strategia. Dal fallo su Barella è nato l’angolo che poi ha portato l’Inter al rigore. Non può stragiocare.
    Dele-Bashiru (12’ st) 5,5 Ha lottato a partita strafinita.
    Zaccagni 5,5 Uno slalom ubriacante, ma s’è inceppato sul più bello. Unica strabiliante incursione.
    Castrovilli (35’ st) sv
    Noslin 5 Tanto movimento, ma un contributo misero da centravanti. LEGGI TUTTO

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    Inter, forza inarrestabile. E la Lazio frana su se stessa

    Gasperini e Conte lo hanno sempre pensato, ma ora, purtroppo per loro, ne hanno certezza: per lo scudetto l’Inter non è il terzo incomodo, ma comodamente la prima candidata. Il fragoroso 6-0 dell’Olimpico è la certificazione di una supremazia nata nel tempo. La Lazio era una delle squadre più in forma del campionato, stava volando e così, a testa alta e petto in fuori, ha iniziato la sfida. Anche per questo ha colpito la forza dei campioni d’Italia, capaci di ribaltare alla loro maniera, sfruttando il fisico e i calci piazzati, lo sviluppo di una gara che si stava facendo difficile.Finché la palla è stata in movimento, la Lazio ha messo sotto l’Inter con mezz’ora piena di bel calcio, con un’occasione non capitalizzata da Noslin e con tante buone iniziative nate da Guendouzi e Rovella, rifinite spesso da Isaksen e un po’ meno da Pedro. Nei momenti decisivi è forse mancato un terzo centrocampista alla Lazio, ma il problema per Baroni, e la soluzione per Inzaghi, è stato quando la palla si è fermata. Una punizione, un angolo, un rigore, è stato tutto una conseguenza, dalla punizione è nato l’angolo, dall’angolo il rigore e su quei tre palloni che andavano trattati come il Dio del calcio comanda, c’era il maestro, Hakan Calhanoglu. Il destro che sembra un laser, la potenza che si unisce alla precisione, lo schiaffo sul pallone che quando viene calciato dal turco ha un suono che sembra musica, o almeno è così per le orecchie degli interisti. La Lazio era padrona e in quattro minuti si è fatta svaligiare casa. Di sicuro non l’ha aiutata l’uscita di Gila e non solo perché il suo sostituto Gigot ha commesso il fallo da rigore. Preso il primo gol si è disunita, ha perso forza, concentrazione e attenzione, ha lasciato campo al contropiede dell’Inter (condotto anche questo da Calhanoglu) e Dimarco, sul cross di Dumfries, non ha dato scampo a Provedel. È su quel gol (e poi su quelli successivi) che si è vista la differenza fra una squadra entusiasta del suo momento e un’altra che sa il fatto suo, una squadra che sta rincorrendo ad alta velocità il punto più alto della sua dimensione e un’altra che quel punto lo ha raggiunto da anni e non ha nessuna intenzione di cederlo. Bella e brillante la Lazio per trenta minuti, solida, concreta, cattiva e decisa l’Inter per tutta la partita. Ogni occasione, un gol. La squadra di Baroni ha giocato per la prima mezz’ora la gara che aveva pensato e forse anche quella di Inzaghi l’aveva studiata così, lasciando l’iniziativa ai padroni di casa e difendendosi in dieci nella propria metà campo. Diciamo, un po’ aveva scelto un atteggiamento prudente e un po’ vi era stata costretta dalla velocità della manovra laziale, che recuperava palla in un amen. C’era chi partecipava al gioco (la Lazio) e chi vi assisteva (l’Inter), nella subdola attesa del colpo vincente, o meglio, dei colpi vincenti. Sei in tutto. Tanti, troppi per la Lazio. Quando i campioni d’Italia sentono il profumo della vittoria, quando vedono la partita in discesa, diventano leoni e l’avversario una tenera preda. L’Inter ha straripato nei primi minuti del secondo tempo, ma è stato tutto toppo facile, la Lazio è crollata su se stessa, ha preso il terzo gol dopo sei minuti e il quarto dopo otto, dimenticando di marcare prima Barella e poi Dumfries, come era successo già con Dimarco. È finita lì, con tutte le riflessioni che si faranno a Formello (non si può franare in quel modo, sei gol fanno male, malissimo) e con tutte le certezze che ritornano alla Pinetina (il primo posto è di nuovo a un passo). LEGGI TUTTO

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    Lazio-Inter diretta Serie A: Dumfries cala il poker LIVE

    21:40
    Lazio, infortunio per Gila
    A metà del primo tempo Gila è dovuto uscire per un infortunio: cosa è successo.

