consigliato per te

  • in

    Diretta Atalanta-Genoa ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Per l’Atalanta quella contro il Genoa è un’occasione davvero molto importante per arrivare a quota 10 in classifica e andare alla seconda sosta stagionale per le nazionali con un buon bottino di punti. Considerando anche il cammino in Champions League e nonostante un paio di passi falsi evitabili, l’avvio di stagione dell’Atalanta è positivo e ci sono già giocatori che sono arrivati in estate dal mercato che si stanno prendendo la scena come Kossounou, Bellanova e lo stesso Samardzic. Osservato speciale con il Genoa sarà il centravanti dell’Italia Retegui, ex della partita e già a quota 4 gol in campionato. In casa Genoa Gilardino dovrà fare a meno di Malinovskyi, Messias, Badelj, Frendrup ed Ekuban. Così ecco il reintegro in rosa di Melegoni mentre sarà la prima volta di Norton-Cuffy, ripresosi dall’operazione subita ai piedi al suo arrivo in Italia
    Diretta Atalanta-Genoa: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Atalanta-Genoa su Tuttosport.com
    Dove vedere Atalanta-Genoa streaming e diretta tv
    Atalanta-Genoa, gara valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Genoa
    ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Godfrey, Comi, Sulemana, Palestra, Cuadrado, Zaniolo, Pasalic, Samardzic, Vlahovic. Indisponibili: Djimsiti, Toloi, Scalvini, Scamacca, Ruggeri, Brescianini. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    GENOA (3-5-2): Gollini; Vogliacco, Bani, Vasquez; Zanoli, Thorsby, Miretti, Bohinen, Martin; Vitinha, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.A disposizione: Leali, Sommariva, De Winter, Marcandalli, Accornero, Masini, Honest, Sabelli, Kassa, Melegoni, Ekhator, Matturro, Ankeye. Indisponibili: Messias, Malinovskyi, Ekuban, Badelj, Frendrup. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Chiffi (Padova).Assistenti: Mastrodonato e Palermo.IV uomo: Cosso.Var: Marini.Avar: Pezzuto. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter e Milan, non solo biglietti: i ricatti a San Siro da bar a parcheggi

