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    Giroud e Leao, nervosismo Milan: le reazioni al momento del cambio

    Milan, le reazioni di Leao e Giroud
    La decisione del tecnico rossonero, in ogni caso, non è stata gradita dal portoghese e dal francese. Rafa è uscito dal campo dalla parte opposta rispetto alla panchina, scuotendo più volte il capo. Al momento del confronto con l’allenatore, il numero 10 del Milan ha chiesto ripetutamente “Perché?”. Nervosismo anche per Giroud, che quando ha capito di essere stato sostituito ha avuto un gesto di stizza e si è strattonato la maglia. Seduto sopra il contenitore delle bibite, le telecamere lo hanno inquadrato con le mani sulla faccia. Insomma, due reazioni tutt’altro che felici. LEGGI TUTTO

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    Garcia: “Napoli, non esiste solo il 4-3-3. Raspadori può giocare ovunque”

    Il Napoli ottiene un pareggio in rimonta contro il Milan di Pioli. Nel posticipo valevole per la decima giornata di Serie A i partenopei hanno rialzato la testa dopo la doppietta di Giroud grazie alle reti di Politano e Raspadori. Al termine della sfida Rudi Garcia ha commentato la prestazione dei suoi: “È sempre meglio passare da 0-2 a 2-2 che il contrario. Mi sembra un pareggio giusto, nel primo tempo hanno fatto meglio loro e nel secondo noi. Mi è piaciuta l’intensità della squadra e il fatto di credere nelle nostre qualità. Sul 2-1 era tutto possibile. Poi ci vuole fortuna per vincere le partite, anche in 10 abbiamo avuto la palla della vittoria che non è voluta entrare. Volevamo vincere questa partita, il Milan è una grande squadra e anche noi abbiamo dimostrato di esserlo”.
    Rudi Garcia, le parole su Politano e Raspadori
    Rudi Garcia ha proseguito: “Nel secondo tempo ho cambiato modulo perchè volevo un giocatore come Simeone vicino a Raspadori. Non esiste solo il 4-3-3, dovevamo pressare più alti e con due punte era più semplice. Kvaratskhelia e Politano sono stati bravi, questa squadra ha voglia e orgoglio e mi piace. Raspadori? Ho sempre detto che può giocare in tutti i ruoli dell’attacco. Sa giocare a calcio, sa fare gol e assist” per poi concludere: “Politano è un giocatore che mi piace perchè è molto intelligente, è uno dei pochi mancini che abbiamo. Sulla corsia di destra ha un legame forte con Di Lorenzo. Ha preso fiducia, aveva bisogno di continuità e ci ripaga. Lui e Kvaratskhelia giocano perchè sono decisivi. Lo vigilerò per fare in modo che non si addormenti durante la stagione”. LEGGI TUTTO

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    Giroud: “Mi sento frustrato, due punti persi. Arrabbiato per il cambio? Non sono un robot”

    L’attaccante in gol dopo due mesi: “Dovevamo fare 3-4 reti, serve più ferocia sotto porta. Non volevo uscire perché mi sentivo di continuare, ma rispetto Pioli”

    È iniziata con un sorriso largo così, è finita con un’arrabbiatura colossale. Strana la partita di Olivier Giroud, passata dai due palloni spediti in paradiso a quella lavagna elettronica che a dieci minuti dal novantesimo ha mostrato allo stadio il suo numero 9. Oly stava osservando il quarto uomo con lo sguardo accigliato, con una sorta di presentimento che poi equivaleva una sentenza dal momento che a bordo campo si stavano scaldando Jovic e Okafor. Quando Marinelli ha acceso la lavagna, Giroud non ha fatto nulla per dissimulare la rabbia, urlando un corposo “no!”, sbattendosi le mani sulle gambe e osservando a lungo, torvo, verso il suo allenatore. Poi è andato a sedersi su una borsa frigo accanto alla panchina, e lì è rimasto sino a fine partita.

    nove minuti—  Questo è l’epilogo, ma questa è una serata in cui in realtà vale la pena soprattutto di raccontare il prologo. Due gol nella prima mezzora, una doppietta firmata nello spazio di nove minuti tra il 22′ e il 31′. Oly attendeva tutto questo da due mesi. Interminabili, faticosi nel vedere una squadra produrre tanto e raccogliere poco. Lui si era fermato dopo le prime tre giornate: quattro gol, la partenza migliore di sempre e un’anagrafe che – come per Ibra – pareva non esistere. Poi le bollicine sono finite, l’ultima bottiglia stappata l’1 settembre contro la Roma. In mezzo, la solita imprescindibilità perché pare che al Milan ci siano cose che davvero non cambiano mai, e il fatto che Olivier non abbia una alternativa credibile è una di queste.