    21:39
    45′ + 6′ – Finisce il primo tempo
    Termina il primo tempo di Lazio-Inter: per ora decidono i gol di Calhanoglu, su rigore, e Dimarco.

    21:38
    45′ + 5′ – Prove di reazione della Lazio
    Prova a reagire la Lazio ma non riesce a trovare gli spazi di prima. Lancio lungo dalla metà campo per Zaccagni sul secondo palo, ma il pallone è troppo lungo.

    21:32
    45′ – Raddoppia subito l’Inter: Dimarco firma il 2-0
    Raddoppia subito l’Inter: azione che parte dalla palla recuperata, Dumfrirs sulla destra la mette sul secondo palo per Dimarco che tutto solo non può sbagliare.

    21:31
    45′ – Tavares salva su Dumfries
    L’Inter ci riprova subito: Lautaro guida la ripartenza dei nerazzurri, allarga il pallone a Dumfries che apre il piattone ma Nuno Tavares la mette in angolo. Nulla da corner.

    21:27
    41′ – Calhanoglu dal dischetto non sbaglia, l’Inter si porta sull’1-0
    Calhanoglu non sbaglia dal dischetto, calcia al centro e spiazza Provedel: Inter in vantaggio all’Olimpico.

    21:26
    39′ – Rigore per l’Inter
    Nella stessa azione, prima del fuorigioco di Lautaro, c’è stato un tocco di braccio di Gigot sul colpo di testa di Dumfries. L’arbitro è stato richiamato al Var e ha concesso il rigore per l’Inter.

    21:23
    36′ – Miracolo di Provedel, poi gol annullato a De Vrij
    Su calcio d’angolo, Dumfries salta più in alto di tutti, Provedel fa un miracolo per respingere il tiro. Sulla ribattuta va De Vrij che segna, ma il gol è stato subito annullato per fuorigioco attivo di Lautaro.

    21:21
    34′ – Punizione pericolosa dell’Inter
    Barella subisce un fallo da Pedro poco fuori l’area. Batte Calhanoglu, ma la barriera salta col tempo giusto e respinge.

    21:18
    31′ – Altro giallo per l’Inter, ammonito Bastoni
    Isaksen riparte in velocità e Bastoni blocca la ripartenza con una trattenuta visibile: giallo per il difensore dell’Inter.

    21:16
    29′ – Inter in attacco
    Subito errore di Gigot con Dimarco che guida la ripartenza dell’Inter, cede il pallone a Mkhitaryan che dalla sinistra prova il traversone, ma è troppo lungo per tutti.

    21:14
    28′ – Infortunio per Gila, entra Gigot
    Brutte notizie per la Lazio: Gila ha accusato un problema, al suo posto entra Gigot.

    21:11
    24′ – Ammonito Calhanoglu
    Calhanoglu riceve il primo giallo della partita per un intervento in ritardo su Rovella.

    21:10
    23′ – Ancora Noslin pericoloso
    Stavolta è Isaksen a crossare sempre dalla sinistra trovando bene Noslin che però di testa non riesce a dare precisione al tiro, palla alta.

    21:09
    22′ – Super occasione per la Lazio
    Marusic lancia lungo sulla sinistra per Rovella che mette una bella palla in mezzo per Noslin che ci prova al volo ma il colpo è impreciso e la palla sorvola la traversa.

    21:02
    15′ – Angolo per la Lazio
    Noslin conquista un calcio d’angolo per la Lazio. Batte Tavares, cerca Marusic sul primo palo ma Bisseck di testa spazza.

    21:00
    13′ – Combinazione offensiva della Lazio
    Isakesn dalla destra sventaglia a sinistra per Zaccagni che di testa tenta la sponda verso Noslin, ma De Vrij lo anticipa e spazza.

