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    Juve Primavera, ko interno per Magnanelli: 2-0 per la Fiorentina

    Juventus-Fiorentina Primavera,  rivivi la diretta

    95′ – Termina qui la sfida!La Juve cade in casa contro la Fiorentina: 2-0 per la viola a Vinovo. 

    90′ – Ultimo cambio per la Juve!Dentro Biliboc per Crapisto. 

    89′ – Occasione Fiorentina!Crapisto tutto solo davanti a Zelezny non riesce a trovare la porta. Prima è bravo il portiere polacco, poi è la traversa a salvare i bianconeri.

    86′ – Cambio per la Fiorentina!Fuori Rubino e dentro Deli. 

    81′ – Occasione Juve!Bassino di testa manda fuori di poco. 

    77′ – Cambio per la Juventus!Dentro Scienza per Pugno. 

    76′ – GOL FIORENTINA!Caprini si inventa una rete bellissima: l’esterno viola salta Bassino e col mancino fulmina Zelezny. 

    72′ – Juventus a trazione anteriore dopo i cambi.Magnanelli tenta il tutto per tutto per recuperare la partita.

    68′ – Altro doppio cambio per la Fiorentina!Dentro Ievoli e Scuderi, fuori Presta e Balbo.

    66′ – Ancora Juve in avanti!Sempre Di Biase di testa, stavolta trova la deviazione di un difensore viola. 

    65′ – Doppio cambio Fiorentina!Fuori Braschi e dentro Elia. Entra Caprini ed esce Romani. 

    64′ – Subito pericolosi i nuovi entrati!Finocchiaro mette in mezzo per Di Biase che di testa manda di poco fuori. 

    62′ – Triplo cambio per la Juve!Dentro Boufandar, Di Biase e Finocchiaro, escono Vacca, Florea e Ventre. 

    60′ – Ammonito Presta!Il capitano viola entra scomposto su Montero.

    57′ – Pericolosa la Juventus!Florea da ottima posizione calcia con il destro e il pallone finisce sopra la traversa. 

    52′ – Occasione Fiorentina!Romani calcia benissimo la punizione, ma Zelezny vola e salva i suoi. 

    50′ – Partita più accesa e viva in questo secondo tempo!

    49′ – Sul ribaltamento di fronte la Fiorentina si guadagna un corner: presta in rovesciata prova l’eurogol. 

    47′ – Ventre si guadagna un angolo. Sulla battuta arriva il colpo di testa di Bassino verso il centro dell’area che viene liberato dalla difesa viola. 

    46′ – Iniziata la ripresa.Nessuno cambio per le due formazioni.

    INTERVALLO

    45+2′ – Termina la prima frazione di gioco con la Fiorentina avanti sulla Juventus. 

    45′ – Due i minuti di recupero.

    41′ – Occasione Fiorentina!Presta prova la conclusione, Zelezny si supera e devia in angolo. 

    34′ – Occasione Juve!Vacca mette in mezzo un bel pallone sul quale si avventa Savio, il tiro del centrale bianconero viene deviato da Leonardelli. L’arbitro, però, ferma tutto per fuorigioco. 

    31′ – Ammonito Romani!Il giocatore della Fiorentina trattiene in modo reiterato Crapisto e si prende il giallo.

    27′ – Rubino ci prova col destro su punizione, pallone fuori. 

    26′ – Ammonito Ripani!Il centrocampista entra in modo scomposto, sul pallone, e stende due gicoatori della Fiorentina. 

    23′ – GOL FIORENTINA!Rubino con grande freddezza supera Zelezny e porta avanti la Viola. 

    22′ – RIGORE PER LA FIORENTINA!Grealud stende Trapani e l’arbitro fischia senza nessun dubbio.

    20′ – Occasione Juve!Ripani prova il mancino dalla distanza, il pallone rimbalza davanti a Leonardelli che devia ma con qualche difficoltà. 