    Fra i capitoli più interessanti, si può leggere come “nelle prime settimane del 2023, si apprendeva che alcuni soggetti riconducibili a Luca Lucci (leader della Curva Sud, ndr), esercitassero, già dal gennaio 2022, attività di natura estorsiva in pregiudizio di una cooperativa avente ad oggetto il servizio di catering e di vendita di bevande all’interno dello stadio Meazza. Tra i soggetti coinvolti vi sarebbe stata la presenza di Marianna Tedesco, indicata quale emissaria di Lucci e incaricata nel sostenere i contatti con i responsabili di tale cooperativa fornendo, e/o comunque emettendo fatture, per prestazioni inesistenti, per conto della società ‘MIA Milano s.r.l.’. Dopo alcuni giorni veniva rivelata una seconda notizia nel corso della quale si apprendeva che, verso la fine del 2021, alcuni tifosi ultras della Curva Sud del Milan, sempre legati a Luca Lucci avevano bloccato gli ‘spaltisti’ addetti alla vendita delle birre all’interno dello stadio Meazza per protestare ad un immotivato rincaro, ritenuto eccessivo ed indebito, applicato sul prezzo della bevanda dalla cooperativa titolare. A causa ed a seguito di ciò, Luca Lucci, insieme ad altri ultras della curva Nord dell’Inter, ed in una occasione anche col defunto Vittorio Boiocchi, avvicinavano i responsabili delle cooperative che gestiscono le vendite delle bevande all’interno dello stadio di San Siro, nonché all’interno dei bar ivi collocati, imponendo loro una compartecipazione, e quindi cointeressenze, attraverso società di comodo, nella vendita delle bevande in occasione degli eventi calcistici. Dopo un iniziale rifiuto, veniva raggiunto un accordo, consistente in un ‘compenso’, per l’anno 2021, di 10.000 euro versato, per il tramite di Marianna Tedesco, dalla cooperativa gestionale alla ‘MIA Milano S.r.l.’ la quale, a sua volta, avrebbe ‘coperto’ la dazione indebita con una fattura per prestazione di fatto inesistente emessa dalla medesima Tedesco. Inoltre, Lucci ed alcuni esponenti degli ultras dell’Inter, per il tramite di Andrea Beretta, non riuscendo ad assumere direttamente l’appalto, avevano preteso che, ad ogni evento calcistico svolto, le cooperative avrebbero dovuto cedere loro 500 birre ad un ‘prezzo imposto’ inferiore a quello ordinario di vendita, corrispondente a € 3 cadauno, per poi procedere alla distribuzione nelle due curve delle predette birre ad un prezzo maggiorato, corrispondente a € 5/6 cadauno, lucrando quindi la differenza. L’operazione del ritiro ticket e delle bevande durante gli eventi era stata affidata a Francesco Lucci, fratello di Luca”.
    Il prezzo delle birre e i bigliettini
    Più avanti, viene pubblicato il verbale dell’interrogatorio a Paolo Furnari ed Elena Cavalcanti, collaboratori di Renzo Rosso, rappresentante della Fit società cooperativa subappaltatrice della Air Food Stadio srl, la società di catering che si occupa dello stadio San Siro, nei quali i due raccontano che le consegne per il personale sono state, di “…evitare sempre lo scontro… poiché allo stadio succede di tutto, può capitare che ci sia qualcuno che prenda delle bevande e non le paghi utilizzando la prepotenza… Ricordo che durante la precedente stagione ’21-22, si è verificato che durante la seconda partita che il Milan ha giocato in casa, i nostri punti vendita all’interno della Curva Sud non hanno potuto lavorare perché alcuni ultras impedivano ai clienti di avvicinarsi ai bar, facendo delle barricate fisiche. Noi abbiamo protestato con le Forze di Polizia e con il Centro Operativo dello stadio, ma ci avevano risposto che non potevano fare nulla…”. E in un faccia a faccia con Francesco Lucci, fratello di Luca, Furnari racconta che “mi ha chiesto di trovare un accordo perché a suo dire i suoi ragazzi della Curva consumavano una grande quantità di birra, quindi sarebbe stato per loro conveniente avere uno sconto. Ho preso del tempo per valutare la situazione, abbiamo parlato con i dirigenti della società Milan, i quali ci hanno consigliato di applicare il vecchio prezzo di 5 euro solo nel settore della Curva del Milan e di applicare l’aumento negli altri settori dello stadio. Per correttezza abbiamo deciso di non aumentare il prezzo della birra in tutti i settori, riportando il prezzo a 5 euro. Ad ogni partita del Milan noi consegniamo 500 bigliettini (ticket) a Francesco Lucci, contrassegnati con timbro della società e data, lui in cambio ci paga 1.500 euro. Ogni biglietto corrisponde alla consumazione di una birra, in quanto presentando quel bigliettino al banco del bar i miei collaboratori forniscono una birra al cliente senza emettere lo scontrino”. LEGGI TUTTO

  • in

    Galli: “Maignan vale 8 punti! Milan, devi blindarlo. Leao è troppo discontinuo”