    20:56
    9′ – Traversone di Thuram, Dumfries spreca
    Reagisce l’Inter con Thuram che si accentra e fa partire un bel traversone per Dumfries: di testa l’olandese non impatta bene e la palla finisce fuori.

    20:54
    7′ – Tavares ci prova di sfondamento
    Nuno Tavares di sfondamento mette in difficoltà l’Inter: l’ex Arsenal ne salta due grazie al fisico, poi arriva sbilanciato al tiro, blocca Sommer.

    20:49
    3′ – Lazio in avanti
    Subito in avanti la Lazio che attacca sulla destra con Isaksen che prova a mettere il pallone in mezzo ma la difesa dell’Inter disinnesca bene l’azione.

    20:46
    1′ – Inizia la partita
    Inizia la sfida tra Lazio e Inter: primo possesso per i biancocelesti.

    20:40
    Lazio, Lazzari premiato per le 200 presenze
    Prima del rientro negli spogliatoi, Manuel Lazzari è stato premiato con una targa per le 200 presenze con la maglia della Lazio.

    20:30
    All’Olimpico l’omaggio a Sinisa Mihajlovic
    A due anni di distanza dalla sua morte, l’Olimpico ha reso omaggio a Sinisa Mihajlovic: cori, foto e striscioni per il doppio ex di Lazio-Inter.

    20:20
    Inter, le parole di Marotta
    Marotta nel pre partita: “Stasera sarà importante valutare la prestazione della squadra. La classifica si sta allungando ma è ancora una fase interlocutoria. Nessuna squadra in fuga e nessuna pretendente. Noi dobbiamo dare delle risposte. Sarà una bella partita e noi possiamo fare una bella figura. Campionato e Champions? Nel nostro dna abbiamo l’obbligo di competere nel migliore dei modi in ogni torneo. Abbiamo l’obbligo di pensarlo, ma se ci sarà qualcuno più forte di noi ci toglieremo il cappello. Lautaro? Gli serve una bella prestazione per dare conforto sé stesso. Il nostro problema non sono tanto i gol, ma se il nostro capitano si aggiungesse alla lista dei goleador ci fa piacere”.

    20:15
    Baroni: “Nessun segreto nella mia Lazio. Tutto l’ambiente è ambizioso”
    Anche Baroni ha parlato a Dazn nel pre partita: “Nessun segreto nella mia Lazio. Ho trovato una squadra dedita al lavoro, fin da subito grande partecipazione. I ragazzi credono nel lavoro e siamo contenti. La strada è ancora lunghissima ma la squadra sta prendendo una forte identità. Gara di altissimo livello dove dobbiamo dare tutto quello che abbiamo e la squadra lo sa. La scelta di Pedro è per non snaturarci nonostante giochiamo contro un avversario grandissimo dove è difficile trovare dei punti deboli. Quarto posto? Dall’inizio ci siamo dati l’obiettivo di migliorare la scorsa stagione e tutto l’ambiente è ambizioso. Ma sappiamo che dobbiamo guardare davanti a noi. Abbiamo alzato lo sguardo ma in questo momento è più importante continuare a lavorare”.

    20:05
    Mkhitaryan: “Vogliamo vincere campionato e Champions”
    Le parole di Mkhitaryan a Dazn: “Partita importante per il nostro percorso. Abbiamo analizzato la sconfitta in Champions League e pronti per vincere stasera. Vincere campionato e Champions? Giochiamo per vincere tutti e due, non posso dire che lo faremo ma il nostro obiettivo è quello di andare il più avanti possibile. Stasera dobbiamo giocare il nostro gioco e vedremo se riusciremo a vincere”.

    20:00
    Zaccagni: “Scudetto? Presto per parlarne”
    Zaccagni ha parlato nel pre partita: “Momento bellissimo e siamo contenti di ciò. Vogliamo dare continuità a quello che stiamo facendo, c’è un bell’entusiasmo. Scudetto? Presto per parlarne, pensiamo partita dopo partita e stasera vogliamo fare bella figura davanti ai nostri tifosi. Affrontiamo la squadra più forte del campionato ma sappiamo che ce la possiamo giocare alla grande, il mister ci ha dato delle idee chiare”.