    15′ – Partita in grande equilbrio, poche le occasioni sin qui. 

    10′ – Braschi cade in area e reclama il rigore, l’arbitro gli indica di alzarsi.

    9′ – La Fiorentina pressa molto alto e crea problemi nella fase d’impostazione dei bianconeri. 

    7′ – Presta prova il tiro da fuori, pallone alto. 

    5′ – Prima occasione per la Juve!Crapisto ruba palla, si accentra e prova il tiro con il mancino, pallone fuori. 

    1′ – Iniziato il match a Vinovo. 

    Juve-Fiorentina Primavera, dove vederla in diretta tv e streaming

    Il match tra Juventus e Fiorentina sarà visibile su Sportitalia, canale 60 del digitale terrestre oppure in streaming sul sito dell’emittente. In alternativa, sarà possibile seguire qui la diretta testuale dell’evento.

    Juve-Fiorentina Primavera, le formazioni ufficiali

    Juventus: Zelezny, Ventre, Bassino, Savio, Grelaud, Crapisto, Ripani, Pugno, Vacca, Montero Benia, Florea.A disposizione: Radu, Boufandar, Verde, Di Biase, Biliboc, Scienza, Finocchiaro, Sosna, Keutgen, Rizzo, Ngana.Allenatore: Magnanelli.

    Fiorentina: Leonardelli, Sadotti, Harder, Rubino, Keita, Romani, Trapani, Braschi, Kouadio, Luis Balbo, Presta.A disposizione: Vannucchi, Lamouliatte, Ievoli, Deli, Pisani, Elia, Fei, Scuderi, Caprini, Angiolini.Allenatore: Galloppa. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Montero non ingrana: altro ko e tris Potenza. La classifica…

    Juve Next Gen-Potenza, la diretta testuale

    90′ + 5′- FINISCE LA PARTITA!

    90′ + 4′ – Miracoloso Alastra che dice no al possibile pareggio della Next Gen con Anghelé.

    90′ – Assegnati cinque minuti di recupero.

    83′ – Mancini appena entrato non riesce a ribadire in rete a un metro dalla porta.

    82′ – Esce Afena-Gyan per Mancini. 

    79 ‘ Anghelé si divora il 3-3! Il numero 10 bianconero non trova la porta su un bel cross rasoterra di Da Graca.

    73′ – Dentro Owusu per Faticanti nella Next Gen.

    63′ – LA RIAPRE LA JUVE NEXT GEN! Il neo entrato Da Graca torna a segnare con una girata sugli sviluppi di un calcio di punizione.

    60′ – Colpo di testa di Guerra, ma palla troppo alta.

    57′ – Dentro Erradi per Ghisolfi nel Potenza.

    56′ – Doppio cambio per Montero: dentro Macca e Anghelé per Paulumbo e Papadopoulos.

    53′ – Palumbo si conferma come il più pericoloso nella Juve Next Gen con una punizione che non termina lontana dai pali difesi da Alastra.

    49′ – IL POTENZA CALA IL TRIS. Eurogol di Castorani che trova l’angolino da oltre trenta metri.

    46′ – Inizia il secondo tempo, entra Da Graca per Semedo.

    45′ + 2′ – Finisce il primo tempo.

    45′ – Segnalati due minuti di recupero.

    43′ – GOL DEL POTENZA! La squadra rossoblù completa la rimonta con un altro contropiede finalizzato da una bella conclusione a giro di D’Auria. Troppo distratta la difesa bianconera.

    42′ – DAFFARA MIRACOLOSO! Doppio miracolo del portiere bianconero che respinge prima la conclusione di Caturano e poi il tap-in a botta sicura di Schimmenti.

    41′ – Tentativo in rovesciata di Caturano che non impensierisce Daffara.

    30′ – Primo giallo anche per il Potenza per un fallo di Rillo su Comenencia.

    27′ – Ancoa Caturano pericoloso, ma Daffara si fa trovare pronto e respinge la conclusione in angolo.

