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    Udinese, Cioffi: “Samardzic? Può fare ancora di più”

    In casa Udinese c’è tanta voglia di dare continuità al bellissimo successo di San Siro. La squadra di Cioffi ha trovato la prima vittoria in campionato imbrigliando il Milan e trovando i tre punti grazie al rigore di Pereyra. Il ritorno sulla panchina del tecnico, nonostante qualche malumore dei tifosi, si è rivelato importante per riportare serenità ed entusiasmo all’ambiente. Contro l’Atalanta non sarà certa una gara semplice, ma in questo momento i friulani possono contare anche sull’effetto positivo dettato dall’ultimo turno. A tal proposito ha parlato in conferenza il tecnico Cioffi. 
    Udinese-Atalanta, conferenza Cioffi
    Gabriele Cioffi ha parlato in vista della gara contro l’Atalanta: “E’ stata una settimana importante, di motivazioni e di preparazione in vista di un’altra sfida difficile. Servirà tanta umiltà per affrontarli. Stiamo cercando di lavorare tanto con gli esterni per capire come attaccare, coprire e giocare nello spazio. Tutti stanno facendo bene perché c’è concorrenza, ora anche i senatori possono fidarsi degli altri e in questo è stata fondamentale la gara di Coppa Italia. Se un peso di 25kg lo distribuisci tra tutti i giocatori allora diventa tutto più leggero”. Sui gol degli attaccanti: “Sono convinto arriveranno ma per il momento ci prendiamo ciò che arriva”. Su Gasperini e quel 6 a 2 subito: “Il passato è passato non c’è da commentarlo, erano condizioni particolari al tempo, ora pensiamo a questa”. Su Lovric: “Sta piano piano ritrovando la forma migliore”. Sulla formazione: “Ho pochi dubbi soltanto sulla corsia di destro e in mezzo al campo tra Payero e Lovric”. In chiusura su Samardzic: “Non è ancora nel pieno del suo potenziale ma contro il Milan ho visto segnali di crescita importanti”.  LEGGI TUTTO

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    Non solo Phillips: il piano-mercato Juve per il centrocampo del futuro

    Il mediano del City, pronto all’uso come piace ad Allegri e con una formula easy, tapperebbe il buco in mezzo dopo la perdita di Fagioli e Pogba. Ma in estate sarà assalto a un top

    L’esigenza economico-finanziaria deve intrecciarsi con quella tecnico-tattica: la Juve ha necessità di prendere un centrocampista top, ma forse non la possibilità di sborsare una grossa cifra nell’immediato. Per questo l’ipotesi del prestito di Phillips a gennaio è da tenere fortemente in considerazione, soprattutto dopo il gradimento espresso dal calciatore (che cerca un contesto che possa valorizzarlo in vista dell’Europeo) e l’apertura del Manchester City alla cessione temporanea. Il centrocampista è ai margini delle scelte di Guardiola, il suo trasferimento a Torino non andrebbe a rinforzare alcuna diretta concorrente di quest’anno, né in campionato né in Champions League. E non è poco.  LEGGI TUTTO

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    Da capitano azzurro a escluso: Immobile ci è rimasto male

    Alla vigilia del derby la mancata convocazione in azzurro incupisce il bomber della Lazio

    Ciro immobile ci è rimasto male. Non si aspettava di esser escluso dalle convocazioni del c.t. Spalletti per le gare contro Macedonia del Nord e Ucraina. Il capitano della Lazio esce dal giro della Nazionale proprio alla vigilia del derby. Il suo stato di forma ha indotto Spalletti a puntare su altre soluzioni. A settembre il neo c.t. azzurro lo aveva investito della fascia di capitano e Immobile, pieno di orgoglio, aveva risposto segnando un gol alla Macedonia. Aveva saltato la Nazionale a ottobre causa lo stop al bicipite femorale. Ora però si aspettava di tornare in azzurro, anzi non prevedeva l’esclusione arrivata ieri pomeriggio quando Spalletti ha diramato la lista dei 29 per due prossime gare della Nazionale.

    amarezza—  Il suo ritorno in azzurro avrebbe suggellato nel migliore dei modi la sua ripartenza da protagonista nella Lazio. Appena martedì sera Immobile, con il suo duecentesimo gol in biancoceleste, ha firmato la vittoria contro il Feyenoord che ha spinto la squadra di Sarri al secondo posto nel girone di Champions, facendo impennare le chance di qualificazione. Il capitano era tornato titolare in Coppa dopo esser partito dalla panchina per tre partite di campionato. Alla vigilia della sfida con gli olandesi Sarri era stato chiaro: “Per recuperate Immobile, bisogna farlo giocare…”. E il bomber entrato nella storia della Lazio ha risposto come nei giorni migliori. L’Olimpico lo ha festeggiato nel ritrovato ruolo di trascinatore come aveva fatto l’altro lunedì, quando da subentrato, nel recupero finale, aveva timbrato su rigore il successo sulla Fiorentina. Verso il derby di domani Immobile ha sorpassato i dubbi sulla  presenza da titolare: con Castellanos resta però l’ipotesi staffetta nella ripresa. Per smaltire l’amarezza azzurra, il capitano della Lazio si lancia verso la sfida con la Roma. Nei due derby del passato campionato, è rimasto in panchina: da capitano, presenza formale ma di sostegno alla squadra nonostante le condizioni fisiche gravate da infortuni. Domani nella sfida dell’Olimpico insegue il gol per affiancare Silvio Piola a quota sette, in vetta alla graduatoria dei goleador biancocelesti nel derby. Ma l’esclusione dalla Nazionale quanto pesa nel cuore di Ciro Immobile.  LEGGI TUTTO

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    Sul Milan: “Il Volo come i rossoneri, il segreto è il gioco di squadra. Ibra? Ritorno fondamentale”

    Piero Barone, tenore del trio “Il Volo”, racconta la sua passione per il Milan e le aspettative per la stagione rossonera. Dopo il successo in Europa e Sud America, Il Volo proseguirà il tour mondiale con alcune date in Cina, mentre nel 2024 il trio sarà impegnato in Giappone. Da poco è disponibile su tutte le piattaforme il loro nuovo progetto “4 Xmas”, un ep di quattro brani dedicato al Natale. LEGGI TUTTO

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    Savoldi: “Io, il raccattapalle furbo, il basket e i difensori che non marcano più”

    Il bomber si racconta: “Nel 1975 un ragazzino mi tolse un gol, ma lo perdonai: ne avevo fatti altri due. E pensare che il mio idolo era Charlie Caglieris, il play della Virtus. Quanti gol farei oggi? Con le zone è uno spasso. Ai miei tempi Bellugi…”

    “A spetta…aspetta…”. (Vociare in sottofondo, bambini probabilmente, qualcuno batte le mani). “Eccomi… sono al campetto, sta giocando mio nipote”.  LEGGI TUTTO