consigliato per te

  • in

    Fiorentina quinta: 2-1 al Bologna, Atalanta agganciata dopo il pari a Udine

    Vola la Fiorentina di Italiano in casa contro il Bologna grazie alla bella vittoria per 2-1 in una gara equilibrata e giocata a viso aperto. Viola già in vantaggio dopo 17 minuti grazie alla girata di Bonaventura che di destro la mette sotto al sette alle spalle di Skorupski. Succede di tutto nel finale di primo tempo: il Bologna prima pareggia su rigore grazie a Zirkzee (ha fatto discutere la sua esultanza con il gesto della mitraglia, tipico di Batistuta) e poi si vede annullare il gol del vantaggio firmato da Orsolini ma annullato per evidente fuorigioco. Nella ripresa i viola passano subito in vantaggio grazie alla rete dagli undici metri segnata da Nico Gonzalez. Succede poco e niente nel resto della seconda frazione di gioco: da segnalare Maresca al Var per un ipotetico rigore a favore del Bologna per fallo su Saelemaekers alla fine non fischiato. In classifica la Fiorentina supera l’Atalanta e vola a quota 21 punti mentre il Bologna resta settimo due lunghezze sotto.
    Udinese-Atalanta, la cronaca
    Ottima prova dell’Udinese che, reduce dal successo di San Siro contro il Milan, regola in casa un’altra big, ovvero l’Atalanta. La squadra di Cioffi parte bene e al 31° minuto ha già l’occasione di portarsi in vantaggio ma Success sbaglia dagli undici metri cogliendo il palo. Passano solo dieci minuti e questa volta i friulani possono esultare: botta di Walace dai trenta metri e palla deviata da Djimsiti alle spalle di un incolpevole Carnesecchi. L’Atalanta è impalpabile e neanche nel secondo tempo riesce a reagire fino al 92° quando, alla prima occasione, la Dea pareggia la gara grazie al colpo di testa di Ederson. In classifica, l’Atalanta scende al sesto posto alle spalle della Fiorentina mentre l’Udinese viene raggiunto dall’Empoli a quota 11 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    LIVE Alle 20.45 Inter-Frosinone: tornano Barella e Dimarco, Di Francesco con il “baby” tridente

    Inter-Frosinone, le formazioni ufficiali—  

    Inter (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: S. Inzaghi.​Frosinone (3-4-2-1): Turati; Oyono, Okoli, Monterisi; Lirola, Barrenechea, Mazzitelli, Marchizza; Soulé, Reinier; Cuni. Allenatore: Di Francesco. LEGGI TUTTO

  • in

    Per Garcia è finita: De Laurentiis striglia la squadra e convoca un summit societario

    Il presidente del Napoli infuriato durante e dopo il match con l’Empoli. Al vaglio con i dirigenti la scelta del successore di Garcia, che non dirigerà l’allenamento di mercoledì

    Alla fine del primo tempo, l’ultima mossa di Aurelio De Laurentiis. Il presidente è sceso nello spogliatoio e ha parlato direttamente alla squadra “saltando” il tecnico Garcia. Ma nonostante l’intervento una squadra spaesata ha finito addirittura per perdere contro l’Empoli. 

    summit—  A fine gara De Laurentiis non ha neanche incrociato il tecnico francese, di fatto esautorato, ma ha convocato i dirigenti Meluso, Micheli e Sinicropi per un incontro che serva a decidere quale sarà il nuovo allenatore del Napoli. Il vertice si è svolto in un hotel della città, dove si è fermato il presidente che inizialmente voleva rientrare subito a Roma. La rosa dei nomi va da Antonio Conte a Fabio Cannavaro da Igor Tudor sino a un improbabile ritorno di Walter Mazzarri. L’unica cosa certa è che alla ripresa degli allenamenti mercoledì pomeriggio a Castel Volturno non ci sarà Rudi Garcia. In serata emerge che il candidato numero uno rimane Tudor, contattato, ma che ha preso tempo per decidere. L’alternativa più concreta resta Cannavaro.. LEGGI TUTTO