    23′ – Spinge il Potenza che prova a passare in vantaggio con una conclusione forte di Caturano che viene respinta da Daffara.

    21′ – PAREGGIO DEL POTENZA! I rossoblù trovano subito l’1-1 sfruttando un contropiede concluso da Schimmenti.

    12′ – Il primo giallo della partita è per Palumbo della Next Gen per un fallo su Castorani.

    11′ – Scatenato Comenencia che va ad un passo dal gol del raddoppio con una bella conclusione da fuori.

    6′ – Ci prova Guerra con un bel diagonale su assist di Semedo, palla che sfiora il palo.

    2′ – GOL DELLA JUVENTUS NEXT GEN! La sblocca subito Palumbo con il suo secondo gol consecutivo dopo quello contro il Benevento. Il centrocampista è bravo a capitalizzare con un destro preciso un’azione confezionata da Comenencia e Afena Gyan. 

    1’ – INIZIA LA PARTITA! LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Lecce ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Diretta Udinese-Lecce: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Udinese-Lecce su Tuttosport.com
    Dove vedere Udinese-Lecce streaming e diretta tv
    Udinese-Lecce, gara valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15:00 al Bluenergy Stadium di Udine sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Udinese-Lecce
    UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Zemura; Brenner, Lucca. Allenatore: Runjaic.A disposizione: Padelli, Sava, Abankwah, Guessand, Giannetti, Ebosse, Palma, Kamara, Aitta, Ekkelenkamp, Modesto, Thauvin, Davis, Bravo. Indisponibili: Kristensen, Payero, Pizarro, Sanchez. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Ramadani, Pierret; Morente, Rebic, Dorgu; Krstovic. Allenatore: Gotti.A disposizione: Früchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Jean, Bonifazi, Rafia, Coulibaly, Oudin, Marchwinski, Helgason, McJannet, Sansone, Pierotti, Hasa. Indisponibili: Bonifazi, Berisha, Kaba, Banda, Burnete. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Mariani (Aprilia).Assistenti: Bindoni e Tegoni.IV uomo: Crezzini.Var: Di Paolo.Avar: Paterna. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Genoa ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Per l’Atalanta quella contro il Genoa è un’occasione davvero molto importante per arrivare a quota 10 in classifica e andare alla seconda sosta stagionale per le nazionali con un buon bottino di punti. Considerando anche il cammino in Champions League e nonostante un paio di passi falsi evitabili, l’avvio di stagione dell’Atalanta è positivo e ci sono già giocatori che sono arrivati in estate dal mercato che si stanno prendendo la scena come Kossounou, Bellanova e lo stesso Samardzic. Osservato speciale con il Genoa sarà il centravanti dell’Italia Retegui, ex della partita e già a quota 4 gol in campionato. In casa Genoa Gilardino dovrà fare a meno di Malinovskyi, Messias, Badelj, Frendrup ed Ekuban. Così ecco il reintegro in rosa di Melegoni mentre sarà la prima volta di Norton-Cuffy, ripresosi dall’operazione subita ai piedi al suo arrivo in Italia
    Diretta Atalanta-Genoa: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Atalanta-Genoa su Tuttosport.com
    Dove vedere Atalanta-Genoa streaming e diretta tv
    Atalanta-Genoa, gara valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Genoa
    ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Godfrey, Comi, Sulemana, Palestra, Cuadrado, Zaniolo, Pasalic, Samardzic, Vlahovic. Indisponibili: Djimsiti, Toloi, Scalvini, Scamacca, Ruggeri, Brescianini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    GENOA (3-5-2): Gollini; Vogliacco, Bani, Vasquez; Zanoli, Thorsby, Miretti, Bohinen, Martin; Vitinha, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.A disposizione: Leali, Sommariva, De Winter, Marcandalli, Accornero, Masini, Honest, Sabelli, Kassa, Melegoni, Ekhator, Matturro, Ankeye. Indisponibili: Messias, Malinovskyi, Ekuban, Badelj, Frendrup. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Chiffi (Padova).Assistenti: Mastrodonato e Palermo.IV uomo: Cosso.Var: Marini.Avar: Pezzuto. LEGGI TUTTO