    19:45
    Lazio, la formazione ufficiale
    LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Pedro, Zaccagni; Noslin. All: Baroni

    19:41
    La formazione ufficiale dell’Inter
    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All: Inzaghi.

    19:40
    Lazio, quei segni particolari
    “Il coraggio di cambiare e la capacità di scegliere. In totale autonomia e senza compromessi. La Lazio è ripartita da una nuova politica aziendale e ora comincia a maturare un’idea”: leggi il commento sulla nuova politica aziendale e sulla crescita del club biancoceleste.

    19:30
    Lotito: “Il mercato, lo scudetto, lo stadio e la chiesa a Formello”
    Lotito ha parlato in occasione della consegna del Collare d’Oro, massima onoreficenza conferita dal CONI, alla società: l’intervista al presidente della Lazio.

    19:20
    Inzaghi: “Contro la Lazio non sarà mai una partita come le altre”
    L’allenatore dell’Inter in conferenza stampa ha presentato la gara all’Olimpico contro i biancocelesti: ecco cosa ha detto.

    19:10
    Tavares carica la Lazio: “Contro l’Inter una notte da ricordare”
    L’esterno ha parlato alla vigilia della sfida con i nerazzurri: cosa ha detto.

    19:00
    Baroni-Inzaghi, è l’ora della verità
    Incroci emotivi e statistici nella sfida tra Lazio e Inter ci sono: il confronto potrebbe dare nuove risposte al campionato.

    18:55
    La probabile formazione della Lazio
    I possibili 11 titolari di Baroni: Noslin verso una maglia da titolare.

    18:45
    Inter, la probabile formazione
    Le possibili scelte di Inzaghi per il big match dell’Olimpico: ecco chi va verso al titolarità.

    18:40
    Dove vedere Lazio-Inter in tv? DAZN o Sky e orario
    Scopri tutto sulla partita di Serie A: info e canali per seguirla in tempo reale.

    18:35
    Lazio-Inter, tutto sulla partita
    Sfida ai vertici tra Lazio e Inter nella sedicesima giornata di Serie A: tutto sulla partita.

    18:30
    Lazio-Inter, cresce l’attesa
    Tutto pronto allo Stadio Olimpico di Roma per la grande sfida tra Lazio e Inter: fischio d’inizio in programma alle 20:45.

    Stadio Olimpico – Roma  LEGGI TUTTO

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    De Rossi: “Una carriera nella Roma? Ho preso la mia decisione e non ho rimpianti”