    «Mike Maignan vale come un centravanti. È uno dei tre migliori portieri al mondo e tra i pochi che sposta gli equilibri. Avere il francese tra i pali ti dà 7-8 punti in più a campionato». Parola di Giovanni Galli che in porta ha scritto la storia del Milan, vincendo uno scudetto, 2 Coppe dei Campioni, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. Magic Mike è tornato a brillare. «Maignan è un portiere che vive la partita. In campo si fa sentire non solo per la sua grande affidabilità, ma soprattutto per la personalità. È un giocatore moderno che ha nell’esplosività il suo punto di forza. In più riesce a infondere sicurezza nei compagni: con uno così alla spalle i difensori giocano più sereni…». Il Milan sembra pronto a blindarlo con il rinnovo fino al 2028 da circa 6 milioni a stagione. Mossa giusta? «Certamente, anche se siamo nell’epoca dei fondi che puntano più a generare utili. Un campione come Maignan, però, va obbligatoriamente blindato. Dal punto di vista sportivo non ci sono alternative. Se poi invece si ragiona con i bilanci allora le valutazioni diventano più complesse, ma in campo Mike fa la differenza e dev’essere un punto fermo del Milan del futuro». I rossoneri sono da scudetto? «Sicuramente sì. Hanno fatto un grande mercato e allestito una rosa di primissimo piano. L’Inter resta favorita; perché è la stessa squadra dell’anno scorso e ha allungato la panchina». Anche se sembrano aver un po’ la pancia piena? «Sono i migliori in Italia come organico. C’è da capire se l’Inter avrà la stessa concertazione e cattiveria di Champions anche in campionato. Dopo che hai vinto, infatti, tende a subentrare inconsciamente un po’ di rilassatezza dovuta al fatto di sapere di essere più forti». Il Milan intanto ha acquisito mentalità vincente con Morata. «Alvaro è un leader silenzioso. Un ragazzo perbene, quasi di altri tempi per la sua educazione. In campo poi si fa rispettare e risulta sempre determinante». Chi invece resta un po’ incostante è Leao… «Un grande talento, ma discontinuo. Fonseca sta lavorando affinché possa essere un valore aggiunto e non l’uomo attorno a cui gira tutta la squadra. Il Milan deve avere un’idea di calcio e una propria identità all’interno della quale possiedi un giocatore come Leao che ti spacca la partita, se è in giornata. Però non dev’esserci più la questione: o gira lui o il Milan non funziona. La squadra deve andare al massimo indipendentemente da Rafa, rendendolo un fattore in più». Ora il Milan sembra aver svoltato col doppio centravanti Morata-Abraham. È la formula giusta? «Mi piacciono molto insieme. Tra l’altro le dico di più: a fine agosto ero davvero davvero contento per l’acquisto di Abraham. Col suo arrivo il Milan ha fatto il colpo migliore della Serie A. Avevo un debole per l’inglese ai tempi del Chelsea e alla Roma, prima dell’infortunio, aveva fatto benissimo. Se sta bene fisicamente, può essere devastante e trascinare i rossoneri a lottare per lo scudetto». Il Diavolo domenica sarà a Firenze. La Viola targata Palladino finora non ha convinto. Si aspettava di più? «Serve pazienza. Non va dimenticato che hanno preso ben 5 giocatori l’ultimo giorno di mercato e in estate hanno cambiato 11 elementi. Una rivoluzione del genere necessita di tempo per trovare i calciatori più adatti al nuovo tipo di gioco. Ovviamente mi aspetto una formazione tipo sulla quale puntare, non cambiando di continuo». LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer: “Vendevo gelati per pagarmi le trasferte. Juve? Io leader grazie a una cosa”