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    Inter e Milan, non solo biglietti: i ricatti a San Siro da bar a parcheggi

    Fra i capitoli più interessanti, si può leggere come “nelle prime settimane del 2023, si apprendeva che alcuni soggetti riconducibili a Luca Lucci (leader della Curva Sud, ndr), esercitassero, già dal gennaio 2022, attività di natura estorsiva in pregiudizio di una cooperativa avente ad oggetto il servizio di catering e di vendita di bevande all’interno dello stadio Meazza. Tra i soggetti coinvolti vi sarebbe stata la presenza di Marianna Tedesco, indicata quale emissaria di Lucci e incaricata nel sostenere i contatti con i responsabili di tale cooperativa fornendo, e/o comunque emettendo fatture, per prestazioni inesistenti, per conto della società ‘MIA Milano s.r.l.’. Dopo alcuni giorni veniva rivelata una seconda notizia nel corso della quale si apprendeva che, verso la fine del 2021, alcuni tifosi ultras della Curva Sud del Milan, sempre legati a Luca Lucci avevano bloccato gli ‘spaltisti’ addetti alla vendita delle birre all’interno dello stadio Meazza per protestare ad un immotivato rincaro, ritenuto eccessivo ed indebito, applicato sul prezzo della bevanda dalla cooperativa titolare. A causa ed a seguito di ciò, Luca Lucci, insieme ad altri ultras della curva Nord dell’Inter, ed in una occasione anche col defunto Vittorio Boiocchi, avvicinavano i responsabili delle cooperative che gestiscono le vendite delle bevande all’interno dello stadio di San Siro, nonché all’interno dei bar ivi collocati, imponendo loro una compartecipazione, e quindi cointeressenze, attraverso società di comodo, nella vendita delle bevande in occasione degli eventi calcistici. Dopo un iniziale rifiuto, veniva raggiunto un accordo, consistente in un ‘compenso’, per l’anno 2021, di 10.000 euro versato, per il tramite di Marianna Tedesco, dalla cooperativa gestionale alla ‘MIA Milano S.r.l.’ la quale, a sua volta, avrebbe ‘coperto’ la dazione indebita con una fattura per prestazione di fatto inesistente emessa dalla medesima Tedesco. Inoltre, Lucci ed alcuni esponenti degli ultras dell’Inter, per il tramite di Andrea Beretta, non riuscendo ad assumere direttamente l’appalto, avevano preteso che, ad ogni evento calcistico svolto, le cooperative avrebbero dovuto cedere loro 500 birre ad un ‘prezzo imposto’ inferiore a quello ordinario di vendita, corrispondente a € 3 cadauno, per poi procedere alla distribuzione nelle due curve delle predette birre ad un prezzo maggiorato, corrispondente a € 5/6 cadauno, lucrando quindi la differenza. L’operazione del ritiro ticket e delle bevande durante gli eventi era stata affidata a Francesco Lucci, fratello di Luca”.
    Il prezzo delle birre e i bigliettini
    Più avanti, viene pubblicato il verbale dell’interrogatorio a Paolo Furnari ed Elena Cavalcanti, collaboratori di Renzo Rosso, rappresentante della Fit società cooperativa subappaltatrice della Air Food Stadio srl, la società di catering che si occupa dello stadio San Siro, nei quali i due raccontano che le consegne per il personale sono state, di “…evitare sempre lo scontro… poiché allo stadio succede di tutto, può capitare che ci sia qualcuno che prenda delle bevande e non le paghi utilizzando la prepotenza… Ricordo che durante la precedente stagione ’21-22, si è verificato che durante la seconda partita che il Milan ha giocato in casa, i nostri punti vendita all’interno della Curva Sud non hanno potuto lavorare perché alcuni ultras impedivano ai clienti di avvicinarsi ai bar, facendo delle barricate fisiche. Noi abbiamo protestato con le Forze di Polizia e con il Centro Operativo dello stadio, ma ci avevano risposto che non potevano fare nulla…”. E in un faccia a faccia con Francesco Lucci, fratello di Luca, Furnari racconta che “mi ha chiesto di trovare un accordo perché a suo dire i suoi ragazzi della Curva consumavano una grande quantità di birra, quindi sarebbe stato per loro conveniente avere uno sconto. Ho preso del tempo per valutare la situazione, abbiamo parlato con i dirigenti della società Milan, i quali ci hanno consigliato di applicare il vecchio prezzo di 5 euro solo nel settore della Curva del Milan e di applicare l’aumento negli altri settori dello stadio. Per correttezza abbiamo deciso di non aumentare il prezzo della birra in tutti i settori, riportando il prezzo a 5 euro. Ad ogni partita del Milan noi consegniamo 500 bigliettini (ticket) a Francesco Lucci, contrassegnati con timbro della società e data, lui in cambio ci paga 1.500 euro. Ogni biglietto corrisponde alla consumazione di una birra, in quanto presentando quel bigliettino al banco del bar i miei collaboratori forniscono una birra al cliente senza emettere lo scontrino”. LEGGI TUTTO