    Inglese fluente, ampi sorrisi, tanta voglia di raccontare il suo amore per la Roma: Daniele De Rossi è tornato a parlare nel corso della nuova puntata di “The Overlap on Tour: Unseen”. Davanti a un buon piatto di pasta, in un ristorante tipico romano, l’ex giocatore e allenatore dei giallorossi è stato intervistato nell’ambito della serie che spopola su Sky in Inghilterra, condotta da quattro da ex stelle del calcio britannico che gli hanno fatto visita: Gary Neville, Roy Keane, Jamie Carragher e Ian Wright.
    De Rossi e la pressione di giocare nella Roma
    De Rossi ha esordito: “Come mai la pressione è così alta per chi gioca nella Roma? Per l’amore per questo club, per il modo in cui siamo. Il calcio è molto importante per noi a Roma, in generale per noi italiani, ma in particolare qui a Roma. Per questo c’è molta pressione. I tifosi della Roma amano la lealtà di un giocatore, l’impegno che profonde in campo. Ovviamente, poi vorrebbero vincere. Abbiamo trascorso dieci, dodici anni senza vincere ma andandoci molto vicino, con nove secondi posti contro club costruiti con duecento milioni più di noi. Non abbiamo mai vinto ma, in quelle stagioni, abbiamo vinto tante gare e alla gente andava bene così. Non ho rimpianti. Anche per come ho lasciato la Roma non rinnovando il contratto al termine di un’ottima stagione culminata nella semifinale di Champions League dopo aver battuto il Barcellona. Come alla Roma, al Boca il calcio è una religione”.
    De Rossi e la scelta di giocare solo nella Roma
    De Rossi ha poi parlato della fedeltà ai colori giallorossi: “Tutti, qui a Roma, vorrebbero giocare per la Roma. Non si tratta solo di De Rossi, Totti e Giannini. Giocare nella Roma è il sogno di ogni bambino romano. Qualche volta succede che si realizza e in quel momento devi fare una scelta: se sei abbastanza fortunato puoi permetterti di scegliere se andare in un club migliore o rimanere qui. Io ho fatto la mia decisione, calcisticamente una decisione sbagliata, ma per me è andata bene così. Se ricordo quando ho firmato per la Roma? Certo. Ero nelle giovanili e avevo 12 anni. Non giocavo mai, ero sempre in panchina nei primi quattro anni. Ero un giocatore diverso, un attaccante molto leggero, tecnico ma non aggressivo”.
    De Rossi sul derby di Roma
    De Rossi si è soffermato anche sul derby: “È molto importante per noi. Entrambe le squadre hanno vinto poco. La Lazio ha vinto a cavallo del 2000, avevano una grande squadra come noi. Vinse la Supercoppa Europea contro lo United. Sono sei, sette anni che le due squadre non vincono un trofeo importante e il derby, quindi, diventa fondamentale per la città, per i tifosi. Nel periodo del mio primo derby da allenatore, quattro giorni dopo avevamo i quarti di finale di Europa League contro il Milan e a nessuno importava nulla di quella partita. Il derby muove l’opinioni pubblica, l’interesse della gente”.
    De Rossi, Capello e il passaggio da attaccante e centrocampista
    De Rossi ha poi raccontato come è diventato un centrocampista: “Avevo sedici anni, stavamo perdendo contro una squadra toscana. Il capitano, un centrocampista come sarei stato io nella mia carriera, venne espulso e il mister mi disse di entrare e giocare nella stessa sua posizione. Andò bene, vincemmo 2-1. Nella gara, successiva giocai di nuovo in quella posizione contro il Pescara. Ricordo tutto perché cambiò la mia vita e così andò in Primavera con lo stesso allenatore, giocando a centrocampo. Fabio Capello mi vide giocare e non sono più tornato indietro. Nell’anno dello scudetto riuscii ad andare un paio di volte in panchina e mi sono sentito una piccola parte di quella stagione. L’anno successivo, giocai quattro, cinque gare”.
    La svolta: “Nella stagione ancora successiva Capello cercò di prendere Davids, ma l’affare non andò in porto. Avevo delle squadre che mi volevano, tra cui ChievoVerona, Empoli e Reggina, ma decisi di rimanere perché credevo di poter giocare. Tutti mi dicevano che ero matto e che non avrei mai giocato con calciatori del calibro di Emerson, Dacourt, Tommasi, Zanetti. Alla fine giocai quasi trenta partite”. LEGGI TUTTO

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    Como-Roma diretta Serie A: decidono Gabrielloni e Nico Paz LIVE

    La classifica di Serie A

    22:01
    Hermoso: “La partita ci è sfuggita di mano”
    Hermoso a Dazn: “Abbiamo l’amaro in bocca. Avevamo voglia di continuare a fare bene. Avevamo l’impressione di poter segnare nel finale ma invece la partita ci è sfuggita di mano”. In conferenza stampa invece il difensore ha dichiarato: “Sono situazioni che si ripresentano nel corso di questa stagione. Ci sono partite come questa in cui non riesci a sbloccare la gara quando meriteresti perché hai creato diverse occasioni come nel primo tempo. Poi nel secondo tempo non riesci a capire l’importanza di non prendere gol e di difendere forte, soprattutto nel finale di gara contro un avversario che in casa cerca di spingere fino alla fine. Dobbiamo essere più determinati nelle due aree”.

    21:07
    Il calendario della Roma
    La Roma scenderà di nuovo in campo già mercoledì 18 alle 21 contro la Sampdoria negli ottavi di Coppa Italia. Poi, Ranieri affronterà Parma in casa e Milan fuori prima della fine dell’anno. CALENDARIO SERIE A

    20:54
    Falcao: “Mi fido di Ranieri, Pellegrini capitano adatto”
    Falcao, la leggenda della Roma del primo Scudetto, parla così a Sky: “Un momento delicato, ma Ranieri è la persona giusta. Ci vuole pazienza, anche se è difficile. La Roma non è abituata a giocare in quelle posizioni. Mi fido di Ranieri. La Roma deve essere discussa, non può andare bene tutto. Non in questo momento, però, adesso serve l’aiuto del pubblico. Il momento non è dei migliori, servono i fuoriclasse della squadra, serve una mentalità. L’allenatore è capace, molto dipenderà da lui, ma anche dei giocatori. Pellegrini? La fascia viene data dai compagni. Il capitano è quello che si fa valere, scelto dalla squadra. Lui è adatto. Questo è un momento difficile, ma darà una grossa mano”.

