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    Giroud continua a “girarsi”: 100 col Milan e non sentirle

    “Aiuta i compagni, si muove, accorcia e allunga la squadra. Il gol nella prima partita ufficiale non è arrivato, ma la sua utilità è evidente”. Poco più di due anni fa, la Gazzetta affiancava con questo giudizio il 6 in pagella al debutto rossonero di Giroud, che a Lecce toccherà le 100 presenze complessive col Diavolo. A Marassi, gara d’esordio della stagione 2021-22, viene fuori una partita molto tattica, con poche occasioni e decisa da un guizzo di Diaz. Il francese non segna, ma per i primi centri è solo questione di giorni: si sblocca alla seconda di campionato, a San Siro, con una doppietta nel 4-1 rifilato al Cagliari. LEGGI TUTTO

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    Lucchese-Juve in Coppa Italia. Se vince, la Next Gen trova una campana…

    La Juventus Next Gen in settimana ha superato la Torres in Coppa Italia di Serie C e si è guadgnata l’accesso al prossimo turno, ovvero gli ottavi di finale. La rete di Comenencia, la seconda in maglia bianconera dopo quella nella sconfitta col Rimini, ha dato alla formazione allenata da Brambilla una nuova spinta positiva poiché ha superato la prima della classe del girone B. La prestazione è stata importante e può essere un punto di ripartenza anche per il campionato. Importante per la società è stato il poter proseguire il cammino in Coppa, dopo la finale persa dell’anno scorso contro il Vicenza, e ora i bianconeri hanno conosciuto anche la loro prossima avversaria. 
    Juve Next Gen, in Coppa c’è la Lucchese
    Agli ottavi di finale il prossimo avversario della Juventus Next Gen sarà la Lucchese. La gara si giocherà il 28 novembre, dopo tre match importanti di campionato (Carrarese, Entella e Arezzo), al Porta ELisa di Lucca. Una trasferta per provare a dare continuità nel percorso con avversario alla portata. Si conosce già anche quella che potrebbe essere la prossima sfidante ai quarti di finale: sì perché i giovani di Brambilla potrebbero affrontare, in caso di passaggio del turno, la vincente di Avellino e Juve Stabia.  LEGGI TUTTO

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    Stadium sold out per Cagliari e Inter: è successo sei volte su sette

    Il popolo juventino in questa stagione è tornato a seguire numeroso le partite casalinghe, premiando così gli sforzi della società a venire incontro alle esigenze dei tifosi

    Juventus-Cagliari sarà sold out, come il primo match dopo la sosta contro l’Inter. Stadium occupato in ogni ordine di posto, dati alla mano per sei volte nelle sette partite casalinghe giocate dai bianconeri finora e contando anche il prossimo derby d’Italia. Il popolo bianconero mostra ancora una volta vicinanza alla squadra di Allegri, in una stagione particolare come questa: senza coppe, ma per certi versi di rinascita. I tifosi stanno premiando con la presenza gli sforzi della società a venire incontro alle loro esigenze: oltre al ritorno delle bandiere e dei tamburi in curva (aspetto che ha ripristinato l’atmosfera che in passato ha trasformato l’Allianz in un vero e proprio fortino della Juve) il club ha dato vita a una serie d’iniziative sugli abbonamenti che è stata ben accolta in fase di distribuzione. 

    INIZIATIVE—  Ottimo riscontro per i mini abbonamenti studiati ad hoc per assistere a 3-4 partite: il dato di vendita ha toccato la quota di 10 mila tessere. Tanto che il club sta studiando anche una formula per riaprire la campagna abbonamenti per le gare in programma nel girone di ritorno. Ci sono state anche diverse iniziative per rendere più accoglienti gli spalti: durante il match contro la Lazio, per esempio, sono state distribuite 10 mila t-shirt per la coreografia. “Quest’anno avremo bisogno della vicinanza dei tifosi – ha detto più volte Allegri, tra l’altro destinatario di molti cori di supporto da parte dei tifosi nell’ultimo periodo -. Per una squadra giovane come la nostra può fare la differenza”. La Juve prepara la rincorsa all’Inter con una certezza: può contare sul supporto della sua gente. LEGGI TUTTO

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    La Lazio e il caso Kamada: “Gioco troppo poco, ho bisogno di continuità”

    In un’intervista a un giornale del suo Paese il giocatore ha ammesso la sua delusione. Sarri lo vede come alternativa a Luis Alberto