    Bremer, dall’infanzia difficile alla nazionale brasiliana
    Quella che il difensore regala ai lettori è un’infanzia senza filtri, dove racconta passaggi importanti: “Vivevamo a Itapitanga, una città piccola e un povera del Brasile. Ho lavorato per aiutare economicamente la famiglia. Spesso vendevo gelati o aiutavo alle fiere portando a casa oggetti pesanti che la gente comprava lì. Ciò significava che potevo anche permettermi il viaggio per le nostre partite in trasferta”.
    Un aneddoto sull’origine del suo nome svela un legame con la Germania: “Mio padre vide i Mondiali del 1990 in Italia, comprese le partite di Germania e Andreas Brehme diventò il suo idolo. Quando sono nato nel 1997, ha onorato i risultati di Brehme e mi ha chiamato Bremer. Quindi ci sarà sempre un collegamento con la Germania (ride)”.
    E il piccolo Bremer sognava, un giorno, di vestire la maglia del Brasile: giocare un giorno nel Brasile. Sogno realizzato: “Ho collezionato cinque presenze in nazionale e ora voglio diventare una parte importante della nazionale brasiliana attraverso prestazioni di alto livello alla Juventus”.
    La Selecao non sta vivendo un grande momento, anche a causa dell’assenza di Neymar: “O’Ney è un giocatore incredibile, il migliore con cui abbia mai giocato. È importante per il Brasile perché ha la capacità di decidere le partite. Spero che ritorni presto alla sua forma migliore”. Su Vinicius e la possibilità di vincere il pallone d’oro: “La scorsa stagione ha mostrato le sue doti eccezionali al Real e ha dimostrato di meritarlo”.
    La Juve tra Lipsia e Stoccarda
    In Champions League il calciatore affronterà il Lipsia: “Nel complesso, il Lipsia ha una squadra forte con molta esperienza in Champions League. Xavi Simons è un giocatore molto forte, come ha dimostrato agli Europei con l’Olanda. Ha una grande tecnica, è molto veloce e aiuta la squadra con i suoi tanti assist da gol. È difficile giocare contro di lui”. Poi sarà la volta di un’altra tedesca, lo Stoccarda: “Lo Stoccarda è arrivato secondo dietro al Leverkusen nel 2024 e davanti al Bayern: questo la dice lunga sulla loro forza. Il VfB ha una squadra che crea molte occasioni e segna gol”.
    Come si arginerà l’attaccante Undav? “È molto forte fisicamente e segna gol. Ora lo conferma ancora una volta dopo l’ottima stagione scorsa. Questo lo rende pericoloso. Ma il VfB è composto da più di un solo giocatore. Prima della stagione, ad esempio, è arrivato dall’Italia El Bilal Touré, un acquisto di punta”.
    Tanti brasiliani sono passati in Bundesliga, ma Bremer ne ricorda uno in particolare: “Ricordo molto bene Lucio al Leverkusen e al Bayern, un difensore fortissimo. Mi è piaciuto vederlo giocare, soprattutto per il Brasile. Prese la palla e si lanciò in avanti. Una forza della natura, una bestia per ogni avversario, un leader. Oltre a Ronaldo, il fenomeno (campione del mondo del Brasile; ndr), il mio modello”.
    Com’è giocare per la Juventus?  “Quando giochi per un club come la Juventus gli obiettivi devono essere sempre i più alti. L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Italia. Spero che vinceremo più trofei. Tuttavia siamo all’inizio del nostro viaggio. Siamo cambiati molto la scorsa estate, abbiamo bisogno di tempo per interiorizzare tutte le nuove idee”. Nel club torinese è diventato anche un leader. Cosa ha influito di più? “La mia etica del lavoro: cerco sempre il massimo. E cerco di portare la mia esperienza per essere un modello nello spogliatoio. Prima attraverso i fatti in campo, poi attraverso le parole. Penso che questo sia importante per la nostra giovane squadra”.
    WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE LEGGI TUTTO