    20:41
    Fabregas, applausi al Como: “Voglia e personalità”
    Fabregas ha commentato la vittoria del suo Como: “Potevamo perdere con le occasioni che hanno avuto Dybala e Saelemaekers, ci sta, non possiamo giocare così e non rischiare. Ma si deve parlare della voglia e della personalità dei ragazzi oggi, poi parliamo della tattica”, ha spiegato. Poi su Dele Alli in tribuna: “L’ho conosciuto ieri, non voglio parlare di questo oggi. C’è la possibilità che possa allenarsi con noi dopo Natale, ma solo per ritrovare la forma”.

    20:22
    Ranieri: “Niente scuse, il Como aveva più voglia”
    Ranieri ha analizzato la sconfitta della Roma a Sky Sport: “Loro hanno avuto più voglia di vincere, abbiamo sbagliato nel primo gol. Loro hanno fatto di tutto per vincere mentre noi non siamo stati bravi a ripetere il primo tempo. Forse c’è stata stanchezza per gli impegni, ma non mi piace accampare le scuse, da fioretto si era passati alla sciabola, e non si sapeva quando per l’arbitro era fallo per noi o per loro, questo l’avevo detto a chi entrava in campo”. LEGGI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    20:01
    90’+8′ – Finisce qui, vince il Como! Roma ko nel finale
    Un uno-due micidiale nel finale di partita firmato Gabrielloni e Nico Paz stende la Roma di Ranieri e rilancia il Como in classifica. TABELLINO FINALE

    19:57
    90’+7′ – RADDOPPIA NICO PAZ, COMO-ROMA 2-0
    Con la Roma tutta sbilanciata in avanti il Como riparte in contropiede con Gabrielloni che davanti a Svilar serve l’assist a Nico Paz per il 2-0 che manda in delirio Fabregas e tutto lo stadio. 

    19:53
    90’+3′ – GOL DI GABRIELLONI!
    Al terzo minuto di recupero sblocca Gabrielloni, subentrato per Strefezza all’80’: palla larga per Cutrone che si libera e crossa basso, il 9 del Como ci arriva in anticipo sul primo palo e con la punta gira in porta, battuto Svilar. CLASSIFICA LIVE

    19:43
    83′ – Nico Paz sfiora il gol!
    Altra chance per il Como, conclusione velenosa di Nico Paz con il mancino che passa vicinissimo al palo, Svilar sembrava battuto.

    19:38
    78′ – Giallo per Da Cunha
    Da Cunha si aggrappa a Soulé che era andato via in dribbling, giallo inevitabile.

    19:35
    75′ – Dybala! Incredibile errore davanti a Reina
    Filtrante delizioso di Angelino che trova libero in area Dybala, la Joya controlla ma poi non trova lo specchio da posizione leggermente defilata. È l’ultimo pallone dell’argentino, che lascia il campo a Soulé.

    19:33
    73′ – Ancora super Svilar
    Sempre attento Svilar, anche sulla punizione di Paz da lontano non si lascia sorprendere e devia bene, allontanando la minaccia.

    19:27
    67′ – Pericolosi Cutrone e Goldaniga!
    Si fa subito vedere Cutrone che trova tempo e spazio giusti per incornare e girare di testa, palla fuori non di molto. Pochi secondi dopo ci prova anche Goldaniga con una gran botta da fuori, colpo di reni di Svilar che si tuffa e para. CALENDARIO SERIE A

    19:23
    63′ – Nel Como entrano Cutrone e Sergi Roberto
    Cambia anche Fabregas che dà spazio a Cutrone e Sergi Roberto, escono Engelhardt e Belotti.