    ferocia—  A dire il vero, quando sul calendario rossonero è arrivato il momento del Napoli, a più di qualcuno è scappato un sorriso. In generale, perché negli ultimi anni il Diavolo al Maradona ha sempre sfoggiato esibizioni ottime. E in particolare per Giroud. Nelle ultime due stagioni – ovvero da quando è al Milan – lì ha timbrato due volte e non sono stati gol banali. A marzo del 2022, in campionato, la zampata che ha regalato più o meno mezzo scudetto. Ad aprile di quest’anno, ritorno dei quarti di Champions, il gol che ha protetto l’uno a zero dell’andata a San Siro e ha spedito il Milan in semifinale. Due reti che, come quella di stasera, hanno un denominatore comune: arrivavano tutte e due dopo un digiuno piuttosto lungo. Un mese in entrambi i casi, mentre stavolta un’astinenza così esagerata Oly in rossonero non l’aveva mai vissuta. Ci voleva davvero il Napoli, e lo stadio Maradona per sbloccarlo. Sorrisi che all’intervallo davano l’idea di rimanere sulla bocca di Oly, fino al pareggio napoletano e a quella sostituzione indigesta. Gli passerà, e comunque il ritorno al gol del suo numero 9 resta la nota più lieta della serata milanista, anche se a fine gara la rabbia è ancora tanta: “Sono molto deluso e frustrato per la squadra – racconta il francese -. Abbiamo iniziato bene, creato tante occasioni, dovevamo fare 3-4 gol nel primo tempo, dovevamo mettere la partita a letto… Sapevamo che il Napoli sarebbe tornato in campo con più energia, ci siamo detti di rimanere concentrati. Invece abbiamo perso due punti. La mia reazione al momento del cambio? Non sono un robot, sono umano e ho delle emozioni. Pensavo di poter ancora aiutare la squadra, l’allenatore fa le sue scelte, io ho molto rispetto per il mister e dopo cinque minuti mi sono calmato. Mi sentivo di continuare, ecco perché non volevo uscire. Io sono un competitivo, voglio sempre di più. Fa male per questi due punti persi: prima guardavo l’Inter, spero che non avremo rimpianti. Il vice Giroud? Ce l’abbiamo già, abbiamo una squadra di qualità e quantità, ma bisogna avere più efficacia e ferocia davanti alla porta”. LEGGI TUTTO

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    Giroud illude, il Napoli pareggia con Politano e Raspadori: il Milan è terzo

    Gol e spettacolo nel posticipo della decima giornata di Serie A tra Napoli e Milan. I partenopei, reduci dal successo in Champions League contro l’Union Berlino di Bonucci, hanno pareggiato per 2-2 in rimonta al Maradona contro i rossoneri. La squadra di Rudi Garcia era andata sotto nel punteggio dopo la doppietta di Giroud ma le reti di Politano e Raspadori hanno riportato il risultato in parità. Le due squadre restano dunque separate da quattro punti in classifica, con il Milan che resta sotto la Juventus a 22 punti e il Napoli quarto a 18.
    Napoli-Milan, la partita
    Il Milan inizia alla grande e fa la partita nel primo tempo. Al 22′ Giroud sblocca la gara con un colpo di testa su assist di Pulisic e al 31′ sigla la sua doppietta personale, ancora di testa, questa volta sfruttando al meglio il cross preciso di Calabria. I rossoneri continuano a dominare il campo fino alla fine della prima frazione della sfida, sfiorando il 3-0 in diverse occasioni. Nel secondo tempo il match cambia completamente: il Napoli entra in campo con uno spirito diverso e al 50′ Politano accorcia le distanze con un super gol dopo aver dribblato Pellegrino e Theo. A riportare il punteggio in parità ci pensa Raspadori al 63′ con un calcio di punzione preciso dove Maignan non è però esente da colpe. All’89’ il Napoli resta in dieci dopo il secondo giallo rimediato da Natan e Kvaratskhelia sfiora il 3-2, ma il risultato resta invariato. LEGGI TUTTO

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    Da Pellegrino e Romero a Okafor e Jovic: le sostituzioni di Pioli nel mirino dei tifosi del Milan

    I cambi del tecnico rossonero a Napoli hanno stupito molti supporter. E sui social i detrattori del tecnico si sono scatenati

    Dopo le due sconfitte contro Juventus e Paris Saint Germain il Milan butta via l’occasione del riscatto. Politano e Raspadori ribaltano la doppietta di Giroud e regalano il pareggio al Napoli. A 10 minuti dalla fine Pioli cerca la mossa a sorpresa: dentro Okafor e Jovic per Leao e Giroud. Il portoghese e il francese non digeriscono la sostituzione e si lamentano apertamente. Ma non sono gli unici: anche i tifosi si scatenano sui social.

    le reazioni social—  #PioliOut, per il momento, non torna a spopolare sui social, ma i commenti dei tifosi rossoneri sono molto critici. C’è chi ironizza e scrive “Stai vincendo 2-0, si fa male l’ala destra e puoi gestire con un cambio conservativo stile Florenzi. Invece no, metti un giovane inesperto e inadatto. Pioli voglio la tua testa”, chi ci va un po’ più pesante: “Ma come ca*** si fa a farsi rimontare così? Dimenticavo, abbiamo Pioli in panchina” o “La foto di Giroud disperato in panchina la dice lunga… secondo me Pioli ha perso il controllo della squadra”. Qualcuno, invece, chiama il cambio in panchina: “La butto lì, esoneriamo Pioli e chiamiamo Tassotti a fare da traghettatore fino a fine stagione… peggio di così non può andare” e ancora “Spogliatoio a pezzi e senatori contro. Scelte di formazione quasi sempre errate e cambi da incubo. Totale incapacità di adattare tatticamente la formazione ai singoli momenti della partita. Cos’altro deve fare Pioli per essere cacciato?” LEGGI TUTTO