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    Galli: “Maignan vale 8 punti! Milan, devi blindarlo. Leao è troppo discontinuo”

    «Mike Maignan vale come un centravanti. È uno dei tre migliori portieri al mondo e tra i pochi che sposta gli equilibri. Avere il francese tra i pali ti dà 7-8 punti in più a campionato». Parola di Giovanni Galli che in porta ha scritto la storia del Milan, vincendo uno scudetto, 2 Coppe dei Campioni, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. Magic Mike è tornato a brillare. «Maignan è un portiere che vive la partita. In campo si fa sentire non solo per la sua grande affidabilità, ma soprattutto per la personalità. È un giocatore moderno che ha nell’esplosività il suo punto di forza. In più riesce a infondere sicurezza nei compagni: con uno così alla spalle i difensori giocano più sereni…». Il Milan sembra pronto a blindarlo con il rinnovo fino al 2028 da circa 6 milioni a stagione. Mossa giusta? «Certamente, anche se siamo nell’epoca dei fondi che puntano più a generare utili. Un campione come Maignan, però, va obbligatoriamente blindato. Dal punto di vista sportivo non ci sono alternative. Se poi invece si ragiona con i bilanci allora le valutazioni diventano più complesse, ma in campo Mike fa la differenza e dev’essere un punto fermo del Milan del futuro». I rossoneri sono da scudetto? «Sicuramente sì. Hanno fatto un grande mercato e allestito una rosa di primissimo piano. L’Inter resta favorita; perché è la stessa squadra dell’anno scorso e ha allungato la panchina». Anche se sembrano aver un po’ la pancia piena? «Sono i migliori in Italia come organico. C’è da capire se l’Inter avrà la stessa concertazione e cattiveria di Champions anche in campionato. Dopo che hai vinto, infatti, tende a subentrare inconsciamente un po’ di rilassatezza dovuta al fatto di sapere di essere più forti». Il Milan intanto ha acquisito mentalità vincente con Morata. «Alvaro è un leader silenzioso. Un ragazzo perbene, quasi di altri tempi per la sua educazione. In campo poi si fa rispettare e risulta sempre determinante». Chi invece resta un po’ incostante è Leao… «Un grande talento, ma discontinuo. Fonseca sta lavorando affinché possa essere un valore aggiunto e non l’uomo attorno a cui gira tutta la squadra. Il Milan deve avere un’idea di calcio e una propria identità all’interno della quale possiedi un giocatore come Leao che ti spacca la partita, se è in giornata. Però non dev’esserci più la questione: o gira lui o il Milan non funziona. La squadra deve andare al massimo indipendentemente da Rafa, rendendolo un fattore in più». Ora il Milan sembra aver svoltato col doppio centravanti Morata-Abraham. È la formula giusta? «Mi piacciono molto insieme. Tra l’altro le dico di più: a fine agosto ero davvero davvero contento per l’acquisto di Abraham. Col suo arrivo il Milan ha fatto il colpo migliore della Serie A. Avevo un debole per l’inglese ai tempi del Chelsea e alla Roma, prima dell’infortunio, aveva fatto benissimo. Se sta bene fisicamente, può essere devastante e trascinare i rossoneri a lottare per lo scudetto». Il Diavolo domenica sarà a Firenze. La Viola targata Palladino finora non ha convinto. Si aspettava di più? «Serve pazienza. Non va dimenticato che hanno preso ben 5 giocatori l’ultimo giorno di mercato e in estate hanno cambiato 11 elementi. Una rivoluzione del genere necessita di tempo per trovare i calciatori più adatti al nuovo tipo di gioco. Ovviamente mi aspetto una formazione tipo sulla quale puntare, non cambiando di continuo». LEGGI TUTTO