  • in

    Milik di nuovo operato: calvario Arek, Motta lo perde ancora. Le condizioni

    “Nella giornata di oggi Arkadiusz Milik è stato sottoposto a sutura artroscopica del residuo meniscale mediale del ginocchio sinistro. L’intervento è stato eseguito presso la clinica Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani alla presenza del Responsabile Sanitario del club dott. Luca Stefanini. I tempi di recupero saranno definiti a seguito dei prossimi controlli clinici” – con questa nota ufficiale la Juventus ha comunicato l’aggiornamento delle condizioni fisiche dell’attaccante. Vlahovic dovrà quindi continuare a fare gli straordinari nel reparto offensivo bianconero. Thiago Motta non ha un sostituto naturale e può ricorrere a delle soluzioni alternative come Weah e Nico Gonzalez da falso nove.
    Il menisco di Milik e quello di Pogba: le differenze
    L’infortunio di Milik potrebbe richiamare all’attenzione quello di Pogba, ma ci sono piccole differenze. Il polacco ha subito l’intervento al menico mediale, quello interno, mentre il francese al menisco laterale, quello esterno. Uno studio sui calciatori professionisti della Premier League ha dimostrato come i tempi di recupero da una meniscectomia esterna siano di 7 settimane, rispetto alle 5 settimane di quella interna. Inoltre, il 70% dei giocatori può subire complicanze come dolore e gonfiore, e un 10% potrebbe necessitare anche di un nuovo intervento chirurgico. Una gestione di un infortunio molto delicata. Un rientro affrettato potrebbe causare la “Condrolisi Laterale Post-Meniscecotmia”, ossia una rapida usura della cartilagine articolare che andrebbe a danneggiare il ginocchio in modo irreparabile, causando un’infiammazione costante, seguita da periodi di stop.
    Per evitare tutti questi rischi, l’approccio più moderno è quello di ricorrere alla sutura, una riparazione mediante dei punti artroscopici, per cercare di conservare l’autonomia e le funzioni dei menischi. Pogba decise di non operarsi, nonostante l’artroscopia fosse la soluzione migliore, e seguì una terapia conservativa che non andò a buon fine. Milik invece ha seguito la strada indicata e questo dovrebbe garantirgli la guarigione senza la rimozione del menisco, evitando problemi in seguito a fine carriera. Per questo tipo di interventi servono cinque settimane di recupero e un paio di mesi per tornare anche in piena forma fisica, per evitare ulteriori ricadute. Quindi la punta non si rivedrà prima di dicembre.
    WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, nuovi servizi per i fan con disabilità: tutte le novità

    La stagione sportiva 2024/2025 è iniziata con alcune novità per la community di tifosi con disabilità. Juventus ha infatti implementato due nuovi servizi, confermando l’impegno del Club nel percorso verso una sempre maggiore inclusività e accessibilità.
    Traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS)
    Dalla prima partita di questa Stagione, il Club ha avviato la traduzione simultanea in LIS di tutte le conferenze stampa pre-gara della prima squadra maschile, degli inni Juventus e dei messaggi di servizio comunicati dallo speaker durante i match casalinghi all’Allianz Stadium (disponibili sui maxischermi dello stadio). La traduzione delle conferenze stampa è disponibile sul sito Juventus.com ed è accessibile agli utenti registrati. L’attivazione di questo servizio è il risultato del dialogo e dell’interazione con la community sorda bianconera.
    Servizio di Audiodescrizione

    La seconda novità di questa stagione partirà in occasione del match di domenica 6 ottobre! Per i fan con disabilità visiva, durante ogni partita casalinga della prima squadra maschile, Juventus fornirà il nuovo servizio di audiodescrizione dedicato. Un commentatore specializzato offrirà una narrazione dettagliata che, unita al suono digitale in alta definizione e all’atmosfera dello stadio, creerà un’esperienza unica e immersiva. Questo servizio è stato valutato e testato con successo in occasione delle ultime due partite di campionato della scorsa stagione, grazie alla collaborazione con una rappresentanza di tifosi non vedenti. Per usufruirne, sarà sufficiente disporre di uno smartphone o di un dispositivo con accesso a internet e connettersi alla piattaforma dedicata tramite il link o il QR code da richiedere al Fan Service Juventus al numero: 0114530486. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve Primavera, Magnanelli non sa perdere: Pugno da ko alla Cremonese

    Juve-Cremonese Primavera, la cronaca del match

    CLICCA QUI PER RIVIVERE LA DIRETTA

    94′ – L’arbitro fischia tre volte, la Juventus Primavera vince 3-2 contro la Cremonese.

    90′ – Concessi quattro minuti di recupero.

    90′ – Doppio cambio per la Cremonese: Zilio e Carter per Bassi e Spiaggiari.

