LIVE Dalle 21 Fiorentina-Cukaricki: Italiano con Beltran e Barak dall’inizio
Fiorentina – FK Cukaricki: diretta live Conference League Calcio 26/10/2023 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
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ha scritto per te Romano Capasso
Fiorentina – FK Cukaricki: diretta live Conference League Calcio 26/10/2023 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Allenamento con osservatore speciale. Il Frosinone ha tutta l’intenzione di rialzarsi dopo il ko al Dall’Ara contro il Bologna, e sta preparando la sfida di domenica contro il Cagliari. Nell’allenamento odierno, però, c’è stato un ospite d’eccezione: il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti. Il ct azzurro ha proseguito il tour nei centri sportivi dei club di Serie A: una visita che ha assunto particolare rilevanza vista la situazione legata a Matias Soulé.
Spalletti e il caso Soulé
Il fantasista, di proprietà della Juventus, potrebbe optare sia per la nazionale argentina che per quella italiana. Argomento sul quale, nelle scorse ore, si era espresso anche il tecnico gialloblù Eusebio Di Francesco. A margine della visita, nella quale si è intrattenuto oltre che con il tecnico dei ciociari anche con il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, si è così esposto sulla questione: “Soulé ci interessa, sta facendo molto bene ed è giusto dare un’occasione ai quei giovani che spingono dal basso”. La visita al centro sportivo del Frosinone, nella quale dunque è stata sondata la situazione relativa a Soulé, fa seguito a quelle già avute alla Continassa per la Juventus, a Zingonia per l’Atalanta e al Filadelfia per il Torino. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Clamoroso, Douglas Costa torna alla Juve! Beh, no a essere precisi è: clamoroso, Douglas Costa vorrebbe tornare alla Juve. Vi ricordate di lui? Talento micidiale e altrettanta micidiale discontinuità oltre a una sinistra tendenza a infortunarsi. Però gol che hanno fatto la storia come quello contro la Lokomotiv Mosca. Dov’è finito Douglas Costa? A Los Angeles, nei Galaxy. Dove ha continuato a stupire con i suoi numeri e saltare partite per guai assortiti. Finora in questa stagione 15 partite da titolare e 13 saltate per infortunio, in compenso però ha segnato 4 gol e fornito 7 sassist.
Insomma, il solito Douglas. Il suo contratto sta per scadere e lui ha dichiarato che tornerebbe di corsa (e lui sa andare molto veloce) alla Juventus, la squadra per la quale fa il tifo. Ma ci sarebbe spazio per Douglas Costa nella nuova Juventus? Onestamente molto poco. Anche se a parametro zero sarebbe piuttosto difficile che uno con quella tabella infortuni venga arruolato da Giuntoli, nonostante qualche tifoso, innamorato della sua fantasia, continui a sognare. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Tensione nel pomeriggio a Roma dove un gruppo di tifosi dello Slavia Praga, avversario della squadra di Mourinho in Europa League, ha lanciato bottiglie e petardi provocando la reazione della paolizia. Tre agenti sono rimasti feriti e gli ultrà cechi sono stati arrestati. Le forze dell’ordine già prima delle 18 hanno poi scortato i supporter dello Slavia all’Olimpico in vista del match programmato alle 21. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Le cravatte Marinella sono un pezzo di Italia che viaggia al collo dei personaggi più potenti e famosi del mondo. Un marchio reso leggendario per la fama dei suoi estimatori e che resta fedelissimo all’approccio artigianale, pur aprendo altri negozi oltre a quello, celeberrimo, di Napoli. Oggi ne apre uno a Torino in via Roma. E che un marchio di così profonda napoletanità sbarchi a Torino è molto meno strano di quanto si pensi, perché Marinella conosce bene la città e la città, almeno una parte, ama le sue cravatte da moltissimo tempo.
Maurizio Marinella, che rappresenta la quarta generazione alla guida dell’impresa di famiglia, per esempio ha ricordi che vanno indietro nel tempo. «Sì, per me Torino rappresenta sempre un’emozione particolare. Tanti ricordi mi legano alla città, ma se penso ai miei vent’anni e ai miei primi viaggi a Torino per far scegliere le cravatte di lana a un personaggio molto importante…»
Indoviniamo: si trattava dell’Avvocato? «Esatto. Mio padre era un po’ anziano e aveva iniziato a mandare me. Mi ricordo la prima volta al quinto piano di Corso Marconi. Quell’ufficio enorme, nel quale erano necessari svariati passi per arrivare alla scrivania. Passi trepidanti, ovviamente. E poi l’Avvocato, affabile, che mi chiama “Marinella”, ma mi da del tu, dicendomi: “Siediti Marinella, parliamo un po’ di Napoli. Una città che adoro. D’altronde ho sposato una Caracciolo… e tengo la mia barca al Circolo Italia, per cui scendo spesso”. E così, con quell’approccio, aveva sciolto la tensione. Mi ricordo anche il caffè, servito in tazzine con la scritta Fiat che mi colpirono».
