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    La pazza Inter, super Pepito, il cuore Toro e la testa di Yepes: le rimonte più pazze in Serie A

    Ad oggi è considerato ancora il derby di Milano più indimenticabile della storia. Stagione 1949-50, l’Inter va sotto dopo un minuto per il gol dell’ex Candiani, che si ripete al settimo. Nyers, fenomeno ungherese dei nerazzurri, la riapre, ma tra il 14′ e il 19′ i due terribili svedesi del Milan – Nordhal e Liedholm – fissano il punteggio sul 4-1. Da lì ci penseranno Amadei (tripletta), Nyers e Lorenzi a ribaltare tutto e a far vincere il derby all’Inter. Inutile il momentaneo 5-5 rossonero di Annovazzi. LEGGI TUTTO

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    Incredibile Mourinho: guarda Inter-Roma dalla tribuna stampa, accanto ai giornalisti

    Sembrava che, come successo il passato, avrebbe seguito il match dal pullman giallorosso e invece è nella parte della tribuna stampa riservata ai match analyst giallorossi, praticamente attaccato al secondo anello dove ci sono i tifosi nerazzurri. Con lui il fido Nuno Santos e un paio di uomini della sicurezza della Roma

    José Mourinho sorprende sempre. Il tecnico portoghese, squalificato per una giornata, sembrava destinato a guardare Inter-Roma dal pullman giallorosso e invece stavolta ha sorpreso tutti. Pochi minuti prima dell’inizio della gara si è presentato nella parte della tribuna stampa riservata ai match analyst giallorossi e si è seduto praticamente attaccato al secondo anello dove ci sono i tifosi nerazzurri. 

    Intorno a lui i giornalisti, molto sorpresi. Con lui il fido Nuno Santos, preparatore dei portieri, e un paio di uomini della sicurezza della Roma oltre ai match analyst con la camera tattica. LEGGI TUTTO

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    Allegri, prove di 4-3-3 Juve: il tridente che voleva schierare col Verona

    Al minuto 62 della sfida tra Juventus e Verona Massimiliano Allegri ha richiamato in panchina Moise Kean, migliore in campo per distacco, ma coi nervi a fior di pelle dopo i due gol annullati. Una situazione resa ancor più delicata dall’ingenua ammonizione rimediata per un gesto di stizza. Spunta però un retroscena, che mostra come i piani del tecnico bianconero fossero ben differenti…
    Il tridente Chiesa-Vlahovic-Kean
    Dazn, infatti, è riuscita a risalire al foglio di appunti di Allegri dove, scritta a penna, c’era la formazione della Juve schierata con il 4-3-3: Chiesa largo a destra, Kean a sinistra e Vlahovic al centro. Inutile dire come sia stata proprio l’ammonizione, e più in generale il comprensibile nervosismo mostrato dall’italo-ivoriano, a far cambiare i piani di Max. L’ex Fiorentina ha fatto comunque il suo ingresso, ma al posto dello stesso duttile attaccante prodotto del vivaio bianconero, uscito poi bofonchiando “Perché?” e tirando dritto negli spogliatoi, prima di essere ‘recuperato’ da Pinsoglio e riportato in panchina. Un accenno di tridente si è poi visto nel finale, con il figlio d’arte scuola Fiorentina, Milik – entrato al posto del bomber serbo – e il giovane Yildiz, ma chissà che il tecnico livornese non stia lavorando a una Juve 2.0… LEGGI TUTTO