  • in

    Brutta Atalanta, che paura. L’Udinese domina, Ederson-gol nel recupero salva la Dea

    Bergamaschi mai in partita: Success sbaglia un rigore, poi gol di Walace e paratone di Carnesecchi. Gli ospiti ci provano a tempo scaduto e trovano il pari al 92′

    dal nostro inviato Alex Frosio 
    12 novembre 2023 (modifica alle 17:12)

    – Udine

    Dopo il ko interno con l’Inter, l’Atalanta depotenziata in avvio non riesce ad accelerare contro un’Udinese che dall’arrivo di Cioffi sembra ritrovata e che ha accarezzato a lungo la seconda vittoria di fila dopo il colpo a San Siro con il Milan, ma la Dea rimedia nel recupero con Ederson al gol di Walace. Gasperini si tiene accanto – cioè in panchina – Scamacca, Lookman, Musso e Zappacosta, e punta su Carnesecchi in porta e un trio di prima linea con Muriel, Miranchuk (alla prima da titolare in stagione) e Pasalic. Scelte comprensibili tre giorni dopo l’Europa League, un po’ meno in una partita prima della sosta per le nazionali. L’Udinese si piazza con il suo 3-5-1-1 che tiene corti i reparti e costruisce un muro su cui la Dea comincia a rimbalzare. Il terminale offensivo – si fa per dire, visti gli effetti – è ancora Success, che già al 13’ preannuncia la giornataccia con una deviazione in acrobazia con cui di fatto rinvia all’indietro. L’orizzontalità dell’Atalanta si contrappone alla verticalità dell’Udinese, che con il passare dei minuti assume efficacia. Al 20’ Ebosele in fuga centrale perde l’equilibrio al momento del tiro, sbilanciato da Djimsiti, al 30’ invece Ferreira sfugge ai radar su invito verticale di Pereyra, Carnesecchi esce con un fatale millisecondo di ritardo e lo tocca: rigore. Invece del designato Pereyra, sul dischetto va Success. “Deve sbloccarsi”, è il pensiero della Dacia Arena. Non ci riesce. Finta, controfinta, palo. Il pericolo scampato non scuote la Dea, al contrario dà fiducia all’Udinese. Samardzic scalda il sinistro: al 39’ conclusione centrale, al 44’ splendida parabola a giro che si stampa sulla traversa. L’azione prosegue e Walace prova da fuori – a proposito di fiducia -, Djimsiti è sulla traiettoria e spiazza Carnesecchi. Udinese in vantaggio, e pure meritatamente al doppio fischio dell’arbitro Aureliano, anche perché il Gasp ruota i suoi tre davanti scambiandogli posizione, ma dell’Atalanta non c’è traccia in area friulana, nemmeno sui cinque calci d’angolo battuti. 

    cambi davanti—  A inizio ripresa ci sono subito Scamacca e Lookman per Muriel e Pasalic: cambi ovvi. Il centravanti azzurro riceve subito in area e mette in mezzo un pallone interessante, dando l’impressione che sia cambiata l’aria. Non è così, perché è l’Udinese ad andare vicinissima al raddoppio. Al 3’ HAteboer buca, Zemura vola e scarica il sinistro, Carnesecchi respinge con le gambe (e Gasp toglie Hateboer per Holm). Al 16’ il capolavoro del portiere dell’Atalanta: Pereyra cerca il sinistro a giro, “Carne” si allunga in modo prodigioso per mettere in angolo. Al 19’ il primo segnale bergamasco: Koopmeiners al cross, sul secondo palo Lookman incrocia largo. Troppo poco. Gasperini inserisce anche Zortea per Bakker, poi Zappacosta per Holm che si è infortunato. Cioffi ha rinfrescato centrocampo – Lovric per Payero -, difesa – Kristensen per Ferreira che accusa un problema -, poi l’attacco (Kamara, Thauvin e Lucca). L’Udinese sembra in controllo sulla tenue pressione dell’Atalanta, che si è fatta viva solo al 33’ con una girata di Scamacca alta. Poi al 47’ l’assalto disperato della Dea paga: cross di Zappacosta e Ederson tutto solo a centro area, perché Kristensen in marcatura scivola, gira di testa all’angolo. E’ il primo e unico tiro nello specchio dell’Atalanta. Basta per l’1-1. LEGGI TUTTO