E che cravatte sceglieva? «Il suo gusto era davvero particolare così come il modo di portarle. Teneva la paletta larga piuttosto corta e il codino più lungo: una stranezza, ma aveva uno stile così affascinante che poteva permettersi tutto e, ancora oggi, le riviste del nostre settore parlano di lui. Mi ricordo la prima volta che lo vidi: aveva un gessato… molto gessato, praticamente una maglia della Juve, ma su di lui non stonava, anzi. Così come le sue camice botton down, ma senza allacciare il bottone del colletto: una sua invenzione. Preferiva le cravatte di lana e sceglieva spesso colori spiritosi, era più friccicariello del fratello Umberto, che spesso era con lui quando andavo a Torino. Umberto amava i vestiti più classici e, anche nelle cravatte, rimaneva sobrio».
La famiglia continua la tradizione? «Lo scatenato Lapo spesso è da noi e anche suo papà Alain Elkann».
Torino, quindi, per lei è sinonimo Agnelli. «Non solo. A Torino ci sono molti nostri clienti importanti, anche politici e ministri. Torino con il suo stile sobrio e classico è molto in linea con noi. C’è anche un gruppo di clienti fedelissimi ancora affezionato alle cravatte Regimental. Quindi non solo Agnelli. Anzi, abbiamo perfino fatto le cravatte ufficiali del Toro per qualche anno».
Addirittura! Che classe i granata con le cravatte ufficiali di Marinella. «Le aveva volute Moggi quando era dirigente del Torino. Moggi è sempre stato un nostro affezionatissimo cliente. A volte era devastante, perché arrivava e comprava delle quantità industriali per regalarle ai procuratori, giornalisti e protagonisti del mondo del calcio. Come d’altronde faceva Berlusconi».
Cairo prosegue la tradizione granata da Marinella? «Quando il Torino gioca a Napoli qualche volta è passato. Ma tra i nostri clienti c’è anche Zaccarelli e Zapatone, come lo chiamiamo noi, che ci conosce da quando era al Napoli. Sì, a Torino abbiamo davvero molti amici». LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
SK Puntigamer Sturm Graz – Atalanta: diretta live Europa League Calcio 26/10/2023 | La Gazzetta dello Sport LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
Sturm Graz-Atalanta, la conferenza prepartita di Gasperini
Atalanta, la sorpresa dei tifosi ad Ilicic
Dopo lo striscione i tifosi hanno avuto anche l’occasione di incontrare Josip, visibilmente emozionato. “Vi ringrazio tanto” ha detto l’attaccante sloveno, ora 35enne, 136 partite e 47 reti con l’Atalanta, condotta fino ai quarti di Champions nel 2020. “Ora possiamo anche andarcene”, ha replicato un tifoso presente all’incontro con Ilicic e soddisfatto di aver portuto riabbracciare l’ex attaccante nerazzurro. L’allenamento di Ilicic era in programma alle 10 del mattino, i tifosi si sono presentati da lui qualche minuto prima, per poi ripartire e proseguire per Graz. Questa sera lo sloveno sarà in tribuna a Graz e seguirà allo stadio la trasferta austriaca dei suoi ex compagni. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Romano Capasso
Il professor Antonello Maruotti, tifoso romanista, ha citato i dati di un sito specializzato sul trasferimento dell’attaccante belga in estate durante l’inaugurazione dell’anno accademico alla Lumsa
Che il calcio sia una passione condivisa e che, in qualche modo, possa unire ogni contesto socio-culturale, non è una sorpresa. Una riprova c’è stata anche oggi, visto che il trasferimento di Romelu Lukaku è entrato a far parte anche del dibattito didattico, sia pure per questione statistiche. Infatti, alla inaugurazione dell’84° anno accademico 2023-24 dell’Università Lumsa, tenutosi a Roma, l’attaccante belga è stato addirittura menzionato. Durante la prolusione “Il lato oscuro dei dati: l’infodemia”, il professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica dell’Università Lumsa, noto tifoso romanista, coinvolgendo il rettore professor Francesco Bonini, tifoso interista, ha citato i dati di un noto sito di mercato, dimostrando come a volte si faccia un utilizzo sbagliato della statistica. “In qualsiasi corso di statistica o probabilità, si insegna immediatamente che la somma delle probabilità è pari a 1 (o al 100%, se si considera in termini percentuali). Così però non appare dalla tabella di un sito specializzato circa i rumors sul possibile trasferimento di Lukaku dal Chelsea ad un’altra squadra. Vediamo come il 26 agosto scorso, la “probabilità” per l’attaccante belga di approdare alla Roma fosse del 78%, invece quella di andare alla Juventus del 38%, già ben oltre il limite percentuale che, come abbiamo ricordato, deve essere cento. E non abbiamo nemmeno aggiunto le percentuali riportate per le altre squadre.
errore— Ovviamente, c’è un errore o, quantomeno, un uso improprio della parola probabilità. Per come sono riportati i numeri, siamo tentati di immaginare che le gambe e la testa di Lukaku sarebbero finiti alla Roma, le braccia alla Juventus, e così via. Purtroppo, l’assenza di conoscenza statistica porta a fare questi errori grossolani”. Spiegazione esauriente. Che, in attesa della sfida di domenica fra Inter e Roma, avrà senz’altro messo d’accordo sia il professor Maruotti che il rettore Bonini. Poi a San Siro – oltre a servire come esempio – toccherà a Lukaku provare a far sentire la sua “lezione”. LEGGI TUTTO
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