    “Sinceramente non pensavo di giocare così poco nella Lazio”, non ha fatto giri di parole Daichi Kamada in un’intervista rilasciata a “Sports Hochi”. L’inserimento del 27enne giapponese nella squadra di Sarri si sta rivelando più problematico di ogni previsione. Dopo essersi svincolato dall’Eintracht Francoforte, Kamada ha detto sì alla Lazio che lo aveva individuato come soluzione per il dopo Milinkovic. Le sue caratteristiche tattiche orientate più verso la fase offensiva lo hanno però portato in concorrenza con Guendouzi e Vecino. Anzi per Sarri è diventato anche un’alternativa per Luis Alberto. “Il mio unico problema è adattarmi tatticamente in questa squadra. Luis è una leggenda e capisco che sia importante aiutarlo inserendo un giocatore di maggiore fisicità come possono essere Vecino e Guendouzi”. 

    quotazioni in discesa—  Kamada è tornato da titolare contro il Feyenoord (altre due volte dal via in Champions), ma il suo score è in declino in campionato. Utilizzato dall’inizio nelle prime quattro giornate (in gol a Napoli), poi sempre in panchina per essere chiamato in causa nelle ultime cinque partite: appena 9’ contro il Bologna. “Il mio ruolo è cambiato, faccio la mezzala: nonostante le difficoltà tattiche mi impegno a fare il meglio che posso”. Sta risentendo anche del rendimento altalenante della squadra. “Non riusciamo ancora a esprimere il nostro gioco al meglio, ma una partita sofferta come quella con il Feyenoord si può vincere anche solo per 1-0. Mi piace l’ambiente che si respira alla Lazio. Ho un buon rapporto sia con i compagni che con i tifosi, fanno sempre sentire il loro sostegno caloroso. Ma non basta, un professionista ha bisogno di giocare con più continuità”. 

    rinnovo—  A gennaio parteciperà alla Coppa d’Asia. Il futuro con la Lazio sarà tutto da valutare. Ha il contratto per una sola stagione, con opzione bilaterale per altre due da discutere. “La questione del contratto è ancora tutta da definire. Naturalmente il mio obiettivo principale è quello di giocare il Mondiale e insieme al club troveremo la migliore soluzione possibile per la mia permanenza”. La Lazio proverà a blindarlo sino al 2026, però dovrà essere pure riesaminato l’ingaggio attuale (tre milioni circa a stagione). LEGGI TUTTO

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    Furlani: Milan-Ibra progetto a lungo termine. La Champions traccia un solco

    Il Milan ha superato un momento di crisi dovuto ai risultati: tre sconfitte e un pareggio, quello di Napoli, prima della super prestazione in Champions contro il Psg nelle ultime uscite. I rossoneri sono risorti in un match da dentro o fuori e si sono riportati in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale. Dalla sconfitta contro la Juve a quella contro l’Udinese a San Siro sono state settimane difficili e importanti per ritrovare tranquillità e compattezza. In più perché sono arrivati a dar sostegno alla squadra anche Furlani e Ibrahimovic, quest’ultimo da tempo a colloquio con Cardinale per tornare al Milan sotto nuove vesti. Proprio di questo aspetto ha parlato l’ad rossonero Giorgio Furlani a Radio Serie A.
    Furlani: “Fa piacere tornare a lavorare con Ibra”
    L’amministratore delegato del Milan ha parlato del possibile ritorno di Ibra: “Ci sono delle conversazioni con lui, non posso dare una tempistica perché tecnicamente non conosco i tempi e nemmeno il ruolo. Per una persona come me, tifoso rossonero, poter tornare a lavorare con lui fa solo che piacere perché oltre a esser stato un grande calciatore è una grandissima persona e personaggio a tutto tondo”. Sulla vittoria col Psg: “Quello che conta è il progetto a medio-lungo termine: non dobbiamo esaltarci troppo nelle vittorie ma non ci si deve deprimere dopo un momento negativo. Vincere in Champions è importante e spero tracci una linea perché vincere contro la squadra più ricca d’Europa lascia tutti contenti”. E sul nuovo format della Champions: “Possimo giocare più partite in Europa con match di alto valore. Offriremo ai nostri tifosi tante partite in più e contro i top club. Ci sarà un impatto economico importante e in positivo, aumenta il valore della competizione e così quello delle squadre. Continuando con un trend positivo spero si potrà avere una quinta squadra italiana in Champions”. Poi il tema si è spostato sul nuovo stadio… LEGGI TUTTO