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    Bremer: “Vendevo gelati per pagarmi le trasferte. Juve? Io leader grazie a una cosa”

    Bremer, dall’infanzia difficile alla nazionale brasiliana
    Quella che il difensore regala ai lettori è un’infanzia senza filtri, dove racconta passaggi importanti: “Vivevamo a Itapitanga, una città piccola e un povera del Brasile. Ho lavorato per aiutare economicamente la famiglia. Spesso vendevo gelati o aiutavo alle fiere portando a casa oggetti pesanti che la gente comprava lì. Ciò significava che potevo anche permettermi il viaggio per le nostre partite in trasferta”.
    Un aneddoto sull’origine del suo nome svela un legame con la Germania: “Mio padre vide i Mondiali del 1990 in Italia, comprese le partite di Germania e Andreas Brehme diventò il suo idolo. Quando sono nato nel 1997, ha onorato i risultati di Brehme e mi ha chiamato Bremer. Quindi ci sarà sempre un collegamento con la Germania (ride)”.
    E il piccolo Bremer sognava, un giorno, di vestire la maglia del Brasile: giocare un giorno nel Brasile. Sogno realizzato: “Ho collezionato cinque presenze in nazionale e ora voglio diventare una parte importante della nazionale brasiliana attraverso prestazioni di alto livello alla Juventus”.
    La Selecao non sta vivendo un grande momento, anche a causa dell’assenza di Neymar: “O’Ney è un giocatore incredibile, il migliore con cui abbia mai giocato. È importante per il Brasile perché ha la capacità di decidere le partite. Spero che ritorni presto alla sua forma migliore”. Su Vinicius e la possibilità di vincere il pallone d’oro: “La scorsa stagione ha mostrato le sue doti eccezionali al Real e ha dimostrato di meritarlo”.
    La Juve tra Lipsia e Stoccarda
    In Champions League il calciatore affronterà il Lipsia: “Nel complesso, il Lipsia ha una squadra forte con molta esperienza in Champions League. Xavi Simons è un giocatore molto forte, come ha dimostrato agli Europei con l’Olanda. Ha una grande tecnica, è molto veloce e aiuta la squadra con i suoi tanti assist da gol. È difficile giocare contro di lui”. Poi sarà la volta di un’altra tedesca, lo Stoccarda: “Lo Stoccarda è arrivato secondo dietro al Leverkusen nel 2024 e davanti al Bayern: questo la dice lunga sulla loro forza. Il VfB ha una squadra che crea molte occasioni e segna gol”.
    Come si arginerà l’attaccante Undav? “È molto forte fisicamente e segna gol. Ora lo conferma ancora una volta dopo l’ottima stagione scorsa. Questo lo rende pericoloso. Ma il VfB è composto da più di un solo giocatore. Prima della stagione, ad esempio, è arrivato dall’Italia El Bilal Touré, un acquisto di punta”.
    Tanti brasiliani sono passati in Bundesliga, ma Bremer ne ricorda uno in particolare: “Ricordo molto bene Lucio al Leverkusen e al Bayern, un difensore fortissimo. Mi è piaciuto vederlo giocare, soprattutto per il Brasile. Prese la palla e si lanciò in avanti. Una forza della natura, una bestia per ogni avversario, un leader. Oltre a Ronaldo, il fenomeno (campione del mondo del Brasile; ndr), il mio modello”.
    Com’è giocare per la Juventus?  “Quando giochi per un club come la Juventus gli obiettivi devono essere sempre i più alti. L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Italia. Spero che vinceremo più trofei. Tuttavia siamo all’inizio del nostro viaggio. Siamo cambiati molto la scorsa estate, abbiamo bisogno di tempo per interiorizzare tutte le nuove idee”. Nel club torinese è diventato anche un leader. Cosa ha influito di più? “La mia etica del lavoro: cerco sempre il massimo. E cerco di portare la mia esperienza per essere un modello nello spogliatoio. Prima attraverso i fatti in campo, poi attraverso le parole. Penso che questo sia importante per la nostra giovane squadra”.
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    Milik di nuovo operato: calvario Arek, Motta lo perde ancora. Le condizioni