    19:22
    62′ – Fadera sfiora il gol a giro. Triplo cambio di Ranieri
    Preme il Como che sta spingendo e mettendo in sera difficoltà la Roma. Fadera si libera fuori l’area e prova a giro, pallone fuori di poco. Tre cambi per Ranieri: fuori Saelemaekers, Le Fée e Saud, dentro Pisilli, Pellegrini e Mancini.

    19:16
    56′ – Ammonito Le Fée. Paratona di Svilar
    Fallo di Le Fée su Fadera, Rapuano estrae il giallo e ammonisce il centrocampista della Roma. Dalla punizione nasce il tiro di Fadera su cui Svilar vola e mette in corner. TABELLINO LIVE

    19:08
    48′ – Svilar para su Da Cunha
    Bel tiro di sinistro di Da Cunha che si accentra e scarica in porta, Svilar alza in angolo.

    19:06
    46′ – Si riparte con Dovbyk in campo
    La Roma rientra in campo senza El Shaarawy e con Dovbyk in attacco. La fascia da capitano passa sul braccio di Dybala. Nessun cambio nel Como.

    18:49
    45’+1′ – Ammonito Goldaniga. Finisce il primo tempo
    Arriva il primo cartellino della partita, l’arbitro ammonisce Goldaniga per una spinta a gioco fermo su El Shaarawy. È l’ultimo episodio del primo tempo, si va al riposo sullo 0-0. TUTTE LE STATISTICHE

    18:47
    45′ – Dybala su punizione, poi Paz impegna Svilar
    Dybala fa girare bene il pallone sulla barriera da calcio di punizione, ma Reina intuisce e blocca senza affanno. Sul ribaltameno di fronte è Paz ad andare al tiro: Svilar para in due tempi.

    18:37
    35′ – N’Dicka va giù, problemi per Koné
    Duro colpo per N’Dicka che anticipa di testa ma poi cade male sulla caviglia. Il difensore della Roma resta giù, poi si rialza e rassicura la panchina. Problemi invece per Koné che sembra non essere al meglio: Ranieri fa scaldare Pisilli.

    18:30
    28′ – Gol annullato a Koné
    Bella azione della Roma con tanto di tacco di El Shaarawy, poi il pallone arriva sulla destra, cross dentro e zampata di Koné. È tutto fermo, però, per una posizione di fuorigioco precedente di El Shaarawy.

    18:23
    21′ – Strefezza pericoloso
    Contropiede del Como su palla recuperata nella trequarti della Roma, Strefezza si accentra e calcia: palla fuori. Pericolo per Svilar.

    18:21
    19′ – TRAVERSA DI NICO PAZ!
    Nico Paz si incarica della punizione vicino al limite dell’area della Roma, il suo sinistro a giro sopra la barriera scheggia la parte alta della traversa. CLASSIFICA SERIE A LIVE

    18:18
    16′ – Doppio brivido per il Como
    Angelino va sul fondo e crossa rasoterra, il pallone attraversa pericolosamente tutta l’area. Dal calcio d’angolo successivo ci prova Celik, destro alto.

    18:12
    10′ – Rabona di Saelemaekers, è scatenato
    Saelemaekers è scatenato e tra i più intraprendenti della Roma: sulla fascia destra sfoggia la rabona per effettuare il cross, deviato poi dalla difesa del Como. Bella giocata.

    18:08
    6′ – Che occasione per Saelemaekers!
    Da calcio d’angolo, Reina smanaccia e Saelemaekers raccoglie al volo: destro bellissimo che finisce di un soffio fuori.

    18:02
    1′ – Inizia Como-Roma!
    E’ iniziata Como-Roma, la squadra di Fabregas manovra il primo pallone. Nei giallorossi, per la prima volta, Stephan El Shaarawy è il capitano. TABELLINO LIVE

    17:52
    +++ Gioca Hermoso, giramenti di testa per Hummels +++
    Ranieri cambia: giocherà Hermoso al posto di Hummels, che era febbricitante e che ha accusato dei giramenti di testa durante il riscaldamento a pochi minuti dall’inizio della partita.

    17:50
    Hummels ha interrotto il riscaldamento
    Problemi fisici per Hummels che ha interrotto il riscaldamento ed è rientrato negli spogliatoi. Da capire se sarà in grado di giocare o meno, Mancini e Hermoso si tengono pronti.