    89′ – OCCASIONE CREMONESE!Bielo protegge bene il pallone in area e dopo un batti e ribatti la Juve si salva per un soffio.

    82 – Cambio anche per Pavesi: fuori Gabbiani dentro Bielo.

    79 – Altra sostituzione per Magnanelli: Florea per Ngana.

    78′ – SUPER GOL DI PUGNO, JUVE AVANTI!L’attaccante bianconero fa partire un destro che toglie le ragnatele dall’incrocio.

    76′ – Lottici Tessadri trattiene Crapisto e si prende il giallo.

    75′ – Cambio nella Juve: Montero prende il posto di Verde.

    74′ – GOL DELLA CREMONESE!Gabbiani si presenta sul dischetto e non sbaglia.

    73′ – RIGORE PER LA CREMONESE!Tosi salta Turco che nel contrasto scivola e prende il pallone con le mani.

    69′ – Sostutuzioni anche nella Cremonese: escono Duca e Nahrudnyy, entrano Faye e Tosi.

    67′ – ANCORA UN SUPER ZELEZNY!La Cremonese conduce bene nello spazio, Triacca si presenta davanti al portiere bianconero che si supera con un altro miracolo.

    65′ – Triplo cambio nella Juve: escono Di Biase, Finocchiaro e Scienza ed entrano Pugno, Crapisto e Ripani.

    63′ – OCCASIONE JUVE!Verde stacca più in alto di tutti dagli sviluppi di un corner e la sua girata esce di poco.

    60′ – La Cremonese ora sta meglio in campo e va facilmente al tiro e per poco Gabbiani sfiora un eurogol con una conclusione potente dalla distanza.

    58′ – MIRACOLO DI ZELEZNY!Lordkipanidze partire un destro a giro destinato all’incrocio, ma il portiere bianconero si supera.

    56′ – GOL DELLA CREMONESE!Dagli sviluppi del calcio piazzato si genera un caos in area e Spiaggiari riapre la partita.

    55′ – L’arbitro fischia una punizione per fallo di mano Bassino e protestano tutti: la Juve perché reputa impunibile il tocco dopo una deviazione, la Cremonese perché vuole il rigore.

    52′ – Gabbiani calcia la punizione, ma colpisce la barriera.

    51′ – Verde arriva in ritardo su Gabbiani, che conquista una punizione velenosa poco fuori area.

    50′ – La Juventus gioca bene e si diverte: i giovani bianconeri muovono velocemente il pallone dalla destra alla sinistra e mandano Finocchiaro al tiro, ma calcio alto.

    46′ – La Juve dà il via alla ripresa.

    45’+1′ – Dopo un minuto di recupero, l’arbitro fischia due volte: il primo tempo termina 2-0.

    45′ – RADDOPPIA LA JUVENTUS!Di Biase si invola verso la porta, calcia in porta, Tommasi respinge il suo tiro, ma il pallone gli rimbalza addosso e va a finire oltre la linea.

    40′ – OCCASIONE JUVE!Finocchiaro è imprendibile sulla sinistra e dopo il solito dribbling, pennella per Di Biase, che di testa non riesce a segnare da due passi il gol del raddoppio.

    37′ – Zelezny rischia tanto nella costruzione dal basso e per poco non regala il pallone a Lordkipanidze.

    32′ – Spiaggiari recupera un pallone a metà campo e prova l’azione personale: dopo una cavalcata e una serie di finte, fa partire un mancino impreciso.

    24′ – GOL DELLA JUVENTUS!Cross di Savio dalla destra, spizza Di Biase, poi Pagnucco è bravo ad inserirsi e a fare centro.

    17′ – OCCASIONE CREMONESE!Gli ospiti ripartono in contropiede, Ragnoli Galli pesca Gabbiani che da buona posizione in area non calcia e dopo una finta perde l’equilibrio.