  • in

    Berisha a sorpresa: “Kvara? No, la parata più difficile è stata un’altra”

    “Il voto non conta, l’importante è parare”. Etrit Berisha lo ha fatto contro il Napoli perché è stato uno dei protagonisti, oltre all’autore del gol Kovalenko, della vittoria dell’Empoli al Maradona. Ha messo anche i suoi guantoni a protezione della porta l’estemo difensore albanese bravo a respingere alcuni conclusioni insidiose. Un voto altissimo in pagella è quello che ha ricevuto e riceverà il portiere dopo la prestazione, ma a lui poco importa perché a contare è soltanto il risultato e i tre punti importantissimi in ottica salvezza. Al termine della gara ha parlato a Dazn. 
    Napoli-Empoli, parole Berisha
    “Avevamo bisogno di una prestazione così ed era importante contro una grande squadra. – ha detto Berisha – Io cerco sempre di farmi trovare pronto e aiutare per quanto possibile la squadra. Tutti i portieri hanno alti e bassi, ma la fiducia dell’allenatore è importante. Ho passato un periodo difficile, ma è passato e ora voglio soltanto la salvezza con l’Empoli”. Etrit Berisha non ha usato giri di parole e anzi ha poi sottolineato il doppio intervento su Kvara e Lindstrom: “Due parate importante, ma quella su Lindstrom lo è stata ancor di più perché non ho visto partire il pallone”. In chiusura ha parlato di Andreazzoli: “Conosce la squadra, è propositivo e riesci a darci sempre grande tranquillità. Con tanti giovani forse un po’ di timore lo abbiamo, ma lui riesce a farci stare sereni quando parla”. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, Garcia traballa: il club annuncia il silenzio stampa

    Sono pioviuti fischi al Maradona al termine della sfida tra Napoli ed Empoli. I tifosi partenopei non hanno digerito la prova della squadra di Garcia dopo la sconfitta subita in casa contro i toscani. Al 90esimo Kovalenko si è inventato un gol bellissimo per l’1 a 0 dei toscani con Andreazzoli sempre più bestia nera dei partenopei (5 vittorie in sei incontri). Gli azzurri hanno attaccato e ci hanno provato soprattutto dopo l’ingresso in campo di Kvaratskhelia, il georgiano ha rivitalizzato l’attacco, orfano dell’infortunato Osimhen (è stato inquadrato durante il match e ha raggiunto poi i compagni negli spogliatoi a fine partita), della formazione di casa. Le sue giocate hanno creato qualche grattacapo ai difensori, ma è stato sempre bravo Berisha a opporsi, in particolare sul mancino ravvicinato pochi minuti prima della rete toscana. De Laurentiis ha lasciato il suo posto in tribuna con largo anticipo rispetto al fischio finale e non è passato dagli spogliatoi per un confronto con tecnico e squadra al termine della gara. La società ha annunciato il silenzio stampa, segnale inequivocabile degli umori in questo momento e di quanto stia rischiando la panchina Garcia.
    Napoli, Garcia a rischio
    Non ci sarà nessuna dichiarazione da parte dei tesserati del Napoli dopo il match contro l’Empoli. E’ stato un percorso altalenante sin da inizio campionato e le prestazioni non sono mai state convincenti, ecco perché malumori e i tanti fischi arrivati dagli spalti del Maradona. Giorni difficili che sono stati dettati dal risultato deludente della gara di Champions League contro l’Union Berlino, dove è arrivato soltanto un pari. La panchina di Rudi Garcia, mai come oggi, è sempre più in bilico e traballante. Ecco perché il silenzio, prima della sosta, fa ancora più rumore e potrebbe essere il momento ottimale per provare a dare una scossa e magari cambiare la guida tecnica. Al momento soltanto supposizioni perché di nomi o alternative concrete ancora non c’è nulla. E dagli spalti sono arrivati anche cori nei confronti del tecnico… LEGGI TUTTO