    “Nella giornata di oggi Arkadiusz Milik è stato sottoposto a sutura artroscopica del residuo meniscale mediale del ginocchio sinistro. L’intervento è stato eseguito presso la clinica Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani alla presenza del Responsabile Sanitario del club dott. Luca Stefanini. I tempi di recupero saranno definiti a seguito dei prossimi controlli clinici” – con questa nota ufficiale la Juventus ha comunicato l’aggiornamento delle condizioni fisiche dell’attaccante. Vlahovic dovrà quindi continuare a fare gli straordinari nel reparto offensivo bianconero. Thiago Motta non ha un sostituto naturale e può ricorrere a delle soluzioni alternative come Weah e Nico Gonzalez da falso nove.
    Il menisco di Milik e quello di Pogba: le differenze
    L’infortunio di Milik potrebbe richiamare all’attenzione quello di Pogba, ma ci sono piccole differenze. Il polacco ha subito l’intervento al menico mediale, quello interno, mentre il francese al menisco laterale, quello esterno. Uno studio sui calciatori professionisti della Premier League ha dimostrato come i tempi di recupero da una meniscectomia esterna siano di 7 settimane, rispetto alle 5 settimane di quella interna. Inoltre, il 70% dei giocatori può subire complicanze come dolore e gonfiore, e un 10% potrebbe necessitare anche di un nuovo intervento chirurgico. Una gestione di un infortunio molto delicata. Un rientro affrettato potrebbe causare la “Condrolisi Laterale Post-Meniscecotmia”, ossia una rapida usura della cartilagine articolare che andrebbe a danneggiare il ginocchio in modo irreparabile, causando un’infiammazione costante, seguita da periodi di stop.
    Per evitare tutti questi rischi, l’approccio più moderno è quello di ricorrere alla sutura, una riparazione mediante dei punti artroscopici, per cercare di conservare l’autonomia e le funzioni dei menischi. Pogba decise di non operarsi, nonostante l’artroscopia fosse la soluzione migliore, e seguì una terapia conservativa che non andò a buon fine. Milik invece ha seguito la strada indicata e questo dovrebbe garantirgli la guarigione senza la rimozione del menisco, evitando problemi in seguito a fine carriera. Per questo tipo di interventi servono cinque settimane di recupero e un paio di mesi per tornare anche in piena forma fisica, per evitare ulteriori ricadute. Quindi la punta non si rivedrà prima di dicembre.
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