    17′ – Finocchiaro si accende, salta un avversario sulla sinistra e scalda i guanti di Tommasi.

    16′ – Turco accelera, resiste anche a una trattenuta avversaria, entra in area e calcia, ma salva tutto la difesa grigiorossa.

    11′ – La Juve fa la partita, la Cremonese si copre bene per cercare di ripartire in contropiede.

    6′ – Punizione da posizine pericolosa per la Juve: calcia Scienza, ma il suo tiro sorvola la traversa.

    4′ – Finocchiaro punta l’uomo e fa partire un cross velenoso che trova Turco, che di testa però non centra lo specchio.

    1′ – La Cremonese muove il primo pallone del match.

    Dove vedere Juve-Cremonese Primavera

    La sfida tra Juventus Under 20 e Cremonese, valida per la 6ª giornata del Campionato Primavera, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) alle ore 13 e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente. Qui su Tuttosport la diretta testuale della partita.

    Le formazioni ufficiali di Juve-Cremonese Primavera

    JUVENTUS PRIMAVERA (3-4-2-1): Zelezny, Savio, Bassino, Verde; Turco, Keutgen, Ngana, Pagnucco (C); Finocchiaro, Di Biase; Scienza. A disposizione: Radu, Martinez Crous, Boufandar, Ripani, Ventre, Crapisto, Pugno, Vacca, Montero Benia, Florea, Grelaud. Allentaore: Magnanelli.

    CREMONESE PRIMAVERA: Tommasi; Duca, Prendi, Nahrudnyy; Lottici Tessadri, Ragnoli Galli, Gabbiani, Lordkipanidze (C); Triacca, Spaggiari; Bassi. A disposizione: Malovec, Faye, Tosi, Achi, Carter, Pavesi, Zilio, Gashi, Rama, Sivieri, Bielo Beata Allenatore: Pavesi.

    ARBITRO: Giuseppe Mucera della sezione di Palermo LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, Vanoli: “Non guardo la classifica, abbiamo tanto da lavorare“. Su Baroni…