    17:47
    Ranieri: “Basta parole, servono i fatti”
    “Dovbyk si sta allenando, non è al 100%. Ho preferito rigiocare come fatto bene nelle ultime partite. Vedremo due squadre che vorranno vincere, noi non lo facciamo in trasferta da 8 mesi: servono i fatti, basta con le parole. Dobbiamo fare qualcosa di giusto”, ha aggiunto Ranieri.

    17:38
    Ranieri: “Le Fée merita, Mancini a riposo”
    Ranieri ha parlato nel pre-partita di Sky Sport: “Le Fée? Stiamo facendo tante partite, mi sembrava giusto metterlo. Ho voluto dare una chance, ha capito ciò che voglio. Mancini? Era stanco, gli do un turno di riposo così ce l’ho fresco per il prossimo impegno in campionato”.

    17:22
    Fabregas: “Ho bisogno di Belotti”
    Fabregas ha aggiunto: “Belotti? E’ forte, non lo scopriamo oggi, ha fatto bene a Venezia, abbiamo bisogno di giocatori forti dentro l’area come lui”.

    17:17
    Fabregas: “Ci hanno rubato il cuore della squadra”
    Fabregas è intervenuto a Sky prima della partita: “Abbiamo preso troppi gol, la cosa curiosa è che concediamo poco e non è che sei sempre sfortunato. Manca quella resilienza, maturità e fame di non prendere gol. Siamo stati molto penalizzati dagli infortuni, ci hanno rubato il cuore della squadra, ma continuiamo a lavorare piano piano per tonare ad essere compatti”.

    17:11
    Como, la formazione ufficiale: Belotti titolare
    COMO (4-2-3-1): Reina; Van der Brempt, Goldaniga, Kempf, Barba; Da Cunha, Engelhardt; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Belotti. Allenatore: Cesc Fabregas.

    17:03
    +++ La formazione ufficiale della Roma +++
    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Hummels, N’Dicka; Saud, Le Fée, Koné, Angelino; Saelemaekers,El Shaarawy; Dybala. Allenatore: Ranieri.

    17:00
    Como-Roma è la partita di Belotti
    Nonostante Belotti abbia segnato ben 6 reti in Serie A contro la Roma, non è andato in gol in nessuna delle ultime quattro sfide contro questa avversaria nella competizione. L’attaccante del Como ha giocato 45 gare con la maglia giallorossa tra il 2022/23 e il 2023/24, trovando un totale di appena 3 centri (0.07 gol a partita, propria peggior media con una singola squadra nella competizione).

    16:50
    Dybala può eguagliare Lukaku e Zapata
    Dovesse andare a segno, Dybala troverebbe la rete contro la 18ª avversaria delle 20 attualmente presenti in Serie A, eguagliando Lukaku e Zapata tra i giocatori presenti nella competizione che hanno trovato la rete contro il maggior numero di squadre del torneo in corso.

    16:40
    Como-Roma, Ranieri raggiunge Mazzone
    Nonostante 478 panchine in Serie A, tra il 1990 e il 2024, Claudio Ranieri non ha mai affrontato il Como nel massimo campionato italiano. La squadra lombarda sarà la 48ª avversaria del tecnico romano, che raggiungerà così Carlo Mazzone come allenatore con più squadre affrontate nella competizione.

    16:30
    I numeri di Como-Roma
    Il Como ha vinto l’ultima sfida giocata contro la Roma (2-0 il 25 gennaio 2003 in Serie A, marcatori Music e Carbone), dopo che aveva perso tutte le precedenti cinque in campionato.La Roma ha tenuto la porta inviolata in ben 8 delle 12 trasferte di Serie A giocate contro il Como, il 67%: record in percentuale tra le squadre affrontate almeno cinque volte fuori casa.La Roma ha vinto tutte le ultime 6 gare di Serie A contro avversarie neopromosse, la sua serie di successi più lunga contro queste avversarie da gennaio 2021, quando arrivò addirittura a 26 (striscia in cui contribuì anche Claudio Ranieri, con due vittorie nel 2019).

    Stadio Sinigaglia, Como LEGGI TUTTO