    Torino-Lazio, parla Paolo Vanoli
    Vanoli non ammette cali di concentrazione, e guai a sottovalutare la Lazio: “Il Toro deve essere sempre pronto. Loro sono stanno molto bene, lo hanno dimostrato in Europa League e hanno un potenziale offensivo importante”. Priorità alla prestazione: “Lo sarà sempre, per arrivare a qualcosa di importante dipende dalle prestazioni. Poi c’è la caratura dell’avversaria, devi sapere fare tutto”.
    Che sfida si aspatta con Baroni? “Speriamo non faccia lo scherzetto. Con lui ho vinto un campionato a Verona, dalla B alla A, ed era un giocatore esperto. Quell’anno segnò 5-6 gol, mi chiedevo come facesse visto che era lento…(ride, ndr). Sono felice che Baroni abbia avuto questa grande opportunità, viene da tanta gavetta e mi fa piacere. Poi quando l’arbitro fischia sarà una battaglia e io penserò al Toro, lui alla Lazio”.
    Un occhio alla classifica lo si dà…: “No, non la guardo. La faccio guardare ai miei tifosi. La parte più bella è ciò che stiamo dando: siamo umili, la strada è lunga e dopo la Lazio avremo l’Inter per vedere a che livello siamo. Sono felice quando i tifosi sono felici, io devo guardare avanti perché il campionato non finisce domani”.
    Cos’è andato storto con l’Empoli?”Domani è un motivo in più per dimostrare che non sbagliamo ancora. È stata una delusione, volevamo passare, ma serve che si trasformi in energia positiva. Queste gare danno l’opportunità di capire dove migliorare, sono convinto che faremo un passo avanti. Bisogna crescere”.
    Ha poi aggiunto: “Nel primo tempo con l’Empoli ci è mancata velocità con la palla, ci era capitato anche contro il Lecce: se vuoi fare la partita, devi migliorare l’interpretazione con il pallone. Sto battendo tanto su questa cosa, non è facile migliorare ma ci lavoriamo”, ma “Empoli e Lazio sono partite diverse. Il principio è che devi migliorare, al di là dell’avversario: non deve mai mancare qualità tecnica”.
    Ma i giocatori devono essere orgogliosi di avere questi tifosi al loro fianco durante le difficoltà: “L’ho detto ai giocatori, devono essere orgogliosi perché abbiamo dato qualcosa ai nostri tifosi, che sono la parte più importante. Ma il percorso è lungo, troveremo difficoltà e le dovremo superare insieme a questi magnifici tifosi”.
    Sul momento magico di Ricci
    Ricci si sta affermando come uno dei migliori registi al mondo: “È un messaggio per il settore giovanile, devono imparare questo che è il vero calcio: uno non apre il controllo perché vede l’avversario e va in agitazione. Tutti vorrebbero centrocampisti che sappiano gestire il pallone come Ricci, siamo fortunati ad averli”
    Su Schuurs e Sanabria
    Come procede l’inserimento di Sosa? “Questo è il calcio moderno, tutti devono fare determinati ruoli. Mi serviva un giocatore mancino perché fa giocate più veloci, il destro tende a rientrare e a chiudere il campo. E poi l’evoluzione del sistema a cinque passa attraverso i braccetti: se hanno qualità da terzini, sanno creare superiorità in fase offensiva. Il mio intento contro l’Empoli era guadagnare un braccetto che potesse inserirsi. È facile dirlo, ma bisogna lavorare. Sosa, nell’eventualità, può fare anche quello e chissà in prospettiva futura. In difesa abbiamo un reparto su cui dobbiamo lavorare”.
    Quando si riverdrà Schuurs sul rettangolo di gioco? “Ci vogliono tempo e pazienza. Non dobbiamo mettergli pressioni, capita che si voglia accelerare il recupero. Gli siamo vicini, questa gente gli dimostra affetto ed è importante per lui. Ci vuole ancora un po’. Quanto? Dare tempi vuol dire mettermi una croce addosso. Non sono io a dire quanto tempo, sta facendo un processo. Prima di Natale? Non lo so dire…Bisogna avere solo pazienza, sta andando bene e sta reagendo bene. Sarebbe un bel regalo il suo rientro. La società lo ha soffiato a squadre importanti, lo aspettiamo come Vlasic”. E proprio su quest’ultimo:
    “Sarà convocato. È un giocatore che aspettiamo, ha qualità importanti. Poteva essere pronto per la coppa, ma voglio guardare avanti e quindi gli ho fatto fare un ultimo lavoro anche se era arrabbiato. Preferisco avere giocatori arrabbiati. Quando porto qualcuno, vuol dire che è pronto a giocare. Mi piace come mezzala offensiva, può giocare tra le linee e ha tecnica e intensità, deve imparare il posizionamento. Mi permette di fare non solo 3+1 ma anche 3+2, è un giocatore moderno e duttile. Per la sua voglia di fare a volte perde il posizionamento, cerca sempre di andare nel vivo del gioco: a volte è la non pazienza che ha quelli che se non toccano palla diventa nervoso, un po’ come Ilic. Può anche fare altri ruoli, come lo ha fatto in passato”.
    Chi sfiderà Tavares e Zaccagni? “Anche a destra la Lazio ha giocatori veloci. Chiunque vada in campo lo deve sapere: ho la fortuna di avere un parco difensori che sa difendere su questi giocatori, lo abbiamo dimostrato con Leao soprattutto e Loftus-Cheek. E’ una questione di fase difensiva, non è mai un discorso individuale. Vojvoda sta bene, stanno tutti bene”.
    Sanabria è in discussione? “Siete voi ad aver messo in discussione Sanabria. Tutti stanno dimostrando di volere una maglia da titolare, tocca a me metterli in condizione di fare bene. Gli attaccanti stanno facendo bene, è una fortuna”. LEGGI TUTTO